ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 10 maggio 2017

La potenza del manto protettore di nostra Madre

Il 13 maggio apparve Maria...
Documentario sulle apparizioni!

19:09

youtuber265 il 8 maggio 2017. Documentario sulle apparizioni della Madonna di Fatima...Cent'anni dall'apparizione di Fatima! Roma, 13 maggio 2017

Fatima ci insegna a scrutare il Cielo


(di Roberto de Mattei, in Radici Cristiane, n. 121 – febbraio 2017) Le apparizioni di Fatima del 1917 ci trasmettono, cento anni dopo, ancora molti insegnamenti. Uno di questi è l’invito a saper leggere i segni del Cielo. A Fatima ogni apparizione della Madonna ai tre pastorelli fu accompagnata da fenomeni atmosferici.

Il vero “nodo” di La Salette

ROMA PERDERA' LA FEDE

    E diverrà la sede dell’anticristo. Se ancor oggi si parla relativamente poco di La Salette è perché Maria ammonisce i peccatori impenitenti che il destino che li attende è l’inferno e questo anche oggi non piace 
di Francesco Lamendola  





Il 19 settembre 1846 due pastorelli adolescenti, la quindicenne Mélanie Calvat e l’undicenne Maximin Giraud, mentre pascolavano le mucche su una montagna vicino a La Salette, nel dipartimento dell’Isère (regione  dell’Alvernia, Rodano e Alpi), a 1.800 metri d’altezza, ebbero un’esperienza straordinaria. Apparve loro, in una luce sfolgorante, una misteriosa e bellissima Signora, che sedeva su una roccia, piangendo; poi ella si rivolse a loro e spiegò di essere addolorata per i peccati dell’umanità, che si stava allontanando da Dio, e affidò loro un messaggio da rendere pubblico, nel quale si chiedeva la conversione e si prometteva la salvezza per quanti si fossero pentiti, ma ricordava anche la terribile realtà del’inferno per i peccatori impenitenti; da ultimo (terza fase dell’apparizione) ella confidò a ciascuno dei due, separatamente, un segreto, che essi solo più tardi sarebbero stati autorizzati a comunicare al Santo Padre, indi sparì in cielo. La Signora non aveva mai detto di essere la Santa Vergine; i ragazzi, molto turbati, lo capirono in un secondo momento.

Senza por tempo in mezzo..

DUE NOTIZIE DA LEGGERE INSIEME. SU DROGHE E MIGRANTI.


Una: “Genova.- La  polizia di dogana sequestra 37 milioni di pastiglie di  droga, destinata all’ISIS in Libia”.
Seconda: “La Fondazione Soros promuove la legalizzazione delle droghe in tutto il mondo,  dice il capo dell’agenzia russa antidroga  FSKN” .
 Viktor Ivanov   ha parlato al canale tv  Russia 24  della recente ripresa delle iniziative per la legalizzazione delle droghe “leggere” e “ricreative”  nell’intero mondo occidentale.
Forse ci si sarà accorti come, all’unisono molte voci si siano levate in Italia, tutte  all’improvviso. “Roberto Saviano: è ora di legalizzare la cannabis”.  “Raffaele Cantone: Spinello legale, sottrae mercato alla criminalità”. Cantone è il presidente dell’Autorità Anticorruzione, ente palesemente inutile (vista la corruzione dilagante) ma ascoltatissimo  quando parla di  marijuana. E’ ora, è ora! E’ “l’urgenza estiva della Sinistra”, ironizza il Giornale: lo spinello va legalizzato.  “Il  25 luglio approda in Aula a Montecitorio la proposta di legge”. Così,  senza por tempo in mezzo.

