ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 25 maggio 2016

«Das ist noch nicht alles!»

La crisi della Chiesa alla luce del segreto di Fatima

di Roberto de Mattei) L’anno del centenario di Fatima (2016-2017) è stato aperto, il giorno di Pentecoste, da una notizia che ha suscitato clamoreIl teologo tedesco Ingo Döllinger ha riferito al sitoOnePeterFive che, dopo la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima, il cardinale Ratzinger, gli avrebbe confidato: «Das ist noch nicht alles!», «Non è ancora tutto».

Lucetta buietta..

Le false idee sul diaconato femminile di Lucetta Scaraffia

(di Cristina Siccardi) Dopo la drammatica Esortazione apostolicaAmoris Laetitia, dopo la macabra pantomima pannelliana e vaticana a cui abbiamo assistito in questi giorni, osserviamo pure che ci sono persone non sufficientemente soddisfatte delle rivoluzioni in corso nella Chiesa, vorrebbero un sovvertimento maggiore, questo accade, per esempio, a Lucetta Scaraffia, direttrice dell’inserto Donne, Chiesa, Mondo de L’Osservatore Romano.

Tutti pronti ad applaudire


Avvenire. Non compratelo


di Francesco Filipazzi
Da un po' di tempo a questa parte, soprattutto negli ultimi mesi, il quotidiano Avvenire sta facendo infuriare sempre di più i fedeli cattolici italiani. Non si tratta più di disorientamento ma di vero e proprio sentore di tradimento. Avvenire non rappresenta più i cattolici e la svolta galantiniana ha inferto il colpo di grazia alla credibilità di quello che fu un araldo della buona battaglia.


Una Chiesa laicizzata e secolarizzata

CHIESA E DOTTRINA SOCIALE

 A proposito della dottrina sociale della Chiesa e del rapporto dei cristiani con la società. Gesù Cristo ebbe mai una sua dottrina sociale? Le due anime sociali della Chiesa: quella modernizzatrice e quella conservatrice 
di Francesco Lamendola  



 Vi sono delle idee che appartengono al nostro bagaglio mentale e culturale, perché sono state messe lì una volta, da qualcuno, e poi le abbiamo sentite ripetere dieci, cento, mille altre volte, per cui siamo cresciuti insieme ad esse, ci siamo familiarizzati con esse e non ci siamo mai sognati di sottoporle a verifica, di domandarci se la loro presenza nel nostro orizzonte concettuale sia legittima, se sia perfettamente logica e naturale, insomma se esse abbiano davvero diritto di cittadinanza nel nostro modo di pensare e di sentire.
Una di queste idee è la dottrina sociale della Chiesa; un’altra, il logico presupposto di essa, ossia che essere cristiani non significa mortificare la natura, ma esaltarla: e, di conseguenza, partecipare in pienezza alla vita del mondo, anche e soprattutto nella dimensione relazionale e sociale; e ciò, proprio per non cadere in quella separazione dell’uomo interiore dall’uomo esteriore, che è stata la grande eresia di Lutero e la grande umiliazione che l’idea protestante ha inflitto alla fiducia rinascimentale, e anche cattolica, dell’uomo in se stesso, sospingendolo indietro non di secoli, ma di millenni: per la precisione, fino all’Antico Testamento.

Hanno aperto una voragine?

«Gänswein fuori misura: il Papa è uno»Le dichiarazioni di mons. Gänswein, segretario di Benedetto XVI e Prefetto della Casa Pontificia lasciano di stucco teologi e canonisti. Che si chiedono come possa esistere un "munus petrino allargato". Padre Scalese: "Se il Papa è colui che governa la Chiesa, non può rimanere tale rinunciando al governo"Quello che molti pensano in Vaticano, ma non dicono a microfoni aperti, è che le parole di Mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, hanno aperto una voragine. Il riferimento è a un preciso passaggio del suo recente discorso tenuto in occasione della presentazione di un libro di don Regoli sul pontificato di Benedetto XVI.

