ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 26 maggio 2016

Il fumo di Satana si leva in alto


Un assalto lungo cent’anni 2° cap Rivoluzione massonica e complotto contro papa Luciani


Nell’articolo precedente abbiamo parlato dell’assalto massonico contro la Chiesa iniziato con il Risorgimento. Papa Pio IX, vede nelle nuove idee liberaliste una minaccia per il futuro della Chiesa e della Sua tradizione. Il suo successore Leone XIII avrà una visione, in cui vede le forze infernali scatenarsi contro la Chiesa. La visione diventa realtà sotto il pontificato di Pio X, che si ritroverà a combattere a viso aperto l’eresia modernista. Le resistenze dei papi nei confronti della Massoneria continueranno fino alla morte di Pio XII. Con l’apertura del Concilio Vaticano II ad opera di Giovanni XXIII, vedremo gli eredi degli eretici condannati e scomunicati dai papi precedenti fare grande apologia delle opere di apostati ed eretici, come nel caso del gesuita massone Teilhard de Chardin e l’introduzione di nuovi principi nettamente in contrasto con la bimillenaria dottrina cattolica. 1° Capitolo
Untitled-1-720x14-Sintesi 2° Cap.-
Il Vangelo al servizio dell’utopia umanista di Paolo VI- Le amicizie pericolose di Montini- Il fumo di Satana si leva in alto: il rituale satanico per accogliere la nuova chiesa al servizio dell’uomo- l’enciclica Humanae Vitae e la morte di Paolo VI- Gli anni bui della rivoluzione e il potere ormai smisurato delle logge- Giovanni Paolo I contro i poteri forti – La strana morte di papa Luciani

Ma non ce n'era già uno..?


Monsignor Athanasius Schneider: “C’è bisogno di un Sillabo, un elenco degli errori sulla fede cattolica”


Monsignor Athanasius Schneider
Monsignor Athanasius Schneider
Intervistato da Dániel Fülep, del Centro John Henry Newman, sezione dell’Ungheria, mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana (Kazakistan), tocca diversi argomenti. «Penso che in questo periodo di confusione sia assolutamente necessario avere un Sillabo […] una lista, un elenco di pericoli, di affermazioni confuse, di cattive interpretazioni, ecc.; l’enumerazione degli errori più comuni e diffusi in ogni area come dogmi, morale e liturgia. D’altro canto occorre anche chiarire e positivamente fissare quegli stessi punti. Ce ne sarà sicuramente bisogno».

Il dubbio ariano se Cristo sia davvero Dio

Il dramma di Papa Francesco

Amoris laetitia svela l’impossibilità di coniugare il discernimento nei casi concreti con il compito della chiesa di predicare la Verità. Troppa casistica, servirebbe Pascal

“Gli uomini dai cuori sclerotici formulano un concetto della misericordia che lascia la Verità dell’Amore nell’agonia nel Giardino degli Ulivi” (foto LaPresse)
L’esortazione Amoris laetitia sembra svelare il dramma interiore di Papa Francesco. Formato nella tradizione pastorale dei gesuiti, che si orienta secondo il principio “del discernimento degli spiriti nella situazione concreta” e anche secondo la regola che “bisogna entrare nella casa dell’altro uomo attraverso la sua porta e uscirne attraverso la propria”, il Papa propone una praxis pastorale di questo genere nei confronti degli uomini dal “cuore indurito” (Mt 19, 8). Questi edificano le loro dimore sulla negazione delle “Dieci Parole” (Decalogo) “scritte dal dito di Dio” (Es 31, 18) sull’uomo che Dio sta creando nel Suo Figlio “fino a ora” (Gv 5, 17). Le edificano sul loro cogito che dubita se sia vero che Cristo “non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro”, poiché “sapeva quello che c’è in ogni uomo” (Gv 2, 25). Attraverso il cogito, che è anche un pratico volere, s’insinua nella Chiesa il dubbio ariano se Cristo sia davvero Dio e se i sacramenti siano ciò che la fede della Chiesa dice di vedere in essi, ovvero non siano che segni vuoti scritti sotto la spinta emotiva nelle situazioni concrete.

