Cardinale Siri non un conservatore ma vero Pastore
"Non si può capire il Cardinale Siri senza conoscere
l'uomo Siri". Con queste parole si apre il primo capitolo di un intenso
libro di circa trecento pagine (1) sul cardinale Giuseppe Siri, scritto dal
domenicano e teologo Padre Raimondo Spiazzi al quale, il cardinale stesso
consegnò le sue Memorie essendo i due legati da una lunga e grande amicizia.
Non staremo qui ad analizzare la biografia del cardinale Siri, quanto piuttosto
far emergere, da questo libro, i comportamenti, i consigli di Siri attraverso il
suo rapporto ecclesiale con i Papi con cui ha vissuto e lavorato.
Il cardinale Siri (classe 1906) partecipò a ben quattro
conclavi dai quali uscirono Papi: Giovanni XXIII (1958), Paolo VI (1963),
Giovanni Paolo I (1978) e Giovanni Paolo II (1978), in tutti questi -
sottolinea p. Spiazzi - entrò papabile, almeno per la stampa... Siri era
favorevole all'abolizione del segreto
del conclave: "Creda - insistette -, la Chiesa ci guadagnerebbe molto. Io,
se non ci fosse il segreto, scriverei volentieri la storia dei quattro conclavi
ai quali ho partecipato". Diceva questo, Siri, anche con l'intento che, se
fosse stato tolto quel divieto, egli avrebbe potuto spiegare meglio i giochi
che si fanno, e pure a spiegare le molte fantasie raccontate dai giornali in
quei momenti così importanti per la vita della Chiesa.