Pietro Parolin alla Segreteria di Stato, Beniamino Stella alla Congregazione per il Clero, Lorenzo Baldisseri al Sinodo dei Vescovi, il cardinale Attilio Nicora a vigilare sulle attività finanziarie degli uffici vaticani, in primis sullo Ior, per prevenire il rischio riciclaggio ed altre possibili attività illecite.
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
lunedì 30 settembre 2013
Miracolo ?
Il papa polacco sarà santo il 27 aprile
Wojtila sarà santo, nonostante l’ombra dei Legionari
La congregazione fu smantellata per gli scandali di pedofilia da Ratzinger, dopo anni di inerzia
Papa Giovanni Paolo II e Marcial Maciel Degollado
Miraggio
30 settembre 2013
Trovo commovente l’entusiasmo di tanti verso la pasta Barilla. Un entusiasmo di naufraghi che scorgono una nave in lontananza. Ma purtroppo è solo un miraggio.
Santificati i profeti di sventura!
Roncalli santo anche senza il miracolo “Era il cappellano di Gesù”
I ricordi del segretario di Giovanni XXIII, monsignor Capovilla Oggi il Concistoro per la santificazione del papa Buono e di Wojtyla
«Ho subito avvertito la sua santità. L’ho conosciuto a 17 anni e gli sono stato accanto fino all’istante della morte».
Ad essersi «immediatamente accorto» di vivere «al fianco di un santo» è l’arcivescovo Loris Capovilla, storico segretario di Angelo Roncalli. All’inizio di una settimana che inciderà sul corso prossimo della storia della Chiesa, con la riunione della consulta per la riforma della Curia e il viaggio di Bergoglio ad Assisi, Francesco si appresta oggi a un altro atto tra i più significativi dei suoi primi mesi di pontificato. È in programma, nel Palazzo Apostolico il concistoro per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Nell’occasione il Pontefice ufficializzerà la data della cerimonia in cui verranno «promossi» santi i suoi due predecessori beati. Arrivano così a compimento insieme le storie di santità di due papi che Bergoglio ha voluto riunire anche nell’immaginario dei cattolici, col decreto di canonizzazione firmato il 5 luglio scorso, come esempi luminosi dell’istituzione stessa del papato. La data più probabile per la doppia cerimonia in piazza San Pietro è quella del 27 aprile, domenica della Divina Misericordia.
Ad essersi «immediatamente accorto» di vivere «al fianco di un santo» è l’arcivescovo Loris Capovilla, storico segretario di Angelo Roncalli. All’inizio di una settimana che inciderà sul corso prossimo della storia della Chiesa, con la riunione della consulta per la riforma della Curia e il viaggio di Bergoglio ad Assisi, Francesco si appresta oggi a un altro atto tra i più significativi dei suoi primi mesi di pontificato. È in programma, nel Palazzo Apostolico il concistoro per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Nell’occasione il Pontefice ufficializzerà la data della cerimonia in cui verranno «promossi» santi i suoi due predecessori beati. Arrivano così a compimento insieme le storie di santità di due papi che Bergoglio ha voluto riunire anche nell’immaginario dei cattolici, col decreto di canonizzazione firmato il 5 luglio scorso, come esempi luminosi dell’istituzione stessa del papato. La data più probabile per la doppia cerimonia in piazza San Pietro è quella del 27 aprile, domenica della Divina Misericordia.
Si può? Si fa già..!
"Si potrà danzare in chiesa". Parola di gesuita (e ballerina)
di Satiricus
La liturgia sta
alla vita cristiana come il Big Bang all'universo. Un piccolo cambiamento
all'origine può modificare tutto lo svolgimento.
Che un gesuita e
una ballerina si permettano di modificare la liturgia, quasi a imporre una
modifica dal basso è semplicemente un sacrilegio.
Persecuzione strana?