A parte l’ottimismo iniziale

Il destino del papa russo, di Mauro Mazza

(di Gianandrea de Antonellis) E se il prossimo papa fosse russo? Si riuscirebbe finalmente a realizzare la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria, passaggio essenziale per l’avvento della pace nel mondo?
Partendo dall’ottimistica previsione di un conclave nel 2018, Mauro Mazza immagina che questo elegga l’arcivescovo di San Pietroburgo, che assume il nome di Metodio (Il destino del papa russo, Fazi, Roma 2017, p. 256).
A differenza del suo predecessore, il nuovo Papa non piace ai grandi potentati e alla massoneria. Non piace perché parla concretamente di difesa della Fede anziché di ecologia e non rincorre a quel vuoto sentimentalismo che «aveva annullato ogni specifica differenza tra papa e fedeli, tutto abbracci e scenette, buona domenica e buon pranzo…»,quando anche lo stesso Wojtyla «era riuscito a conservare sempre, fino all’ultimo giorno, quel suo carisma che incuteva rispetto e ammirazione in tutti: cardinali,vescovi, preti e laici» (p. 40).

Si direbbe che non voglia fare prigionieri..

E' MALVAGIO QUELL'UOMO ?

    Noi diciamo che è malvagia una persona la quale fa frequentemente del male agli altri che lo fa in piena consapevolezza perché vede perfettamente gli effetti del suo dire e del suo fare e tuttavia non si astiene dal farlo 
di Francesco Lamendola  





 Nelle sue relazioni quotidiane, ciascuno di noi cerca di farsi un’idea delle persone che ha di fronte, specialmente se deve entrare in relazione con esse in maniera personale, o sul piano professionale, o su quello del semplice vicinato, oppure su quello forse più impegnativo e coinvolgente di tutti, il piano sentimentale e affettivo. Chi non è affetto da una patologia psichica, come il masochismo o il sadismo, cerca istintivamente di relazionarsi, se lo può, con persone che lo facciano stare bene, o che, quanto meno, non lo mettano frequentemente a disagio, o in difficoltà, o in imbarazzo. Ci sono persone verso le quali nutriamo stima  rispetto, ma che non vorremmo come amiche e che non ci piacerebbe neppure avere come colleghi di lavoro o come vicini di casa. Ci sono persone che naturalmente cerchiamo di evitare, perché hanno un qualcosa, non sempre del tutto esplicito, che provoca in noi sentimenti di ansia, di tensione, di turbamento o d’irritazione; così come ce ne sono altre di cui cerchiamo la compagnia, perché, vicino a loro, sentiamo un senso di pace, di serenità, di accoglienza e di distensione. Specialmente chi è dotato di una più accentuata sensibilità, percepisce, a volte di primo acchito, benessere o malessere in presenza di certe persone.

Ubi stat virtus?

Le virtù di Bergoglio


indexNonostante ormai sia evidente che, se l’ “effetto Bergoglio” c’è, è il contrario di quello che proponeva, alcuni anni fa, il professor Massimo Introvigne (i fedeli a messa non aumentano ma diminuiscono), forse cercare di capire perchè la chiesa oggi sia così divisa può avere un significato. A costo di comparire nuovamente in una delle liste di proscrizione stilate
dai nuovi papisti di RepubblicaCorriere della sera, StampaEspresso… tutti giornali arruolati nella difesa ad oltranza di Bergoglio, almeno quanto erano attivi nell’attacco sistematico a Benedetto, proverò ad analizzare alcune delle evidenti virtù di Bergoglio, all’origine del malessere di moltissimi cattolici.

«Ciao, Gesù»

Chiesa come la luna, riflesso del bagliore di un Altro
«T’hanno staccato da tutti i muri, povero Gesù mio». La frase di Renato Zero, detta durante il programma Amici di Maria De Filippi, su Canale 5, da giorni sta facendo il giro del web. Nel corso di un’intervista la conduttrice ha tirato fuori da un baule oggetti appartenenti al suo ospite e decisivi per la sua vita, tra cui un rosario con un grande crocifisso, ed è stato a questo punto che il cantante ha pronuciato la frase in apertura. Per poi aggiungere: «Questa non è soltanto un’icona. A me m’ha dato tanto Gesù, soprattutto Gesù più che Dio, perché Gesù era un uomo, era vulnerabile. Dio è molto in alto, molto irraggiungibile, ma Lui è venuto, pensate, fino a qui. Ricordatelo ogni tanto come faccio io nelle mie canzoni».

Il «sacerdozio per tutti»!?

Futuro Sinodo sulla Vocazione e i giovani:gli omosessuali all’assalto del sacerdozio


Il mondo arcobaleno parte all’assalto del sacerdozio! Dopo il «matrimonio per tutti», per costoro è giunto il tempo di rivendicare il «sacerdozio per tutti»!

