Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
domenica 18 ottobre 2015
Aspetta e spera..? Non conosci la Gospa..!
L'ULTIMA APPARIZIONE DELLA MADONNA DI MEDJUGORJE: DUBBI IN SANTA SEDE
La Madonna: apparizioni e miracoli a Medjugorje |
Qualche giorno prima dell'apertura delSinodo della Famiglia, 'Mirjana', una delle veggenti di Medjugorje vede il 2 ottobre, alla Croce blu sulla collina dei miracoli della Bosnia Erzegovina, la Madonna; questa data potrebbe essere ricordata come l'ultima apparizione della Santa Vergine che ha avuto il suo esordio il 24 giugno del 1981 e che tutt'ora prosegue nel suo fitto cammino avvolto di mistero. Tra dubbi e commenti nemmeno pioggia, vento, freddo e caldo cocente sembrano dare ostacolo alle continue processioni dei milioni di fedeli che ogni anno si dirigono sulla 'sacra collina'.
Tutto torna a monte
La pastorale, il Concilio pastorale e il pastorale
Non possiamo avere la dottrina della Chiesa, per esempio, che il matrimonio è indissolubile e poi qualcuno che al tempo stesso sostiene, per motivi "pastorali" che una persona che vive in un'unione irregolare è in grado di ricevere i sacramenti; il che significherebbe che il matrimonio non è indissolubile. Queste sono solo false distinzioni - falsi contrasti - che abbiamo davvero bisogno di chiarire perché stanno causando una immensa confusione tra i fedeli e, naturalmente, in ultima analisi, possono indurre le persone in grave errore con grande danno per la loro vita spirituale e per la loro salvezza eterna.
Intervista a S. Em. il Cardinal Raymond Leo Burke
Mi permetto provocatoriamente di riformulare questa frase:
Non possiamo avere la dottrina della Chiesa, per esempio, che il la Chiesa Cattolica è l'unica arca di salvezza e poi qualcuno che al tempo stesso sostiene, per motivi "pastorali" che gli eretici possono salvarsi o che vi è del buono anche nella religione ebraica o in quella mussulmana; il che significherebbe che il la Chiesa non è l'unico mezzo di salvezza. Queste sono solo false distinzioni - falsi contrasti - che abbiamo davvero bisogno di chiarire perché stanno causando una immensa confusione tra i fedeli e, naturalmente, in ultima analisi, possono indurre le persone in grave errore con grande danno per la loro vita spirituale e per la loro salvezza eterna.
Non possiamo avere la dottrina della Chiesa, per esempio, che il matrimonio è indissolubile e poi qualcuno che al tempo stesso sostiene, per motivi "pastorali" che una persona che vive in un'unione irregolare è in grado di ricevere i sacramenti; il che significherebbe che il matrimonio non è indissolubile. Queste sono solo false distinzioni - falsi contrasti - che abbiamo davvero bisogno di chiarire perché stanno causando una immensa confusione tra i fedeli e, naturalmente, in ultima analisi, possono indurre le persone in grave errore con grande danno per la loro vita spirituale e per la loro salvezza eterna.
Intervista a S. Em. il Cardinal Raymond Leo Burke
Mi permetto provocatoriamente di riformulare questa frase:
Non possiamo avere la dottrina della Chiesa, per esempio, che il la Chiesa Cattolica è l'unica arca di salvezza e poi qualcuno che al tempo stesso sostiene, per motivi "pastorali" che gli eretici possono salvarsi o che vi è del buono anche nella religione ebraica o in quella mussulmana; il che significherebbe che il la Chiesa non è l'unico mezzo di salvezza. Queste sono solo false distinzioni - falsi contrasti - che abbiamo davvero bisogno di chiarire perché stanno causando una immensa confusione tra i fedeli e, naturalmente, in ultima analisi, possono indurre le persone in grave errore con grande danno per la loro vita spirituale e per la loro salvezza eterna.
“Nato bello” il CVIII
La chiesa sinodale di Bergoglio
Ci risiamo: torna il trito refrain conciliare della collegialità. Anzi, secondo la vulgata bergogliana, della sinodalità. E' un tormentone cui siamo periodicamente sottoposti, e questa volta l'occasione è nientemeno che la celebrazione del cinquantesimo anniversario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi, solennizzata dalla concomitanza con il Sinodo per la Famiglia.
Lo squallore spettrale dell'aula Paolo VI, con l'orrida scultura bronzea di Fazzini e le volte cementizie da stazione ferroviaria, è stata scelta come degna sede in cui celebrare questo memorabile evento.
