ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 1 agosto 2016

Il segnale che il castigo avverrà presto

Padre Kramer: il Terzo Segreto di Fatima rivela il Grande Castigo

Le verità non dette sul Terzo Segreto di Fatima:  la dissacrazione delle chiese Cattoliche e dei santuari da parte dei fedeli pagani,ed il mischiarsi della vera religione con quelle false,sono il segnale che il Castigo avverrà presto
Terzo Segreto di Fatima












 Mezze verità e verità non dette sul Terzo Segreto di Fatima                    
Fatima di Padre Paul Kramer – Padre Malachi Martin, morto da pochi anni, affermò nella sua ultima intervista all’Art Bell Show (1998) che il Terzo Segreto di Fatima conteneva qualcosa di terrificante ed orrendo. Non si trattava dell’annientamento di nazioni, di una guerra nucleare o della persecuzione sanguinosa della Chiesa. Era qualcosa di molto più grave. Papa Pio XII si riferiva a questo quando affermò nel 1945 che "il mondo è sull’orlo di un abisso spaventoso… gli uomini devono prepararsi a soffrire cose che l’umanità non ha mai visto prima". Il Terzo Segreto ha un contenuto apocalittico e corrisponde, pertanto, ai testi escatologici delle Sacre Scritture.

Ci dicono che non dobbiamo essere nostalgici

"Profetico" è ciò che sta al definitivo e non al cambiamento



 Profezia è vivere il definitivo e non ciò che cambia.
 Profezia è fedeltà al dogma e non ai tempi.

 Ti vogliono schiacciare in una falsa alternativa tra chi vorrebbe la Chiesa del passato e chi quella del  futuro. No, noi vogliamo la Chiesa di sempre, che è quella del passato del presente e del futuro.


La molla fondamentale della Neochiesa.

NEOCHIESA FONDATA SUL RANCORE

È il larvato rancore anticattolico la molla fondamentale della Neochiesa. Che si vergogna d’essere stata ciò che è stata, e vorrebbe farlo dimenticare a forza d’insulti e calunnie contro la Chiesa di sempre bollata di tradizionalismo
 di F. Lamendola  




Oggi, purtroppo, non c’è più una Chiesa cattolica, apostolica, romana: ce ne sono due: una modernista e progressista, la Neochiesta, e una a torto chiamata tradizionalista, che è invece, semplicemente, la Chiesa di sempre, la Chiesa senza altre aggettivazioni. Però, siccome i modernisti e i progressisti hanno conquistato gran parte del carrozzone mediatico dentro la Chiesa stessa, e godono delle più ampie benemerenze in quello profano ed esterno ad essa, la vera Chiesa è stata messa all’angolo, emarginata, calunniata; i suoi seguaci, bollati con il termine spregiativo di “tradizionalisti”, o, magari, di “conservatori”: mutuando un linguaggio preso a prestito dal politichese e che tradisce l’animus, politico appunto, dei  modernisti; che è, ed è sempre stato, squisitamente di sinistra.

II°, dopo Caifa?


CONGRESSO MONDIALE EBRAICO: “FRANCESCO E’ IL NOSTRO Più STRETTO ALLEATO DA 2 MILA ANNI”.

Il World Jewish Congress (WJC), il Congresso mondiale ebraico, accoglie la visita del Pontefice ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau come «un segnale forte» contro l’odio e plaude alla scelta di Francesco di non pronunciare discorsi ufficiali per fermarsi in silenziosa preghiera. «Anche se non ci sono lapidi – scrive oggi in una nota il presidente del WJC, Ronald S. Lauder – questo è il più grande cimitero ebraico del mondo.

Violenti quei cattolici..!

