ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 14 settembre 2017

Voi vorreste distruggere il culto dell’universo?

LA CROCE


[J. – J. Gaume: “Catechismo di perseveranza”, vol. IV, Torino, 1881]
 Devozione alla Croce. — E noi pure, figli della Chiesa cattolica, noi pure dobbiamo venerare la Croce, come il figlio bennato onora il ritratto del proprio padre, o piuttosto come onora il pegno più affettuoso dell’amor suo. Lasciamo che i mondani a loro talento accusino la Religione di rattristarci incessantemente con il porci dinanzi agli occhi un oggetto funesto. Ingannati! non vorranno mai essi persuadersi che la croce è tutto per il Cristiano fedele, e che gli compendia la bontà, la gloria, la sapienza di Dio? – Dall’alto della Croce Gesù Cristo ha dato la pace alle persone dabbene e anzi tal pace, che l’intero mondo de’ malvagi non potrebbe strappare dal loro cuore; dall’alto di quella Croce il Figlio di Dio, sacrificatore e vittima, invitando a sé tutti i giusti, ravvicinando la terra al cielo e il cielo alla terra, ci ha insegnato a soffrire e a morire. E di quella Croce per mezzo della quale Gesù Cristo ha trionfato della morte, di quella Croce che assegna un premio alla virtù e le assicura la sua immortale ricompensa; di quella Croce, segno di stretto e santo vincolo per tutti quelli che sono battezzati in Gesù Cristo, vale a dire per la più gran parte degli uomini; di quella Croce, io dico, voi vorreste distruggere il culto dell’universo? 


Jorge lutero


Tutte le ragioni del professor Seifert, licenziato per troppa fedeltà alla Chiesa


La recente cacciata, ad opera dell'arcivescovo di Granada, del professor Josef Seifert, 72 anni, austriaco, insigne filosofo cattolico, dalla sede spagnola dell'Accademia Internazionale di Filosofia fondata dallo stesso Seifert con sede centrale nel Principato del Liechtenstein, è forse il più drammatico lascito di "Amoris laetitia".
Perché è proprio per aver osato criticare alla luce della "pura logica" un passo di questo documento di papa Francesco che Seifert è stato messo al bando.
Il passo è il seguente, tratto dal paragrafo 303 dell'esortazione postsinodale:
"La coscienza può riconoscere non solo che una situazione non risponde obiettivamente alla proposta generale del Vangelo; può anche riconoscere con sincerità e onestà ciò che per il momento è la risposta generosa che si può offrire a Dio, e scoprire con una certa sicurezza morale che quella è la donazione che Dio stesso sta richiedendo in mezzo alla complessità concreta dei limiti, benché non sia ancora pienamente l’ideale oggettivo".
La tesi di Seifert è che a rigor di logica "Amoris laetitia" finisce qui col sostenere che Dio può chiedere, in talune circostanze, ogni tipo di azione cattiva, come l'adulterio, contraddicendo i suoi stessi comandamenti.
Con la conseguenza che una simile "bomba atomica teologica" minaccia di far crollare "l'intero edificio dell'insegnamento morale cattolico".

Roma dubiosa?

Eutanasia ok, Fratelli della Carità contro il Papa
Il ramo belga dei “Fratelli della Carità” ha deciso di sfidare apertamente la Santa Sede – e il Papa – e in un comunicato martedì ha annunciato la sua decisione di continuare a praticare l’eutanasia nei propri istituti. I Fratelli della Carità gestiscono numerose case per persone che soffrono di problemi mentali. E nella primavera scorsa il Consiglio di amministrazione ha approvato la possibilità di offrire l’eutanasia ai loro pazienti anche se non malati terminali. 

Quali le armi per la battaglia?

"SCHIERE DELL'ALTISSIMO LEVATEVI!"_Una potente omelia di don Alessandro Minutella sulla militanza …


17:18

IN EVIDENZA:

« La militanza mariana, è questo che contraddistingue la spiritualità apostolica di san Massimiliano M. Kolbe ».