Basito lui, basiti noi.

Il filosofo Rémi Brague smonta il paragone papale tra Corano e Vangelo

“Il cristianesimo è conversione dei cuori, non conquista”

Il Corano (foto LaPresse)
Roma. “Un passaggio dell’intervista suscita in me una certa perplessità, ed è quello sull’islam”. A scriverlo in un commento apparso sul Figaro è il filosofo cattolico Rémi Brague, tra i più grandi medievisti contemporanei, oggi professore emerito alla Sorbona di Parigi e vincitore nel 2012 del Premio “Ratzinger” consegnatogli direttamente da Benedetto XVI. L’intervista in questione è quella concessa la scorsa settimana dal Papa al quotidiano la Croix. Il passaggio che ha lasciato basito l’intellettuale francese è relativo al parallelo proposto da Francesco tra la concezione di conquista propria della religione islamica e quella cristiana: “L’idea di conquista è inerente all’anima dell’islam, è vero”, aveva detto il Pontefice, aggiungendo però che “si potrebbe interpretare, con la stessa idea di conquista, la fine del Vangelo di Matteo, dove Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni”.

Preistoria argentina

"Amoris laetitia" ha un autore ombra. Si chiama Víctor Manuel Fernández

Impressionanti somiglianze tra i passaggi chiave dell'esortazione di papa Francesco e due testi di dieci anni fa del suo principale consigliere. Un doppio sinodo per una soluzione che era già scritta

di Sandro Magister


ROMA, 25 maggio 2016 – Sono i paragrafi chiave dell'esortazione postsinodale "Amoris laetitia". E sono anche i più volutamente ambigui, come provano le molteplici e contrastanti interpretazioni e applicazioni pratiche che hanno immediatamente avuto.

Sono i paragrafi del capitolo ottavo che di fatto danno il via libera alla comunione ai divorziati risposati.

Che lì papa Francesco volesse arrivare, è ormai evidente a tutti. E del resto già lo faceva quando era arcivescovo di Buenos Aires.

Ma ora si scopre che anche alcune formulazioni chiave della "Amoris laetitia" hanno una preistoria argentina, ricalcate come sono su un paio di articoli del 2005 e del 2006 di Víctor Manuel Fernández, già allora e ancor più oggi pensatore di riferimento di papa Francesco e scrittore ombra dei suoi testi maggiori.

Più sotto sono messi a confronto alcuni passaggi della "Amoris laetitia" con dei brani di quei due articoli di Fernández. La somiglianza tra gli uni e gli altri è fortissima.

Ma prima è utile inquadrare il tutto.

“ Che avverrà del legno secco?”

I TEMPI MODERNI DELLA CHIESA MODERNISTA

Cogliendo qua e là
Parte prima






1 – FESTIVAL DEI MARTIRI
I lettori ricordano lo spettacolo di luci e di laser, ‘Fiat Lux’, in pratica una sequenza filmica da zoo da baraccone che, l’8 dicembre scorso 2015, celebrazione della Vergine Immacolata, fu proiettato sulla facciata della veneranda Basilica petrina in Roma, realizzato con il supporto finanziario e organizzativo  delle multinazionali ecologiste di marchio massonico, subdolamente sfruttando la scia della stolida, dolciastra emozione suscitata dalla bergogliana pseudoenciclica ‘Laudato si’’.

martedì 24 maggio 2016

In tempi particolarmente difficili per la Chiesa

Chi confida in Maria non sarà mai deluso.


Don Bosco, apostolo della devozione a Maria Ausiliatrice

La devozione alla Madonna, sotto il titolo di Ausiliatrice, vuole manifestare la nostra fiducia nella presenza materna di Maria nelle vicende dell'umanità, della Chiesa e di ciascuno di noi.
Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua intercessione.
Il titolo di Maria aiuto dei cristiani era presente, fin dal 1500, tra le litanie lauretane.
La devozione a Maria Ausiliatrice era già nota e diffusa all'epoca di S. Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683). Il Papa Pio VII, dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica (1814), istituì la festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio.

