ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 27 giugno 2014

FACTA NIGRO SIGNANDA LAPILLO

ovvero:
i nefasti del pontificato bergogliano

1  -  Il corvo, la colomba, la Chiesa e  l’ONU.
Vogliamo tornare all’episodio del corvo e del gabbiano che, come i lettori ricorderanno [vedi qui e qui], domenica 26 gennaio 2014, nel cielo di piazza san Pietro, dopo l’Angelus, sbranarono una delle bianche e pacifiste colombe lanciate dalla finestra dell’appartamento papale. Vi torniamo perché vogliamo corredare quel fatto con un riferimento di particolare rilevanza, di recente nostra conoscenza, che conferisce alla spiegazione che demmo dello scontro “celeste” di quella domenica un’aggiunta di cronaca e un’ulteriore tinta di forte indizio in termini di profetismo o quanto meno di particolare significato. Ecco la notizia.

Figura, presso l’aula del Consiglio di Sicurezza ONU, sulla parete cha fa da scenario, un dipinto, o meglio, un polittico di sei tavole, con una mandorla centrale, opera del pittore norvegese Per Krog il quale, in una di queste ha rappresentato “una scena che vede tre grossi corvi inseguire una minuscola colomba; alla base di detto quadro, oltre alla firma dell’artista, si dice vi si legga una scritta in caratteri minuti con le seguenti parole: <L’uomo trionferà su Dio>” (Epiphanius: Massoneria e sette segrete – ed. Controcorrente, Napoli 2002, pag. 717).

Cambiate il colore dell'abito...(se lo vede il commissario Volpi!..)









Alea  25/06/2014 

Una meravigliosa sintesi della Vita Cristiana attraverso la vita e le parole di Don Divo Barsotti. Da ascoltare e per chi volesse approfondire leggendo qualcosa:http://www.comunitafiglididio.it/Region/Meditazioni.jsp#1

Ortodossia come “una violenza metafisica”.

Christianus mihi nomen est, catholicus cognomen

Carta_di_identità(di Roberto de Mattei) Il supremo criterio di giudizio per un cattolico dovrebbe essere quello della Chiesa: amare e odiare ciò che la Chiesa ama e odia. Amare la verità, in tutta la sua unicità e integrità, odiare l’errore in tutte le sue molteplici espressioni. Ortodossia ed eterodossia restano il metro ultimo di giudizio a cui la ragione di un cristiano deve sottomettersi.
Il Papa Paolo II istituì nel 1542 la congregazione dell’Inquisizione romana, poi detta Sant’Uffizio e oggi congregazione per la Dottrina della Fede, allo scopo di tutelare la purezza dell’ortodossia; san Pio V, nel 1571, affiancò ad essa, la congregazione dell’Indice con il compito di segnalare tutti i libri difformi dalla retta dottrina cattolica. Nel 2002 è stato pubblicato dal Centre d’Etudes de la Renaissance dell’università di Sherbrooke L’Index Librorum prohibitorum 1600-1966, che raccoglie tutte le opere condannate fino alla soppressione dell’Indice, voluta da Paolo VI nel 1966. Dal protestantesimo all’illuminismo, dal liberalismo cattolico al modernismo, non c’è autore eterodosso che non sia stato individuato e condannato per il bene della Chiesa e la salvezza delle anime.

Come si fonda una nuova chiesa..?

Sinodo dei vescovi: misericordia con divorziati, gay, ragazze madri 

Pubblicato l’Instrumentum laboris per il doppio sinodo sulla famiglia 2014-2015. “No moralismo”. Ipotesi comunione ai risposati. La denuncia di femminicidio e pedofilia

di Iacopo Scaramuzzi
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Stamp with inscription Divorce next to a pile of filesLa realtà delle coppie di fatto, i divorziati e la possibilità di concedere loro la comunione, ma anche la denuncia del femminicidio e della pedofilia, la questione dell’omosessualità (no al matrimonio gay ma attenzione pastorale alle coppie dello stesso sesso), il coraggio delle ragazze madri, lo snellimento delle procedure per la nullità matrimoniale, la contraccezione e la difficoltà del popolo di Dio a seguire la Humane Vitae di Paolo VI. In vista del doppio sinodo sulla famiglia voluto da Papa Francesco (un sinodo straordinario a ottobre prossimo e uno ordinario nel 2015), il Vaticano ha pubblicato oggi l’Instrumentum laboris, il documento di base per la discussione.