I LEGIONARI MARTIRI DI SEBASTE. «PER NOI ESISTE UNA SOLA VITA: LA MORTE PER CRISTO»

 I legionari martiri di Sebaste. «Per noi esiste una sola vita: la morte per Cristo»

Quando il crudele Licinio (308-323), che era stato associato all'imperatore san Costantino mise termine alla dissimulazione e ruppe l'intesa con lui, pubblicò degli editti contro i cristiani e inviò in tutte le province dei magistrati incaricati di eseguire i suoi ordini, mettendo a morte tutti coloro che non volevano piegarsi. Il governatore designato per la Cappadocia e la Piccola Armenia, Agricolao, era uno dei più zelanti esecutori degli editti di persecuzione e aveva convocato nella città in cui risiedeva, Sebaste, la dodicesima legione imperiale, guidata dal comandante Lisia e soprannominata Fulminante.

Il basito

I giudizi su Lutero, proteste e ragioniUn lettore evangelico: «Su Lutero scrivete menzogne, e la frase "pecca fortemente..." è di sant'Agostino». Risponde monsignor Livi: «I buoni rapporti ecumenici non cancellano la realtà: per la Chiesa le dottrine di Lutero sono eretiche, noi spieghiamo perché. E comunque quella frase di sant'Agostino è stata deformata da Lutero»
Caro direttore,
sono un cristiano evangelico e malgrado condivida alcune vostre  battaglie, sono davvero sconcertato dal chiaro doppiopesismo che usate. Se da una parte non vi lasciate occasione per scagliarvi contro il mondo protestante, chiamandolo per nome, cognome, precisando sul dove chi e quando, se si tratta di esempi negativi, dall'altro quando da quello stesso mondo provengono esempi anche eroici come quello di Christina Grimmie o Duck Dinasty fate passare tutto sotto il generico termine "cristiano".
Ma adesso davvero lasciate basiti.

Il violento cattolico chi é?

Mondo sottosopra. I cattolici uccidono la suocera, i musulmani vanno a messa

galantino
É stata più breve del solito la conferenza stampa di papa Francesco sul volo di ritorno da Cracovia a Roma. Ma è bastata per riascoltare la sua personale lettura del terrorismo islamista, lettura di cui è evidentemente arciconvinto.
Questa volta, anzi, ha addirittura equiparato in forma più che mai esplicita "il piccolo gruppetto fondamentalista" dello Stato islamico al "fondamentalismo" che anche "noi cattolici abbiamo", quello "che uccide la fidanzata o la suocera", se non col coltello "con la lingua", per cui "se parlassi di violenza islamica dovrei parlare anche di violenza cattolica, di cattolici battezzati".

Le «nuove idee sono semplicemente vecchi errori»

      

           Musulmani nelle chiese cattoliche?


Posso dirlo? Ho trovato molto rispettosa, dignitosa e coerente la scelta dei musulmani che hanno deciso di non andare nelle chiese cattoliche per manifestare la loro contrarietà al terrorismo di matrice islamica e la loro solidarietà ai cristiani. Sì, avete capito bene: ho detto la scelta di non andare. Perché dico che è stata una scelta rispettosa, dignitosa e coerente?

domenica 31 luglio 2016

La laicità assoluta però comporta un’eccezione


Sull’unica religione che si deve professare. Pubblicamente. Specie da Papi.


Cosa c’è di strano in tutto questo?

Evviva! I musulmani vengono a Messa



Dopo la notizia, venuta dalla Francia, che in seguito allo sgozzamento ai piedi dell’altare di Don Jacques Hamel, dei rappresentanti musulmani si recheranno nelle chiese cattoliche, anche a Messa, per dar prova della loro solidarietà con noi poveri cattolici “offesi nell’onore” e “colpiti nelle carni”… dopo tale notizia, ripresa a vario titolo da vari giornali e perfino a titolo elogiativo dai più autorevoli giornali cattolici, si sono moltiplicate le reazioni sia perplesse sia indignate di diversi cattolici.