Verrà la morte e avrà i suoi occhi

La religiosità anti-cattolica di Marco Pannella
Sempre a proposito della conversione di Marco Pannella, ingiudicabile come tutte le questioni che riguardano il cuore dell'uomo, va detto che fino all'ultimo fu davvero un uomo "religioso". Ma intriso di una religione profondamente anti-cattolica, una fede politica coerente contro la Chiesa.

La mia lettera, riguardo alle “conversione” di Marco Pannella, ha sollevato le critiche, dure, inappellabili, definitive, di alcuni amici e di persone verso cui nutro grande stima: chi sei, tu, per dire che Pannella non si è convertito? Rispondere a questa domanda non serve a risolvere una querelle personale, ma a chiarire un concetto che ritengo importante. Nessun uomo, laico, vescovo, o papa, ha il diritto di dire se Pannella si sia convertito o meno, e quale sia il suo destino, per chi crede, eterno.

Aspetta e spera..?

Il Cardinale Müller si aspetta dalla FSSPX che riconosca gli insegnamenti del Concilio che essa contesta

di Edward Pentin

L'autore è lo stesso che ha condotto l'intervista rilasciata da Mons. Fellay il 13 maggio 2016 al National Catholic Register.

Il 24 maggio 2016 ha pubblicato, sempre sul National Catholic Register, questo articolo che richiama un'intervista che il Card. Müller ha rilasciato al giornale tedesco Herder Korrespondenz.


Il Cardinale Gerhard Müller ha dichiarato che egli si aspetta che la Fraternità San Pio X, che si è sempre opposta alle dichiarazioni del concilio Vaticano II sulla libertà religiosa e l’ecumenismo, «riconosca senza riserva» la libertà religiosa come un diritto umano e l’obbligo dell’ecumenismo.

McPeter's

McDonald in piazza San Pietro?


Un McDonald in piazza San Pietro? Beh, in piazza San Pietro no, ma a poche decine di metri pare di sì. In piazza della Città Leonina, nel palazzo che ospita l’ambasciata del Cile presso la Santa Sede, e numerose abitazioni di cardinali e prelati.

Il Vangelo di Caio o di Tizio

SCIAGURATA VOCE DEI FALSI PASTORI

La loro voce non è quella del Pastore: per questo le pecorelle non la riconoscono. Parlano con parole che scaturiscono da pensieri umani, da intelligenze e volontà umane che non lasciano filtrare la luminosa parola del Pastore divino 
di F. Lamendola  
  

In verità, in verità io vi dico: che non entra per la porta nell’ovile delle pecore, ma vi entra da qualche altra parte, è un ladro e un predone. Chi invece entra per la porta è il pastore delle pecore. Il custode gli apre e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama tutte le sue pecore e le mena fuori. Quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a loro e le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Non seguiranno invece un estraneo, ma lo fuggiranno, perché non conoscono la voce degli estranei.Con queste bellissime, commoventi similitudini (Giovanni, 10, 1-5), tratte dal mondo della pastorizia nell’antica Palestina, Gesù introdusse ai suoi discepoli la parabola del Buon Pastore, se stesso, proclamano apertamente la sua natura divina: il Padre è in me e io nel Padre.
La voce del buon Pastore è inconfondibile: è la voce di Gesù Cristo: nessuno, che l’abbia udita anche una sola volta, la potrà scordare mai più. È la voce di colui che diede la vita per le sue pecorelle, che le difese contro i lupi che volevano divorarle, e che offrì loro parole di vita eterna.

il Papa “buono” ostacolato dalla Chiesa “cattiva”

Fatelo smettere di insultare Gesù!


papa aereo
Che “Francesco” detesti noi cattolici, è evidente. Ama i protestanti  e dice che sono stati i cattolici a perseguitarli, celebra Lutero come un santo,  gli piacciono i laicisti miliardari come Eugenio Scalfari, è pieno di benevolenza e carità per Pannella e Bonino – ma i cattolici  proprio non li sopporta.  Rifiuta di dare il suo appoggio a quelli che difendono la famiglia. Per  i cattolici ha solo rimproveri  duri. “Fanno figli come conigli”. Sono “farisei”.  Quelli di noi   sgomenti davanti alle sue iniziative più estemporanee, ci accusa di fondamentalismi antistorico, eticismo senza bontà, intellettualismo senza saggezza» (EG 231).  Infinita misericordia per “gli immigrati” purché  musulmani, nessuna per gli immigrati cristiani. Nessuna pietà per i Francescani dell’Immacolata che sta schiacciando e annullando.

mercoledì 25 maggio 2016

«Das ist noch nicht alles!»