Mala tempora currunt..

Verso il Vaticano III
Situazione drammatica di distacco e incomprensione registrata nel documento per il Sinodo

Papa Francesco I celebra la messa a San Giorgio con i vescovi (Foto La Presse)
Roma. Avranno molto di cui parlare, il prossimo ottobre a Roma, i padri sinodali chiamati da Francesco a discutere di famiglia. L’Instrumentum laboris, la traccia che orienterà il dibattito e che è stata presentata ieri mattina in Vaticano, offre una fotografia allarmante di quanto poco conosciuto sia l’insegnamento cattolico in fatto di morale sessuale, soprattutto in Europa e America.

October surprise?

Novità e sorprese nel documento per il Sinodo sulla famiglia

Novità e sorprese nel documento per il Sinodo sulla famiglia
Ecco come i principali quotidiani hanno letto e commentato l'Instrumentum laboris
Gli spunti d’approfondimento non mancano nelle ottanta pagine dellInstrumentum laboris, il documento che orienterà le discussioni al Sinodo sulla famiglia presentato ieri mattina in Sala stampa vaticana.
Si tratta di una fotografia di come venga percepito presso le comunità dei fedeli l’insegnamento cattolico riguardante la morale sessuale, la famiglia, il significato del matrimonio.

Mariage pour tous in chiesa

In Francia ci sono preti che si portano avanti col lavoro
Oggi l’instrumentum laboris del sinodo. Divorziati, risposati e comunicati

Quando mancano quattro mesi all’apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia, in programma dal 5 al 19 ottobre prossimo a Roma, sarà presentato oggi l’Instrumentum laboris, la traccia che orienterà i padri sinodali nel confronto biennale al termine del quale il Papa tirerà le somme con la consueta esortazione apostolica – il cardinale Thomas Collins, arcivescovo di Toronto, ha confermato in un’intervista che grande attenzione sarà data al problema della nullità dei matrimoni.

Ior contro Ior.

Vaticano 
Ior contro Ior. Riesplode la guerra nella banca del Vaticano
   

L'Espresso

(Emiliano Fittipaldi) Le consulenze d’oro. Gli affari dei finanzieri voluti da papa Francesco. Si riaccendono i contrasti nell'istituto bancario e il presidente è in bilico. Mentre i politici spostano i loro conti -- La prima prova della carità nel prete, e soprattutto nel vescovo, è la povertà», ragionava Victor Hugo ne “I Miserabili”, anno domini 1862. Chissà che avrebbe detto lo scrittore francese che scudisciava il clero ricco e avido, se avesse potuto sbirciare nei conti segreti dello Ior di oggi.
Chissà cosa penserebbe di fronte ai buchi milionari della finanza vaticana e agli strani affari immobiliari della banca di Dio in mezzo mondo, da Budapest agli Stati Uniti. Analizzando alcune carte riservate finite sulla scrivania di papa Francesco, “L’Espresso” ha scoperto che Oltretevere non tutto sta filando liscio come la propaganda bergogliana vorrebbe far credere.

Confiteor..

Il Sacramento della Penitenza è passato di moda? 

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;

zzppcnfssnnella tua grande bontà cancella il mio peccato …
Contro di te, contro te solo ho peccato …
Aspergimi di issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve. (Salmo 51, Miserere).