Ci risiamo: torna il trito refrain conciliare della collegialità. Anzi, secondo la vulgata bergogliana, della sinodalità. E' un tormentone cui siamo periodicamente sottoposti, e questa volta l'occasione è nientemeno che la celebrazione del cinquantesimo anniversario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi, solennizzata dalla concomitanza con il Sinodo per la Famiglia.
Lo squallore spettrale dell'aula Paolo VI, con l'orrida scultura bronzea di Fazzini e le volte cementizie da stazione ferroviaria, è stata scelta come degna sede in cui celebrare questo memorabile evento.
Falsari chi? : senza colore né vergogna
“Rossoporpora”? No,rosso di vergogna! Vescovo messicano smaschera i falsari: “è mio il racconto del bimbo che spezzò l’Ostia”
Era una attribuzione falsa, come false si sono rivelate quasi tutte le firme dei cardinali alla lettera dei giorni scorsi e falso era anche il testo della missiva pubblicato su certi siti conservatori che in questo Sinodo spesso criticano il Papa accusandolo di voler pilotare i lavori. E ora debbono rimangiarsi quello che avevano scritto “rivelando” che la decisione di Francesco di invitare a partecipare ai lavori anche due parroci italiani sarebbe stata determinata dal suo desiderio che uno di loro potesse raccontare la storia (secondo loro anticipatagli per lettera) del bambino che nel giorno della sua prima comunione ha sfidato l’autorità della Chiesa spezzando l’Ostia ricevuta nelle mani per dividerla con i genitori che non potevano riceverla perché divorziati risposati.
Dalla melassa alla melina
Misscredente
http://www.maurizioblondet.it/wp-content/uploads/2015/10/mis-credente.jpg
Dalla padella alla brace
Dalla padella alla brace
Dio fa ogni croce su misura per le spalle di ciascuno di noi
"La sai questa?" Erano le parole
che il portiere di via Mazzini rivolgeva a tutti gli amici che
incontrava durante il giorno. Ovviamente con queste parole introduceva
una barzelletta, un aneddoto, una trovata di cui era una miniera
inesauribile.
Quello che Dio ha congiunto, l’uomo lo separi..
Fuoco incrociato a favore della mutabilità della dottrina praticata dei Pastori
Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi
Come è logico che sia, in vista della conclusione del Sinodo “per la famiglia” e delle deliberazioni che di conseguenza assumerà il Papa, qua e là, su giornali e giornaletti, e soprattutto sulla “rete”, appaiono dichiarazioni giustificative che lasciano intendere come il Sinodo realizzerà una svolta significativa nell’insegnamento della Chiesa sulla famiglia e su quanto ad essa è connesso.
Una di queste dichiarazioni giustificative è stata presentata dal vaticanista Andrea Tornielli, che nel sito Vatican Insider ospita una predisposta intervista con un teologo domenicano, ormai noto ai più, sia per la sua ripetitività, sia e soprattutto per la sua difesa ad ogni costo di tutto quanto di scomposto e di eterodosso viene partorito nella Chiesa a partire dal Vaticano II.
Una di queste dichiarazioni giustificative è stata presentata dal vaticanista Andrea Tornielli, che nel sito Vatican Insider ospita una predisposta intervista con un teologo domenicano, ormai noto ai più, sia per la sua ripetitività, sia e soprattutto per la sua difesa ad ogni costo di tutto quanto di scomposto e di eterodosso viene partorito nella Chiesa a partire dal Vaticano II.
Sursum corpora!
LA LEVITAZIONE DEI SANTI La levitazione dei santi è leggenda o inganno: parola del C.I.C.A.P. Esistono i miracoli, si chiedeva Voltaire, il grande scettico, nel suo (ingiustamente) celebre «Dizionario filosofico»? di Francesco Lamendola
Esistono i miracoli, si chiedeva Voltaire, il grande scettico, nel suo (ingiustamente) celebre «Dizionario filosofico»?; e rispondeva, senza darsi troppo la pena di verificare: siccome i miracoli sono una sospensione dell’ordine della natura, che è retto da reggi ferree e immodificabili, è evidente che no, il miracolo è impossibile; e chi afferma il contrario deve essere, per forza, o un credulone o, peggio, un ciarlatano e un imbroglione.sabato 17 ottobre 2015
Terremoto dottrinale in vista !?
