ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 16 gennaio 2017

Passo dopo passo..

IL PIANO SEGRETO PER CANCELLARE LA MESSA CATTOLICA A POCO A POCO....



38:02

Omelia di Don Alessandro Maria Minutella
https://gloria.tv/user/tLharfvBqQfE4eLqwFFKfTU6q


PRETI SPOSATI. NE PARLIAMO IN SETTIMANA A ROMA CON IL PAPA, DICE UN VESCOVO IRLANDESE.

Marco Tosatti
La conferenza episcopale irlandese, in visita ad limina questa settimana a Roma, non chiederà ufficialmente al Pontefice di considerare l’idea di permettere che i preti che si sono sposati tornino ad esercitare il ministero. Ma comunque, secondo il vescovo Leo O’Reilly, che ha posto il problema sul tavolo della discussione, è sicuro che il soggetto emergerà nel corso dei colloqui che i vescovi irlandesi avranno con il Papa e con i responsabili dei dicasteri della Curia Romana.

Quando un Papa..



«San Giovanni Rotondo 13 novembre 1958.
Cara Madre Pascalina! Ieri mattina ho ricevuto la Sua cara lettera del 9 novembre. Non so come fare a ringraziarla per avermi informato sulla meravigliosa morte del Santo Padre. Che Dio la ricompensi di cuore. Davvero “Pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum eius” (Sal 116,15)!
Stiamo facendo gli esercizi spirituali e non ho ancora informato nessuno, eccetto Padre Pio. Ieri mattina egli ha ancora confessato, come di consueto. Poi si è sentito male, ha avuto anche un po’ di febbre, ed è stato costretto a riposarsi. Ieri sera, verso le ore 18:45, sono andato nella sua stanza. Non conosco il motivo, ma mi riceve sempre con una particolare amabilità. Mi sono inginocchiato accanto al suo letto e ho baciato la sua mano: lui ha tenuto la mia baciandola. Poi ha preso la mia mano tra le sue mani, premendola al suo petto, mentre parlavo con lui. All’inizio ha sorriso un po’ dicendomi: “Sono buoni esercizi spirituali!”.

Disvalori bollati

L'incisione del francobollo, Lutero zampogna del demonio,
è di Erhard Schoen, del 1535.

“Che cosa significa tutto questo?”

Il prevedibile accordo della Fraternità San Pio X con Roma e le modalità della rimozione di Don Petrucci. Comunque si vogliano leggere questi fatti, se i “fedeli della Tradizione” fossero semplicemente fedeli cattolici saprebbero benissimo che cosa fare anche in tale situazione. E, soprattutto, si fiderebbero della Provvidenza che, se ha a suo tempo suscitato un monsignor Lefebvre, può benissimo farlo ancora. Ma serve pregare e affidarsi al Signore, invece che perdersi in tanti discorsi… la domanda da porsi davanti alla tragedia che stiamo vivendo è: “Che cosa significa tutto questo?”.

Lunedì 16 gennaio 2017
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Gentilissimo Alessandro Gnocchi,
le scrivo per avere un suo parere su alcuni fatti e alcune voci circolate nel periodo natalizio. Mi riferisco alla rimozione di don Pierpaolo Petrucci dalla carica di superiore del  distretto italiano della Fraternità San Pio X e all’intervista in cui il vescovo monsignor Athanasius Schneider sollecita l’accordo della Fraternità stessa con Roma dando l’impressione che ormai sia cosa fatta. So di sollevare un tema complicato e di portarle via tempo, ma mi interessa sapere che cosa pensa in proposito.
Grazie e buon lavoro
Roberta Russo

Si compiace del suo protagonismo e se la ride

Come lo si può dire laicamente?

L'ATEA DEVOZIONE CHE SI DEFINISCE AMORE

Un adulterio è un adulterio. Il cardinal Caffarra spiega cattolicamente che è male. Ma lo è anche laicamente, cari esistenzialisti, perché è un’incongruenza in fatto di vita e di passione vitale



Il mio adorato cardinal Caffarra impiega molte parole devote con Matzuzzi per dire cattolicamente che l'adulterio è male. Come lo si può dire laicamente?
Intendo per adulterio non una generica scopata fuori casa, che ha i suoi prezzi e i suoi vantaggi. Intendo l'abbandono di una donna o di un uomo presi in moglie o marito, la costituzione di una nuova unione affettiva, sessuale, familiare. È una cosa che capita spesso, no?