di Carla D’Agostino Ungaretti

Nella confusione secolarizzata che regna sovrana nelle menti e nei cuori di tanti cristiani, il Sacramento della Penitenza è quello che ne ha fatto maggiormente le spese in termini di considerazione e frequentazione dei confessionali da parte del popolo di Dio. Forse anche per questo motivo la nuova formulazione del Catechismo della Chiesa Cattolica varata da S. Giovanni Paolo II nel 1992, ha cambiato nome al IV Sacramento chiamandolo “Riconciliazione”, che più dell’altro evoca l’amore che Dio nutre nei confronti delle sue pecorelle e la misericordia con la quale Egli va in cerca di quelle smarrite. Inoltre, il nuovo nome rende questo Sacramento meno “penitenziale” e mortificante per il peccatore, dato che quello originario evocava troppo le fustigazioni, i cilici, la rigorosa disciplina che, soprattutto nei primi secoli del Cristianesimo, venivano applicati ai battezzati che confessavano di aver  commesso peccati particolarmente gravi come l’idolatria, l’omicidio e l’adulterio.

giovedì 26 giugno 2014

Tuam, l'ennesima bufala anticattolica

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di Vic
Nel 1975, 800 scheletri di bambini vennero ritrovati in Irlanda a Tuam, in un antico convento di suore. Si pensò che fossero gli scheletri dei bambini morti di carestia nel 1940, ma recenti inchieste giornalistiche hanno affermato che questi bambini sono morti per la noncuranza dell' opera assistenziale, la Saint Mary's Home, tenuta dalle suore del convento.
Essa ospitava i bambini nati da ragazze madri.
Secondo i giornali, dal momento che essere ragazza madre nell'Irlanda cattolica del novecento era considerato un peccato orribile, fu per questo che i bambini vennero lasciati morire di fame, di malattie e di maltrattamenti.
Questa la notizia ufficiale.
La smentita è arrivata, eppure ha trovato accoglienza solo su alcuni periodici: le Rivarol in Francia, ad esempio, o Tempi in Italia. Importanti testate giornalistiche come le Monde continuano a raccontare solo la versione "ufficiale" dei fatti, che appare sempre più un attacco (nemmeno tanto velato) contro la Chiesa irlandese.

Misericordina-intestinale (guttalax)

Rimango sempre più allibito quando leggo certe notizie nei giornali o su internet riguardo a quanto succede, oggi, nel mondo cattolico, specialmente italiano.
Non mi riferisco tanto alle miserie di ordine morale che - essendo legate alla debolezza degli uomini - sono riscontrabili ovunque.
Mi riferisco a una vera e propria guerra intestina in atto, della quale molti non sono a conoscenza  ma che, a mio avviso, è inconcepibilmente feroce e crudele.
Questa guerra intestina sta letteralmente svuotando di senso la realtà ecclesiale cattolica e vede contrapposti tra loro due partiti: 

La medicina della misericordina è una purga!

Chiesa. Aperta la caccia ai conservatori.

Speriamo di sbagliarci, come spesso ci accade, per fortuna; ma l’impressione che abbiamo da tutta una serie di piccoli segnali è che in realtà nella Chiesa di papa Francesco si sia aperta la caccia ai “conservatori”; un termine che come sempre in questi casi è abbastanza generico da poter essere utilizzato contro un’ampia gamma di persone.
MARCO TOSATTI
Speriamo di sbagliarci, come spesso ci accade, per fortuna; ma l’impressione che abbiamo da tutta una serie di piccoli segnali è che in realtà nella Chiesa di papa Francesco si sia aperta la caccia ai “conservatori”; un termine che come sempre in questi casi è abbastanza generico da poter essere utilizzato contro un’ampia gamma di persone. Il caso più eclatante resta quello dei Francescani dell’Immacolata, un ordine commissariato d’autorità con modalità di estrema durezza e senza che siano mai stati fornite ragioni chiare, se non una generica accusa di deriva tradizionalistica.  