Anidride carbonica

Preghiera di uno “zitello” che fa il Papa





Il 30 luglio 2016, a Cracovia, in visita alla chiesa di San Francesco, Papa Francesco ha pensato bene di rivolgere a Dio una preghiera strappalacrime per la pace nel mondo, chiedendo la difesa dal terrorismo.
Ecco la preghiera

il ritorno dei martiri sul suolo europeo

Martirio e riscatto


Ippolito Romano, primo antipapa, poi condannato ad metalla – cioè alle miniere della Sardegna – dall’Imperatore Massimino il Trace, vi affrontò il martirio nel 235 in compagnia del vero papa Ponziano, con il quale si era colà riconciliato ponendo così fine allo scisma della Chiesa di Roma. La reale attribuzione delle numerose opere pervenuteci sotto il suo nome è controversa, motivo per cui non è facile definire con precisione il suo pensiero teologico; sembra tuttavia che, pur avendo validamente imitato sant’Ireneo (del quale fu forse discepolo) nella confutazione delle eresie, egli stesso non fosse del tutto esente dal subordinazionismo.

La guerra in atto solo di tipo economico?

Dell’intelligenza… Dovremo rendere conto


Sull’aereo che lo ha portato in Polonia, papa Francesco, parlando con i giornalisti, ha fatto riferimento
all’impennata di atti terroristici che sta caratterizzando questi giorni. Nell’occasione il Pontefice ha ribadito (infatti lo aveva detto più volte) due concetti.
Primo: ciò che sta avvenendo non sarebbe classificabile come “guerra di religione”, ma solo come guerra planetaria (a pezzi) esito di cause esclusivamente economiche.
Secondo: le guerre le fanno e le vogliono gli altri, cioè chi non è religioso, perché (sono sue testuali parole) «le religioni vogliono la pace».

'Tana liberi tutti'?

Il Papa e i vescovi polacchi. 
Il presidente della Conferenza episcopale polacca, l’arcivescovo Stanislaw Gadecki, ha fatto qualche breve dichiarazione sull’incontro a porte chiuse del Pontefice con i vescovi della nazione.


Concilia?

E’  LECITO PARLARE
IN SENSO TEOLOGICAMENTE STRETTO DI “CHIESA CONCILIARE” SOSTANZIALMENTE DIVERSA
DALLA CHIESA CATTOLICA?




Chiesa cattolica con iconostasi


Premessa
Quando si parla di Concilio Vaticano II come dogmaticamente inaccettabile (1), non si può racchiudere in tale constatazione di “rottura oggettiva con la Tradizione apostolica” (2) la responsabilità soggettiva o formale di chi lo ha accolto in buona fede, pensando di obbedire all’Autorità.

Così come, quando si constata la nocività oggettiva del Novus Ordo Missae, non si vuole minimamente offendere chi pensa di celebrarlo – in buona fede – in obbedienza all’Autorità, per ignoranza incolpevole delle carenze dottrinali del Nuovo Rito.

Queste carenze furono sùbito messe in luce nel “Breve Esame Critico del Novus Ordo Missae” con la “Lettera di presentazione” dei cardinali ANTONIO BACCI e ALFREDO OTTAVIANI, ove si trovano considerazioni severe sulla non piena ortodossia oggettiva del nuovo rito (“si allontana impressionantemente dalla dottrina cattolica sul Sacrificio della Messa qual è stata definita dal Concilio di Trento”) e si chiede al Papa di abrogarlo quale “legge nociva”.

Ci consoliamo con l’interpretazione più semplice?

MORIRE O VIVERE “IN ODIUM FIDEI”

    Padre Jacques ucciso“in odium fidei”: la nottata non passerà ma loro sì già morti in quell’anima che non riconoscono più nei ricchi paramenti che nascondono a fatica corpi appesantiti dal benessere materiale e nei loro riti ormai vuoti 
di R.Pecchioli  



Padre Jacques Hamel era normanno, aveva 86 anni e, nonostante l’età, continuava  il suo ministero di prete cattolico nella parrocchia di Santo Stefano ( Saint Etienne). Dopo 58 anni di sacerdozio, due giovanissimi mussulmani di origine magrebina nati in Francia ed in possesso, per ius soli, della cittadinanza transalpina, lo hanno sgozzato come un capretto nella sua chiesa al grido di Allah Akbar , Dio è grande.
Il padreterno  è grande  davvero e certo avrà accolto il vecchio prete martire e forse anche i due assassini, convinti della conformità del loro gesto al volere di Allah.