LA CELEBRAZIONE DELLA MESSA GREGORIANA: NON È TUTT’ORO QUEL CHE LUCCICA… Due vicende ben significative: un sacerdote che rispetterebbe di più il Vetus Ordo astenendosene e affermazioni disvelatrici di F.F.I. . A margine: il ripristino…della “Messa di S.Biagio”
Ci sono anche diritti personali che il voto non sacrifica e che tutti abbiamo l'obbligo di rispettare, come devono rispettarli anche i superiori. Questi non possono abusare dell'autorità che Dio ha dato loro, perché in tal caso sarebbero responsabili del disorientamento dei sudditi e del loro tirarsi indietro. [...] Ma non sapeva che non esiste al mondo nessuna autorità che possa costringerci a procedere contro la nostra coscienza?! (Suor Lucia, veggente di Fatima, nel libro - rivisto e approvato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede - Gli appelli del Messaggio di Fatima, pp. 184 e 265. Cfr. Una "risposta" significativa, pag. 19).
29-IX-2013,
S. Michele Arcangelo
“È la Messa che conta”
La resistenza dell’Ovest inglese
Durante il regno di Enrico VIII, in seguito al suo atto scismatico,
furono operate in Inghilterra molte modifiche in campo religioso. Benché
ciò non risultasse affatto gradito ai cattolici inglesi, essi tuttavia
erano rassicurati dal fatto che la fede professata nelle loro parrocchie
continuava ad essere la fede dei loro Padri. Enrico VIII si era
separato da Roma, ma la Chiesa di cui si era proclamato capo non si era
separata dalla dottrina romana.
domenica 29 settembre 2013
PADRE SANTO, A PROPOSITO DEL DEMONIO…
ecco una testimonianza del più noto esorcista del mondo - “carismatico” anche lui - pertinente a trarne le conseguenze
Abscondisti faciem tuam a nobis, et allisisti nos in manu
iniquitatis nostrae (Rorate).
Senza la Madre Chiesa non c’è il perdono dei peccati (da un’omelia a Santa Marta – per quanto ha riportato la
radio – di S.S. Francesco. Ma è questo il messaggio che passa all’ “uomo della
strada” dalle parole in libertà del Papa gesuita e latinoamericano? E non è
questa verità offuscata dalla ostinata marea ecumenista?).
Verso il mese del Santo Rosario
e il rinnovamento della consacrazione
del mondo al Cuore Immacolato
di Maria
Dalla rivista (di area ciellina) 30 giorni
n.6, giugno 2001, «Il fumo di Satana nella casa del Signore». Citata nella
ristampa di Non disprezzate le profezie, che alle pp.XV-XVIII ne riporta i passi principali.
Democrazia cristiana?
Si prepara la grande rivoluzione nella Conferenza episcopale italiana. Dopo decenni di discussioni (fu Giovanni Paolo II, agli inizi degli anni Ottanta, a porre la questione), i vertici dell’episcopato del nostro Paese sono destinati a divenire carica elettiva. Niente più nomina papale, dunque, come è capitato fino a oggi. Francesco è dunque determinato a porre fine all’anomalia che distingue la conferenza episcopale italiana da tutte le altre. Saranno i vescovi a scegliersi presidente e segretario, non più il Primate d’Italia. Il procedimento di revisione dello Statuto è appena avviato, e nulla di ufficiale è ancora stato reso noto. Di certo, però, non è sfuggito quanto contenuto nella relazione presentata venerdì scorso da mons. Mariano Crociata, che della Cei è segretario uscente e che era dato come possibile nuovo ordinario militare per l’Italia – secondo voci di corridoio, lo stesso Crociata avrebbe però mostrato di non gradire tale destinazione. La conferenza episcopale italiana è pronta a valutare cambiamenti alla procedura di nomina dei propri vertici per fare proprie le indicazioni papali.
La disponibilità di Bagnasco a fare un passo indietro
Nei giorni scorsi, il cardinale Angelo Bagnasco (dal 2007 successore di Camillo Ruini) ha formalmente offerto al Papa la disponibilità a rimettere il mandato nell’ottica di attuare le modifiche discusse, con ben quattro anni d’anticipo rispetto alla scadenza naturale. Ma Francesco, pur deciso a imprimere un cambio di registro nella conduzione della Cei, avrebbe chiesto all’arcivescovo di Genova di rimanere in sella per sovrintendere all’aggiornamento statutario. Un processo che, secondo quanto riportato oggi dalla Stampa, potrebbe durare al massimo un anno. Entro il 2015, anno dell’apertura del convegno ecclesiale di Firenze, dunque, i vescovi potrebbero essere chiamati per la prima volta a eleggere il proprio capo. Questo, naturalmente, se a prevalere sarà l’opzione elettiva. Perché sarà l’episcopato, tramite questionario, a decidere se cambiare le norme oggi in vigore.