(...)

« Il bottino non è una contea, un regno. Il bottino di questa discesa in campo è la salvezza delle anime ».

“Il centro del papato non è il papa stesso”!


MÜLLER: IN VATICANO IL POTERE HA LA PRIORITÀ SULLA FEDE IN CRISTO. UNO SVILUPPO DA CORREGGERE.
  

Il cardinale Gerhard Müller nei giorni scorsi ha presentato in Germania il suo libro (Il Papa. Missione e mandato). A Mannheim, in un incontro organizzato da Gloria Thurn und Taxis al Reiss-Engelhorn Museen erano presenti anche mons. Georg Gaenswein e mons. Wilhelm Imkamp, direttore di un sito di pellegrinaggi, Maria Vesperbild. L’incontro – una specie di tavola rotonda – è stato moderato da uno storico della chiesa protestante, Christoph Markschies.
Il porporato, già Prefetto della Fede, ha fatto alcune dichiarazioni interessanti, in particolare sul rapporto fra magistero papale e teologia. Una “competenza teologica” profonda e organizzata deve essere il fondamento “dell’autorità magisteriale”. Come riporta il Tagespost, è possibile “basarsi solamente sull’ispirazione dello Spirito Santo? Un’idea che mette i brividi per il professore dogmatico. Müller si riferisce qui all’esempio di San Roberto Bellarmino (1542-1621); egli indicò a Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini, 1536-1605) in parole chiare la sua mancanza di competenza teologica.

Mi dissenta..!

Natività della Madonna. Una messa a punto


L'8 settembre di quest'anno abbiamo scritto sulla nostra pagina Facebook "8 settembre: nascita di Maria. Diffidate da chi si inventa altre date", riferendoci palesemente alla moda da poco diffusasi in ambito cattolico, per cui in realtà la la data settembrina sarebbe "solo" una data liturgica. La "vera" data per i motivi che poi vedremo, secondo i detrattori dell'8 settembre sarebbe il 5 agosto.
Questo tentativo surrettizio di sovrapporre un calendario mariano diverso da quello tradizionale, oltre ad essere fonte (come sempre) di confusione, è frutto di una mentalità anti litirugica e anti tradizionale che vorrebbe i sentori dei singoli o dei piccoli gruppi (perché tali sono rispetto alla Chiesa, anche se contassero milioni di persone), posti al di sopra delle tradizioni ecclesiastiche millenarie.

Personalmente sono stato sorpreso, assieme ad altri amici, da un articolo della Nuova Bussola Quotidiana dal titolo "La data della natività di Maria non è un dogma di fede", che appare un compendio della mentalità "innovatrice" che ha invaso negli ultimi 60 anni ogni ambito. Non stiamo portando un attacco alla Bussola, sia chiaro, che riteniamo il miglior quotidiano cattolico in circolazione, ma su questo punto ci sentiamo in dovere di dissentire.

Come Renzo di fronte al latinorum di don Abbondio

Libri liturgici Interpretare o applicare?
Il motu proprio di Papa Francesco sulla revisione dei testi liturgici non mette in discussione i principi delle traduzioni e raggiunge una maggior precisione in relazione ai Vescovi e alle Conferenze Episcopali. Inoltre sembra introdurre una buona disciplina. Ma essendo una materia con larghi margini opzionali non si deve introdurre il doppio binario che le leggi si applicano per "i nemici" mentre per gli "amici" si interpretano.

Magnum principium” è l’inizio della Lettera Apostolica in forma di motu proprio con la quale viene modificato il can. 838 del Codice di Diritto Canonico, data dal Romano Pontefice Francesco il 3 settembre e le disposizioni della quale entreranno in vigore il 1° ottobre. Tratta delle traduzioni e degli adattamenti liturgici. Nell’edizione ufficiale il motu proprio è accompagnato da una nota sulle fonti del can. 838 e da una successiva nota per “Una chiave di lettura” del segretario della Congregazione per il culto divino.

