ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 30 giugno 2015

Gospaevinci o Liviobingo?

A che punto è il dossier Medjugorje (in vista del verdetto di Papa Francesco)



A rivitalizzare l’interesse per Medjugorje è stato, di ritorno dal viaggio lampo a Sarajevo, lo scorso 6 giugno, direttamente il Papa. Interpellato da un giornalista in merito al verdetto sulla veridicità delle presunte apparizioni della Vergine ai veggenti, Francesco aveva risposto che sul tema “Benedetto XVI, a suo tempo, aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini. C’erano anche altri cardinali, teologi e specialisti. Hanno fatto lo studio e il cardinale Ruini è venuto da me e mi ha consegnato lo studio, dopo tanti anni, non so, tre-quattro anni più o meno. Hanno fatto un bel lavoro, un bel lavoro”. In effetti, conversando con il Foglio, Ruini ha confermato che “la proposta, o meglio la relazione” è stata “consegnata alla congregazione per la Dottrina della fede. Pochi giorni dopo, io – ha aggiunto l’ex presidente della Cei – ho portato la stessa relazione al Pontefice a nome della commissione”.

Custode del Depositum fidei, non padrone.

Come mai Gesù, il Cristo, ha messo a capo della chiesa Pietro, che egli stesso ha definito satana e dal quale è stato rinnegato tre volte?


Nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, sulla pagina facebook di Antonio Socci un lettore ha posto la domanda che riportiamo nel titolo, aggiungendo: “Perché non ha messo qualcuno di più coerente, affidabile, o il suo preferito, Giovanni?“. Domanda che anche noi ci siamo talvolta posti senza saperci dare una spiegazione certa e definitiva. La  risposta che il giornalista, seppure celermente, gli ha fornito ci è parsa talmente esaustiva e dottrinalmente impeccabile che, con il suo consenso, la proponiamo anche ai nostri lettori.

Sedi vacanti

Le vacanze dei Papi: Ratzinger a Castel Gandolfo, niente udienze per Bergoglio

Incontro di mezzora tra Benedetto XVI e Francesco nell'ex convento Mater Ecclesiae prima della partenza del papa emerito per la residenza pontificia ai castelli romani. Le udienze del mercoledì riprenderanno ad agosto, le messe a S. Marta tornano a settembre


CITTA' DEL VATICANO - Anche quando guidava la Chiesa, Benedetto XVI amava passare qualche settimana nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Il Papa emerito Joseph Ratzinger, dopo lo stop dell'anno scorso, ha deciso di tornare nell'amata residenza papale a sud di Roma, dove resterà fino al 14 luglio.

Peripatetici on the road

I compagni di strada di papa Francesco

Papa Francesco durante la sua visita a Torino, il 21 giugno 2015. 
Qualcosa è successo: l’enciclica del papa su ambiente e sviluppo – Laudato si’ – ha aperto un dibattito globale; la chiesa ha trovato alleati fino a poco tempo fa impensabili come Edgar Morin, uno dei maggiori intellettuali del vecchio continente, o la scrittrice no global Naomi Klein che nei prossimi giorni sarà in Vaticano; un vasto arco di organizzazioni ambientaliste ha appoggiato e ringraziato papa Francesco per aver dato voce, e una leadership finalmente riconoscibile e forte, alle ragioni dell’allarme per il cambiamento climatico e per aver fatto dell’ecologia un tema non eludibile delle agende politiche internazionali.

Il pallaio?

La Chiesa di Francesco in 46 pallii

Celebrazione Santi Pietro e Paolo, Basilica di San Pietro, 29 giugno 2015
Foto: Bohumil Petrik / ACI Group

La Chiesa pensata da Papa Francesco prende forma in 46 pallii, che sono la storia di altrettante scelte che il Papa ha fatto durante l’anno. Perché tra i nuovi arcivescovi metropoliti ci sono scelte perfettamente in linea con il pontificato di Benedetto XVI, come quelle del Cardinal Rainer Maria Woelki, spostato da Berlino a Colonia, o come quella di Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid soprannominato “il piccolo Francesco,” ma di certo non un vero e proprio progressista. Ma ci sono anche nomine considerate di rottura, come quella dell’arcivescovo Blaise Cupich a Chicago, un profilo completamente differente da quello dei grandi vescovi americani che lo hanno preceduto. Quale il criterio adottato?