Le richieste del Papa
In ogni caso, Francesco chiede un chiaro cambio di passo. Dopo aver ribadito lo scorso maggio, durante la Professione di fede in San Pietro, che il compito di trattare con i governi locali è delegato alle conferenze locali, il Pontefice auspica che le singole conferenze regionali vengano sempre più coinvolte, all’insegna della collegialità http://www.formiche.net/2013/05/23/papa-francesco-ribalta-bertone-e-rida-potere-politico-alla-cei-di-bagnasco/. Un cambio di passo rispetto alla politica tradizionalmente verticista che ha contraddistinto l’ultimo ventennio. Non a caso, faceva notare qualche vescovo, da anni le prolusioni del cardinale-presidente erano divenute molto “politiche” con forti elementi di quella “ingerenza spirituale” che nell’intervista a Civiltà Cattolica il Papa ha mostrato di non condividere per nulla. Inoltre, e questa è stata una richiesta quasi perentoria, Bergoglio chiede che riguardo la diminuzione delle diocesi italiane si passi dalle parole ai fatti e si inizi quel taglio ritenuto ormai improrogabile e da anni oggetto di discussioni infinite. Troppe diocesi per pochi fedeli, costi troppo alti: le beghe campanilistiche non possono essere più una scusante.
Tutti si devono sintonizzare sulla frequenza impostata dal nuovo Papa, che prima di tutto predica essenzialità.
Tutti si devono sintonizzare sulla frequenza impostata dal nuovo Papa, che prima di tutto predica essenzialità.
Chi cerca la guerra, la troverà?
Bagnasco pronto a lasciare la guida dei vescovi italiani
Ma su incarico di Francesco gestirà la fase di trasformazione della Cei
GIACOMO GALEAZZI ANDREA TORNIELLIROMA
Il cardinale Angelo Bagnasco e i vicepresidenti della Cei sono disponibili a lasciare il loro incarico. Ma l'attuale presidente, il cui secondo mandato scade nel 2016, rimarrà al suo posto per gestire la fase della revisione dello statuto della Conferenza episcopale, che con l'ok formale del dicastero vaticano per i vescovi potrebbe portare all'elezione presidente, fino ad oggi invece designato direttamente dal Papa. Poi la parola passerà ai vescovi italiani, che voteranno il loro leader, come avviene nel resto del mondo.
Congelato, ma solo per il momento, anche il cambio del segretario della Cei, dopo che monsignor Mariano Crociata, il cui mandato scade fra un mese, ha rifiutato il trasferimento all'Ordinariato militare. Una scelta accolta con stupore in Vaticano. Francesco ha dunque affidato a Bagnasco il compito di traghettare la Cei nella transizione: un processo che potrebbe durare al massimo un anno, per arrivare all'eventuale elezione del nuovo presidente entro la fine del 2014.
Il Papa, come emerge anche dal comunicato diffuso al termine del consiglio permanente della Cei, ha chiesto ai vescovi di valorizzare le conferenze episcopali regionali e di rafforzare la collegialità. Attraverso un questionario, i vescovi si esprimeranno sulle possibili modifiche dello statuto e saranno loro dunque a decidere se cambiare o meno la modalità di designazione del presidente. Francesco chiede anche alla Chiesa italiana una «conversione pastorale», strutture più semplici e snelle, pastori più vicini alla gente.
Le riflessioni del Papa riformatore hanno fatto da sfondo in settimana lavori del «parlamentino» della Cei riunito a Roma da lunedì a mercoledì scorso. Bagnasco amministrerà dunque la trasformazione che deve porre fine a una storica anomalia e consentire ai vescovi - se lo vorranno - di eleggersi il presidente e il segretario generale.