"Vir catholicus"

 Cardinale Siri non un conservatore ma vero Pastore


"Non si può capire il Cardinale Siri senza conoscere l'uomo Siri". Con queste parole si apre il primo capitolo di un intenso libro di circa trecento pagine (1) sul cardinale Giuseppe Siri, scritto dal domenicano e teologo Padre Raimondo Spiazzi al quale, il cardinale stesso consegnò le sue Memorie essendo i due legati da una lunga e grande amicizia. Non staremo qui ad analizzare la biografia del cardinale Siri, quanto piuttosto far emergere, da questo libro, i comportamenti, i consigli di Siri attraverso il suo rapporto ecclesiale con i Papi con cui ha vissuto e lavorato.

Il cardinale Siri (classe 1906) partecipò a ben quattro conclavi dai quali uscirono Papi: Giovanni XXIII (1958), Paolo VI (1963), Giovanni Paolo I (1978) e Giovanni Paolo II (1978), in tutti questi - sottolinea p. Spiazzi - entrò papabile, almeno per la stampa... Siri era favorevole  all'abolizione del segreto del conclave: "Creda - insistette -, la Chiesa ci guadagnerebbe molto. Io, se non ci fosse il segreto, scriverei volentieri la storia dei quattro conclavi ai quali ho partecipato". Diceva questo, Siri, anche con l'intento che, se fosse stato tolto quel divieto, egli avrebbe potuto spiegare meglio i giochi che si fanno, e pure a spiegare le molte fantasie raccontate dai giornali in quei momenti così importanti per la vita della Chiesa.

Svacchi postconciliari

Sono una mamma e una catechista e ho abbandonato il catechismo… Una lettrice ci scrive

Sono una mamma e una catechista e ho abbandonato il catechismo, che tanto amavo, due anni fa per due motivi: il disgusto per la diserzione dal catechismo della Chiesa Cattolica e per non trascurare la famiglia (ho tre bimbi molto piccoli). Evidentemente a Nostro Signore non manca la fantasia per richiamare in riga i suoi figli.Accade che in una mattina come tante, nel tranquillo svolgersi del tran tran quotidiano, suona alla mia porta una mamma della nostra parrocchia; viviamo in un paesino sulle colline della diocesi di Torino, e mi dice che deve parlarmi del catechismo.

La mamma in questione, insieme ad altre, già da qualche mese mi fermava per strada per lamentarsi del catechismo, ma quello che fino a ora era stato improvvisato e oggetto battute da strada, ora stava diventando una formale richiesta di aiuto.

Venduto l'anima a chi?

Omelia Messa 21 Maggio 2016 Don Massimiliano Pusceddu Apostoli di Maria

Omelia Messa 21 Maggio 2016 Don Massimiliano Pusceddu Apostoli di Maria Sconcertato per le parole di Padre Lombardi su Pannella (da sentire!!!)
claudio.
https://gloria.tv/?language=o9CtE7uatTg

Tempismi ecceziunali veramente..

IL CODICE DEL CATTO-COMUNISMO?

    È nel Codice di Camaldoli la base ideologica e programmatica di 50 anni di cattocomunismo? Questi giovani democristiani cos’hanno rappresentato nella storia d’Italia per mezzo secolo fino alla fine della I^Repubblica 
di Francesco Lamendola  