Dividendo in due ?

Mentre la Chiesa si protestantizza, i protestanti "si fanno" cattolici
Mentre il laicismo si radicalizza e l'islamismo nichlista perseguita la fede, un processo trasversale sta attraversando tutta la cristianità dividendo in due cattolici, protestanti e ortodossi. Il discrimine sono i principi non negoziabili su cui già Ratizinger aveva fondato il suo ecumenismo, ossia la verità sull'uomo difese dal catechismo della Chiesa Cattolica.

Sono ormai oltre 200 le firme di pastori e teologi evangelici alla dichiarazione di Nashville pubblicata in agosto per smontare l’egualitarismo femminista e l’ideologia genere, riaffermando le verità sull’uomo secondo una visione condivisa anche dalla Chiesa cattolica e ortodossa. Non a caso la dichiarazione è stata commentata con favore anche da molti intellettuali cattolici o persino ortodossi come l’autore di The Benedict Option, Rod Dreher, che ha commentato: “Non sono evangelico quindi non la firmerò, ma l’avrei fatto se avessi potuto. Appoggio la dichiarazione di Nashville e sono grato a questi evangelici che parlano così chiaro e con tanta forza in un momento di confusione e di codardia nella Chiesa”. 

mercoledì 13 settembre 2017

Per pagare colpe altrui


Sofferenza vicaria


Dai messaggi di Nostra Signora apprendiamo il ruolo decisivo di tanti aspetti oggi trascurati della vita cristiana e che invece vanno riaffermati, rispolverati, riscoperti, rivissuti: l’Eucaristia, il Santo Rosario, la preghiera del cuore, i Sacramenti tra cui soprattutto la Confessione, la partecipazione frequente e attiva alla Santa Messa, il valore e la necessità della riparazione, il sacrificio e la penitenza per purificarsi ed espiare i propri altrui peccati…
SAN PIO « VITTIMA VICARIA »:
“NON RIESCO PIÙ A TRATTENERE IL BRACCIO DI DIO IRRITATO”
Nel suo best-seller “Il segreto di Padre Pio”, il noto saggista Antonio Socci faceva questa significava riflessione:
« La cosa veramente sconvolgente, indicibile, è la sofferenza vicaria, l’esistenza di vittime che silenziosamente, da tutti ignorate, si caricano di sofferenze per pagare colpe altrui, espiano per tutti, liberando anche tante anime del Purgatorio. Questa opera è l’unico, grande movimento di liberazione, l’unica vera “teologia della liberazione” che renda felici delle moltitudini e che non provochi tragedie » (1).
Ciò che sorprende decisamente è prendere coscienza che, nei suoi messaggi al mondo, la Vergine Immacolata stia, ormai da tempo, estendendo la sua richiesta di immolazione e di offerta di sé a tante anime che, all’apparenza, non hanno nulla di speciale eppure ad esse la Madonna chiede un eroica sofferenza vicaria per placare l’ira del Giudice divino. Queste anime elette svolgono, così, la delicata e provvidenziale funzione di “parafulmini” della giustizia divina pagando per gli altri, perché il popolo sia risparmiato.

“Le idee balorde di quelli che non credono al diavolo”.


Credere al diavolo per sconfiggere l'apostasia
Il libro sull'esorcismo di Padre Amorth per vincere lo scetticismo 
attorno alla chiesa

Padre Amorth, vorrei riuscire a imitarti. Non come esorcista, ovvio, ma come fedele rimasto tale pur se circondato dall’infedeltà. Hai vissuto gli ultimi decenni della tua lunga vita assediato dallo scetticismo ovvero, siccome gli scettici erano preti, dall’apostasia. “Nella commissione dei cardinali addetti alla redazione del manuale per gli esorcisti nessuno aveva mai visto ed eseguito esorcismi. Per fortuna era presente anche Ratzinger: gli altri erano ferocemente avversi al mio ministero”. Leggo questo nel tuo libro postumo, “Il diavolo oggi. Le ultime parole di un grande esorcista” (Piemme), dove offri anche una spiegazione: 