Attualmente quello dei vescovi italiani è l’unico caso al mondo in cui i primi due scranni di una conferenza episcopale sono decisi direttamente dal Pontefice. L'indicazione di Francesco prevede un crescente coinvolgimento degli episcopati nazionali nel governo della Chiesa universale e una maggiore collegialità nelle decisioni. Nel caso prevalga l'opzione di eleggere il presidente, i vescovi potrebbero votare il successore di Bagnasco (o nel caso confermare lo stesso Bagnasco) prima del convegno ecclesiale di Firenze del 2015.
Un altro dei cantieri aperti su cui lavorano la Cei e la Santa Sede è la riduzione del numero delle diocesi nel nostro Paese, per tradizione storica molto numerose.
Lo scorso maggio Bergoglio aveva partecipato in Vaticano all’assemblea dei vescovi italiani e aveva esposto linee-guida che scaturiscono dalla lunga esperienza in quegli organismi di rappresentanza dell’episcopato sudamericano.
Per quanto riguarda il dialogo con la politica nel nostro Paese spetta ai vescovi italiani. Il Papa ha così corretto la rotta a suo tempo indicata dal cardinale Tarcisio Bertone, che sei anni fa in una lettera a Bagnasco spiegò che dei rapporti con la politica italiana si occupava direttamente la Segreteria di Stato vaticana. Bergoglio, inoltre, ha chiesto di rafforzare il ruolo delle conferenze episcopali regionali e di ridurre "il numero delle diocesi tanto pesanti”, in quanto “siamo legati alle persone e alle comunità che ci sono state affidate, non siamo espressione di una struttura o di una necessità organizzativa". Attualmente le diocesi italiane sono 226.
L’ipotesi di rendere elettiva la guida della Cei era già stata presa in considerazione, e poi accantonata, durante il pontificato di Wojtyla. Bergoglio in Argentina era stato eletto presidente della conferenza episcopale. Il suo predecessore, il cardinale Antonio Quarracino, la aveva individuato come possibile sostituto perché tra gli ausiliari di Buenos Aires era il più amato dai preti. Il suo maestro tra i gesuiti, padre Juan Carlos Scannone lo ricorda all’Osservatore Romano come «uomo di orchestra». Dunque, aggiunge, «non gli tremeranno i polsi nel fare riforme all’interno della Chiesa», però «non lo farà di colpo, in fondo ha una discendenza italiana, viene da piemontesi, per cui farà tutto molto diplomaticamente, saprà fare le riforme senza traumi, senza urti».
Cancellare il «diritto di investitura» del vertice Cei è perciò coerente col «Bergoglio style». Nell’ambito di una maggiore collegialità, Francesco ha chiesto di equiparare l’episcopato italiano al resto del pianeta. Il Papa è primate d’Italia e vescovo di Roma e per questo finora il mandato quinquennale alla guida della Conferenza episcopale italiana non è stato elettivo ma di nomina pontificia. In genere (ma non esistono obblighi ufficiali) la designazione era preceduta da passaggi informali come le consultazioni all’interno della sedici conferenze regionali, ma l’indicazione restava a totale discrezione del Pontefice.
Un’anomalia appunto rispetto a tutte le altre conferenze nazionali del pianeta, dove i vescovi eleggono i loro rappresentanti che non necessariamente sono già cardinali o accedono alla porpora, come dimostrano, per esempio, l’attuale presidenza di Zollitsch in Germania o in passato quella di Gregory negli Usa.
In due soli casi i vescovi non votano il loro leader e cioè in Belgio (in quanto «ex officio» è presidente l’arcivescovo di Bruxelles) e tra i presuli latini dei paesi arabi dove il ruolo spetta sempre al patriarca latino di Gerusalemme in carica. Però anche in queste due uniche eccezioni, l’episcopato elegge comunque il «numero due», mentre in Italia pure il segretario generale è scelto dal Papa. Nel piano generale di riordino delle conferenze episcopali, Francesco (ed è il mandato attribuito a Bagnasco) intende mutare lo scenario attribuendo ai vescovi italiani la facoltà di indicare i loro vertici.
In due soli casi i vescovi non votano il loro leader e cioè in Belgio (in quanto «ex officio» è presidente l’arcivescovo di Bruxelles) e tra i presuli latini dei paesi arabi dove il ruolo spetta sempre al patriarca latino di Gerusalemme in carica. Però anche in queste due uniche eccezioni, l’episcopato elegge comunque il «numero due», mentre in Italia pure il segretario generale è scelto dal Papa. Nel piano generale di riordino delle conferenze episcopali, Francesco (ed è il mandato attribuito a Bagnasco) intende mutare lo scenario attribuendo ai vescovi italiani la facoltà di indicare i loro vertici.