Dopo l’apertura al sacramento dell’Eucarestia per tutti, promossa nella Esortazione Amoris Laetitia, sbocco deplorevole ma nella logica dottrinale lassista dei due Sinodi sulla Famiglia, è arrivato il turno di rivendicare per tutti il sacramento dell’Ordine.

Nell’ottobre 2018 si svolgerà, secondo il voler di Papa Francesco, un nuovo Sinodo di vescovi avente per tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Allo scopo di preparare questo prossimo incontro episcopale mondiale, ogni diocesi riceverà un questionario per poter raccogliere i pareri e le idee del maggior numero di persone.

La giornata non sarà assolata?

RIPRENDE   LA PUBBLICAZIONE DELLA RIVISTA 
Divinitas 
9 maggio 2017
Dopo l'Appello a favore della pubblicazione della nuova Rivista  
Divinitas Verbi - Quaderni di Epistemologia Teologica
che avrebbe dovuto costituire la continuazione della vecchia prestigiosa rivista
Divinitas diretta da Mons. Brunero Gherardini

ci giunge notizia - oggi 9 maggio 2017 - che 
Divinitas
 riprenderà le pubblicazioni con un nuovo Direttore.

La notizia ci arriva dal Dott. Rodolfo Abati, che ci trasmette copia di una lettera firmata da Mons. Brunero Gherardini e inviata ai vecchi abbonati di Divinitas.
Lo stesso Dott. Rodolfo Abati ci ha fatto pervenire una sua nota.

Pubblichiamo entrambi i documenti, che possono essere anche scaricati in formato pdf.

Come apparirà chiaro anche ai nostri lettori, in questa questione qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Non è nostra intenzione entrare nei particolari, che peraltro non conosciamo, tranne quanto scritto in questi documenti, ma riteniamo sia il caso di far notare che nel primo Appello si parla di “diritti” trasmessi a Mons. Livi, nel gennaio 2016, con una “scrittura privata”, mentre nella presente notizia si parla degli stessi “diritti” trasmessi a Mons. Schmitz, nel giugno 2016, con “atto notarile”.  C'è da pensare che questo spieghi perché la nuova rivista annunciata abbia preso il nome di Divinitas Verbi: si tratterebbe di due riviste diverse.
Se a questo si aggiunge che la lettera di Mons. Gherardini non porta alcuna data - quella del 22 novembre ci è riferita qui dal Dott. Abati - siamo portati a considerare che ci troviamo di fronte a qualcosa che ha tutta l'aria di un mezzo pasticcio. Peccato!

L'unica cosa che ci tocca aggiungere, per dovere di onestà, è che queste due nuove iniziative sembra proprio che non nascano sotto buoni auspici. Noi facciamo gli auguri ad entrambe, ma se il buon giorno si vede dal mattino, è molto probabile che la giornata non sarà assolata.

martedì 9 maggio 2017

Questa profezia non è condizionata

Fraternità Sacerdotale San Pio X Centenario delle Apparizioni di Fatima:13/14 Maggio 2017 Priorato di Albano Laziale


"Il Mio Cuore Immacolato Trionferà!". Questa profezia di Nostra Signora di Fatima, a differenza della maggior parte delle altre, non è condizionata: essa si compirà e niente potrà impedire che ciò accada. Il Trionfo è una certezza. Conseguirlo è lo scopo per il quale la Madre di Dio ci sta rendendo visita da così tanto tempo. Alla fine, ci assicura la Madonna, il Suo Cuore Immacolato trionferà. Al culmine della battaglia tra il bene ed il male, fra la Chiesa (specialmente Maria) e il Dragone (Satana e i sui seguaci), la bontà sarà totalmente trionfante sulla malvagità. La battaglia sarà terminata. Il Maligno verrà sconfitto, la sua testa sarà schiacciata dal calcagno di Maria. La Donna vincerà.