Papa Francesco vuole rivedere primato papale
Terremoto dottrinale in vista per la Chiesa. Il Papa chiede una "decentralizzazione" ed esorta a rivedere le forme del primato petrino: "Non sono che un battezzato"
Terremoto dottrinale in vista per la Chiesa. Il Papa chiede una "decentralizzazione" ed esorta a rivedere le forme del primato petrino: "Non sono che un battezzato"
Papa Francesco sorprende e spiazza: un titolo a cui ormai potermmo dire d'essere abituati, ma che è sempre attuale.
La Chiesa ridotta a un fantasma dell'umanità
Note sull'attualità
Alcuni avrebbero potuto pensare che con la verbosa enciclica Laudato sì', con prefazione del Presidente di Slow food, si fosse arrivati a toccare il fondo dell'attuale Pontificato. Ma non avevamo ancora digerito l'ecoteologia a fuoco lento, condita con la giusta dose di panteismo gnostico, che Papa Francesco ha deciso di portare oltre l'opera di spiritualizzazione della società ecclesiastica.
Non ci dilungheremo per il momento sull'enciclica, che merita uno studio a sé stante; facciamo notare che più il Cristo diventa “cosmico”, più si disincarna, più la Chiesa tende ad essere ridotta a un fantasma dell'umanità piuttosto che a una società identificabile, giuridicamente determinata, come il Cristo l'ha voluta.
Ciuccia la melassa liquida
Anche un bambino, autore di un gesto inteso come espressione di affetto verso suo padre (divorziato risposato), diventa involontario e incolpevole protagonista del Sinodo. Una strumentalizzazione mediatica (e non solo) non inedita, intessuta per spingere i padri sinodali a ‘cedere’ sull’ammissione alla Comunione dei divorziati risposati
C’è qualcosa che non torna…
La vera posta in gioco
In un bollettino della massoneria giudaica dei primi anni del secolo scorso si afferma che la Chiesa Cattolica deve essere aiutata a cambiare. A quanto pare sopravvivono ancora dei figli di Caifa che, poveretti, continuano a illudersi di poter chiudere i conti col Nazareno. Visto che l’odio distruttivo scatenato a più riprese contro la Sua Sposa per interposta persona, nelle varie epoche della storia cristiana, non è valso ad eliminarla dalla scena, han pensato bene di infiltrarsi nel suo corpo direttivo per adulterarne la natura (ignorando ovviamente, per carenza di cognizioni adeguate in materia, che ciò non è possibile). Sta di fatto che, almeno da un certo punto di vista, sono riusciti nel loro perfido intento: a un secolo di distanza si stenta a riconoscere, della Chiesa terrena, lo stesso volto visibile di allora – o meglio non lo si riconosce più.
La chiesa stessa è parte dello svuotamento
Notiziola: è morto l’uomo occidentale
Lo svuotamento del sacro e dello stato, la dittatura della norma, la chiesa che non giudica. Gran libro di Paolo ProdiNotiziola. L’uomo occidentale rischia di scomparire, con tutto il carico del suo miglior talento. Forse è già scomparso, e di questo tramonto, guardato con impassibilità, senza tenerezze romantiche, sono responsabili la politica, la cultura, il diritto e anche per la sua parte la chiesa modernista del Vaticano II (Paolo Prodi, portatore della notiziola, non userebbe mai il termine “modernista” come un’accusa, non è un polemista abborracciato come me, è una persona seria). La notizia comunque c’è, anche nel caso non ve ne importi poi tanto, ed è contenuta in un gran libro, l’ultimo da lui pubblicato, che si intitola Homo europaeus (il Mulino, Bologna).
L’ultimo alluvione di melassa
La lacrimevole storia del bimbo che spezza l’ostia per i genitori divorziati. Una breve nota
Il torrente di melassa lo conoscono ormai tutti: un bimbo, ricevendo la sua prima Comunione, prende l’ostia e la spezza per darla ai genitori, divorziati. L’episodio, raccontato da un vescovo al Sinodo, “ha commosso”. I buoni sentimenti si sprecano, la nuova piccola vedetta lombarda scuote gli animi sensibili dei presuli che, come è stato chiarito, non devono essere “ufficiali di immigrazione”, controllori di identità e titoli di legittimazione. Macché, Todos Caballeros nella neochiesa della misericordia.
Come back soon!
Guarda come gioca Dolan
Il cardinale Timothy Dolan
New York. A New York il Cardinale
Timothy Dolan intrattiene calorosamente Francesco nel suo modo informale
e televisivo, correndo perfino il rischio di rubare, anche soltanto per
un attimo, la scena al Pontefice che gioca fuori casa. Il suo “thanks
for stopping by, come back soon!” con tanto di gesto dell’okay,
ricambiato dai pollici alzati di un sorridente Francesco, è diventato un
meme, faccenda normale per un cardinale ad altissima capacità di
penetrazione mediatica. A Roma, invece, precipita nel ruolo di
cospiratore, obliquo ed eterodiretto firmatario di lettere preoccupate
per le procedure del Sinodo, fatto che diventa di sostanza più che di
forma se le suddette tendono a favorire certi esiti piuttosto che altri.
venerdì 16 ottobre 2015
Gospa Circus Show!