La crisi della Chiesa alla luce del segreto di Fatima

di Roberto de Mattei) L’anno del centenario di Fatima (2016-2017) è stato aperto, il giorno di Pentecoste, da una notizia che ha suscitato clamoreIl teologo tedesco Ingo Döllinger ha riferito al sitoOnePeterFive che, dopo la pubblicazione del Terzo Segreto di Fatima, il cardinale Ratzinger, gli avrebbe confidato: «Das ist noch nicht alles!», «Non è ancora tutto».

Lucetta buietta..

Le false idee sul diaconato femminile di Lucetta Scaraffia

(di Cristina Siccardi) Dopo la drammatica Esortazione apostolicaAmoris Laetitia, dopo la macabra pantomima pannelliana e vaticana a cui abbiamo assistito in questi giorni, osserviamo pure che ci sono persone non sufficientemente soddisfatte delle rivoluzioni in corso nella Chiesa, vorrebbero un sovvertimento maggiore, questo accade, per esempio, a Lucetta Scaraffia, direttrice dell’inserto Donne, Chiesa, Mondo de L’Osservatore Romano.

Tutti pronti ad applaudire


Avvenire. Non compratelo


di Francesco Filipazzi
Da un po' di tempo a questa parte, soprattutto negli ultimi mesi, il quotidiano Avvenire sta facendo infuriare sempre di più i fedeli cattolici italiani. Non si tratta più di disorientamento ma di vero e proprio sentore di tradimento. Avvenire non rappresenta più i cattolici e la svolta galantiniana ha inferto il colpo di grazia alla credibilità di quello che fu un araldo della buona battaglia.


Una Chiesa laicizzata e secolarizzata

CHIESA E DOTTRINA SOCIALE

 A proposito della dottrina sociale della Chiesa e del rapporto dei cristiani con la società. Gesù Cristo ebbe mai una sua dottrina sociale? Le due anime sociali della Chiesa: quella modernizzatrice e quella conservatrice 
di Francesco Lamendola  



 Vi sono delle idee che appartengono al nostro bagaglio mentale e culturale, perché sono state messe lì una volta, da qualcuno, e poi le abbiamo sentite ripetere dieci, cento, mille altre volte, per cui siamo cresciuti insieme ad esse, ci siamo familiarizzati con esse e non ci siamo mai sognati di sottoporle a verifica, di domandarci se la loro presenza nel nostro orizzonte concettuale sia legittima, se sia perfettamente logica e naturale, insomma se esse abbiano davvero diritto di cittadinanza nel nostro modo di pensare e di sentire.
Una di queste idee è la dottrina sociale della Chiesa; un’altra, il logico presupposto di essa, ossia che essere cristiani non significa mortificare la natura, ma esaltarla: e, di conseguenza, partecipare in pienezza alla vita del mondo, anche e soprattutto nella dimensione relazionale e sociale; e ciò, proprio per non cadere in quella separazione dell’uomo interiore dall’uomo esteriore, che è stata la grande eresia di Lutero e la grande umiliazione che l’idea protestante ha inflitto alla fiducia rinascimentale, e anche cattolica, dell’uomo in se stesso, sospingendolo indietro non di secoli, ma di millenni: per la precisione, fino all’Antico Testamento.

Hanno aperto una voragine?