“Rigidi onesti” e i “rigidi ipocriti”

A proposito di rigidità


Qualcuno dirà che voglio fare le pulci al Santo Padre. Il fatto è che quando un Pontefice — con i suoi buoni motivi che non sarò io a contestare — decide di abbandonare quell’aura sacrale che aveva finora avvolto la sua persona, per mettersi al livello degli altri, è inevitabile che, cosí facendo, si esponga a possibili critiche. Penso che questo Papa Francesco lo abbia previsto e che, tutto sommato, non solo non gli dia fastidio, ma gli faccia pure piacere. È ovvio che, se un Papa non limita il suo magistero alle encicliche e ai discorsi ufficiali, ma ritiene utile tenere quotidianamente una meditazione a braccio sulla liturgia del giorno, qualcuno possa avanzare degli appunti alle sue riflessioni, che non sono — come ho avuto modo di dire in altra occasione — “magistero” propriamente detto, ma semplice esercizio del munus docendi della Chiesa, come nel caso di qualsiasi altro sacerdote. Ciò che conta è che, se si fa una legittima critica, essa si mantenga nei limiti della buona educazione ed entro i parametri previsti dal diritto:
In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, [i fedeli] hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l’integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l’utilità comune e la dignità delle persone (can. 212, § 3).

Falsi pastori che tradiscono il gregge

METICCIATO E FUTURO DELL'ITALIA

    Monsignor Perego non solo predice, ma prescrive il meticciato quale futuro dell’Italia. E' evidente che, se il popolo italiano si sta estinguendo, l’ingresso di un incessante flusso di migranti ne affretterà solo la fine 
di Francesco Lamendola  




Non perdono un’occasione per sparare le loro bordate; non trascurano il più piccolo spiraglio per andare all’attacco e imporre con prepotenza, e con assoluto disprezzo delle opinioni altrui, la loro visione della società futura, anche molto al di là e molto al di fuori dell’ambito di loro competenza, che è, o dovrebbe essere, quello spirituale e religioso: tale è lo stile dei cardinali e dei vescovi della neochiesa massonica al tempo di papa Bergoglio.
Le ultime bordate le ha sparate il nuovo vescovo di Ferrara, Gian Carlo Perego, che è anche il Direttore generale della fondazione Migrantes, organismo della Conferenza Episcopale Italiana che si occupa dei “migranti” e dei “profughi” – ci sia lecito virgolette queste due parole, visto l’abuso inaudito che se ne fa nel linguaggio corrente del buonismo politicamente corretto – che giungono in Italia. A Ferrara, monsignor Perego c’è andato in sostituzione del vescovo Luigi Negri, sostenitore di una linea più vicina al sentire del pontificato di Benedetto XVI e, dunque, rappresentante del “vecchio”; mentre Perego è un uomo del nuovo corso bergogliano, e papa Francesco ha voluto metterlo proprio lì per sottolineare una rottura, una netta discontinuità rispetto al suo predecessore.

«Risorgerà, vi dicevo…»

Summorum Pontificum compie 10 anni chi crede s’armi e combatta



Chi può non manchi: 14-17 Settembre a Roma per il Pellegrinaggio, al termine dell’articolo, il link al programma.
Chi ha seguito le vicende oramai storiche della così detta “Messa antica”, conosce perfettamente il travaglio che Essa ha subito. Qui vogliamo rivolgerci soprattutto al cuore dei nostri Lettori, a quanti sono a digiuno sui fatti, a quanti ben conoscono gli eventi che si sono succeduti anche per fare un bilancio che, è bene evidenziarlo, è tutto in positivo a cominciare proprio dal sacrificio e dalle persecuzioni contro chi ha lottato (e lotta) per il funzionamento di questo Rito “di sempre”, come ci piace giustamente chiamarlo.
In questo link, nel paragrafo “L’apostasia prese il sopravvento“, troverete la descrizione drammatica del gesuita Padre Malachi Martin, di cosa accadde da una domenica all’altra: «Quando la violenza dei venti fu passata e spuntò il nuovo giorno, la gente si guardò in giro e scoprì all’improvviso che il latino universale della messa non c’era più. Ma non era tutto: anche la messa non c’era più. Al suo posto c’era un nuovo rito che assomigliava all’antica messa come una capanna assomiglia a una dimora palladiana… (..) In molte chiese, membri della congregazione furono espulsi immediatamente per “disturbo alla celebrazione” perché avevano osato genuflettersi o, peggio, inginocchiarsi, per prendere la santa comunione. Per espellere coloro che non volevano allontanarsi fu chiamata la polizia.»