Doccia sulla calura?

Sinodo. Doccia gelata sui novatori

Il documento preparatorio dell'assise di ottobre tira il freno sulla comunione ai divorziati risposati e sulle unioni omosessuali. Nuove voci dall'Africa e dall'America latina. Tutte a sostegno della dottrina di sempre

di Sandro Magister


ROMA, 30 giugno 2015 – A una settimana dalla sua pubblicazione, lo "strumento di lavoro" della prossima sessione del sinodo dei vescovi sulla famiglia si rivela sempre più deludente per i paladini del cambiamento.

Il documento riproduce integralmente la relazione finale del sinodo dell'ottobre 2014. E già questa relazione segnava un netto passo indietro rispetto alla precedente "Relatio post disceptationem" di metà sinodo, frutto di un colpo di mano dei novatori subito sconfessato dalla gran parte dei padri sinodali:

La "non omelia" di Santa Marta

Prima Lettura  Gn 19, 15-29Il Signore fece piovere sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città di Sòdoma». Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!».

lunedì 29 giugno 2015

Sacro "soroche"



IL PAPA COCATO - FACCI: “SE DAVVERO IL PAPA HA CHIESTO DI MASTICARE LA COCA, NEL SUO VIAGGIO IN BOLIVIA, E’ UN MESSAGGIO DEVASTANTE. È IL TESTIMONIAL CHE ASPETTAVA EVO MORALE CHE CERCA DI CONVINCERE IL MONDO CHE MASTICARE FOGLIE DI COCA NON SIA DANNOSO”

“Il messaggio è sì devastante, perché ora i complottardi e i superstiziosi - quelli disposti a tutto pur di sostenere che i loro vizi non facciano male, e che ci sia un complotto mondiale per dimostrare il contrario - ora sono autorevolmente serviti. Che danni incalcolabili questo Papa sta facendo alla Chiesa che dovrebbe comandare”…

Un guaio serio

La fuffa del pensiero unico, dal sesso al riscaldamento globale

Dietro le reazioni intolleranti al Family day c’è una nuova religiosità politicamente corretta. E la chiesa ne è complice
La manifestazione di piazza San Giovanni in difesa della famiglia
Che il popolo di mamma e papà, come dicono per sfotterli di quei mattacchioni che credono nella virtù della famiglia, fosse un popolo numeroso, questo è certo. E non è molto importante la rissa sui numeri. C’erano, erano una marea. Punto. Che sia rilevante l’avvenimento, che i manifestanti di Roma riescano a mettere la sordina non si dica a un disegno di legge ma a una cultura radicalmente antifamilista, è da vedersi.

Deorsum corda?

Ve lo avevo detto!


“Se l’attuale Pontefice continuerà nel modo in cui ha iniziato, dividerà la chiesa. Sta esplodendo tutto, la gente dirà che è impossibile che lui sia il Papa, e lo rifiuterà”. Era il 12 ottobre 2013 ed a dichiararlo, nel corso di una conferenza[1] a Kansas City (USA), era mons. Bernard Fellay. La luna di miele fra il mondo cattolico ed il papa argentino era però, in quel momento, un quotidiano idillio; un peana galattico; un infinito crescendo di consenso globale.

Illuminato d'immenso ?