Poveretti, chissà se han mai sentito parlare di Gesù..(tipo Gv 6,60-69)


"Proporre, non imporre e mai disilludere": la Chiesa pronta per il Sinodo
Presentato questa mattina in Vaticano l'Instrumentum laboris (qui il documento integrale), la sintesi delle risposte al questionario inviato otto mesi fa alle diocesi di tutto il mondo in preparazioni al prossimo Sinodo straordinario in programma dal 5 al 19 ottobre. A illustrarlo, i cardinali Lorenzo Baldisseri, Peter Erdo e mons. Bruno Forte (che del Sinodo sarà il segretario speciale". La prima parte, dedicata al Vangelo della famiglia, tratta del disegno di Dio, della conoscenza biblica, magistrale e della loro ricezione, della legge naturale e della vocazione della persona in Cristo. E già qui si riscontra "una scarsa conoscenza dell'insegnamento della chiesa", ha sottolineato nel suo intervento Baldisseri, aggiungendo che ciò "domanda agli operatori pastorali una maggiore preparazione e l'impegno a favorirne la comprensione da parte dei fedeli, che vivono in contesti culturali e sociali diversi". Si tratta dunque di mettere in luce "la bellezza della vita familiare", ribadendo che "nella differenza e nella reciprocità si costruisce uno stile di vita comune, nella relazione di coppia e con i figli".

Petita iuvabunt?


Petizione internazionale: “Papa Francesco, La preghiamo, incontri i Fondatori”

Partecipiamo anche noi alla Petizione internazionale al Papa per i Francescani dell'Immacolata. Richiamo l'attenzione sulla lettera del novizio pubblicata di seguito all'appello rilanciato anche da Antonio Socci dalla sua pagina Facebook [qui]

Supplica al santo Padre affinché voglia incontrare i Fondatori FI

Cari fratelli in Cristo, ecco a seguire una nuova petizione internazionale indirizzata direttamente al nostro amato papa Francesco. Domando a tutti voi di attivarvi numerosi per questa iniziativa.
Caro papa Francesco, siamo cattolici provenienti da diversi continenti, con eredità differenti, come anche differenti sono i cammini spirituali. Siamo accomunati dall'obbedienza all'autorità religiosa, dalla passione per la Madonna, l'imitazione di san Francesco e l'amore per Nostro Signore Gesù Cristo.
Abbiamo ricevuto larghe benedizioni dal carisma e dall'esperienza dei frati Francescani dell'Immacolata. Le nostre vite sono cambiate, i nostri cuori battono quando vedono quegli abiti celesti, il nostro desiderio ardente è la santità e la diffusione del sovrabbondante amore del Misericordiosissimo Cuore di Gesù. Sappiamo che è stato Lei a permettere e sovrintendere al commissariamento dei FFI.

vogliamo una chiesa povera!!!!


Giuda l’Ipocrita: il primo pauperista del cristianesimo. 

Che non a caso era (pure) un ladro

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 “Così parlò Giuda. Non perché avesse a cuore i poveri o perché fosse buono. Ma perché era un ladro…”

Giuda non è solo il primo pauperista della storia cristiana: ne è anche il primo ladro, il primo corrotto, il primo traditore, il primo contestatore. Ma soprattutto, il suo vero peccato, il più inviso a Gesù in ogni pagina del Vangelo, più di ogni ladrocinio, è l’ipocrisia. L’Iscariota non fa la fine che fa perché è un disonesto: il suo è il finale tragico dell’ipocrita. Che, al contrario del ladro, è irredimibile. E starà sempre in piedi nel tempio, da fariseo, a biasimare i pubblicani in ginocchio… Meglio ladri che ipocriti, allora.

A proposito di IOR e moralisti un tanto al kg

di Massimiliano Fiorin

Non è che vogliono davvero una Chiesa povera: ne vogliono una disincarnata

mercoledì 25 giugno 2014

E ora un bel niente (non è necessario sempre il commissario)

Decine di preti dichiarano di aver “sposato” divorziati e gay

Decine di preti dichiarano di aver “sposato” divorziati e gay(di Mauro Faverzani) L’inchiesta condotta dalla Ccbf, la Conferenza cattolica dei battezzati e delle battezzate francofoni, è choccante, ma parla chiaro: 75 preti e diaconi ammettono tranquillamente di violare la disciplina della Chiesa in fatto di nozze.
Come? Accettando di celebrare le unioni tra persone divorziate, ciò che è del tutto contrario all’indissolubilità del Matrimonio. Il Codice di Diritto Canonico, in questo, non lascia il benché minimo spazio a dubbi: «Le proprietà essenziali del matrimonio sono l’unità e l’indissolubilità» (can. 1056). Ma, per loro, le regole sono saltate. Oltre il 60% dei sacerdoti intervistati, infatti, ha dichiarato di non chiedere alcun permesso, in questi casi, al Vescovo o al Parroco, celebrano e tanti saluti a tutti. Non solo: da veri trapezisti liturgici, tentano di giustificare l’ingiustificabile, spiegando come la loro cerimonia, in realtà, sia una semplice benedizione, non un Sacramento.