La lotta tra il bene e il male?

"Messa" luterana ispirata alla Saga Star Wars



01:02

Nel quartiere "Mitte" di Berlino, la chiesa protestante luterana di Zion ha sorprendentemente celebrato la consueta messa della domenica in tema con la popolarissima saga cinematografica "fantasy" per creare un parallelismo con la lotta tra il bene e il male. I due pastori hanno impugnato delle spade laser, mentre tra i banchi numerosi fedeli indossavano gli abiti e le maschere degli eroi "galattici"

www.repubblica.it/…/1


Senza vergogna

I teologi modernisti mostrano le carte: la lettura giusta di Amoris laetitia è contro Veritatis Splendor Lo ammettono. E' l'enciclica di san Giovanni Paolo II il vero "nemico" e la grande imputata colpevole di aver bloccato la teologia morale. Lo sostiene un fuoco incrociato di teologi à la page con in testa Andrea Grillo. "Veritatis splendor "sbaglia sugli assoluti morali e il rifiuto di un'etica della situazione e perché è un pronunciamento magisteriale sulla materia morale, che si vuole sganciata dalla Rivelazione. Amoris Laetitia interverrebbe per sanare la frattura". Ma le cose non stanno così perchè contraddirla significa intaccare l'unità della Chiesa.

Dopo il convegno “A un anno da Amoris laetitia. Fare chiarezza”, organizzato a Roma da La Nuova Bussola Quotidiana e dal mensile di apologetica Il Timone, c'è un fatto nuovo e interessante che si inserisce nel dibattito posto dai dubia che quattro cardinali hanno rivolto al pontefice sulle parti ritenute ambigue dell'esortazione apostolica. Un fatto e una domanda. Che meritano di essere conosciuti.

Ci sarà da vergognarsene?

LESSICO PAPALE
ovvero:l’omologazione al ‘politicamente corretto’


Non poteva non accadere anche questo, che, cioè, Papa Bergoglio ancora una volta si omologasse, con accenti veementi e risultati ameni, al ‘politicamentecorretto’. Diciamo di quel parlare, e pensare, che rifiuta termini di oggettiva, pertinente e talora forte connotazione sostituendoli con altri che tendono a sbiadirne ed edulcorarne l’impatto semantico e che, il più delle volte, sono perifrasi o diciture. Le classiche litoti.

Valga, ad esempio, il vocabolo “bidello” resuscitato come “operatore scolastico” o “cieco” – di cui è pieno il Vangelo – con “non vedente” o ‘prostituta’ con ‘donnina allegra’ e via elencando.



Sabato 6 maggio 2017, davanti ai ragazzi delle “Scuole della pace” ricevuti in Vaticano, riferendosi all’ordigno bellico statunitense, la famosa e funesta bomba MOAB (Massive ordnance air blast bomb), diversamente chiamata come “Mother of all bombs” (Madre di tutte le bombe e, probabilmente di tutte le bufale), il Papa si “è vergognato” dell’uso di ‘madre’, che è sinonimo di vita, accostato a una bomba. “La mamma dà vita e questa dà morte e noi diciamo mamma a quell’apparecchio. Che cosa sta succedendo?” (Il Giornale, 7 maggio 2017).
   

lunedì 8 maggio 2017

Una profezia incompiuta


FATIMA, DE MATTEI: LA PROFEZIA INCOMPIUTA. SEGRETO NON SVELATO. IL PERITO CALLIGRAFO CONFERMA: È LA MANO DI SUOR LUCIA.

Sabato prossimo, 13 maggio, cadono i cento anni dalla prima delle Apparizioni della Madonna a Fatima. Nelle settimane passate ci siamo occupati varie volte di questo tema, sia in relazione al libro di José Maria Zavala “El secréto mejor guardado de Fatima”, che al nostro “Il segreto non svelato. A cento anni dal futuro della Chiesa”, sia riportando un’intervista del cardinale Joseph Zen Ze-kiun. Oggi vi offriamo una breve intervista del prof. Roberto de Mattei sul significato attuale e futuro di Fatima; e qualche brano di un’intervista di Begona Slocker, il perito calligrafo del Tribunale di Madrid che ha eseguito una perizia sulla presunta parte non svelata del Terzo Segreto attribuendola alla mano di suor Lucia Dos Santos, la terza dei veggenti della Cova de Iria.