«Gänswein fuori misura: il Papa è uno»Le dichiarazioni di mons. Gänswein, segretario di Benedetto XVI e Prefetto della Casa Pontificia lasciano di stucco teologi e canonisti. Che si chiedono come possa esistere un "munus petrino allargato". Padre Scalese: "Se il Papa è colui che governa la Chiesa, non può rimanere tale rinunciando al governo"Quello che molti pensano in Vaticano, ma non dicono a microfoni aperti, è che le parole di Mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, hanno aperto una voragine. Il riferimento è a un preciso passaggio del suo recente discorso tenuto in occasione della presentazione di un libro di don Regoli sul pontificato di Benedetto XVI.

Basito lui, basiti noi.

Il filosofo Rémi Brague smonta il paragone papale tra Corano e Vangelo

“Il cristianesimo è conversione dei cuori, non conquista”

Il Corano (foto LaPresse)
Roma. “Un passaggio dell’intervista suscita in me una certa perplessità, ed è quello sull’islam”. A scriverlo in un commento apparso sul Figaro è il filosofo cattolico Rémi Brague, tra i più grandi medievisti contemporanei, oggi professore emerito alla Sorbona di Parigi e vincitore nel 2012 del Premio “Ratzinger” consegnatogli direttamente da Benedetto XVI. L’intervista in questione è quella concessa la scorsa settimana dal Papa al quotidiano la Croix. Il passaggio che ha lasciato basito l’intellettuale francese è relativo al parallelo proposto da Francesco tra la concezione di conquista propria della religione islamica e quella cristiana: “L’idea di conquista è inerente all’anima dell’islam, è vero”, aveva detto il Pontefice, aggiungendo però che “si potrebbe interpretare, con la stessa idea di conquista, la fine del Vangelo di Matteo, dove Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni”.

Preistoria argentina

"Amoris laetitia" ha un autore ombra. Si chiama Víctor Manuel Fernández

Impressionanti somiglianze tra i passaggi chiave dell'esortazione di papa Francesco e due testi di dieci anni fa del suo principale consigliere. Un doppio sinodo per una soluzione che era già scritta

di Sandro Magister


ROMA, 25 maggio 2016 – Sono i paragrafi chiave dell'esortazione postsinodale "Amoris laetitia". E sono anche i più volutamente ambigui, come provano le molteplici e contrastanti interpretazioni e applicazioni pratiche che hanno immediatamente avuto.

Sono i paragrafi del capitolo ottavo che di fatto danno il via libera alla comunione ai divorziati risposati.

Che lì papa Francesco volesse arrivare, è ormai evidente a tutti. E del resto già lo faceva quando era arcivescovo di Buenos Aires.

Ma ora si scopre che anche alcune formulazioni chiave della "Amoris laetitia" hanno una preistoria argentina, ricalcate come sono su un paio di articoli del 2005 e del 2006 di Víctor Manuel Fernández, già allora e ancor più oggi pensatore di riferimento di papa Francesco e scrittore ombra dei suoi testi maggiori.

Più sotto sono messi a confronto alcuni passaggi della "Amoris laetitia" con dei brani di quei due articoli di Fernández. La somiglianza tra gli uni e gli altri è fortissima.

Ma prima è utile inquadrare il tutto.

“ Che avverrà del legno secco?”

I TEMPI MODERNI DELLA CHIESA MODERNISTA

Cogliendo qua e là
Parte prima






1 – FESTIVAL DEI MARTIRI
I lettori ricordano lo spettacolo di luci e di laser, ‘Fiat Lux’, in pratica una sequenza filmica da zoo da baraccone che, l’8 dicembre scorso 2015, celebrazione della Vergine Immacolata, fu proiettato sulla facciata della veneranda Basilica petrina in Roma, realizzato con il supporto finanziario e organizzativo  delle multinazionali ecologiste di marchio massonico, subdolamente sfruttando la scia della stolida, dolciastra emozione suscitata dalla bergogliana pseudoenciclica ‘Laudato si’’.

martedì 24 maggio 2016

In tempi particolarmente difficili per la Chiesa

Chi confida in Maria non sarà mai deluso.