Commissariata la Caritas? certo che no..! (Lampedusa docet)

“Sesso con i migranti in cambio dell’asilo” arrestato il prete a capo della Caritas
Trapani, a Sergio Librizzi contestati otto episodi 
intercettato: “Sono uno che conta, tu che mi dai?”
di Laura Spanò


TRAPANI. «La mia vita è finita», ha detto quando si è trovato davanti gli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Forestale che dovevano notificargli un ordine di custodia chiesto dalla procura. Don Sergio Librizzi, direttore - ormai sospeso - della Caritas trapanese, si stava preparando per celebrare la messa. Adesso è accusato di violenza sessuale e concussione.

Non serve, ma è vatican trendy..!

Non mi serve la demagogia. Non mi servono i balletti e i letti predisposti nelle chiese. Potete soltanto ridarmi la fede di mio padre?

Leggo su Avvenire, il quotidiano dei vescovi [qui]:
Periferie che accolgono altre periferie. La Chiesa di Palermo offre quello che ha di più caro e prezioso per accogliere centinaia di migranti, che portano sul corpo e nell’anima i segni della paura, del dolore, del naufragio. Nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney Curato d’Ars, a Falsomiele, don Sergio Mattaliano e i volontari hanno svuotato l’aula liturgica dalle panche e l’hanno riempita di letti, così come il salone e le stanze del piano terra: 225 ragazzi africani hanno trovato rifugio sotto le braccia del crocifisso. [...]
E, su Traditio catholica [qui], questo testo di un sacerdote (peccato l'anonimato):
Non mancano altri locali per ospitare gli immigrati.
Perché non aprono loro le moschee?
" In questi giorni scorrono immagini diverse, sicuramente scaturite da un desiderio sincero di soccorrere i poveri.
( Secondo qualcuno si tratta invece di un furbesco business : soldi statali ed europei spacciati per carità cristiana - non c'è nulla di evangelico ... -  N.d.R. )

Attento al commissariamento..!

L inutile 'Buongiorno' nella Messa

MANILA, 23 giugno 2014-Chi dice il cardinale tanto amato delle Filippine non ha un lingua dura?
Manila Mons. Luis Antonio G. Tagle Cardinal (Foto: CBCP News)
Nella sua omelia per la messa del Corpus Domini presso la Chiesa di Santa Cruz Domenica 22 giugno, Manila Mons. Luis Antonio G. Tagle cardinale ha criticato gli altri sacerdoti che, secondo lui, salutano le loro congregazioni durante la messa "buongiorno" "buon pomeriggio", o "buona sera", sottolineando che il gesto, anche se espresso con la più pura delle intenzioni, è superfluo.
"Con tutto il rispetto, i miei fratelli sacerdoti, ma non vedo la necessità di dire 'buongiorno' e simili saluti quando la presenza reale di Dio nella sola Santa Eucaristia basta", ha detto i membri del clero presenti in Filippino.

Chi è lui per giudicare..?

Se il vescovo consegna un prete alla pubblica gogna
Monsignor Franco Giulio Brambilla
Fare il parroco non è mai stato facile, tanto più di questi tempi in Italia dove i cattolici da maggioranza assoluta si sono trasformati in una minoranza che, oltretutto, è affetta in gran parte da analfabetismo religioso. Però se a questo si aggiunge che oggi un parroco – colpevole solo di spiegare il catechismo - può anche aspettarsi che il vescovo, per mantenere buoni rapporti con i “nuovi pagani”, lo esponga al pubblico ludibrio, bè, allora la faccenda si fa davvero difficile.

L’enigma continua...