Accà nisciuno é fesso

GIORNATA DEL MIGRANTE

    Il papa e Galantino celebrano a modo loro la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Ma di quali migranti forzati parla monsignor Galantino? La maggiornanza non è in fuga da niente: pretendono una vita migliore tutto e subito 
di F.Lamendola  





Domenica 15 gennaio 2017 ricorreva la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato e i vertici della neochiesa non hanno perso l’occasione per ribadire i noti concetti sul “dovere dell’accoglienza cristiana”, facendo anche balenare i “vantaggi” e “l’interesse” che noi pure avremmo, noi Italiani e noi Europei, nell’aprire le nostre frontiere all’ondata strabocchevole degli Africani e degli Asiatici che premono per essere accolti e pretendono che la cosa si svolga in tempi brevi, riducendo al minimo le formalità e chiudendo un occhio, o anche entrambi, sul fatto che, proseguendo di questo passo, nel giro di neppure due generazioni l‘Europa sarà islamizzata e arabizzata, cioè non sarà più l’Europa, avrà cessato di essere quel che è sempre stata e diverrà un semplice prolungamento del Nord Africa e  del Medi Oriente, s’intende sotto la Mezzaluna.
Lasciamo perdere la completa assurdità, anzi, la perfida astuzia che sta dietro l’istituzione di una simile ricorrenza. I rifugiati sono solo una piccola percentuale dei migranti, e i migranti non dovrebbero essere chiamati così, ma invasori: invasione è una penetrazione diffusa nei confini di uno Stato, senza che questi possa opporsi.

Gira e rigira

          
Commento all'articolo di Magister su Settimo Cielo

domenica 15 gennaio 2017

La ricchezza intrinseca della corona del Rosario

                Il Santo Rosario  Alcune meditazioni

A suo tempo scrivemmo una breve presentazione del Santo Rosario composta prevalentemente da alcuni elementi storici e alcuni riferimenti tratti dalle apparizioni della Vergine Maria. Essa fa ancora parte del libretto con il testo del Santo Rosario che abbiamo distribuito in questi anni.

Per aggiungere al presente scritto un elemento di completezza, riportiamo in calce quella presentazione.

Qui ci soffermiamo invece su una serie di elementi presenti nel Santo Rosario, che ci hanno indotto, a varie riprese, ad alcune meditazioni, che sappiamo non essere esaustive, ma che possono essere utili per cogliere in parte la complessa ricchezza di questa antica e conosciutissima preghiera, più volte raccomandata dalla Madonna.

El Papa Caudillo I



Bergoglio approva il preservativo? Il settimo ‘dubia’


Un mandante c’è

Oggi è la giornata del migrante. Quindi, smontiano un po’ di falsi miti: da Belgrado ai fan della Bhutto


Oggi è la giornata mondiale del migrante e del rifugiato e, quasi per un macabro scherzo del destino, proprio oggi si tornano a contare i morti nel Mediterraneo: un barcone carico di immigrati è naufragato a circa 30 miglia a nord delle coste libiche. Fino ad ora sono stati recuperati otto cadaveri e quattro superstiti che hanno riferito che a bordo vi erano 107 persone: insomma, una possibile nuova strage del mare. Le operazioni di soccorso sono coordinate dalla centrale operativa della Guardia Costiera di Roma ma, nella zona dell’incidente, le condizioni meteo sono pessime.
Qualcuno starà piangendo per i morti, qualcun’altro per i mancati introiti che questa ennesima, infinita tragedia porterà con sé. E’ inutile chiedermi di essere pietoso, come la penso è noto e la mia linea non cambia di una virgola: occorre bloccare le partenze, punto. E, magari, evitare che mezzi pagati con i soldi dei contribuenti italiani vadano a salvare gente praticamente sulle coste libiche, quasi in spiaggia: una cosa è salvare in acque internazionali, una cosa è fare da taxi.

Talis papa..