Cuor di leoni e di pecora


Denuncia contro i vescovi belgi     
           

(di Christophe Buffin de Chosal) Un gruppo di cattolici belgi aveva inviato una denuncia al cardinale Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che è stata poi reindirizzata al cardinale Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, a causa dell’improvviso dimissionamento dello stesso cardinale Müller.
La denuncia riguarda il cardinale Josef De Kesel, arcivescovo di Malines-Bruxelles, e i vescovi francofoni del Belgio per aver, collettivamente, preso le distanze dal professor Stéphane Mercier, licenziato dall’Università Cattolica di Lovanio per aver definito l’aborto un omicidio. Invece di sostenere il coraggioso docente che ha solo ricordato la morale della Chiesa all’interno di un’istituzione cattolica, i vescovi belgi lo hanno abbandonato al linciaggio mediatico, affermando che la sua posizione era “grottesca”.

Grazie a chi?

Migranti, Ettore Gotti Tedeschi: "Nessuna svolta del Papa. Confusione e contrordine"

Emergenza immigrazione ed emergenze ambientali. Il Papa, di ritorno dal viaggio in Colombia, ha affrontato entrambi i temi dando, nel caso dell'accoglienza, anche l'impressione di una svolta. Ha fatto il giro del mondo il suo plauso per il nostro Paese, ma Bergoglio ha fatto ancora più notizia quando si è soffermato per la prima volta sulle modalità dell'accoglienza possibile: "Riceverli, integrarli ma anche fermarli se i numeri divengono insostenibili". IntelligoNews ha chiesto all'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi, un'opinione sul nuovo approccio del Papa in tema di arrivi, approfittando dell'occasione per una riflessione anche sui cambiamenti climatici e l'accostamento al Dio denaro...

“Dopo la tempesta demoniaca, verrà un divino raggio di sole”


CREDERE AI VEGGENTI – OPPURE AI NON-VEDENTI?


Torno da una vacanza in Grecia. Dove ho appreso che anche quest’anno centinaia di fedeli hanno vegliato, il 12 luglio, sulla tomba del santo Paisios dell’Athos,  che “dorme” nel monastero di San Giovanni Teologo presso Tessalonica. Paisios è morto il 12 luglio 1994. La sua tomba è meta di pellegrinaggi continui. Beatificato dalla Chiesa greca, è noto anche sul web per le clamorose profezie  che pronunciò su  una futura guerra mondiale. 

Tuffi e capocciate..?

Messori: i tuffi in Senna col mio amico Laurentin, il fastidio dei teologi e la certezza su Medjugorie
Lo scrittore ricorda il mariologo scomparso a 100 anni. "Osteggiato in ambito accademico dagli arroganti teologi che disprezzavano la mariologia, ma il capitolo su Maria della Lumen Gentium è suo". "Una volta su tuffò in Senna nuotando da sponda a sponda e mi raccontò del perchè non si occupò mai di Fatima". E su Medjugorie l'entusiasmo si fece certezza: "Ammetteva che la Madonna potesse non essere apparsa all'inizio, ma dopo no. Sul Podbrdo era certamente lei, si convinse dai frutti straordinari perchè è l'unico movimento di massa post conciliare che porta la gente alla fede".

Il bene e la salute delle anime dei fedeli


AUTORITA' E OBBEDIENZA        

È giusto obbedire, ma alla vera autorità. Oggi parliamo dell’autorità e del suo naturale corollario, l’obbedienza. Mettiamo subito le carte in tavola punto primo: l’autorità è necessaria, punto secondo: l’obbedienza è una virtù di Francesco Lamendola   

Oggi vogliamo parlare dell’autorità e del suo naturale corollario, l’obbedienza. E mettiamo subito le carte in tavola.
Punto primo: l’autorità è necessaria.
Punto secondo: l’obbedienza è una virtù.
Chi non è d’accordo, è un nemico della società ordinata e del vivere civile; che lo sappia o no, che lo voglia o no, è un irresponsabile e, forse un malvagio, o forse, semplicemente, uno sciocco; e, se per caso detiene una qualche sia pur minima forma di potere – anche un padre o una madre dispongono di un ceto potere sui figli, specie quando sono piccoli – è un seminatore di distruzione, una mina vagante che può esplodere e provocare gravi danni in qualsiasi momento, anche a scoppio ritardato, magari a distanza di anni.