Una pia illusione irenista

Musulmani a Messa: un atto insensato                                                          Che cosa si spera di ottenere dall’ingresso, proposto per oggi, dei musulmani nelle nostre chiese quando viene celebrata la Messa? Nessuno di loro penserà di entrare in luogo sacro, dove si svolge una funzione sacra e si adora il vero Dio. E' una pia illusione irenista. Sarà un’empia profanazione della Messa.

Licet?

NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA

La Sodoma del Galantino

Breve nota su un’incredibile omelia



 
L’informazione è ripresa da Avvenire del 30 luglio, da cui riportiamo per esteso - con qualche neretto nostro - a scanso di equivoci:


Preghiera e fraternità: sono i due temi al centro dell’omelia di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nella Messa celebrata in una domenica mattina di caldo sole estivo nella chiesa di San Bernardino a Cracovia, accanto a Casa Italia, per responsabili e animatori della struttura al servizio dei pellegrini italiani, presenti le prime avanguardie dei ragazzi in arrivo dal nostro Paese … Galantino ha commentato il brano biblico della supplica di Abramo per salvare Sodoma, “una città sulla quale nessuno avrebbe scommesso niente, eccetto Abramo”. Infatti, fa notare Galantino alle centinaia di giovani che gremiscono la bella chiesa barocca a ridosso della collina del Wawel, “la sua preghiera di intercessione e la sua voglia di osare salvano SodomaLa città è salva perché ci sono i giusti, anche se pochi; ma la città è salva soprattutto perché c’è Abramo, uomo di preghiera, che non fa da accusatore implacabile, non parla contro ma parla a favore. Abramo, uomo di preghiera, non denuncia i misfatti, ma annuncia la possibilità di qualcosa di nuovo. Abramo, uomo di preghiera, annuncia e invita a guardare alle possibilità positive. Abramo, uomo di preghiera, è un instancabile cercatore di segni di speranza da presentare al Signore perché li valorizzi”.

sabato 30 luglio 2016

Escalation

Adesso l’èlite chiede la testa dei cristiani in terra d’Europa. Cosa succederà al mondo e alla Chiesa?

1°Il braccialetto “svuotacarceri”-  2° Programmazione cecchino-  3° Verità imbarazzanti-  4° Pedine sacrificabili e inconsapevoli-   5° Il Padrone del Mondo di Robert Benson e il futuro della Chiesa. Untitled-1-720x14

NEW

Rouen val bene una messa?

Domenica 31 luglio, la nuova farsa, il nuovo tradimento  

I pastori felloni cinguettano di gioia all’annuncio che i negatori della Divinità di Cristo, i musulmani, verranno a far visita nelle chiese cattoliche in Francia e in Italia. Vengono per prenderci meglio le misure? “Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde” (Lc, 11 – 23). Per la neochiesa, evidentemente, si sbagliava l’evangelista.

di Paolo Deotto
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z.slmMentre alla Giornata Mondiale della Gioventù si somministrano ai giovani libretti e messaggi porno, come ben documentato ieri nell’articolo di Elisabetta Frezza, domani, domenica 31 luglio 2016, si terrà un nuovo tipo di commedia, un nuovo passo verso la creazione di quella religione unica che è sempre più smaccatamente nei piani di (OMISSIS), pecorescamente seguito dai funzionari della neochiesa che, non avendo alcun interesse per Nostro Signore Gesù Cristo, hanno a cuore soprattutto la conservazione del posto di lavoro. E vanno capiti, poveretti… con questa crisi, e con la facilità con cui il direttore generale, dal Q.G. di Santa Marta, stanga i dissidenti, obbedire non è solo una scelta consona al loro non essere uomini, ma è anche una necessità.