Mussolini non era ancora caduto, vacillava ma non era ancora stato fatto fuori dalla congiura incrociata dei gerarchi (Grandi), del re e dei militari (Badoglio), allorché, mentre gli eserciti angloamericani conquistavano la Sicilia, e i loro squadroni di fortezze volanti spargevano morte e rovina, dal cielo, sulle città d’Italia, un gruppo d’una cinquantina di giovani dell’Azione Cattolica si riunivano presso lo storico monastero di Camaldoli, nel Casentino, durante la settimana dal 18 al 23 luglio 1943. Mentre il Duce s’incontrava per l’ultima volta, da capo del governo italiano, con Hitler, in una villa nei dintorni di Feltre, e mentre Roma, la città santa, veniva selvaggiamente bombardata dai nemici ormai quasi sul punto di trasformarsi, per un colpo di bacchetta magia, in “liberatori”, la crema dell’unica associazione non fascista risparmiata dalla ventennale dittatura per effetto dei Patti Lateranensi (articolo 43) si riuniva sotto la direzione del vescovo di Bergamo, Adriano Bernareggi, per offrire una strategia, in ambito economico, alla Democrazia Cristiana, fondata clandestinamente pochi mesi prima, il 15 dicembre 1942.

Dio permetterà che le cose si spingano così lontano?


Intervista di Mons Bernard Fellay al National Catholic Register
del 13 maggio 2016
Monsignore, a che punto siamo con le discussioni fra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X?

Questi rapporti con Roma non datano da adesso. Si potrebbe dire che, anche nel momento delle scomuniche a causa delle consacrazioni nel 1988, non c’è mai stata una rottura totale con Roma. Noi non abbiamo mai voluto rompere con Roma. Mons. Lefebvre è stato molto esplicito a proposito. Ci sono state delle dispute, sì, e io direi che le preoccupazioni sono continuate fino ad oggi. Ma i rapporti sono diventati più stretti a partire dal 2000. Io direi che c’è stata una prima tappa alla fine di quell’anno. Nel corso del quale non facemmo un pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo. Alla fine dell’anno, Roma, tramite del Cardinale Castrillon Hoyos, allora Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, ci disse che il Santo Padre voleva che noi trovassimo una soluzione a questo problema.

In illo tempore..

Bergoglio e il cardinale Koch. Apparente divergenza di opinioni e accordo su un dato indiscutibile: di Cristo non si parla 

Bergoglio riceve e abbraccia l’imam Ahmad al Tayyib, e il cardinale Koch spiega che bisogna convertire i musulmani, ma non gli ebrei. Le idee sono poche ma ben confuse, ma almeno una è chiara: non parliamo di Gesù Cristo!

di Paolo Deotto
.
zzzzcrcfssA ogni giorno basta la sua pena (diceva un vecchio proverbio), ma non vogliamo badare a spese e per oggi diamoci due pene, che poi, a ben guardare, si risolvono in una sola, la solita: questa strana neochiesa che attualmente ha in gestione la Santa Sede fa di tutto per non parlare di Nostro Signore Gesù Cristo, né perde occasione per oltraggiarlo.

lunedì 23 maggio 2016

Mistero del mistero

Mistero del terzo mistero di Fatima: contro Papa Francesco? 



Guarda la versione ingrandita di Mistero del terzo mistero di Fatima. Suor Lucia cpn Papa Giovanni Paolo II
Suor Lucia con Papa Giovanni Paolo II

ROMA – Il terzo mistero di Fatima cosa nasconde? Ne esiste un quarto? Si stanno muovendo nella pancia della Chiesa di Roma forze occulte che vogliono fermare la azione di riforma di Papa Francesco? 
Il mistero, in senso letterale, è stato rivelato, ma il mistero, in quanto tale, rimane. Le parole di suor Lucia, unica sopravvissuta dei tre pastorelli che dissero di avere visto la Madonna per 6 volte, restano avvolte dal mistero, come tutte le profezie. Si possono tentare interpretazioni, ma finora nessuno ha detto una parola definitiva. A questa oggettiva difficoltà di traduzione in termini terreni, si aggiunge un altro elemento di mistero: esiste una quarta rivelazione, che la Chiesa ha deciso di mantenere segreta, nonostante la scelta di una trasparenza totale? 

Da chi sono formati i quadri della cospirazione?