IL CARDINALE PULJIC DIFENDE MEDJUGORJE: “NESSUN PECCATO DOVE SI PREGA”

Il Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Belgrado e autorevole membro della “Commissione Ruini”, l’organismo voluto negli anni scorsi da Benedetto XVI per fare definitivamente luce sulle presunte apparizioni della Vergine a sei “veggenti” di Medjugorje, ha accusato i media di manipolare e distorcere le affermazioni di Papa Francesco sulla “Madonna postina” o sui cristiani alla continua ricerca “di questo o quel veggente per sapere oggi alle 4 quale sarà il Messaggio della Madonna”, attribuendole faziosamente ai fenomeni di Medjugorje.

Il Cristo "concetto", non ideale!

Kasper: divorziati risposati ed eucarestia, il vescovo esamini i singoli casi


Card. Kasper
(©LaPresse)
(©LAPRESSE) CARD. KASPER

Il Cardinale lo ha proposto sul periodico tedesco Stimmen der Zeit. «Il monito a permanere nella verità di Cristo include l’altro, e cioè permanere nell’amore di Cristo»


Il cardinal Walter Kasper ha pubblicato nei giorni scorsi un ampio intervento sul periodico tedesco Stimmen der Zeit (Le voci del tempo) che ha per argomento il Sinodo di ottobre sulla famiglia, e in cui si tratterà anche del problema dell’ammissione o meno, e in che forma, dei divorziati risposati all’eucarestia. Il suo articolo si intitola: «Ancora una volta: ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti?», e in esso il Porporato tedesco propone e aggiorna quella che ormai è nota come «proposta Kasper», e di cui si è parlato ampiamente nell’ultimo anno e mezzo.

domenica 28 giugno 2015

C.v.d. : preparano la Gospa 2

Il Segreto (la Madonna e il Vaticano) di Antonio Socci

Nei giorni scorsi su Medjugorje è scoppiata una guerra fra vaticanisti. Secondo alcuni di loro, mercoledì 24 giugno, si sarebbe tenuta l’assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede sul dossier Medjugorje e avrebbe deciso misure durissime. In sostanza una bocciatura della “soprannaturalità” degli eventi, il divieto per i veggenti di avere apparizioni pubbliche e di rendere noti i messaggi e il no alla richiesta di trasformare Medjugorje in santuario mariano.
Il giorno dopo un altro vaticanista smentisce tutto e scrive che in realtà il 24 giugno non si è tenuta nessuna plenaria della Congregazione per la dottrina della fede, perciò “nessuna decisione è stata presa” su Medjugorje. Tutto è rimandato all’autunno 2015 e, a quanto risulterebbe, le conclusioni della “Commissione Ruini” non erano così negative, specie sulle prime apparizioni.
Sennonché uno dei vaticanisti che aveva dato quelle notizie allarmanti ribatte che il cardinale Müller avrebbe già consegnato tutto il dossier e le proposte al papa a cui spetta la decisione finale.
Dunque la confusione è grande ed è pressoché impossibile capire quale sia la verità.

Anime belle contro belle anime

Rivelazioni private: davvero la Chiesa le considera non necessarie alla fede? Ecco la verità.

Laterano
La notizia, data da Papa Francesco durante la conferenza stampa sull’aereo di ritorno da Sarajevo, di un imminente pronunciamento sulle apparizioni di Medjugorje ha suscitato attesa e apprensione nei milioni di fedeli che sono certi della loro autenticità, costringendo i mezzi di comunicazione ad occuparsi dell’argomento. Abbiamo perciò letto e ascoltato pareri e giudizi, con varia cognizione di causa, non solo sul caso specifico ma in generale sulla considerazione in cui la Chiesa terrebbe le cosiddette rivelazioni private.
In particolare alcune affermazioni rese sia da laici, interrogati in qualità di esperti, sia da ecclesiastici, che esperti dovrebbero esserlo per davvero, hanno destato sconcerto e dubbio sull’effettiva utilità delle rivelazioni private in ordine alla fede e sulla valenza ad esse attribuita dalla Chiesa cattolica.
Ascoltando qualcuna di quelle belle anime che si sono espresse con somma dottrina, se fossimo dei buoni cristiani le vicende di Medjugorje non dovrebbero minimamente interessarci.