«Sono necessarie variazioni di norme e procedure, però non esistono insormontabili impedimenti canonici», sottolineavano da tempo in Curia. Le conferenze episcopali non hanno base teologica, come è invece per i singoli vescovi, ma solo una base pratica, concreta. Finora gli episcopati regionali sono rimasti sullo sfondo mentre adesso avranno un ruolo determinante.
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/chiesa-italia-cei-28201/
Bagnasco non parla di dimissioni
Il leader dei vescovi ha celebrato messa questa mattina ma senza fare nessun accenno alla presidenza Cei
REDAZIONEROMA
Nessun accenno alle notizie su eventuali dimissioni dalla Cei, richieste o presentate, da parte del capo dei vescovi italiani, cardinale Angelo Bagnasco, in occasione di una messa celebrata stamani nel santuario di San Michele a Recco.
Invitato da monsignor Franco Noli, rettore del Santuario per festeggiare la ricorrenza, Bagnasco non ha rilasciato dichiarazioni né ha fatto riferimenti alla situazione durante l' omelia.
Ha invece parlato tra l'altro della fede che «se non può vincere le difficoltà, aiuta a superarle».
”IL DIAVOLO CERCA LA GUERRA IN VATICANO”?
Mistero doloroso
~ MALATTIE SCANDALOSE, PECCATI SCANDALOSI
~ QUANDO LA SOLA BONARIETÀ NON AIUTA ~
L’altro giorno, il 23 settembre, in una piazza del centro storico di
Roma si celebrava la festa di san Pio da Pietrelcina. Finita la
processione, davanti a una folla di devoti (vecchi e malati soprattutto,
audience poco appetibile per i postmoderni, stupore misto a scherno
nello sguardo dei modaioli in bicicletta che passavano lì accanto), il
parroco della chiesa organizzatrice, che possiede varie reliquie del
frate delle stigmate, ricordava con tormento che nella mattinata avevano
affidato a Padre Pio i piccoli pazienti del reparto oncologico del
Bambin Gesù, i bambini malati di cancro.
Meglio voi dei modernisti!
Sono un'atea. Sì, fin da quando ero bambina nonostante abbia frequentato una scuola elementare privata d'impronta cattolica non sono mai riuscita a credere in dio. I miei genitori ci hanno tentato, da credenti non praticanti, mi hanno fatto fare la comunione tra mille proteste. Non ci ho mai creduto e basta. Inoltre sono omosessuale -no, non pedofila, dato che troppo spesso vedo le due cose erroneamente associate, omosessuale con donne 18+ e consenzienti-, dunque tutto ciò che un cattolico può deprecare. Ma sapete una cosa?
Lo spensierato di Sion
A ROMA 400 INVIATI PER IL MEETING VOLUTO DA SANT'EGIDIO
L'abbraccio del Papa per la pace
via all'incontro mondiale della speranza
Lunedì, appello contro ogni guerra nell'incontro con i leader spirituali di 7 religioni. Francesco all'Angelus: «Mai adagiarsi a benessere e avere»
L'abbraccio tra papa Francesco e il patriarca Giovanni X (foto Ansa) |
ROMA - Ha salutato i catechisti di tutto il mondo giunti in San Pietro in occasione dell'Anno della Fede in una piazza affollata da 40 mila persone. E al momento della scambio del segno di pace, durante la messa, papa Francesco ha scambiato un abbraccio col patriarca greco ortodosso di Antiochia e tutto l'Oriente, Giovanni X, in questi giorni a Roma per partecipare al Meeting di Sant'Egidio. Poi all'Angelus ha lanciato un monito: «Mai adagiarsi a benessere e avere. Si diventa nullità». Lunedì incontrerà i leader spirituali di sette religioni e in quell'occasione potrebbe lanciare un nuovo appello contro la guerra.
Busillis?
Quale soluzione per la questione dei Frati dell'Immacolata?