SVELATO IL DISEGNO TENEBROSO?

 Le tremende parole di Gesù ai farisei:«Non siete entrati voi e lo avete impedito a quanti avrebbero voluto farlo» rimprovero attuale in una Chiesa che pullula di piccoli Narcisi malati d'ego che cambiano gl’insegnamenti del Maestro 
di F.Lamendola  



Guai a voi, maestri della legge, perché avete portato via la chiave della vera scienza: voi non ci siete entrati e non avete lasciato entrare quelli che avrebbero voluto: con queste tremende parole (Luca, 11, 52) Gesù Cristo rimprovera ai farisei il loro tradimento nei confronti della Legge divina e, nello stesso tempo, la loro superbia e la loro ipocrisia, che ha chiuso le porte dell’ovile alle pecorelle che avrebbero voluto entrarvi.
Il rimprovero di Cristo è di terribile attualità ai nostri giorni, quando la Chiesa cattolica pullula di tanti piccoli Narcisi, malati di ego, che cambiano a piacimento gl’insegnamenti del divino Maestro, secondo l’estro e l’ispirazione del momento, bramosi di strappare applausi, di piacere al mondo, stravolgendo il Vangelo e trasformandolo in uno show permanente, dove la cosa più importante sono gli indici di gradimento e dove non c’è gesto, per quanto demagogico, né arringa, per quanto populista, che non si farebbero, pur di riuscire graditi al “pubblico”.

E c'è chi fuma..?

Vale la pena riflettere attentamente su alcuni passi dell'intevento ( QUIper intero) che recentemente SER Mons.Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e Segretario di Benedetto XVI, ha pronunciato all'Università Gregoriana in occasione della presentazione del libro di Roberto Regoli, direttore del Dipartimento di storia della Chiesa nella Pontificia università Gregoriana " Oltre la crisi della Chiesa. Il pontificato di Benedetto XVI " (Lindau 2016, pp. 512).

Un’affermazione che non sta in piedi

Il papa e il grande iman. Ma Gesù e Maometto avevano "la stessa idea di conquista"?

iman
Più di cinque anni dopo la porta sbattuta in faccia a Benedetto XVI, colpevole di aver pregato pubblicamente per le vittime di attentati alle chiese cristiane d'Egitto, il grande iman di Al-Azhar, lo sceicco Ahmad Muhammad al-Tayyib, ha riallacciato i rapporti con la sede di Pietro, incontrando papa Francesco in Vaticano, a mezzogiorno di lunedì 23 maggio.
Predica il comunicato diffuso dopo l'incontro:
"Il colloquio, molto cordiale, è durato circa 30 minuti. I due autorevoli interlocutori hanno rilevato il grande significato di questo nuovo incontro nel quadro del dialogo fra la Chiesa cattolica e l’Islam. Poi si sono intrattenuti principalmente sul tema del comune impegno delle autorità e dei fedeli delle grandi religioni per la pace nel mondo, il rifiuto della violenza e del terrorismo, la situazione dei cristiani nel contesto dei conflitti e delle tensioni nel Medio Oriente e la loro protezione".

"Tradizionalismo" ritenuto incontrollato e incontrollabile!?

Nuovi ordini religiosi, legate le mani ai vescovi
Nei giorni scorsi, con un rescritto a firma del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, il Papa ha modificato una norma del codice di diritto canonico, il canone 579, a proposito dell'erezione degli Istituti di vita consacrata diocesani.
In particolare, a differenza di quanto avveniva da sempre, ora, prima di decretare l'erezione di un Istituto diocesano, il vescovo locale dovrà, "pena la nullità del decreto di erezione dell'Istituto stesso", consultare la Santa Sede. Cioè la consultazione diventa ora "necessaria ad validatem". Il motivo è quello di "evitare che vengano eretti a livello diocesano dei nuovi Istituti senza il sufficiente discernimento che ne accerti l’originalità del carisma, che definisca i tratti specifici che in essi avrà la consacrazione mediante la professione dei consigli evangelici e che ne individui le reali possibilità di sviluppo".