Ordine di Malta
Dietro il caso Malta si gioca la battaglia sulla Verità
Sarà pure una coincidenza, ma è certo che il caso dei Cavalieri di Malta, non fosse Raymond L. Burke il cardinale patrono, sarebbe scivolato via senza troppo clamore. Burke è uno dei quattro cardinali firmatari dei “Dubia”, le cinque domande al Papa di chiarimento su alcuni aspetti ambigui dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia. Ed è anche, dei quattro, quello su cui si sta concentrando il fuoco dei “Guardiani della Rivoluzione”, giornalisti e intellettuali decisi a mettere fuori gioco chiunque richiami alla continuità della Chiesa e del Magistero o alla coerenza con l’insegnamento della Chiesa.

A chi jè rode..

Se anche #Avvenire dimentica Fatima...



“Nell’esperienza di un grande amore tutto diventa un avvenimento nel suo ambito.”

Parto da questa stupenda frase di Romano Guardini per esprimere il mio stupore, per non dire tristezza, nel riscontrare come Avvenire, nell’inserto Agora sezione Storia del 4 gennaio 2017, in un articolo a firma di Roberto Festorazzi relativo al lontano 1917, abbia omesso di parlare delle apparizioni della Madonna di Fatima.
L’articolo, infatti, cita gli avvenimenti più significativi di cento anni fa, come, ad esempio, la disfatta di Caporetto, l’entrata degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale, la Rivoluzione d’Ottobre ecc., ma delle apparizioni a Cova de Iria nemmeno una traccia.
Che si tratti di una dimenticanza?! Ma come è possibile?

Sgurgola vaticana


Volete una camera? Ma siete matto! Figuratevi che ne abbiamo solo ottanta e siamo in tre.
Don Basilio, 1947
A Trastevere la chiesa di San Calisto è stata aperta per i poveri, attrezzandola con letti, coperte e stufette. Ne dà notizia Repubblica. Tornielli su La Stampa ci informa che nel tabernacolo è stato lasciato il Santissimo Sacramento. 

Mi chiedo: che bisogno c'è di profanare una chiesa per ospitarvi dei senzatetto, quando ci sono conventi che le quattro suore rimaste dopo la primavera conciliare hanno trasformato in resort di lusso? O quando ci sono appartamenti in pieno centro a Roma che l'APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) affitta a politici e ad amici degli amici a prezzi che non si trovano nemmeno alla Sgurgola? 


Prima dovrà avvenire l’apostasia

IL NUOVO CORSO BERGOGLIANO

«Egli andrà fin dentro il tempio di Dio, si metterà in trono con la pretesa di essere Dio». Nuova idolatria? eccessiva spettacolarizzazione della figura del papa: dal "Pastore tedesco" al nuovo corso "obbligatorio" bergogliano
di Francesco Lamendola 
Molte coscienze sono addormentate, anche fra i credenti; moltissime anime sono in pericolo: perché  il nemico sta arrivando, ma le sentinelle dormono, le porte sono spalancate, la città è sguarnita e giace immersa in un sonno beato.
Questa è la situazione attuale: nella società, fra i cattolici, nella Chiesa come istituzione. Molti, troppi, non si rendono conto di quel che sta accadendo; altri vedono e capiscono, ma tacciono: per disinteresse, per conformismo, per viltà; altri ancora vedono, capiscono e approvano, anzi, danno il loro contributo affinché la svolta diventi definitiva e irreparabile, affinché tutti i ponti vengano bruciati dietro le spalle, affinché si realizzi un vero e proprio colpo di mano ai danni della società e della Chiesa, senza che la gente se ne renda conto. La loro abilità consiste nell’insinuarsi subdolamente, piano, piano, simulando di essere quel che non sono e abusando della buona fede, della fiducia o dell’ingenuità dei molti.
Entro poco tempo, qualche anno, forse meno ancora, il giro di vite potrebbe essere tale da non consentire più rimedio. O ci si rende conto adesso di quel che sta accadendo, o sarà troppo tardi.