Colpi di mano

Come sarà la discussione al prossimo Sinodo dei vescovi? 

I lavori del Sinodo 2012
Foto: David Kerr / Catholic News Agency
Il fatto che i tre paragrafi più controversi della relatio Synodi, quelli che non avevano raggiunto il consenso sinodale, siano stati reinseriti così come erano nell’Instrumentum Laboris del prossimo Sinodo lascia comprendere che il dibattito su quei temi non solo non è concluso, ma sarà molto acceso.

Caccia all' untore secondo Manzoni ?

Il Venerdì di sangue e la cieca follia occidentale  

Non è finito il conteggio delle vittime, ma è già iniziata la penosa gara dei “distinguo” tra islamici cattivoni e islamici “moderati” (che però nessuno sa dire dove si trovino). Le terribili responsabilità della Chiesa. Possiamo ancora salvarci?

di Paolo Deotto
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zzmrtQuelli che, secondo alcuni che non nominiamo per carità cristiana, sono nostri “fratelli”, hanno degnamente festeggiato oggi il venerdì, dedicandosi all’attività nella quale eccellono: uccidere.
Dobbiamo qui fare l’elenco di quanto è accaduto in Francia, Kuwait, Tunisia, Somalia? Non credo. Le notizie non mancano e sono in continuo aggiornamento per completare l’unica cosa che si può fare “dopo”: la triste conta delle vittime. Comunque, i primi riferimenti on line li abbiamo desunti dal Corriere (quiquiqui e qui) e dall’Huffington Post (qui).
Il numero delle vittime, la ferocia dei comportamenti di questi scellerati, sono tragiche evidenze che parlano da sole e se nel mondo occidentale esistesse ancora un barlume di ragione, ogni governo si attrezzerebbe militarmente, anzitutto per porre sotto il più rigido controllo gli islamici presenti – e rimandarne il più possibile a casa loro – e poi per impedire con qualsiasi mezzo, ripeto “qualsiasi”, lo stillicidio inarrestabile di arrivi di “barconi”, nei quali è praticamente impossibile un’identificazione sicura di tutti gli occupanti.

Infami da schiacciare

Écrasez l’infâme

sabato 27 giugno 2015

La grande truffa

Medjugorje. Un carteggio tra Don Mario Faggi e Mons. Pavao Zanic, Vescovo di Mostar  

In uno scambio di corrispondenza del 1989 tra Don Mario Faggi, di recente defunto, e il Vescovo di Mostar, Mons. Pavao Zanic, quest’ultimo ribadiva con chiarezza la sua opinione su Medjugorje: “Dichiaro che tutto è una grande truffa , un inganno…

di Pucci Cipriani
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zzzzMEDJUGORJE
Dopo la morte di don Mario Faggi sto rovistando nell’archivio in cerca dei suoi scritti e, proprio stamani, mi sono imbattuto in un carteggio estremamente attuale : le “apparizioni” di Medjugorje. Ricordo che don Mario nel 1989 guardava con interesse a Medjugorje e che, anzi, aveva l’idea di fare un pellegrinaggio in quella località. Volle però, visto che ancora allora circolavano “strane voci”, avere il placet del vescovo  di Mostar S.E.Mons. Pavao Zanic, al quale scrisse una lettera e dal quale ebbe una risposta che, poi, io pubblicai, su richiesta del Priore di Campiano, su “Controrivoluzione” del 1990.

Giri di valzer..no se preocupe

Inchiesta su Medjugorje, il Papa prende tempo: "Deciderò dopo l'estate"

I padri di Medjugorje: "Attendiamo con fiducia la decisione del Papa"


I padri di Medjugorje attendono "con fiducia" la decisione di papa Francesco sulle apparizioni mariane che sarebbero iniziate all’inizio degli anni Ottanta intorno al santuario bosniaco. "Noi viviamo con serenità questo momento - spiega all’Adnkronos padre Dragan Druzich - Fino a quando non ci sarà la parola del Papa, tutto il resto resta sul piano delle supposizioni. È tutto nelle mani di Dio e noi siamo assolutamente sereni".