«Ho fatto un miracolo Con Medjugorje ho battuto i talk show»
La
conduttrice: «Non ci seguono solo i credenti, ma anche gli atei Questi
temi risvegliano quella parte di noi che ancora si meraviglia»
La
conduttrice: «Non ci seguono solo i credenti, ma anche gli atei Questi
temi risvegliano quella parte di noi che ancora si meraviglia»
Mi consenta..!
Note sulla filosofia e la teologia inaccettabili della Laudato si’
3 agosto 2015
3 agosto 2015
“L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore,
e così raggiungere la salvezza;
le altre realtà di questo mondo sono create
per l’uomo e per aiutarlo a conseguire il fine per cui è creato.
Da questo segue che l’uomo deve servirsene
tanto quanto lo aiutano per il suo fine,
e deve allontanarsene tanto quanto gli sono di ostacolo.”
(Sant’Ignazio di Loyola – Esercizi Spirituali)
e così raggiungere la salvezza;
le altre realtà di questo mondo sono create
per l’uomo e per aiutarlo a conseguire il fine per cui è creato.
Da questo segue che l’uomo deve servirsene
tanto quanto lo aiutano per il suo fine,
e deve allontanarsene tanto quanto gli sono di ostacolo.”
(Sant’Ignazio di Loyola – Esercizi Spirituali)
Adda passà 'a nuttata
Se passasse la dottrina Kasper sull’eucarestia ai divorziati, bisognerebbe cambiare il Vangelo
Nel dibattito sulla comunione ai divorziati risposati inaugurato dal cardinal Kasper al Sinodo sulla famiglia, si rischiano di perdere, anche da parte dei credenti, i termini del discorso. Che sono in verità più semplici di quanto sembra. E cioè, nel Vangelo il divorzio viene escluso, e viene affermata senza indugi l’indissolubilità del matrimonio. Paragonato all’amore fedele di Cristo per gli uomini e la Chiesa.
Nel dibattito sulla comunione ai divorziati risposati inaugurato dal cardinal Kasper al Sinodo sulla famiglia, si rischiano di perdere, anche da parte dei credenti, i termini del discorso. Che sono in verità più semplici di quanto sembra. E cioè, nel Vangelo il divorzio viene escluso, e viene affermata senza indugi l’indissolubilità del matrimonio. Paragonato all’amore fedele di Cristo per gli uomini e la Chiesa.
Coincidenze?
Sinodo e omosessualità. La parola a san Paolo, senza censure
Da quando nel sinodo i padri hanno cominciato a discutere sulla terza parte del documento base, quella con i punti più controversi, nelle messe feriali si sta leggendo ogni giorno un brano della lettera ai Romani, il capolavoro teologico dell'apostolo Paolo.
Anche qui, che coincidenza. Proprio come nella domenica inaugurale del sinodo, il 4 ottobre, quando in tutte le chiese cattoliche del mondo risuonarono durante la messa le parole di Gesù nel Vangelo di Marco: "L'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto".
Adesso però la coincidenza tra sinodo e messale non ha a che fare con l'indissolubilità del matrimonio, ma con un'altra delle questioni bollenti: l'omosessualità.
Da quando nel sinodo i padri hanno cominciato a discutere sulla terza parte del documento base, quella con i punti più controversi, nelle messe feriali si sta leggendo ogni giorno un brano della lettera ai Romani, il capolavoro teologico dell'apostolo Paolo.
Anche qui, che coincidenza. Proprio come nella domenica inaugurale del sinodo, il 4 ottobre, quando in tutte le chiese cattoliche del mondo risuonarono durante la messa le parole di Gesù nel Vangelo di Marco: "L'uomo non separi ciò che Dio ha congiunto".
Adesso però la coincidenza tra sinodo e messale non ha a che fare con l'indissolubilità del matrimonio, ma con un'altra delle questioni bollenti: l'omosessualità.
