Nova et vetera
Nella conferenza stampa tenuta durante il volo di ritorno dall’Azerbaigian (2 ottobre 2016), Papa Francesco ha enunciato i criteri per risolvere i problemi della famiglia in base all’esortazione apostolica Amoris laetitia: «Si risolvono con quattro criteri: accogliere le famiglie ferite, accompagnare, discernere ogni caso e integrare, rifare». E piú avanti, dopo aver riferito il caso del transessuale spagnolo («lui, che era lei, ma è lui»), ha concluso: «Ma ogni caso accoglierlo, accompagnarlo, studiarlo, discernere e integrarlo. Questo è quello che farebbe Gesú oggi». Dal confronto dei due passaggi, appare chiaro che i quattro criteri consistono nell’accoglienza, nell’accompagnamento, nel discernimento e nell’integrazione. Non si tratta certo di novità: Papa Bergoglio, fin dall’inizio del suo pontificato, ha fatto sempre riferimento a tali atteggiamenti come espressioni di quella “conversione pastorale” da lui auspicata nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium (n. 25). Solo che, finora, si era sempre parlato di essi in maniera sparsa, senza metterli in successione come momenti di un unico processo.