Nasi storti?

Commento all’Enciclica “Laudato sì” di papa Francesco

I peli sullo stomaco?

Reverendo capo di un think tank americano fa il pelo all’enciclica papale

Che le critiche all’enciclica papale Laudato si’ sarebbero giunte soprattutto da oltreoceano era cosa scontata. Ora che il testo è pubblico, a esprimere i dubbi sul contenuto è padre Robert Sirico, presidente dell’Acton Institute


"Globalizzazione causa della povertà? Fandonie", scrive padre Sirico

Roma. Che le critiche all’enciclica papale Laudato si’ sarebbero giunte soprattutto da oltreoceano era cosa scontata. Già nei mesi scorsi, ancor prima che le indiscrezioni su titolo e contenuto iniziassero a riempire giornali e lanci d’agenzia, alcuni tra i maggiori colossi energetici americani avevano invitato il Pontefice a riconsiderare le sue (supposte) idee circa l’uso dei combustibili fossili.

Buon giorno cocco!, dormito bene?

“No a chiese trasformate in moschee”. La tardiva resistenza del clero francese

“Una religione non vale l’altra”. I soldi degli emiri

Per il vescovo di Fréjus e Tolone, mons. Rey, la proposta è "un'offesa alla nostra memoria collettiva"
Roma. Il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, aveva lanciato qualche settimana fa l’idea di convertire al culto islamico le centinaia di chiese cattoliche senza più fedeli che le frequentino sparpagliate sul territorio francese. Dopotutto, aveva detto, “è lo stesso Dio”, e in ogni caso c’è il problema che le “duemila moschee in funzione sono troppo poche” visto il numero di musulmani presenti in Francia.

Divina conversazione

 

Le nostre difese di natura dottrinale o canonica, esaminate nell’ultimo articolo, sono il bastione di cui Dio ha cinto la Sua città e che è nostro precipuo interesse conoscere bene: «Osservate i suoi baluardi, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: “Questo è il Signore, nostro Dio, in eterno, sempre”» (Sal 48 [47], 14-15). Dato però che il nemico è riuscito a penetrare nella santa Città con il cavallo di Troia delle false opinioni, Colui che è lo stesso ieri, oggi e sempre (Eb 13, 8) ha messo a nostra disposizione anche armi di natura spirituale per quel quotidiano combattimento che è sempre stato necessario, ma che oggi lo è più che mai, visto che i sacri Pastori fuggono davanti ai lupi o, peggio, spalancano loro le porte dell’ovile. «Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove» (Ef 6, 13).
 

venerdì 26 giugno 2015

Cattadulteri

La pubblica istruzione garantirà anche la sodomia di Stato

Da piazza San Giovanni a Palazzo Madama i senatori di “Area popolare”, guidati dal prode Alfano, si dedicano all’arte che meglio conoscono: il tradimento.

di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza

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Il 25 giugno è passato al Senato con voto di fiducia il decreto “La buona scuola” contenente l’emendamento che impone, attraverso l’insegnamento curricolare nella scuola di ogni ordine e grado, tutto l’armamentario omosessista.
Lo hanno votato unanimi i senatori di Area Popolare (Ncd + Udc) – con l’unica eccezione di Carlo Giovanardi che è uscito dall’aula – già esibitisi in bella mostra in piazza San Giovanni lo scorso 20 giugno (clicca qui).

Altera Gospa? (morto un Papa...)