Vaticanlove

Il Dottor Stranamore in Vaticano

Avete presente il prototipo dello scienziato pazzo, tipo il Dottor Stranamore del film di Stanley Kubrick «Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba?». Ebbene, a volte la realtà si incarica di andare ben oltre la fantasia.
È il caso del professor Paul R. Ehrlich, entomologo americano della Stanford University, diventato celebre dopo aver pubblicato un libro, intitolato «La bomba della popolazione», nel quale, sulla base di accurati calcoli, faceva una previsione catastrofista: nel decennio dal 1973 al 1983 ben un quarto del genere umano sarebbe morto per fame.
Onde evitare una simile strage, Ehrlich scrisse che sarebbe stato necessario prendere provvedimenti draconiani, a partire dall’imposizione per legge, senza guardare ai diritti individuali, del controllo delle nascite obbligatorio e indiscriminato. E come somministrare le sostanza necessarie a impedire le nascite? Semplice: introducendo sterilizzatori nell’acqua potabile e nei cibi più comuni.

La “terza forza” modernizzante

I modernizzanti hanno difeso nascostamente il modernismoe lo hanno reso accettabile ai neo-tradizionalisti

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Come si prepara la rivoluzione religiosa

La Rivoluzione, specialmente religiosa, non è mai spontanea e nascente dal basso, ma è il frutto di una profonda preparazione ideologica, che pian piano giunge alla completa empietà: essa è il modernismo, il quale può essere definito il punto omega di tutte le eresie.
Fin verso l’Ottocento la Chiesa era attaccata apertamente da un insieme sette dichiaratamente empie e posizionatesi al di fuori della Chiesa: la massoneria, l’illuminismo, il liberalismo, che messe assieme costituiscono una sorta di “contro-chiesa”.
Tuttavia, a partire dall’Ottocento, la “contro-chiesa” o la “sinagoga di satana” (Apoc., II, 9) non era schierata unicamente nelle sette esplicitamente eterodosse; essa aveva anche infiltrato all’interno delle file cattoliche e del clero alcuni suoi “elementi coperti”: i cosiddetti “cattolici liberali”, che son stati definiti da Pio IX “più pericolosi della Comune di Parigi” proprio per il loro modo di fare ambiguo e non apertamente eretico, che inganna più facilmente gli spiriti dei semplici fedeli.

sabato 14 gennaio 2017

Prima che giunga il giorno della giustizia..?

Il Terzo Segreto di Fatima rivela la “Parusia intermedia”


IL FIGLIO SPIRITUALE DI MARIA NEL QUALE, “SOPRA IL MONTE”, È GENERATO PERFETTAMENTE IL CRISTO

«La S. Sede non si è ancora pronunciata in modo definitivo» e il problema è aperto alla libera discussione[1]. Con queste parole, l’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, card. Joseph Ratzinger, volle fare chiarezza sulla dibattuta questione della cosiddetta “Parusia intermedia”, cioè la Venuta di Cristo prima del giorno del Giudizio, della quale avevano scritto diversi Padri della Chiesa, fino ai più recenti apporti di valenti teologi[2]. Per prima cosa, si deve fare attenzione a non considerare questo concetto, la “Parusia intermedia”, come si si dovesse trattare di una manifestazione “teatrale” messa in cartello per i tempi finali; mentre piuttosto essa è la vera, grande forza che opera nell’umanità, per trasformarla e riempirla della vita di Cristo, mediante lo Spirito e – vedremo – concretamente, attraverso il suo sangue. Questo concetto, sul quale ritorneremo, è felicemente riassunto nell’espressione “transustanziazione del mondo”, adoperata di recente da S.S. Benedetto XVI. Alla venuta del Cristo fa esplicito riferimento San Paolo nella Seconda Lettera ai fratelli di Tessalonica: Prima (di essa) verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio.

Istruzione distrutta


SUPREMA SACRA CONGREGAZIONE
DEL SANT'UFFIZIO

Istruzione «Ecclesia Catholica»
agli Ordinari diocesani, sul «Movimento ecumenico»

La Chiesa Cattolica, pur non prendendo parte ai congressi ed alle altre riunioni ecumeniche, tuttavia non ha mai desistito - come molti documenti pontifici dimostrano - né mai in futuro desisterà di perseguire con particolare impegno e con assidue preghiere a Dio ciò che tanto sta a cuore a Cristo Signore, cioè che tutti coloro che credono in Lui «siano riuniti insieme» (Joh., XVII, 23).