Giudicare sì o no? Il rompicapo di Francesco


santamarta
In meno di un paio di giorni papa Francesco ha prima emesso un tremendogiudizio di condanna che ha conquistato le prime pagine di tutti i giornali, e poi ha dedicato un’intera sua omelia mattutina a Santa Marta per dire che non bisogna mai giudicare e condannare, ma solo farsi difensori e intercessori per gli altri.

Gattopardi in fieri?

La svolta epocale di papa Francesco secondo il quotidiano "La Repubblica". Affinché nulla cambi, tutto deve sembrar rinnovato


Sulle pagine online del quotidiano "La Repubblica" si legge:

“Gli uomini della ‘ndrangheta non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”. Le parole di Papa Francesco fanno entrare la Chiesa in una nuova era. -

Perché nell'era precedente gli altri papi, o qualsiasi altro credente cattolico, pensavano forse che i mafiosi fossero in comunione con Dio?

martedì 24 giugno 2014

In gita col kapò

Il “partito” del Commissario Volpi in udienza dal Papa

Francescani dell'Immacolata(di Fabio Cancelli) L’incontro del Papa con i giovani studenti (e altri meno giovani) dei Francescani dell’Immacolata è avvenuto nella mattina del 10 giugno scorso, presso la Cappella di S. Marta, ma la notizia esce solo il 23 giugno, con un articolo di Tornielli e con qualche foto postata su Facebook, ma nella totale ignoranza dei media vaticani. Come mai solo dopo 13 giorni viene data la notizia? Già questo inizia ad essere fonte di numerosi dubbi, che si infittiscono esaminando il tutto.

Non prevalebunt

(2)

Troppi dignitari ecclesiastici si sono lasciati andare alla perversione modernista dell'intelligenza; sono giunti a non trovare più mostruosa l'abitudine di affermare nello stesso discorso proposizioni incompatibili, perché considerano l'intelligenza inetta a cogliere il vero. Essi suppongono che esista in un qualche luogo, non si sa dove, una sorta di noumeno religioso, inconoscibile, intorno al quale la mente fabbrica dei sistemi ingegnosi, indefinitamente variabili in rapporto all'evoluzione della nostra specie, ma sempre impotenti ad attingere ciò che è. Una sola cosa conta: che questi sistemi, ideologie, teologie, siano messi dal pregresso dell'umanità: li si valuterà dalla loro potenza di stimolare un'ascensione grandiosa verso la libertà e il progresso.

Datato ma pertinente

Una giornata senza Vangelo
di Ida Magli

  La giornata della canonizzazione dei papi è una giornata senza Vangelo e senza Gesù, contro il Vangelo e contro Gesù. L’esaltazione che la Chiesa fa di se stessa dichiarando “santi”, ossia perfetti seguaci di Gesù, i rappresentanti del potere della Chiesa incarnato nei Papi, è veramente degna della pompa medioevale, quando appunto erano i Re, i Principi, i Fondatori degli Ordini a essere immediatamente posti sugli altari in qualità di Santi, proposti alla venerazione dei popoli per le loro virtù nell’esercitare il potere. Ovviamente la maggior parte di coloro che si precipitano a Roma in questa occasione non conosce quasi per nulla i motivi che hanno spinto Ratzinger prima, e subito dopo Bergoglio, ad affrettare al massimo la canonizzazione di Roncalli e di Wojtyla; ma questi motivi sono quasi totalmente dovuti al bisogno di mettere fine, in modo che non fosse più possibile discuterne da parte di nessuno, ai dubbi che hanno accompagnato fino ad oggi le tesi del Concilio Vaticano II, Concilio voluto da Roncalli e avallato da Wojtyla (oltre che ovviamente da Ratzinger il quale è stato per oltre vent’anni, in qualità di Prefetto della Congregazione della Fede, il braccio destro e la guida teologica di Wojtyla).

Proposta per il Vaticano III

La chiesa affrescata a fumetti


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Quando la Fede incontra la modernità. Esternamente sembra una chiesa di provincia, come tante altre che siamo abituati a vedere. E’ invece la Parrocchia di San Martino in Riparotta nei pressi della nuova Fiera di Rimini.