Dal Cristo reale al Cristo sociale
E' anche per i bambini che la chiesa è contro il divorzio
I figli con genitori separati hanno bisogno di un padre e di una madre nei cieli, e di un padre e di una madre sulla terra
Il cardinal Kasper
Davvero la storia del bimbo che spezza l'Eucaristia per i suoi genitori divorziati e risposati è così importante? Davvero l'ottica con cui si può guardare a quel fatto è solo e soltanto quella proposta dai kasperiani e dalla stampa in generale? Sarà la mia deformazione di padre, non sinodale, ma di figli in carne e ossa; sarà la mia deformazione di professore, che vede sempre più diffuso il dramma e il dolore dei figli del divorzio, ma io, la storia del bambino, la leggerei diversamente.
Semprequelli: dopo il francobollo la ceralacca sulla lettera
Dove è già arrivato un bambino sapranno arrivare anche i Padri sinodali?
Il racconto, diffuso oggi, del bambino che, al momento della sua prima comunione, ha spezzato la particola per portarne un frammento al padre e alla madre “divorziati risposati” sembra avere “toccato” e “commosso” la assemblea sinodale. A ben ricordare, un altro racconto, un anno fa, aveva a sua volta “segnato” il raduno dei vescovi. Anche in quel caso si parlava di un bambino, che però coincideva con il Card. Schoenborn, mentre raccontava, confessandosi davanti ai fratelli Vescovi, la sua vicenda di “figlio” di genitori divorziati risposati.
E’ evidente che le emozioni sono un canale formidabile di orientamento e di convinzione.
Hanno imparato dai secretatori di Fatima? Fuochino..fuochino.. fuoco!
Il Sinodo, la lettera dei cardinali e le guerricciole
Infettato dalla gatta ipazia?
I tre marchiani errori di padre Cavalcoli
(di Corrado Gnerre) San
Pio da Pietrelcina, grande apostolo dei nostri tempi nonché grande
difensore della indissolubilità e santità della famiglia, un giorno
scrisse ad un figlio spirituale: “Il premio è promesso dal divin
Maestro non a chi ha ben incominciato, ma a chi persevera sino alla
fine. Vi basti l’esempio di Giuda, il quale incominciò bene, continuò
nel bene, ma non perseverò fino alla fine e andò perduto.”
Leggo dal sito vaticaninsider.lastampa.it un’intervista
rilasciata dal padre domenicano Giovanni Cavalcoli, famoso teologo che
indubbiamente aveva (eccome) iniziato bene, ma che per le cose che sta
dicendo da un po’ di tempo a questa parte sembra abbia rinnegato non
poco i suoi provvidenziali inizi.
giovedì 15 ottobre 2015
La strada dei miracolati ?
LA STRADA DEI MIRACOLI/ Brosio e Cecchi Paone sulle apparizioni di Medjugorje. Replica e riassunto prima puntata 13 ottobre: video streaming
Safiria Leccese
Per il sottile
«Il Sinodo 2015 è lo scontro fra la Chiesa e l’Anti-Chiesa»
Conferenza stampa dai toni forti da parte dei gruppi cattolici conservatori : «Al Sinodo non si parla abbastanza di peccato»; presente il Cardinale Burke che rifiuta qualsiasi domanda e dice: «Il relativismo rischia di superare le differenze fra bene e male»
Non sono andati molto per il sottile i gruppi cattolici ultraconservatori di Voice of The Family che hanno convocato una conferenza stampa oggi in un albergo a via della Conciliazione: “Il Sinodo 2015 è lo scontro fra la Chiesa e l’Anti-Chiesa”, ha detto Thomas Ward, medico, presentato come “padre di otto figli e nonno di trenta bambini”.
Dopo la lettera il francobollo?
La deriva sentimentalista del Sinodo
Ai giornalisti si racconta del bambino che spezza l'ostia per darla al padre divorziato risposato: "Aula commossa"
I padri sinodali hanno iniziato a discutere sulla terza parte dell'Instrumentum laboris, la più delicata e controversa
Roma. I briefing organizzati dalla Sala stampa vaticana per illustrare alla platea giornalistica l'andamento dei lavori sinodali in corso a Roma fino al prossimo 24 ottobre, sono così strutturati: prima che la parola passi agli ospiti (padri sinodali o uditori), il portavoce padre Federico Lombardi dà una sommaria descrizione di quanto si è discusso in Aula, quindi la parola passa ai collaboratori "linguistici": il gesuita Bernd Hagenkord, Romilda Ferrauto, padre Manuel Dorantes e padre Thomas Rosica. Ognuno riassume, nella propria lingua, il contenuto del confronto (a grandi linee). Si dà conto di quel che s'è detto – magari approfondendo maggiormente "quello che mi ha colpito" (come ha detto Hagenkord la scorsa settimana durante uno di questi briefing) – senza rivelare il nome di colui che ha pronunciato le affermazioni in questione né in quale contesto. Capita così che, dovendo fare un sunto di 93 interventi (quelli pronunciati in Aula tra ieri e stamattina) si riveli che la maggior parte di essi aveva a che fare con l'annosa questione della riammissione alla comunione dei divorziati risposati. Ma allo stesso tempo si spiega che "parte dei padri era favorevole e parte no". Secondo il resoconto di padre Hagenkord, in particolare, molti padri hanno preso la parola "per una chiarificazione della dottrina cattolica sul matrimonio e la famiglia", sostenendo che "la Chiesa non ha il potere di cambiare la parola di Dio". Ma, al contempo, altri ancora hanno ribattuto che "la Chiesa non può escludere alcuni fedeli dai sacramenti". In sostanza, un sunto del dibattito già chiaro che va avanti da due anni, dentro e fuori i sacri palazzi.