La profezia di Civitavecchia

Intervista al veggente Fabio Gregori: «La Madonna è bellissima. È Madre».


di Riccardo Caniato
Sul numero di maggio-giugno della rivista diocesana La Madonnina di Civitavecchia, si ricorda che dal giorno 15 marzo 2005, con decreto dell’allora vescovo della città, mons. Gerolamo Grillo, la piccola parrocchia di Sant’Agostino a Pantano, che custodisce in una teca blindata la statua della Vergine che ha lacrimato sangue per 15 volte tra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995, è stata eretta a Santuario mariano. La notizia così ribadita è importante perché significa che la Chiesa riconosce l’origine soprannaturale di quelle lacrime. Non a caso l’attuale vescovo, mons. Luigi Marrucci, il 26 aprile 2014, ha incoronato la «Madonnina» durante un pontificale concelebrato con il vescovo emerito Grillo, l’arcivescovo Giovanni Marra e con moltissimi sacerdoti della diocesi. Come già per altre mariofanie ed eventi analoghi è proprio con gesti solenni come questo che la Chiesa dà pubblica approvazione di un fatto riconducibile a un intervento divino. E dal momento che un vescovo non prende simili iniziative in disaccordo con Roma e che in seno alla diocesi i suoi decreti valgono il volere del Papa, questi fatti spengono definitivamente le opinioni particolari di chi da vent’anni specula sulla veridicità delle lacrimazioni.

Esorcismo a fuoco lento?




"Medjugorje? Nulla di soprannaturale". I dubbi del Sant'Uffizio sulle apparizioni della Madonna


La Congregazione per la Dottrina della Fede ha espresso, nella riunione di mercoledì scorso, le proprie perplessità sulle apparizioni di Medjugorje. Nulla di soprannaturale in quelle apparizioni, secondo il Sant'Uffizio.
Come spiega un articolo del quotidiano La Repubblica, i nuovi orientamenti della Chiesa sarebbero chiari.
Divieto ai sei veggenti di partecipare ai raduni. Imposizione ai vescovi di non farli invitare né di accoglierli. Sono questi gli orientamenti più importanti emersi nella riunione di mercoledì scorso alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Ludwig Mueller, in Vaticano. Un incontro molto atteso, soprattutto dopo la consegna da parte della Commissione di inchiesta presieduta dal cardinale Camillo Ruini, della documentazione raccolta e messa a disposizione del Papa.

Chi la dura la vince?



Il Card. Kasper rilancia la sua proposta per i divorziati risposati


eucaristia01In un saggio pubblicato giovedì su di una rivista tedesca – Stimmer der Zeite – torna in campo il cardinale Walter Kasper, per rilanciare sulla questione dell’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati.
“La questione della ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti non è nuova e non è un solo un problema tedesco”, scrive il cardinale Kasper.
La via penitenziale è il leit motiv per far accedere i divorziati risposati alla santa Eucaristia. I capisaldi della sua proposta sono noti, perché già indicati nella famosa relazione al concistoro del febbraio 2014. Si tratta, in estrema sintesi, di una applicazione del principio di oikonomia della tradizione orientale, che a suo parere troverebbe una corrispondenza nella tradizione occidentale con l’epikeia tomista.

L'universale idillio ?

Bergoglio, gran diplomatico. Con qualche strappo

Con Cuba, l'Ucraina, la Cina è realista fino all'estremo, anche a costo di addolorare i fedeli. Ma poi sfida i paesi musulmani sulla libertà religiosa. E all'ONU combatte duro contro l'aborto e l'ideologia "gender"

di Sandro Magister


ROMA, 26 giugno 2015 – "Non siamo mai stati così indaffarati", assicura l'ambasciatore britannico presso la Santa Sede, Nigel Baker. "Da tutti i governi è un continuo chiederci rapporti sulle mosse di papa Francesco".

L'enciclica ecologica "Laudato si'", così ben armonizzata con l'Expo alimentare di Milano e con i summit mondiali sul clima, è l'ultimo colpo da maestro di un pontefice che ha ricollocato la Chiesa tra i protagonisti della geopolitica. Con Vladimir Putin che al suo cospetto bacia le icone e si fa il segno della croce (vedi foto). Con Shimon Peres e Mahmoud Abbas che accorrono insieme a pregare al suo fianco. Con Raúl Castro che gli promette di rimettere piede in chiesa.