Cerotti per il buco nella diga?

Fatima forever. Dollinger risponde a BXVI
Se pensavate che la saga del Terzo Segreto e dei suoi annessi e connessi fosse chiusa e sigillata dal comunicato della Sala Stampa vaticana con le dichiarazioni attribuite a papa Ratzinger, beh, vi siete sbagliati.


Zitti zitti,quatti quatti..

Unioni civili, la firma di Mattarella conferma un copione già scritto per liquidare i cattolici
Zitto, zitto, approfittando del clamore mediatico suscitato dalla morte di Marco Pannella che ha concentrato tutta l’attenzione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato venerdì la legge sulle unioni civili. Lo ha fatto ignorando i gravi dubbi di incostituzionalità sia sui contenuti (l’effettiva parificazione delle unioni civili al matrimonio) sia sul metodo (violazione dell’articolo 72 della Costituzione riguardo al procedimento di approvazione di una legge). Da notare anche che al proposito si attende un pronunciamento della Corte Costituzionale a cui si sono rivolti una quarantina di senatori. Ma da “uomo delle istituzioni”, Mattarella non ci ha pensato neanche un attimo a sospendere la firma di questa legge: che tutto fili liscio, senza scossoni, senza provocare pericolosi (per chi, poi?) attriti fra istituzioni dello Stato, è preoccupazione che viene prima di ogni altra considerazione.

Renzi sacro&santo! (Loggia dixit?)

La chiesa e il voto di ottobre

“La Costituzione non è sacra”. Civiltà Cattolica vota sì al referendum

Parla il giurista Francesco Occhetta: “La Carta è un testo vivente, anche Dossetti voleva il monocameralismo”

Il giurista e gesuita Francesco Occhetta
Roma. Il punto di partenza per ogni considerazione circa il referendum del prossimo ottobre che sancirà il destino della riforma costituzionale approvata dal Parlamento è che “la Carta è sì un testo vivente, una sorta di bussola che orienta il cammino di un popolo. Ma non è un testo sacro”. A dirlo in una conversazione con il Foglio è il gesuita Francesco Occhetta, il giurista che sull’ultimo numero di Civiltà Cattolica, la rivista diretta da padre Antonio Spadaro che viene mandata in stampa previo placet della Segreteria di stato vaticana, ha definito “auspicabile” il successo del voto d’autunno.

domenica 22 maggio 2016

Caro fratello..


Ambiguità ed errori dell'Esortazione apostolica
“Amoris Laetitia” di Papa Francesco I



Il 19 marzo 2016 Francesco I ha promulgato una Esortazione post-sinodale sull’amore nella famiglia intitolata Amoris laetitia
Ci limiteremo a considerare alcuni punti di essa e a confrontarli con la Legge naturale e divina per mettere in evidenza la rottura tra questo documento post-sinodale e la teologia morale tradizionale. 

“umanamente parlando la Chiesa è perduta” ?


Un assalto lungo cent’anni 1° cap- dalla visione di Leone XIII ai moniti inascoltati dei profeti di sventura