Per diversi motivi avevo deciso di cercare di evitare di parlare ancora
della questione del commissariamento dei Francescani dell'Immacolata.
Però, ieri mi ha scritto un lettore del blog, che ha chiesto
espressamente l'anonimato, il quale propone una “soluzione alla
cecoslovacca”, cioè una separazione consensuale tra i due gruppi con
sensibilità diverse, presenti tra i frati della suddetta congregazione.
M'illumino di affari!
Medjugorje, la Madonna si illumina: boom di pellegrini
Da alcuni giorni una statuina della Vergine custodita in casa della veggente Vicka si starebbe illuminando di una strana fluorescenza: tanti i curiosi e i pellegrini in partenza per il luogo di culto
A Medjugorje si grida al miracolo: una statuina della Madonna di Lourdes custodita da 30 anni nella casa di una delle veggenti, Vicka, si starebbe illuminando di una strana e misteriosa fluorescenza.
sabato 28 settembre 2013
Il piacione, per piacere..!
“Quando Bergoglio afferma che “senza lavoro non c’è dignità” non so se si renda conto che così si inserisce, a pieno titolo, nonostante le parole su solidarietà e misericordia, in questo modello capitalista disumano. San Paolo, che la Chiesa l’ha fondata, definiva il lavoro “uno spiacevole sudore della fronte””…
"Papa Francesco è un modernista! Dobbiamo digiunare e pregare molto per lui..." (Louie Verrecchio)
Louie Verrecchio: L’intervista del Papa
Riprendiamo l'analisi di un giornalista americano, Louie Verrecchio, sul blogHarvesting the Fruit of Vatican II, in ordine alle recenti dichiarazioni del papa apparse in interviste in Italia e in America. Se essa ci conferma, perché esprime i nostri stessi interrogativi e considerazioni, nello stesso tempo ci preoccupa perché dimostra la gravità della situazione in atto nella Chiesa, mentre il clamore mediatico per certi versi papolatra devia l'attenzione delle masse e ne soffoca la capacità di discernere.
Riprendiamo l'analisi di un giornalista americano, Louie Verrecchio, sul blogHarvesting the Fruit of Vatican II, in ordine alle recenti dichiarazioni del papa apparse in interviste in Italia e in America. Se essa ci conferma, perché esprime i nostri stessi interrogativi e considerazioni, nello stesso tempo ci preoccupa perché dimostra la gravità della situazione in atto nella Chiesa, mentre il clamore mediatico per certi versi papolatra devia l'attenzione delle masse e ne soffoca la capacità di discernere.
N.O.V.:Novus Ordo Vaticanus
Parte il “G8” di Francesco, per “migliorare la reputazione” della curia
La “consulta outsider” è pronta per la sua prima riunione. Il gruppo degli otto cardinali nominati dal Papa lo scorso aprile si ritroverà martedì prossimo a Roma (sarà presente il Papa) per iniziare a lavorare alla riforma della curia, studiando quanto e come sia possibile aggiornare ai tempi correnti e alle nuove esigenze la costituzione apostolica “Pastor Bonus” promulgata da Giovanni Paolo II nel 1988. Saranno loro, capitanati dal porporato honduregno Oscar Maradiaga a fare sintesi della notevole mole di consigli, suggerimenti, idee, proposte raccolti in questi mesi tra gli episcopati locali.
Sretati e incidentati ..!
Ama il link tuo come te stesso. La Chiesa al tempo della rete
Oggi il “prossimo” è chi è “connesso” con me. La lezione di Spadaro al Festival del Diritto
Internet sta cambiando il nostro modo di pensare e di vivere. Le recenti tecnologie digitali non sono più tools , cioè strumenti completamente esterni al nostro corpo e alla nostra mente. La Rete non è uno strumento, ma un «ambiente» nel quale noi viviamo. Forse anche qualcosa di più, un vero e proprio «tessuto connettivo» della nostra esperienza della realtà.