I padri sinodali hanno iniziato a discutere sulla terza parte dell'Instrumentum laboris, la più delicata e controversa
Roma. I briefing organizzati dalla Sala stampa vaticana per illustrare alla platea giornalistica l'andamento dei lavori sinodali in corso a Roma fino al prossimo 24 ottobre, sono così strutturati: prima che la parola passi agli ospiti (padri sinodali o uditori), il portavoce padre Federico Lombardi dà una sommaria descrizione di quanto si è discusso in Aula, quindi la parola passa ai collaboratori "linguistici": il gesuita Bernd Hagenkord, Romilda Ferrauto, padre Manuel Dorantes e padre Thomas Rosica. Ognuno riassume, nella propria lingua, il contenuto del confronto (a grandi linee). Si dà conto di quel che s'è detto – magari approfondendo maggiormente "quello che mi ha colpito" (come ha detto Hagenkord la scorsa settimana durante uno di questi briefing) – senza rivelare il nome di colui che ha pronunciato le affermazioni in questione né in quale contesto. Capita così che, dovendo fare un sunto di 93 interventi (quelli pronunciati in Aula tra ieri e stamattina) si riveli che la maggior parte di essi aveva a che fare con l'annosa questione della riammissione alla comunione dei divorziati risposati. Ma allo stesso tempo si spiega che "parte dei padri era favorevole e parte no". Secondo il resoconto di padre Hagenkord, in particolare, molti padri hanno preso la parola "per una chiarificazione della dottrina cattolica sul matrimonio e la famiglia", sostenendo che "la Chiesa non ha il potere di cambiare la parola di Dio". Ma, al contempo, altri ancora hanno ribattuto che "la Chiesa non può escludere alcuni fedeli dai sacramenti". In sostanza, un sunto del dibattito già chiaro che va avanti da due anni, dentro e fuori i sacri palazzi.
Il complotto dei corvetti: la colpa è degli altri!
Il Sinodo e il ritratto di Bergoglio tiranno e iracondo
Suburra si apre con Benedetto XVI di spalle, nella sua cappella privata, che medita le dimissioni. Nel film di Stefano Sollimasiamo a pochi giorni da quello che il regista definisce “l’Apocalisse”, ovvero le dimissioni del governo di Silvio Berlusconi, il 12 novembre 2011. Dimissioni del Papa, dimissioni del governo italiano, scandalo di Mafia Capitale. Una pellicola da Oscar anche se la rinuncia di Ratzinger viene anticipata di oltre un anno e tirata in ballo, in una lettura emotiva molto convincente ma non reale, nella corruzione della politica.
I corvi volano basso..
Andrea Tornielli, il vaticanista di successo
“Non la pensava così, solo pochi anni fa…“. Così mi dice uno dei monsignori cui Andrea Tornielli, oggi coordinatore di Vatican Insider, faceva le sue telefonate, all’epoca di Benedetto XVI, per fare due chiacchiere…
No, non era così. Ieri il vaticanista Tornielli era un ratzingeriano di ferro, oggi è un po’ la punta di diamante dello schieramento pro Kasper e pro rinnovamento dottrinale. Il cardinal Martini, per intenderci, è diventato un “profeta”, e Kasper il suo successore.
Con molta grinta Tornielli non lesina le legnate virtuali ai cardinali che in quest’anno si sono spesi per argomentare, con dei libri, la loro posizione riguardo al matrimonio.
Nessuno può negare..