Don Bosco, apostolo della devozione a Maria Ausiliatrice

La devozione alla Madonna, sotto il titolo di Ausiliatrice, vuole manifestare la nostra fiducia nella presenza materna di Maria nelle vicende dell'umanità, della Chiesa e di ciascuno di noi.
Maria è la Madre che non abbandona mai i suoi figli, ma li segue e aiuta con la sua intercessione.
Il titolo di Maria aiuto dei cristiani era presente, fin dal 1500, tra le litanie lauretane.
La devozione a Maria Ausiliatrice era già nota e diffusa all'epoca di S. Pio V e si propagò largamente a seguito della vittoria dei cristiani contro i turchi, a Lepanto (1571) e a Vienna (1683). Il Papa Pio VII, dopo la sua liberazione dalla prigionia napoleonica (1814), istituì la festa di Maria Ausiliatrice, fissandone la data al 24 maggio.

"Vir catholicus"

 Cardinale Siri non un conservatore ma vero Pastore


"Non si può capire il Cardinale Siri senza conoscere l'uomo Siri". Con queste parole si apre il primo capitolo di un intenso libro di circa trecento pagine (1) sul cardinale Giuseppe Siri, scritto dal domenicano e teologo Padre Raimondo Spiazzi al quale, il cardinale stesso consegnò le sue Memorie essendo i due legati da una lunga e grande amicizia. Non staremo qui ad analizzare la biografia del cardinale Siri, quanto piuttosto far emergere, da questo libro, i comportamenti, i consigli di Siri attraverso il suo rapporto ecclesiale con i Papi con cui ha vissuto e lavorato.

Il cardinale Siri (classe 1906) partecipò a ben quattro conclavi dai quali uscirono Papi: Giovanni XXIII (1958), Paolo VI (1963), Giovanni Paolo I (1978) e Giovanni Paolo II (1978), in tutti questi - sottolinea p. Spiazzi - entrò papabile, almeno per la stampa... Siri era favorevole  all'abolizione del segreto del conclave: "Creda - insistette -, la Chiesa ci guadagnerebbe molto. Io, se non ci fosse il segreto, scriverei volentieri la storia dei quattro conclavi ai quali ho partecipato". Diceva questo, Siri, anche con l'intento che, se fosse stato tolto quel divieto, egli avrebbe potuto spiegare meglio i giochi che si fanno, e pure a spiegare le molte fantasie raccontate dai giornali in quei momenti così importanti per la vita della Chiesa.

Svacchi postconciliari

Sono una mamma e una catechista e ho abbandonato il catechismo… Una lettrice ci scrive

Sono una mamma e una catechista e ho abbandonato il catechismo, che tanto amavo, due anni fa per due motivi: il disgusto per la diserzione dal catechismo della Chiesa Cattolica e per non trascurare la famiglia (ho tre bimbi molto piccoli). Evidentemente a Nostro Signore non manca la fantasia per richiamare in riga i suoi figli.Accade che in una mattina come tante, nel tranquillo svolgersi del tran tran quotidiano, suona alla mia porta una mamma della nostra parrocchia; viviamo in un paesino sulle colline della diocesi di Torino, e mi dice che deve parlarmi del catechismo.

La mamma in questione, insieme ad altre, già da qualche mese mi fermava per strada per lamentarsi del catechismo, ma quello che fino a ora era stato improvvisato e oggetto battute da strada, ora stava diventando una formale richiesta di aiuto.

Venduto l'anima a chi?

Omelia Messa 21 Maggio 2016 Don Massimiliano Pusceddu Apostoli di Maria

Omelia Messa 21 Maggio 2016 Don Massimiliano Pusceddu Apostoli di Maria Sconcertato per le parole di Padre Lombardi su Pannella (da sentire!!!)
claudio.
https://gloria.tv/?language=o9CtE7uatTg

Tempismi ecceziunali veramente..

IL CODICE DEL CATTO-COMUNISMO?