Ma qualcuno non se ne accorge…

L’ignoranza sul Mondialismo – Il Fenomeno Bergoglio come sintomo del declino del Mondo Moderno

Siamo nel bel mezzo di una spietata e occulta guerra di religione e ideologico-culturale. I reali mandanti restano nell'oscurità…ma qualcuno non se ne accorge… 

di Don Curzio Nitoglia e Sergio Basile 
di Sergio Basile
Fenomeno Bergoglio - Guerra di Religione

Al capolinea si scende?

CIVILTA' EUROPEA AL CAPOLINEA ? 

La nostra civiltà è giunta al capolinea? Gli Europei svirilizzati, fiaccati moralmente e spiritualmente, si sono abituati a pensare che non ci sia bisogna di lottare per difendere ciò che si ama e ciò in cui si crede                                                                           di Francesco Lamendola
  
Non vogliamo certo impancarci a profeti e, pertanto, ci guardiamo bene dal profetizzare che stiamo vivendo i tempi dell’Apocalisse. Può darsi che non siano affatto gli ultimi tempi in assoluto, però siamo convinti che lo siano in senso relativo; che siano, letteralmente, gli ultimi tempi dell’Europa e della nostra civiltà, così come l’abbiamo conosciuta, così come l’abbiamo ricevuta quando eravamo bambini: una civiltà cristiana, ordinata, imperfetta ma ragionevolmente a misura d’uomo, dove il bene era ancora il bene (anche se non sempre veniva praticato) e il male era ancora male (anche se non sempre veniva evitato); dove il vero e il falso, il buono e il cattivo, il giusto e l’ingiusto, il bello e il brutto erano ancora delle coppie oppositive molto chiare, e non formavano la marmellata odierna dove tutti i contrasti si stemperano e si sciolgono, non perché subentri una forma di arricchimento reciproco, ma perché ogni cosa si appiattisce e si omologa sullo stampo dell’universo consumista, ormai imperante a trecentosessanta gradi.

El Gayantino

LA MASSONERIA ECCLESIASTICA


    La Massoneria ecclesiastica ha preso il timone della navicella di Pietro? il pericolo di una mutazione genetica nella Chiesa e nella sua dottrina sta aprendo la strada alla possibilità di una spettacolare vittoria del Diavolo
                                                                               di Francesco Lamendola  

Monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana – non un vescovo qualsiasi, pertanto, ma il numero uno di tutti i vescovi italiani, almeno in senso gerarchico – nel corso di una omelia, riportata testualmente dal quotidiano cattolico semi-ufficiale Avvenire (il cui pacchetto azionario è controllato al 75% da una fondazione religiosa della C.E.I.), ha recentemente affermato che Dio risparmiò dalla distruzione Sodoma e Gomorra per la preghiera di Abramo e per la presenza di alcuni giusti nelle città peccatrici.
Ora, i casi sono due: o monsignor Galatino non ha mai letto la Bibbia, e non sa quello che dice, oppure sa quello che dice, conosce la Bibbia e, pertanto, ha deciso di stravolgerla, di capovolgerla, di farle dire il contrario di ciò che essa dice: il che, tecnicamente, si chiama apostasia. Perché nel libro della Genesi si dice chiaramente che Dio avrebbe voluto risparmiare Sodoma, e, alle insistenti preghiere di Abramo, promise che non l’avrebbe distrutta, a condizione che vi avesse trovato anche solo dieci giusti; ma quei dieci giusti, non li trovò. Gli unici giusti erano Lot e si i suoi familiari, che però non erano Sodomiti, ma stranieri venuti ad abitare in quel luogo: distinzione fondamentale secondo la dottrina e la pratica giuridica del mondo antico (non bastava risiedere ad Atene o a Roma per essere cittadini ateniesi o romani, con gli obblighi e i diritti a ciò relativi).