Mentre permangono echi robusti della vicenda legata alla lettera tanto sincera quanto preoccupata di alcuni cardinali al Papa, i ‘Circuli minores’ ieri hanno presentato le relazioni sulla II parte dell’ ‘Instrumentum laboris’, inoltrando gli emendamenti. Dalle relazioni emergono consensi ma anche numerose critiche a testo. Tra le proposte quella di un documento magisteriale chiaro e preciso post-sinodale sul matrimoni. Discussione anche sul concetto di “matrimonio naturale”.
La crociata dei nuovi modernisti
Un gran polverone per nulla Ma le famiglie dove sono?Il caso della lettera dei 13 cardinali al Papa ha scatenato una violenta campagna di stampa contro i padri sinodali ritenuti responsabili. In realtà si vuole chiudere la bocca a chi contrasta i cambiamenti dottrinali, e in questo furore ideologico ci si "dimentica" la presenza al Sinodo di famiglie vere.
La guerra scatenata dalla grande stampa progressista sul caso della lettera dei 13 cardinali da surreale è ieri sera sfociata nel ridicolo. Ma pare non ci sia nulla che possa fermare questa aggressione ai cardinali firmatari, accusati di essere come minimo dei cospiratori, e al vaticanista Sandro Magister che quella lettera ha pubblicato. Ed è lo stesso Magister che ieri sera si è incaricato di dimostrare che la notizia dell’intervento dei 13 cardinali era stata data quattro giorni prima di lui dal responsabile di Vatican Insider Andrea Tornielli (clicca qui), uno dei più attivi nel denunciare la presunta cospirazione.
No Kommissario per i CNI ?(carmelitani non immacolati)
Lo scandalo gay tra i carmelitani dietro al mea culpa di Bergoglio
"Gli scandali feriscono i bimbi". Ecco cosa c'è dietro al mea culpa di Bergoglio
"Gli scandali feriscono i bimbi". Ecco cosa c'è dietro al mea culpa di Bergoglio
"Gli Angeli dei bambini rispecchiano lo sguardo di Dio, e Dio non perde mai di vista i bambini. Guai a coloro che tradiscono la loro fiducia, guai! Il loro fiducioso abbandono alla nostra promessa, che ci impegna fin dal primo istante, ci giudica".
Prima di pronunciare queste parole, nella catechesi all’Udienza Generale, papa Francesco ha voluto pubblicamente "chiedere perdono in nome della Chiesa per gli scandali che ci sono stati recentemente sia a Roma che in Vaticano".
mercoledì 14 ottobre 2015
Bosioeau e il corvo/Gospa?
Paolino approfitta del caso Charamsa per scagliarlo contro Muller e la Congregazione per la dottrina della fede:
"Singolare
coincidenza vuole che anche il teologo gay Charamsa, al quale sono
stati tolti tutti gli incarichi, facesse parte della Congregazione per
la dottrina della fede, l’ente preposto ad esprimersi su Medjugorje".
(Angheran70)
TREDICI CARDINALI PUNTANO L’INDICE CONTRO PAPA FRANCESCO
Cari amici, l’avete sentita tutti la notizia di oggi?
Tredici cardinali puntano l’indice contro Papa Francesco.
Dopo lo scandalo del teologo gay, adesso le accuse al Papa da alcuni cardinali…e in tutto questo c’entra anche Medjugorje.
Se avete la pazienza di leggere queste righe vi dico tutto……Una lettera al Papa di un gruppo di cardinali che doveva rimanere riservata è stata invece pubblicata ed è diventato un vero e proprio giallo!
Nel testo si criticano i metodi del Sinodo ed è stata pubblicata ieri sul blog del vaticanista Sandro Magister.L'uovo del corvetto deflorato
Nel riprovare anche oggi, 14 ottobre, in conferenza stampa, "la fatidica lettera che ha avuto ben più eco di quel che merita", padre Federico Lombardi – al pari di un nutrito esercito di prelati e gazzettieri – è parso dimenticare che il primo a far rimbombare fragorosamente la notizia di quell'atto riservato è stato non un presunto emissario dei firmatari ma il vaticanista più amico e vicino a papa Francesco che ci sia, frequente suo ospite a Santa Marta e suo intervistatore plurimo: Andrea Tornielli, coordinatore del portale "Vatican Insider".
Eorum aetate
«Cristianesino e giudaismo». Citazioni estratte dal libro di Francesco Spadafora: 2. Il ruolo del cardinale Agostino Bea nella produzione della Dichiarazione conciliare Nostra aetate.