La flotta maltese del papa

MALTA, COMUNIONE AI DIVORZIATI RISPOSATI, CONTRO IL CATECHISMO. NUOVE VOCI CHIEDONO AL PAPA UNA RIPOSTA DI CHIAREZZA AI DUBIA.

La conferenza episcopale maltese – cioè l’arcidiocesi di Malta, (Charles Scicluna, nella foto) e la diocesi di Gozo – hanno emanato un documento che si intitola: “Criteri per l’applicazione del capitolo VIII di Amoris Laetitia”. Nella nostra traduzione dall’inglese, recita così: “Attraverso il processo di discernimento, dovremmo esaminare la possibilità della continenza coniugale. A dispetto del fatto che questo ideale non è affatto facile, ci possono essere coppie che, con l’aiuto della grazia, praticano questa virtù senza mettere a rischio altri aspetti della loro vita insieme. D’altra parte, ci sono situazioni complesse dove vivere ‘come fratello e sorella’ diventa umanamente impossibile e crea un danno maggiore. Se come risultato del processo di discernimento, intrapreso con ‘umiltà, discrezione e amore per la Chiesa e il suo insegnamento, in una sincera ricerca della volontà di Dio e un desiderio di dare una risposta perfetta ad essa’ la persona separata o divorziata che sta vivendo una nuova relazione riesce, con una coscienza informata ed illuminata , a riconoscere e a credere che lui o lei è in pace con Dio, a lui o lei non può essere impedito di partecipare ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia”.

I doveri obbligano

“Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione”. Intervista al cardinale Caffarra


“La divisione tra pastori è la causa della lettera che abbiamo spedito a Francesco. Non il suo effetto. Insulti e minacce di sanzioni canoniche sono cose indegne”. “Una Chiesa con poca attenzione alla dottrina non è più pastorale, è solo più ignorante”.
di Matteo Matzuzzi (14-01-2017)
Bologna – «Credo che vadano chiarite diverse cose. La lettera – e i dubia allegati – è stata lungamente riflettuta, per mesi, e lungamente discussa tra di noi. Per quanto mi riguarda, è stata anche lungamente pregata davanti al Santissimo Sacramento». Il cardinale Carlo Caffarra premette questo, prima di iniziare la lunga conversazione con Il Foglio sull’ormai celebre lettera “dei quattro cardinali” inviata al Papa per chiedergli chiarimenti in relazione all’Amoris laetitìa, l’esortazione che ha tirato le somme del doppio Sinodo sulla famiglia e che tanto dibattito – non sempre con garbo ed eleganza – ha scatenato dentro e fuori le mura vaticane. «Eravamo consapevoli che il gesto che stavamo compiendo era molto serio. Le nostre preoccupazioni erano due. La prima era di non scandalizzare i piccoli nella fede. Per noi pastori questo è un dovere fondamentale. La seconda preoccupazione era che nessuna persona, credente o non credente, potesse trovare nella lettera espressioni che anche lontanamente suonassero come una benché minima mancanza di rispetto verso il Papa. Il testo finale quindi è il frutto di parecchie revisioni: testi rivisti, rigettati, corretti».

Le scialuppe di salvataggio della Tradizione cattolica si trovano vuote


Nel mondo di oggi un Santo potrebbe disperare
Ma basta un mezzo-Santo per sapere tornare a pregare.

Preghiera urgenteQuando il Titanic iniziò ad affondare nel 1912, è ben noto che le prime scialuppe di salvataggio calate in mare non erano piene come potevano, perché non ancora abbastanza passeggeri avevano preso sul serio le condizioni disperate della nave colpita. Ma non appena l’intera verità divenne ampiamente nota, il resto delle scialuppe si rivelò insufficiente per tutte le persone che dovevano salire a bordo. Ora l’affondamento del Titanic fu l’immagine che Dio mostrò al mondo moderno, ma non tutte le persone che vivono oggi ne colgono il significato, e così le scialuppe di salvataggio della Tradizione cattolica si trovano vuote piuttosto che piene. Non ancora abbastanza anime colgono l’intera verità sulla nostra disperata condizione, che richiede che noi si faccia ciò che è necessario fare – pregare con urgenza.