La verità, soprattutto quando incombe un pericolo deve essere predicata pubblicamente, né deve farsi il contrario per il fatto che alcuni se ne scandalizzano” San Tommaso D’Aquino
PREMESSA Prima di cominciare vorremmo fare una premessa importante. Tutto ciò che è contenuto nell’articolo non sono degli scoop, ovvero delle verità che solo noi siamo riusciti a scovare. Non si tratta di documenti inediti o sensazionalistici. Il contenuto di questa serie di articoli sulla crisi nella Chiesa che pubblichiamo E’ RIGOSAMENTE documentato!
Molti Santi e profeti di sventura hanno cercato di avvisarci nel corso degli anni, a cominciare da quel messaggio di La Salette, ormai sconosciuto alla gran massa dei fedeli, fino ad arrivare a Fatima, il cui grave monito di penitenza e pentimento è stato ormai messo da parte a beneficio della Chiesa del falso misericordismo e della libertà senza la Verità. Sia chiaro che la responsabilità di tutto ciò non può essere addossata ad un singolo papa, ma a tutti i malvagi nemici che per anni hanno lavorato incessantemente per la distruzione della Verità contenuta nella dottrina cattolica. Se c’è qualcuno che dopo aver letto questo articolo penserà che si tratti di cieco complottismo non ha capito nulla sulla situazione che la Chiesa sta attraversando. Chi penserà di allontanarsi dai Sacramenti e dalla preghiera a causa delle corruzioni e delle mostruosità che si consumano all’interno del Vaticano altrettanto. Oltre ad una spiccata consapevolezza sulla situazione attuale, occorrono preghiera e pentimento e spirito di sacrificio, ormai dimenticati a beneficio dello stile di vita godereccio, liberale ed approssimativo. La Madonna ha promesso che quando tutto sembrerà perduto schiaccerà la testa del malvagio serpente, ma chi vorrà trovarsi dalla parte giusta della spartizione tra il grano e la zizania dovrà assicurarsi di lottare dalla parte della Verità come fecero San Giovanni Battista e tutti i Santi che imitarono la sua testimonianza.

Il discernimento delle visioni

Lungo i secoli di storia del Cristianesimo sono davvero numerosi gli episodi in cui Dio ha concesso ad anime privilegiate di “vedere” soprannaturalmente realtà altrimenti invisibili agli occhi umani. Non tutte le visioni però sono autentiche e vengono da Dio. Come fare per discernerle?

I tre tipi di visione

Le apparizioni fanno parte del genere delle visioni e, prima di parlare dei criteri di discernimento, vediamo di chiarire cosa esse sono davvero e in che tipologie possono dividersi.
Tanquerey in Compendio di teologia ascetica e mistica così definisce le visioni: «Percezioni soprannaturali di un oggetto naturalmente invisibile all’uomo». Sant’Agostino dice che le visioni possono essere di tre tipi: corporali, spirituali (o immaginarie) e intellettuali. Questa divisione è stata accettata anche da san Tommaso, ma nel tempo, per il secondo tipo, si è preferita la definizione di “immaginarie” a quella di “spirituali”. 

A mo’ di epitaffio sulla santità laica


Pannella e la sua rivoluzione colorata


Pannella Giacinto detto Marco è dipartito e...requiescat. La Pannelliade santificatoria è finita poche ore fa a Piazza Navona con la "cerimonia laica" e tanto di feretro itinerante issato sul palco, orchestrina jazz che suonava "Quando i santi marceranno" (When the saints go marching in). Nel mentre, correvano sullo schermo installato, numerosi filmati in bianco e nero di lui da giovane, come si addice a una diva sul viale del tramonto. Avevamo un star hollywoodiana nella politica e forse non ce ne siamo accorti. Pannella fu il primo a introdurre la politica-spettacolo e il sensazionalismoall'americana nel nostro paese (si pensi alla candidatura a deputata della pornostar Ilona Staller detta Cicciolina o alla sua buffa Tribuna politica imbavagliata ai tempi della tv in bianco e nero),  costume che oggi si è diffuso al punto che molti politici fanno corsi di "immagine" in Usa. Lui era un bell'uomo, prima che i suoi digiuni e i suoi stravizi mandassero in rottamazione il suo fisico, e riuscì ad affascinare perfino J.P. Sartre e a far iscrivere Jonesco al Partito Radicale. Molti dei personaggi dello spettacolo ebbero trascorsi radicali (Enzo Tortora, Modugno, Pasolini, Mariangela Melato, Vasco Rossi, la stessa Oriana Fallaci, Vittorio Sgarbi, Gigi D'Alessio, Francesco De Gregori, Aldo Busi solo per citarne alcuni) . Pertanto usava e abusava del suo "carisma" anche e soprattutto per ottenere finanziamenti.