    È nel Codice di Camaldoli la base ideologica e programmatica di 50 anni di cattocomunismo? Questi giovani democristiani cos’hanno rappresentato nella storia d’Italia per mezzo secolo fino alla fine della I^Repubblica 
di Francesco Lamendola  


Mussolini non era ancora caduto, vacillava ma non era ancora stato fatto fuori dalla congiura incrociata dei gerarchi (Grandi), del re e dei militari (Badoglio), allorché, mentre gli eserciti angloamericani conquistavano la Sicilia, e i loro squadroni di fortezze volanti spargevano morte e rovina, dal cielo, sulle città d’Italia, un gruppo d’una cinquantina di giovani dell’Azione Cattolica si riunivano presso lo storico monastero di Camaldoli, nel Casentino, durante la settimana dal 18 al 23 luglio 1943. Mentre il Duce s’incontrava per l’ultima volta, da capo del governo italiano, con Hitler, in una villa nei dintorni di Feltre, e mentre Roma, la città santa, veniva selvaggiamente bombardata dai nemici ormai quasi sul punto di trasformarsi, per un colpo di bacchetta magia, in “liberatori”, la crema dell’unica associazione non fascista risparmiata dalla ventennale dittatura per effetto dei Patti Lateranensi (articolo 43) si riuniva sotto la direzione del vescovo di Bergamo, Adriano Bernareggi, per offrire una strategia, in ambito economico, alla Democrazia Cristiana, fondata clandestinamente pochi mesi prima, il 15 dicembre 1942.

Dio permetterà che le cose si spingano così lontano?


Intervista di Mons Bernard Fellay al National Catholic Register
del 13 maggio 2016
Monsignore, a che punto siamo con le discussioni fra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X?

Questi rapporti con Roma non datano da adesso. Si potrebbe dire che, anche nel momento delle scomuniche a causa delle consacrazioni nel 1988, non c’è mai stata una rottura totale con Roma. Noi non abbiamo mai voluto rompere con Roma. Mons. Lefebvre è stato molto esplicito a proposito. Ci sono state delle dispute, sì, e io direi che le preoccupazioni sono continuate fino ad oggi. Ma i rapporti sono diventati più stretti a partire dal 2000. Io direi che c’è stata una prima tappa alla fine di quell’anno. Nel corso del quale non facemmo un pellegrinaggio a Roma per l’Anno Santo. Alla fine dell’anno, Roma, tramite del Cardinale Castrillon Hoyos, allora Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, ci disse che il Santo Padre voleva che noi trovassimo una soluzione a questo problema.

In illo tempore..

Bergoglio e il cardinale Koch. Apparente divergenza di opinioni e accordo su un dato indiscutibile: di Cristo non si parla 

Bergoglio riceve e abbraccia l’imam Ahmad al Tayyib, e il cardinale Koch spiega che bisogna convertire i musulmani, ma non gli ebrei. Le idee sono poche ma ben confuse, ma almeno una è chiara: non parliamo di Gesù Cristo!

di Paolo Deotto
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zzzzcrcfssA ogni giorno basta la sua pena (diceva un vecchio proverbio), ma non vogliamo badare a spese e per oggi diamoci due pene, che poi, a ben guardare, si risolvono in una sola, la solita: questa strana neochiesa che attualmente ha in gestione la Santa Sede fa di tutto per non parlare di Nostro Signore Gesù Cristo, né perde occasione per oltraggiarlo.

lunedì 23 maggio 2016

Mistero del mistero

Mistero del terzo mistero di Fatima: contro Papa Francesco? 



Guarda la versione ingrandita di Mistero del terzo mistero di Fatima. Suor Lucia cpn Papa Giovanni Paolo II
Suor Lucia con Papa Giovanni Paolo II

ROMA – Il terzo mistero di Fatima cosa nasconde? Ne esiste un quarto? Si stanno muovendo nella pancia della Chiesa di Roma forze occulte che vogliono fermare la azione di riforma di Papa Francesco? 
Il mistero, in senso letterale, è stato rivelato, ma il mistero, in quanto tale, rimane. Le parole di suor Lucia, unica sopravvissuta dei tre pastorelli che dissero di avere visto la Madonna per 6 volte, restano avvolte dal mistero, come tutte le profezie. Si possono tentare interpretazioni, ma finora nessuno ha detto una parola definitiva. A questa oggettiva difficoltà di traduzione in termini terreni, si aggiunge un altro elemento di mistero: esiste una quarta rivelazione, che la Chiesa ha deciso di mantenere segreta, nonostante la scelta di una trasparenza totale? 