La contraddizion che nol consente

MA E' UN VESCOVO CATTOLICO ?

    Ma questo è proprio un vescovo cattolico? Nella sua diocesi è scoppiato uno scandalo enorme i fedeli sono disorientati: invece di nascondere le tradizioni cattoliche non avrebbe dovuto custodire il suo gregge con più attenzione?
di Francesco Lamendola  





Monsignor Claudio Cipolla è vescovo di Padova dall’estate del 2015, quando fu catapultato da quel di Mantova nella città del Santo, inaspettatamente, sull’onda del “nuovo corso” bergogliano: come quelli di Bologna e di Palermo, anche lui veniva dal basso e ha “bruciato” candidati ben più agguerriti, sul piano dei titoli, essendo – come subito si è detto, vantando una sua pretesa, e indimostrata, superiorità evangelica – un semplice “prete di strada”. Insomma, è stato papa Francesco a volerlo a capo di quella diocesi, e a volercelo fortemente, per una completa sintonia con le sue idee; tanto è vero che, fresco della sua nomina, nel dicembre 2015, in clima di Presepio e canti natalizi, e a proposito del Crocifisso, si è reso protagonista di queste dichiarazioni, subito riprese e diffuse con grande enfasi dalla stampa a livello nazionale:

Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità. Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari anche la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbero come ovvio. Se fosse necessario per mantenere la tranquillità e le relazioni fraterne fra di noi, io non avrei paura a fare marcia indietro su tante nostre tradizioni.

Senza forse e senza ma




SINODO SUI GIOVANI. PRESENTATO IL DOCUMENTO. LA SANTITÀ NON È MAI NOMINATA. FORSE INTERESSA POCO…:-)



Oggi è stato reso pubblico il documento preparatorio del Sinodo dei Vescovi, la XV assemblea generale ordinaria, che avrà come tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
E’ uno svelto volumetto di circa 70 pagine, che alla fine contiene un questionario suddiviso per continenti e destinato alle varie conferenze episcopali.
L’abbiamo letto, e ci hanno colpito alcune caratteristiche.
La prima. In tutte le settanta pagine non si fa riferimento alla santità, come un modello da proporre, un obiettivo da raggiungere, qualche cosa per cui spendersi e lottare. L’unica volta che questo termine è citato, è a pagina 50, quando si dice: “La Chiesa stessa è chiamata a imparare dai giovani: ne danno una testimonianza luminosa tanti giovani santi che continuano a essere fonte di ispirazione per tutti”.
E così, anche quando il documento parla di figure di riferimento sono descritte come “vicine, credibili, coerenti e oneste”; oppure “credenti autorevoli, con una chiara identità umana, una solida appartenenza ecclesiale, una visibile qualità spirituale, una vigorosa passione educativa e una profonda capacità di discernimento”.
Insomma, la santità non sembra interessare né come obiettivo né come caratteristica necessaria per ispirare i giovani.

Non ci si può opporre a Dio


Come il chicco di grano

«Che cosa credete che facevamo in seminario?». Questa volta, nonostante le apparenze, non è una vergognosa ammissione. È la candida “confessione” di un giovane sacerdote cui il vescovo ha minacciato la sospensione a divinis qualora si azzardi a celebrare in rito antico. «Lei sa celebrare la Messa tradizionale, Padre?», è stata la spontanea reazione. «Certo, ho imparato durante gli studi. Che cosa credete che facevamo in seminario?». Grandioso. C’è tutto un movimento sotterraneo che sta crescendo silenziosamente fra seminaristi e giovani preti, sotto il naso di quella nomenklatura al potere che come una banderuola, quattro anni fa, ha repentinamente quanto radicalmente cambiato orientamento. Non ci si può opporre a Dio. Ecco i veri segni dei tempi di cui si riempiono la bocca nei loro stanchi ritornelli, che nessuno vuol più sentire. Poi si rompono il capo per capire come mai i ragazzi scappino dalle parrocchie appena ricevuti i sacramenti…


venerdì 13 gennaio 2017

Interpretazione cattolica


Se non avessi ormai raggiunto una certa età, e dovessi ancora occuparmi della cura d'anime in una parrocchia, probabilmente non avrei né tempo né voglia di commentare le peregrine affermazioni che ci giungono quotidianamente da Santa Marta. Anzi, anche ora che posso dedicarmi allo studio e alla preghiera, mi riesce estremamente penoso leggere certi spropositi, soprattutto quand'essi coniugano la pervicace predicazione dell'errore con vere e proprie falsità. E' il caso del fervorino del 10 Gennaio, puntualmente recensito da Radio Vaticana.