Senza che possa esserci alcun dubbio

Lettera aperta ai fedeli
di sette decani francesi della Fraternità San Pio X
e dei Superiori delle comunità amiche maschili
7 maggio 2017




La lettera è stata pubblicata sul numero di maggio del giornale Le Chardonnet ed è stata letta in diverse chiese e cappelle della Fraternità


Carissimi fedeli,

lo scorso 4 aprile, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei ha reso pubblica una lettera del suo Presidente, il cardinale Müller, relativa ai matrimoni celebrati dai sacerdoti della FSSPX. Esplicitamente approvata dal Papa, che ne ha ordinato la pubblicazione, questo documento intende regolamentare i matrimoni celebrati nel quadro della Tradizione cattolica.

In seguito a questa lettera, una vasta campagna di comunicazione, proveniente da ambiti molto diversi, vuole lasciar credere che con questo gesto il Papa riconoscerebbe puramente e semplicemente i matrimoni celebrati da noi, e cioè riconoscerebbe la validità di tutti i matrimoni che abbiamo potuto celebrare fino ad oggi. La realtà, ahimè, è ben diversa.

Dal momento che questa questione vi tocca da vicino, riguarda le vostre famiglie, i vostri figli in età di matrimonio, il vostro avvenire, noi ci teniamo a chiarire le cose, tanto sulla portata reale di questo documento romano, quanto sulla nostra attitudine.


Nel mondo dei sogni..

Critiche islamiche contro Al-Azhar. L'altra faccia del viaggio di Francesco in Egitto

imam
A distanza di una settimana dalla visita di papa Francesco in Egitto, molto si è detto su ciò che ha fatto lui. Poco invece su ciò che è accaduto sull'altra sponda, quella dell'islam.
Qui ha fatto testo il discorso del grande imam di Al-Azhar, lo sceicco Ahmad Al-Tayyib, pronunciato in arabo e leggibile integralmente nella versione ufficiale in inglese, in quest'altra pagina:
Al contrario di Francesco, che nel suo discorso immediatamente successivo ha ricondotto le violenze compiute in nome della religione a una "falsificazione idolatrica di Dio", con un'allusione non esplicita ma trasparente al terrorismo e alle guerre di matrice islamica, Al-Tayyib ha sostenuto che "non c'è una sola ragione logica che giustifichi" tali violenze se non "il commercio e la vendita delle armi", più l'oblio che la "civiltà moderna" ha calato sulle "religioni divine e le loro etiche immutabilmente stabilite".

Insegnare il silenzio


“Animare” la liturgia? No, grazie. Meglio servirla

    Entro in libreria e vedo numerosi «sussidi per l’animazione liturgica». Di fronte a questi testi resto sempre un po’ perplesso. Che cosa mai ci sarà da animare nella liturgia? Se devo essere sincero, le nostre liturgie a me sembrano già fin troppo animate, nel senso che ci vedo molta umana fantasia e poco raccoglimento, una certa confusione e poca adorazione.
Il chiacchiericcio che c’è in chiesa, prima dell’inizio della celebrazione, è rivelatore. Possibile che le persone non riescano a stare in silenzio nemmeno qui? Possibile che non si riesca più a distinguere tra uno spazio e un tempo ordinari e uno spazio e un tempo sacri?
Più che sussidi per l’animazione liturgica pubblicherei sussidi per insegnare il silenzio.

Volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso

 Supplica alla Regina del SS. Rosario di Pompei


Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti in questo giorno solenne, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.

Dal Trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso, su di noi, sulle nostre famiglie, sull’Italia, sull’Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell’anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.

O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino, e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono.