L'incidente di due mesi fa con la Turchia di Recep Tayyip Erdogan, furioso con papa Francesco per la denuncia da lui fatta del genocidio armeno, non sembra aver turbato l'universale idillio.

Tantalo, chi era costui?


MEDJUGORJE: “VATICAN INSIDER” E UNA SMENTITA CHE NON SMENTISCE NULLA

A proposito dell’articolo di “Vatican Insider”, dal titolo “Nessuna decisione su Medjugorje”, pubblicato nell’edizione on-line di oggi, confermo gli orientamenti adottati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, nella persona del Prefetto Gerhard Ludwig Müller, in base al lavoro svolto, in questi anni, dalla cosiddetta “Commissione Ruini”. Tali orientamenti sono stati già consegnati a Papa Francesco, cui spetta la decisione finale. La riunione e/o il voto della Plenaria della CDF è un aspetto marginale, essendo appunto del Papa, l’ultima parola.

giovedì 25 giugno 2015

Il papa/non papa si salverà piacendo?

Perché dico che Bergoglio, intellettuale moderno, sta salvando il cristianesimo

Il Papa risponde “sì” alla domanda: “Si può essere autenticamente cristiani nell’occidente moderno materialista?”

Papa Francesco (foto LaPresse)
Vorrei avventurarmi in un breve discorso ipotetico intorno a Papa Bergoglio. Non ho in mano documenti certi ma solo qualche promettente, personale intuizione culturale. Un mio precedente articolo uscì qui in prima pagina con il titolo “Amo Bergoglio, un esistenzialista” (il 15 ottobre 2014). Ottimo titolo, solo in apparenza enfatico e scherzoso, che deve avermi suggestionato. Il succo dell’articolo era che Bergoglio è il primo intellettuale moderno che diventa Papa. Moderno, voglio dire, in senso pienamente novecentesco e quindi in parte postmoderno. Questo è accaduto sia perchè è un gesuita sia perchè è un argentino.

Capisco la ragione per cui ad alcuni non piace: non sembra un Papa. Piace invece a moltissimi proprio per questo.

La favola di Adamo ed Eva

Gender, piazza San Giovanni uno sbaglio. Con Mogavero nasce il "progressimo talare"
Gender, piazza San Giovanni uno sbaglio. Con Mogavero nasce il 'progressimo talare'
“Credo che nonostante la grande partecipazione di piazza, sia oggi il tempo di una Chiesa diversa, che anzitutto dica dei "sì" e non vada sempre allo scontro. Le teorie del gender, ad esempio, sono tematiche delicate che vanno affrontate in un serio dialogo e non credo con un'opposizione frontale”. 

Indovinate un po’ chi è che fa certe affermazioni?  

Sorpresi o arrabbiati?

L’enciclica vola alto, la Chiesa no


Sorprendersi sarebbe sciocco, ma arrabbiarsi no. Arrabbiarsi, di fronte alla nuova enciclica intitolata Laudato si’, non è sciocco per niente. Perché quello che ci viene presentato come un antidoto ai mali odierni è in realtà l’ennesimo tranquillante che non guarirà un bel nulla. Con l’aggravante, imperdonabile, di illudere i malati che la cura sia in arrivo solo perché il primario dell’ospedale – cattolico, si intende – ne proclama a gran voce la necessità, l’urgenza, la divina predestinazione.

Amatevi fratelli

Francesco: cresca amicizia tra ebrei e cattolici per la pace nel mondo


Papa in Terra Santa incontra i rabbini di Gerusalemme - AP


Cinquant’anni di dialogo e tanti progressi compiuti. E’ il cammino compiuto nei rapporti tra Chiesa Cattolica ed ebraismo sottolineato dal Papa che ha incontrato la delegazione di B’nai B’rith International, organizzazione ebraica impegnata in particolare nel campo dei servizi sociali.