La guerra delle chiacchiere
L'OMELIA DEL PONTEFICE
«Il diavolo cerca la guerra interna in Vaticano»
Le parole del Papa mentre celebra la festa di San Michele con la gendarmeria: «Difendeteci anche dalle chiacchiere»
Il vistoso San Michele nei Giardini Vaticani
Chiesa Rivoluzione in Pictures Foto della settimana
Il vistoso San Michele nei Giardini Vaticani
Il 5 luglio 2013, lo stesso giorno che l'enciclica a quattro mani Fidei Lumen è stato ufficialmente rilasciata, i due Papi hanno inaugurata la statua di San Michele che vedete in questa pagina nei Giardini Vaticani.DON ENNIO INNOCENTI - "SI, SI, NO, NO"
Quando, quasi quarant’anni fa, don Francesco Putti fondò il
quindicinale Sì Sì No No, riprendendo la massima del Vangelo (Mt
5,37) che invitava ad essere chiari, in un’epoca in cui, anche nella Chiesa (si
pensi a certi documenti del Concilio Vaticano II), si parlava troppo e si
usavano termini ambivalenti (per non dire ambigui), forse non pensava che la
sua creatura sarebbe stata così longeva.
Le circonferenze
Brevi osservazioni sulla giustificazione delle Conferenze episcopali
(Giovanni Tortelli) Ormai da cinquant’anni la dottrina discute del fondamento teologico delle conferenze dei vescovi, da quando cioè il Concilio Vaticano II scelse di non pronunciarsi sull’argomento e si limitò ad un riordinamento della materia offrendo solo qua e là degli spunti per collocare le conferenze all’interno del principio della comunione-collegialità della Chiesa, punto di origine e di incontro di tutte le fila della nuova ecclesiologia.
FATIMA SECRET
28 settembre 2013
È venuta alla luce ancora un’altra ricostruzione della terza parte del Segreto di Fatima, rivelato dalla Madre di Dio a Suor Lucia nel luglio del 1917. La Beata Vergine volle che fosse reso pubblico al più tardi nel 1960, ma i perfidi uomini di Chiesa che controllavano Roma pretesero che Ella avesse semplicementepermesso che fosse pubblicato dal 1960 in poi, e da allora esso è rimasto segregato. Dalle note sul suo contenuto, diffuse dai pochi uomini di Chiesa che hanno avuto la possibilità di leggerlo, sono stati effettuati diversi tentativi per ricostruirlo. L’ultimo tentativo è molto attendibile. Eccone la storia.
venerdì 27 settembre 2013
A VOLTE RITORNANO...
di Paolo Rodari
[...] Come un canto del cigno, il libro di Mons. Piero Marini [P. Marini, Challenging Reform: Realizing the Vision of the Liturgical Renewal, 1963-1975,
Liturgical Press, 2007] è stato pubblicato solo in lingua inglese,
quasi fosse volutamente indirizzato innanzitutto al pubblico della
protestante Inghilterra: terra dove le sperimentazioni in campo
liturgico (anche negli ambienti cattolici) hanno trovato un terreno
fertile su cui essere seminate, crescere e poi propagarsi.
L'ora non pia
LA DECADENZA DELLA CRISTIANITÀ FISSATA DALL’ABIURA DEL CLERO
Ad ogni momento sembra spuntare una nuova grande crisi in Italia e nel mondo.
Eppure è sempre la stessa crisi dell’uomo occidentale ex-cristiano nella sua apostasia.
Essa si allarga, indicando ai veri cristiani che ogni nuovo crollo non può che essere legato alla stessa agonia del Cristianesimo per opera della Rivoluzione. Questo il nome del processo innescato dall’Avversario di Dio e dell’uomo, che è giunto a eleggere i suoi illuminati nella sede di Roma.
La Messa è sfinita.. (o sfinirà)
Domenica debutta la messa ballata
A Torino Spiritualità il corpo in movimento torna a far parte del rito cattolico
Non sarà uno spettacolo durante la Messa. Ma una coreografia che accompagnerà la Messa, un rito che si unirà a un altro rito. Domani e domenica 29, in due incontri promossi da Torino Spiritualità, la danza tornerà a essere parte integrante di una funzione liturgica della Chiesa cattolica. «Non accade da secoli, da quando la fisicità e la corporeità della fede sono state come imprigionate. Pensi ai banchi delle chiese: rendono impossibile qualsiasi movimento, qualsiasi gestualità che non sia stare in piedi, seduti, in ginocchio».