Quattordicesima regola

A proposito di discernimento


Nell’intervista rilasciata a La Civiltà Cattolica (n. 3918 del 19 settembre 2013) alla domanda di Padre Spadaro: «Quale punto della spiritualità ignaziana la aiuta meglio a vivere il ministero?», Papa Francesco risponde:
«Il discernimento. Il discernimento è una delle cose che piú ha lavorato interiormente sant’Ignazio. Per lui è uno strumento di lotta per conoscere meglio il Signore e seguirlo piú da vicino. Mi ha sempre colpito una massima con la quale viene descritta la visione di Ignazio: Non coerceri a maximo, sed contineri a minimo divinum est. Ho molto riflettuto su questa frase in ordine al governo, ad essere superiore: non essere ristretti dallo spazio piú grande, ma essere in grado di stare nello spazio piú ristretto. Questa virtú del grande e del piccolo è la magnanimità, che dalla posizione in cui siamo ci fa guardare sempre l’orizzonte. È fare le cose piccole di ogni giorno con un cuore grande e aperto a Dio e agli altri. È valorizzare le cose piccole all’interno di grandi orizzonti, quelli del Regno di Dio».

«Si sta preparando qualcosa di grave contro coloro che seguono Cristo »



Libertà e martirio


Una libertà selvaggia, priva di un orientamento dettato dalla verità oggettiva, che l’intelletto ha il compito di indagare e accogliere; una fratellanza velleitaria, priva di un contenuto basato sulla legge naturale, che la coscienza porta inscritta in sé; un’uguaglianza ideologica, priva di un fondamento metafisico immutabile, che la ragione è in grado di riconoscere a prescindere dalle mode culturali. Aggiungete a questo l’influsso del protestantesimo – esaltato dalla nouvelle théologie e considerato equivalente al cattolicesimo – con il suo sola Scriptura (interpretata mediante lettura privata, in chiave esistenziale e individualistica, fuori del solco di Tradizione e Magistero), il suo sola gratia (compresa come favore arbitrario ed estrinseco, anziché come comunicazione soprannaturale di Dio che richiede la cooperazione umana) e il suo sola fides (concepita come fatto meramente soggettivo, piuttosto che come adesione ragionevole alla verità rivelata, resa possibile dalla corrispondente virtù teologale)… e otterrete il disastro in cui siamo coinvolti.



«..non curasse l’altrui mentre trattasi di difendere il proprio».

Fatima: le due aurore boreali che annunciarono la II guerra mondiale (e il mistero della Russia)

Cattura
Le apparizioni di Fatima, a grandi linee, sono conosciute. Quello che vorremmo approfondire qui, perché ci sembra non sia mai stato fatto in modo chiaro, è però la profezia della (poco) famosa aurora boreale del 25-26 gennaio 1938 e di quella del 23 agosto 1939.

Nelle apparizioni portoghesi la Madonna, oltre a mostrare l’Inferno, dichiarò anche che sotto il pontificato di Pio XI, se gli uomini non si fossero convertiti, sarebbe scoppiata un’altra guerra mondiale, più spaventosa della prima, annunciata da una “notte illuminata da una luce sconosciuta”.
Decisamente la Madonna di Fatima non fu, diciamo così, rassicurante. Fatto sta, però, che se l’apparizione è vera, il messaggio è chiaro: sono necessari conversione, penitenza, preghiera, altrimenti ci sarà un castigo. Nel senso che altrimenti Dio avrebbe lasciato l’uomo in balia di se stesso e della sua cattiveria: non c’è peggior castigo, infatti, di quello che noi uomini spesso siamo così bravi ad infliggerci, da soli.
Come la virtù ha già in sé, in parte, il suo premio, così il peccato porta in sé una pena: è male non solo di fronte a Dio, ma anche per l’uomo.

venerdì 29 luglio 2016

Prete di campagna

VISIONI E GENESI BIBLICA

    La Genesi biblica secondo don Guido Bortoluzzi. Le sue esperienze mistiche, le 8 visioni profetiche che chiarificano ma non stravolgono il senso del racconto biblico. Il rapporto con Albino Luciani e la visione sul Vajont di Francesco Lamendola  

