SE 5 VI SEMBRANO POCHE . . .
Dal discusso conclave del 1958 per l’elezione del papa dopo la morte di Pio XII all'elezione di Bergoglio del 13/3/2013: "Le 5 stranezze". Gregorio XVII o Giovanni XXIII? Siri delfino di Pacelli fu costretto a rinunciare?
di Francesco Lamendola
Dal 25 al 28 ottobre 1958 ebbe luogo un evento d’immensa importanza per la vita della Chiesa cattolica: il conclave per l’elezione del nuovo papa, dopo la morte di Pio XII. Da quel conclave uscì nuovo pontefice Giuseppe Angelo Roncalli, patriarca di Venezia, che assunse il none di Giovanni XXIII. L’intero conclave si svolse in un’atmosfera molto tesa: Roma era stata turbata da alcune rivelazioni scandalistiche sui particolari più macabri relativi all’imbalsamazione del corpo di Pio XII, e, nell’assemblea dei cardinali elettori, vi era una forte dialettica fra “conservatori” e “progressisti”. Tutti sapevamo che il “delfino” del defunto pontefice era Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, suo fidato consigliere e collaboratore, che all’epoca aveva solo 52 anni, e, proprio per questo, non piaceva ai “progressisti”, i quali avrebbero preferito che la scelta cadesse su di un cardinale anziano e dalla personalità modesta, in modo da porre un pontificato “di transizione” fra quello di Pio XII e il prossimo, al quale sarebbe stato rinviato lo scontro decisivo tra le due tendenze. Comunque, più tardi, corse voce che, il giorno 26 ottobre, fosse stato eletto proprio Siri, e che questi avrebbe accettato e scelto il nome di Gregorio XVII; ma, pochi minuti dopo, sarebbe stato obbligato a rinunciare e, al suo posto, sarebbe stato eletto Roncalli, che era sostenuto compattamente dai cardinali francesi e che, di anni, ne aveva settantasette.