Diciamolo pure: il clamore scatenato dalla (pur) grave situazione umanitaria di Aleppo, è politico. Il perché è semplice: Washington, Londra e Parigi sanno bene che se Aleppo viene riconquistata dall’esercito siriano, la guerra è pressoché finita. E vinta. Da Assad e i suoi alleati, Russia in primis. Bisogna quindi imporre una tregua, permettere alle formazioni islamiste di riarmarsi e di riorganizzarsi, e impedire che ciò accada.