L’Alpago è uno dei luoghi più belli al mondo. In questa conca situata fra il Lago di Santa Croce, la chiostra delle Dolomiti d’Alpago e la Foresta del Cansiglio, in uno scenario verde e azzurro di straordinaria serenità e di bucolico incanto, condusse la sua vita raccolta e pensosa un prete il cui nome dice poco al grande pubblico, don Guido Bortoluzzi, nato il 7 ottobre 1907 a Puos d’Alpago e morto l‘8 ottobre 1991 a Meano, frazione di Santa Giustina, sempre in provincia di Belluno. Tutta la sua esistenza si consumò in quest’angolo appartato delle Prealpi Bellunesi, senza mai toccare una grande città e senza mai venire in contatto con esponenti della cultura del suo tempo; e fu amareggiata da incomprensioni e ostilità da parte dei suoi superiori e di una parte del clero, dovute al carattere sconcertante delle rivelazioni di cui sarebbe stato il destinatario. Non c’è da stupirsene: ancora oggi, il contenuto di tali rivelazioni private provoca un effetto notevole nel lettore, anche il più benevolo e bendisposto; ed è difficile non essere ben disposti nei confronti di questo umile parroco che possedeva doni carismatici non indifferenti e che lasciò, in quanti lo conobbero, una profonda impressione di dolcezza, di semplicità e quasi di evangelica ingenuità.

“Monito all’Europa”

Si avvera il “monito all’Europa” dei cristiani perseguitati in Medio OrienteChiesa bruciata in Siria
di Luciano Lago
Nell’anno 2014, il 9 di Agosto, l’Arcivescovo cristiano iracheno di Mosul, Emil Nona, aveva ammonito l’Europa affermando: “Le nostre sofferenze di oggi sono il preludio dei quelle che anche voi europei e cristiani occidentali dovrete soffrire  in un futuro prossimo”.
Quelle parole erano profetiche di quanto sarebbe presto accaduto: l’attacco jihadista contro la Chiesa di Saint Etienne du Rouvray in Francia, lo scorso martedì, che è culminato con il primo sacerdote cattolico assassinato dallo Stato Islamico sul suolo europeo, ci ha fatto  ricordare quel monito.

Dicta manent?


Galantino “salva” Sodoma e Gomorra e riscrive la Bibbia


Ecco come è riportato:

«Caution: Sexually explicit images»..

Sex and the church. L’Amoris Laetitia invade Cracovia 

 Alla giornata mondiale della gioventù sono stati distribuiti ai ragazzi convenuti da ogni angolo di mondo opuscoli di educazione sessuale il cui contenuto non può che togliere ogni dubbio sulle intenzioni dei suoi ideatori e promotori, e sulle loro pulsioni profonde. Senza nemmeno il tentativo di mascherarle sotto un velo pietoso di pudicizia perché, tutto ormai si consuma nel segno dell’esibizione. Cosa devono ancora vedere le anime belle per capire l’abisso in cui è scivolata la neochiesa?

di Elisabetta Frezza
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z.ssshpLa neochiesa di Bergoglio e dei suoi collaboratori, bisogna dargliene atto, nonostante tutto riesce ancora a stupire.
Alla giornata mondiale della gioventù sono stati distribuiti ai ragazzi convenuti da ogni angolo di mondo opuscoli di educazione sessuale il cui contenuto non può che togliere ogni dubbio sulle intenzioni dei suoi ideatori e promotori, e sulle loro pulsioni profonde. Senza nemmeno il tentativo di mascherarle sotto un velo pietoso di pudicizia perché, tutto ormai si consuma nel segno dell’esibizione. O meglio, dell’esibizionismo.

Ne parla il sito americano Lifesitenews (clicca qui per l’articolo e clicca qui per vedere le istruttive pornoimmagini dell’opuscolo), mettendo in luce come nel nuovo programma vaticano sia scavalcato il primato educativo dei genitori, e come sia cancellato del tutto il concetto di peccato (e di peccato mortale) in sfregio alle ammonizioni di Nostra Signora di Fatima, di cui corre il centesimo anniversario.