The Gospa enterprises *(religion is business)
Madonna di Medjugorje: si illumina statua in casa di Vicka la veggente, foto video diretta news
La Madonna di Medjugorje ha richiamato a se migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo. Tanti i testimoni che giurano di aver visto la statua della Madonnac presente nella casa della veggente Vicka, illuminarsi quasi come se prendesse vita.
Questo strano fenomeno avviene ormai da diversi giorni. Qui accanto potete vedere una delle foto scattate mentre la luce illuminava la statua e la stanza.
C’è chi grida già al miracolo.
Mamma li Turchi!
Che cosa non condivido della comunicazione di Papa Francesco. Parla il tradizionalista De Mattei
Nel momento in cui Bergoglio, per sua stessa ammissione, si sposta dal piano dottrinale in cui nulla innova a quello della strategia comunicativa, è lecito per ogni cattolico discutere questo suo approccio. E sotto questo aspetto a mio parere si tratta di un approccio infelice, perché rende possibile una strumentalizzazione delle sue parole.
Chi fa LA FIGURA DI TOLLA?
All’incontro tra i direttori dei quotidiani e il cardinale Ravasi, De Bortoli slega il ciuffo neopapalino e pontifica: “Il Papa su Twitter è un errore perché toglie al pontificato la distanza e il mistero che era meglio mantenere” - Ravasi lo disarma: “Gesù ha anticipato il linguaggio sintetico dei tweet”…
FUOCO DI PAGLIA
- INDAGATO DALLA PROCURA DI TERNI IL PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA: “SOLDI PER IL RESTAURO DI 53 CHIESE”
Monsignor Vincenzo Paglia è indagato a terni nell’ambito dell’inchiesta sul “buco” da 20 milioni di euro nei conti della diocesi umbra - Lo Ior ha concesso un prestito infruttifero da 12 milioni - Paglia: “Soldi spesi per lavori nei complessi parrocchiali, per il restauro di 53 chiese…”
giovedì 26 settembre 2013
Dove arriva Dio non necessita Mr.Clean..*
FATIMA: la storia sconosciuta della fonte miracolosa.
Durante le apparizioni di Fatima non sgorgò acqua, come a Lourdes. Si creò pertanto un problema di vitale e difficilissima soluzione. Veniva ad aggravare questa difficoltà, la natura del terreno calcareo e molto poroso di quei luoghi e dei suoi dintorni, incapaci quindi di conservare l’umidità.
Gli abitanti di Fatima e degli insediamenti vicini, per avere l’acqua nelle proprie case, erano obbligati a raccogliere in cisterne quella che scorreva sulle grondaie casalinghe.
Come avrebbero potuto riunirsi dei pellegrinaggi con centinaia di migliaia di persone in un luogo privo di acqua come era la Cova da Iria? Umanamente parlando questo sembrava assolutamente impossibile.
Una volta in più si è vista la mano della Provvidenza. Dove non arriva l’uomo arriva Dio.
Padre Paolo, il nuovo Fanzaga, in attesa di stigmate..
Paolo Brosio: luce da statua Madonna a Medjugorje più intensa. Video Mediaset
Paolo Brosio, in viaggio verso Medjugorje, conferma che il fenomeno che vorrebbe l'illuminazione della statua della Madonna presente da 32 anni nella vecchia casa della veggente Vicka Ivankovic si è ripetuto, e anche "in maniera molto più intensa". "Questa volta la Madonna ha illuminato tutta la stanza e sembra che la luce sia aumentata di intensità" spiega a Mattino Cinque (video Mediaset).
Papa -ter (1+2 x -1)
Occhi puntati sul Concistoro del 30 settembre che fisserà la data della cerimonia di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. Si parla dell'8 dicembre prossimo ma, in particolare, la sorpresa potrebbe essere data dalla presenza di entrambi i Papi all'altare, che potrebbero anche concelebrare insieme in quell'occasione. Le voci che arrivano da Oltretevere ad Affaritaliani parlano quindi di un clamoroso ritorno in pubblico di Joseph Ratzinger, che peraltro è anche apparso in pubblico insieme al suo successore Jorge Mario Bergoglio il 5 luglio scorso quando lo Stato della Città del Vaticano è stato consacrato a San Michele Arcangelo.
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