Premetto che non conosco quale sia l'ordinamento delle letture nel rito riformato, visto che per grazia di Dio seguo solo la Liturgia cattolica, e questo da ben prima dell'Indulto di Giovanni Paolo II e del Motu Proprio di Benedetto XVI. Ho dovuto quindi chiedere ad un confratello lumi al riguardo, scoprendo che il 10 Gennaio era martedì della I settimana del Tempo Ordinario, anno dispari. L'Ordo appeso nella mia sacristia indica invece la Messa del martedì nell'Ottava dell'Epifania, con la commemorazione di San Pietro Orseolo, Confessore. 

E soprattutto buttiamo via la Fede cattolica..

La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Prima parte. Buttiamo via Leone X e Pio XI 

E soprattutto buttiamo via la Fede cattolica, per abbracciare una nuova “fede” fatta di caramellosa fratellanza contrabbandata per carità. In fondo, si rischia solo la dannazione eterna.
di Paolo Deotto

Dal 18 al 25 gennaio si celebrerà la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”. Iniziamo un piccolo viaggio nei testi ufficiali, tratti dal sito della Santa Sede, per capire meglio cosa ci aspetta.
Chi è cattolico non ha di norma dubbi su cosa voglia dire “unità dei cristiani”. L’enciclica Mortalium animos (di cui riportiamo in calce un significativo passaggio) di Papa Pio XI è di una chiarezza assoluta: “Non si può altrimenti favorire l’unità dei cristiani che procurando il ritorno dei dissidenti all’unica vera Chiesa di Cristo, dalla quale essi un giorno infelicemente si allontanarono”.
Appunto, chi è cattolico non ha dubbi. È quindi lecito chiedersi a quale “religione” appartengano i signori del PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELL’UNITÀ DEI CRISTIANI (e chi li dirige e approva), che hanno tra le altre cose stilato il documento “Testi per La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e per tutto l’anno 2017”, del quale vi proponiamo alcuni passaggi interessanti.
Prima di passare a questa lettura, ci sembra utile ricordare, dato l’abbraccio “ecumenico” oggi imperante, che tale Martino Lutero fu scomunicato il 3 gennaio 1521 da Papa Leone X, con la bolla Decet Romanum Pontificem.

La banalizzazione dell’eresia

CHE COSA E' LA CHIESA ?

    Chiesa, neochiesa e contro-chiesa in tempi di apostasia strisciante. Un problema nuovo: bisogna saper bene che cos’è la Chiesa, per poterla più facilmente riconoscere e distinguere da ciò che chiesa non è 
di Francesco Lamendola





  
Che cos’è la Chiesa?

È necessario averlo ben chiaro, specialmente di questi tempi: tempi di apostasia diffusa, strisciante, e, spesso, veicolata proprio dall’alto, dai pastori, da quelli che dovrebbero custodire la fede e aiutare il loro gregge a coltivarla e conservarla. I pastori, infatti, non sono i proprietari del gregge, ma dei semplici operai: il padrone, il solo e unico, è Gesù Cristo. Dunque, bisogna saper bene che cos’è la Chiesa, per poterla più facilmente riconoscere e distinguere da ciò che chiesa non è: e questo è un problema nuovo, che non esisteva fino a meno di due generazioni fa, perché la Chiesa, nel corso dei secoli, ha mancato più volte sul piano morale, mai, però, su quello dottrinale; sul piano dottrinale, anche i peggiori papi della storia, come Alessandro VI Borgia, son rimasti nel solco dell’ortodossia e, sia pure indegnamente, hanno preservato la sana dottrina da errori ed eresie.