Da chi sono formati i quadri della cospirazione?

SVELATO IL DISEGNO TENEBROSO?

 Le tremende parole di Gesù ai farisei:«Non siete entrati voi e lo avete impedito a quanti avrebbero voluto farlo» rimprovero attuale in una Chiesa che pullula di piccoli Narcisi malati d'ego che cambiano gl’insegnamenti del Maestro 
di F.Lamendola  



Guai a voi, maestri della legge, perché avete portato via la chiave della vera scienza: voi non ci siete entrati e non avete lasciato entrare quelli che avrebbero voluto: con queste tremende parole (Luca, 11, 52) Gesù Cristo rimprovera ai farisei il loro tradimento nei confronti della Legge divina e, nello stesso tempo, la loro superbia e la loro ipocrisia, che ha chiuso le porte dell’ovile alle pecorelle che avrebbero voluto entrarvi.
Il rimprovero di Cristo è di terribile attualità ai nostri giorni, quando la Chiesa cattolica pullula di tanti piccoli Narcisi, malati di ego, che cambiano a piacimento gl’insegnamenti del divino Maestro, secondo l’estro e l’ispirazione del momento, bramosi di strappare applausi, di piacere al mondo, stravolgendo il Vangelo e trasformandolo in uno show permanente, dove la cosa più importante sono gli indici di gradimento e dove non c’è gesto, per quanto demagogico, né arringa, per quanto populista, che non si farebbero, pur di riuscire graditi al “pubblico”.

E c'è chi fuma..?

Vale la pena riflettere attentamente su alcuni passi dell'intevento ( QUIper intero) che recentemente SER Mons.Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e Segretario di Benedetto XVI, ha pronunciato all'Università Gregoriana in occasione della presentazione del libro di Roberto Regoli, direttore del Dipartimento di storia della Chiesa nella Pontificia università Gregoriana " Oltre la crisi della Chiesa. Il pontificato di Benedetto XVI " (Lindau 2016, pp. 512).

Un’affermazione che non sta in piedi

Il papa e il grande iman. Ma Gesù e Maometto avevano "la stessa idea di conquista"?

iman
Più di cinque anni dopo la porta sbattuta in faccia a Benedetto XVI, colpevole di aver pregato pubblicamente per le vittime di attentati alle chiese cristiane d'Egitto, il grande iman di Al-Azhar, lo sceicco Ahmad Muhammad al-Tayyib, ha riallacciato i rapporti con la sede di Pietro, incontrando papa Francesco in Vaticano, a mezzogiorno di lunedì 23 maggio.
Predica il comunicato diffuso dopo l'incontro:
"Il colloquio, molto cordiale, è durato circa 30 minuti. I due autorevoli interlocutori hanno rilevato il grande significato di questo nuovo incontro nel quadro del dialogo fra la Chiesa cattolica e l’Islam. Poi si sono intrattenuti principalmente sul tema del comune impegno delle autorità e dei fedeli delle grandi religioni per la pace nel mondo, il rifiuto della violenza e del terrorismo, la situazione dei cristiani nel contesto dei conflitti e delle tensioni nel Medio Oriente e la loro protezione".

"Tradizionalismo" ritenuto incontrollato e incontrollabile!?

Nuovi ordini religiosi, legate le mani ai vescovi
Nei giorni scorsi, con un rescritto a firma del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, il Papa ha modificato una norma del codice di diritto canonico, il canone 579, a proposito dell'erezione degli Istituti di vita consacrata diocesani.
In particolare, a differenza di quanto avveniva da sempre, ora, prima di decretare l'erezione di un Istituto diocesano, il vescovo locale dovrà, "pena la nullità del decreto di erezione dell'Istituto stesso", consultare la Santa Sede. Cioè la consultazione diventa ora "necessaria ad validatem". Il motivo è quello di "evitare che vengano eretti a livello diocesano dei nuovi Istituti senza il sufficiente discernimento che ne accerti l’originalità del carisma, che definisca i tratti specifici che in essi avrà la consacrazione mediante la professione dei consigli evangelici e che ne individui le reali possibilità di sviluppo".