Impura utopia

FRANCESCO I IL  VANGELO E IL CORANO


Francesco I ha rilasciato un’intervista al quotidiano francese La Croix il 9 maggio 2016  (vedi foto)sui rapporti tra Cristianesimo e Islam.
In Italia Fausto Carioti l’ha commentata in un articolo su Libero (17 maggio 2016) intitolato: “Bergoglio choc: il Vangelo come il Corano”.

La porta ad un futuro diverso..


 Dichiarazione di mons. Gänswein sulla istituzione del «Papa emerito»

Ieri 20 maggio alle ore 18, presso l’Aula Magna della Pontificia università Gregoriana, è stato presentato il volume “Oltre la crisi della Chiesa. Il pontificato di Benedetto XVI (Lindau 2016, pp. 512) di Roberto Regoli, direttore del Dipartimento di storia della Chiesa nella stessa Università.
L’incontro era moderato da Paolo Rodari, vaticanista di La Repubblica. Relatori: padre Nuno da Silva Gonçalves, decano della Facoltà di storia e beni culturali della Chiesa; monsignor Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. 
Nel darne notizia, col titolo: Gänswein: nessun corvo o traditore ha spinto Benedetto XVI alla rinuncia,  Radio Vaticana riporta, insieme ad altre sottolineature :

Chi aveva ragione?

CHIESA: DIALOGO O MUTAZIONE?

    La Chiesa deve dialogare con il mondo moderno? Se la civiltà moderna è l’abisso una Chiesa ipnotizzata dal miraggio del dialogo finirà per precipitare al suo interno divenendo qualcos'altro. Stanno stravolgendo il Vangelo? 
di Francesco Lamendola   

L'ultima delle ottanta proposizioni contenute nel Sillabo di Pio IX, pubblicato nel 1864, affermava essere falsa la dottrina secondo cui il Romano Pontefice può e deve riconciliarsi e venire a composizione col progresso, col liberalismo e con la moderna civiltà: e in tale prospettiva si è tenuto, pochi anni dopo, il Concilio Vaticano I, dominato dall'autorità del pontefice e dallo sforzo di restaurare la civiltà cristiana, contro gli errori del liberalismo, del socialismo, della secolarizzazione e del materialismo. Eppure, un secolo dopo, il Concilio Vaticano II è stato concepito e condotto, e viene tuttora presentato, come quello che ha aperto una nuova strada alla Chiesa, che le ha indicato una nuova prospettiva e che ha segnato una "svolta antropologica" nella stessa teologia cristiana: e ciò perché è stato il concilio che ha definito l'identità della Chiesa a partire dal suo rapporto, costruttivo e dialogante, proprio con il mondo moderno. E dunque, come stanno effettivamente le cose? 

sabato 21 maggio 2016

Là lo dico, qui lo nego?

Papa Ratzinger: “Il Terzo Segreto di Fatima è stato interamente pubblicato”
L'annuncio in un comunicato della sala Stampa vaticana dopo le dichiarazioni attribuite al professor Ingo Dollinger. Gaenswein: "Benedetto XVI sta bene e il 29 giugno festeggerà i 65 anni di sacerdozio".

"La pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima è completa". A comunicarlo è stato il Pontefice emerito, Benedetto XVI, attraverso una nota del Vaticano. "Alcuni articoli apparsi recentemente hanno riportato dichiarazioni attribuite al prof. Ingo Dollinger, secondo cui il card. Ratzinger, dopo la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima (avvenuta nel giugno 2000), gli avrebbe confidato che tale pubblicazione non è stata completa". Nella nota, Ratzinger dice "di non aver mai parlato con Dollinger circa Fatima", affermando chiaramente che le esternazioni attribuite al prof. Dollinger su questo tema "sono pure invenzioni, assolutamente non vere".