Ave Maria

Acriter et fideliter

                    


GUARDIA SVIZZERA: UNA ROSA PER FRANCESCO, LA SVEGLIA DI GRAF

Sabato 6 maggio è stata rinnovata la tradizione del Giuramento delle nuove guardie svizzere, stavolta in numero di 40. Per l’occasione la presidente della Confederazione Doris Leuthard è stata ricevuta in udienza dal Papa, donandogli una piantina di rose molto particolare. Due discorsi ‘forti’ del colonnello Christoph Graf, comandante della Guardia. La cerimonia in presenza dell’assessore della Segreteria di Stato mons. Paolo Borgia.
Sono i 40 gli alabardieri che hanno prestato giuramento come nuove guardie svizzere nella tradizionale cerimonia del 6 maggio, anniversario della morte di 147 commilitoni caduti in difesa di Clemente VII durante il Sacco di Roma del 1527. E’ un numero rallegrante (anche se il reclutamento permane difficile), sensibilmente superiore non solo a quello del 2016 (23 le nuove guardie) ma anche alle cifre registrate precedentemente (solo nel 2008 si erano raggiunte le 38 unità). Tra i 40, quattro gli svizzero-italiani (tre ticinesi e un grigionese di lingua italiana); hanno giurato in tedesco 23 alabardieri, 13 in francese, nessuno in retoromancio. Da ricordare che le nuove guardie hanno partecipato per la  prima volta a un corso di quattro settimane di istruzione nel centro militare di Isone (canton Ticino – vedi in questo stesso sito, rubrica “Svizzera”, “Guardia svizzera: accordo storico con il Canton Ticino”, 2 ottobre 2016).  

Delirio d'onnipotenza

UN UOMO MOLTO PERICOLOSO

    Il video shock: "Macron est un psychopathe" un’analisi controcorrente del professor Adriano Segatori psichiatra e membro della sezione scientifica di “Psicologia Giuridica e Psichiatria Forense” dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi  



domenica 7 maggio 2017

La buona strada


Fatima. Il rinnegamento degli inganni della modernità...
A Fatima la Madonna propone una via di conversione radicale che si presenta come conversione dal naturalismo alla Fede soprannaturale, dal primato dell’immanenza al primato della trascendenza, dal primato dell’uomo al primato di Dio.

Se l’evangelico messaggio di Fatima è un nutrito e santificante programma di spiritualità cattolica, indica anche con estrema chiarezza che l’umanità deve preparare la strada a questo programma di santità offerto dagli appelli della Madonna e dell’Angelo della Pace (“pars construens”) applicando un rimedio previo necessario (“pars destruens”) se si vuole intraprendere la strada di un’autentica conversione di vita. Questo rimedio previo ha tutto il valore di una predisposizione imprescindibile ed è la necessità di rifiutare, di rinnegare gli inganni della modernità ritornando ad una concezione della vita sacrale, alla stregua di quella che caratterizzò la Civiltà cristiana del Medioevo.
Infatti «a Fatima la Madonna ha fatto una lettura decisamente negativa della modernità [...]. Dare ascolto alle parole della Madonna di Fatima significa [...] rigettare la mentalità che è alla base degli aspetti rivoluzionari del mondo moderno; vuol dire intraprendere un cammino di conversione, nel senso proprio della parola, cioè un tornare indietro salvo poi riprendere la buona strada laddove si era lasciata. E la buona strada non è altra che quella della Civiltà cristiana, che si tratterebbe dunque di restaurare» (1).

Chi nuoce e chi no..

Nuoce gravemente alla salute eterna

Postato da 

Contro l'acidità di stomaco


THE POLITICAL POPE. UN LIBRO NEGLI USA ANALIZZA CRITICAMENTE IL PONTIFICATO DI BERGOGLIO.


Ci sembra interessante rilanciare qualche brano dell’intervista che Maike Hickson, di OnePeterFive, ha fatto a George Neumayr, autore del libro “The Political Pope”, e il cui sottotitolo è: “Come papa Francesco sta deliziando la Sinistra liberal e abbandonando i Conservatori”. Il libro di Neumayr, che è uscito il 2 maggio scorso negli Stati Uniti, è un’analisi critica dei primi quattro anni del regno di papa Bergoglio. Non sappiamo se e quando uscirà in Italia; ma certamente è un contributo al dialogo sulla situazione della Chiesa far sentire una voce come quella di Neumayr.