Che le lobbies esistano dappertutto è cosa generalmente ammessa. Cosa poi essi siano esattamente è più difficile da dire. In alcuni paesi, gli USA, non solo esistono, ma sono ufficialmente ammesse ed esiste una legge che le regolamenta. Da noi, non potendone negare l’esistenza o continuare a far finta che non esistano, se ne parla da anni, ma senza riuscire a giungere a un loro elenco, a una registrazione, e a una regolamentazione. Impresa ardua. Più difficile è metabolizzare l’idea che siffatti gruppi di pressione e di interessi, più o meno leciti e commendevoli, che esistano anche dentro la Chiesa cattolica. Eppure, questa idea è diventata un luogo comune, grazie anche alla fiction cinematografica che dipinge i più variegati scenari romanzeschi, più o meno fondati su fatti realmente avvenuti. Ma di lobbies dentro il Vaticano ha parlato perfino papa Francesco, nel campo della finanza, degli omosessuali e di chissà cosa altro. L’aspetto che a noi qui interessa è se può parlarsi di lobbies anche nella produzione dei documenti dottrinali della Chiesa cattolica, vidimati dalla sua massima autorità, il Papa, o dai Concili, Sinodi e quanto altro concorre a formare la “dottrina della fede”, alla quale è tenuto canonicamente ogni fedele che voglia professarsi “cattolico”.
Un centro molle e ondeggiante
Esiste ancora il senso del peccato tra i Padri sinodali?
(di Roberto de Mattei) I lavori del Sinodo stanno confermando l’esistenza, all’interno della Chiesa cattolica, di un forte scontro tra due minoranze. Da una parte un manipolo di Padri sinodali decisi a difendere la morale tradizionale, dall’altra un gruppi di “novatori” che sembrano aver perduto la fede cattolica.
Tra le due minoranze c’è, come sempre, un centro molle e ondeggiante, composto da coloro che non osano né difendere né attaccare la verità e sono mossi da considerazioni legate più ai propri interessi personali che al dibattito dottrinale. I vescovi novatori, nella discussione sulla prima parte dell’Instrumentum laboris hanno espresso la loro voce soprattutto in due dei 14 circoli minori: l’Anglicus C e ilGermanicus.
Questa specie di chiesa
Molto meglio un “non cattolico”… dei troppi “ex cattolici” che popolano questa specie di chiesa della misericordia, dall’ultimo dei sacrestani salendo fino al vertice. Ci si parla più volentieri e ci si intende meglio con “non cattolici” che istintivamente, ma senza escludere il paziente lavorìo della Grazia, vanno in cerca del buon senso che fa bene al cervello e all’anima.
Unicuique suum
Il Foglio
(Matteo Matzzuzi) "Sono aperto al mondo, ma insisto sulle cose
fondamentali. Come l'eucaristia". Parla il card. Raymond Burke: "La
Chiesa deve essere chiara sulla sua identità". Se per fondamentalista si
intende qualcuno che insiste sulle cose fondamentali, sono un
fondamentalista. Quale sacerdote, non insegno me stesso e non agisco per
me stesso. Appartengo a Cristo. Agisco nella sua persona. Insegno solo
quello che Egli insegna nella sua Chiesa, perché questo insegnamento
salverà le anime". Il cardinale Raymond Leo Burke, canonista e da quasi
un anno patrono del Sovrano militare ordine di Malta, risponde così alla
domanda del Foglio se la sua nota e ripetuta opposizione a ogni
mutamento della prassi pastorale in discussione in queste settimane al
Sinodo sia tacciabile di "fondamentalismo".
Sul piatto della bilancia
Quei laici modernisti che chiedono alla Chiesa un cristianesimo vuoto, solo del cuore, non della ragione
Il Foglio
(Giuliano Ferrara) La risposta fu un rotondo e argomentato "no" all' omologazione del pensiero e della predicazione e dell' azione della chiesa cattolica nelle procedure di vita e nei criteri di etica prevalenti nel mondo con temporaneo. E siamo sempre lì. Francesco ha governato la discussione del Sinodo straordinario dello scorso autunno con sapienza. Ha visto, osservato, considerato con attenzione quel che avevano da dirgli i fedeli, con i questionari diffusi nelle parrocchie, e i padri sinodali.
(Giuliano Ferrara) La risposta fu un rotondo e argomentato "no" all' omologazione del pensiero e della predicazione e dell' azione della chiesa cattolica nelle procedure di vita e nei criteri di etica prevalenti nel mondo con temporaneo. E siamo sempre lì. Francesco ha governato la discussione del Sinodo straordinario dello scorso autunno con sapienza. Ha visto, osservato, considerato con attenzione quel che avevano da dirgli i fedeli, con i questionari diffusi nelle parrocchie, e i padri sinodali.
Iscriviti a:
Post (Atom)