El guru di una setta mondialista

Il messaggio versione New Age di Papa Francesco
per l’Expo 2017 di Astana la massonica





Padiglione della Santa Sede ad Astana


Le dichiarazioni di El Papa argentino riguardanti le molteplici questioni sociali, lasciano sempre molto perplessi. Ci si chiede se si tratta del Papa della Chiesa cattolica interessato alla salvezza eterna delle anime o il guru di una setta mondialista promotrice del futuro “benessere” dell’umanità tramite metodi naturalisti.

Il suo ultimo messaggio ai partecipanti della molto massonica Expo International 2017 organizzata ad Astana dal 10 giugno al 10 settembre nel Kazakistan, ed avente per tema “Le energie del futuro: Azione per la durabilità mondiale”, ha un sapore New Age garantito!

martedì 12 settembre 2017

Dipende da voi abbreviare i giorni delle tenebre.

Marienfried: la Consacrazione ed il Cuore Immacolato. Commento ad alcune sezioni del messaggio (seconda parte)


È mia intenzione, dopo la presentazione generale del messaggio di Marienfried proposta in alcuni post precedenti, fermare ora l’attenzione su diverse sezioni del messaggio che si riferiscono, direttamente o indirettamente, alla consacrazione mariana e al Cuore Immacolato di Maria. Propongo qualche breve commento per meditare e gustare lo splendido messaggio di Marienfried. 
« Io devo ritirarmi con i miei figli. Io compirò miracoli nel segreto delle anime, finché il numero delle vittime sarà completo. Dipende da voi abbreviare i giorni delle tenebre. Le vostre preghiere e i vostri sacrifici distruggeranno l’immagine della Bestia ».
« Il messaggio di Marienfried mette in evidenza un’altra cosa importante: viviamo ancora nel tempo della preparazione alla battaglia decisiva contro Satana. Nell’Apocalisse si parla della “Donna vestita di Sole”, che si sottrae al drago e fugge nel deserto (12,1-14). E a Marienfried Maria dice queste parole: “Ora devo ritirarmi insieme ai miei figli”. La Vergine Maria sin dal tempo del paradiso terrestre è l’antagonista del serpente. E vive nascosta con i suoi figli che si sono posti sotto il suo manto: nella lontananza da ogni inquinamento con il mondo, Lei li prepara allo scontro con le forze del male » (1).
Di questo messaggio, due punti in particolare fanno riflettere.

Nome dolcissimo

                                                                                                                                      https://www.youtube.com/watch?v=Gi2CTnc3pL8
Il santo nome della vergine Maria, che significa stella del mare, si adatta perfettamente alla vergine Madre. Essa infatti, molto giustamente, è paragonata ad una stella perché come la stella emette la sua luce senza alterarsi minimamente, così la Vergine ha dato alla luce un figlio senza pregiudizio della sua verginità. E come la luce emessa non toglie nulla allo splendore della stella, così il Figlio non toglie nulla all'integrità della Vergine. Lei è dunque quella nobile stella sorta da Giacobbe, posta necessariamente al di sopra di questo mare, grande e profondo splendente per i suoi meriti, luminosa per i suoi esempi. O chiunque tu sia, che nel mare di questo mondo ti senti sballottato tra burrasche e tempeste, anziché appoggiato sulla terra, non allontanare lo sguardo dalla luce di questa stella. Pensa a Maria, invoca Maria, in modo da sperimentare in te stesso quanto giustamente fu detto : « E il nome della vergine era Maria ». Questo dolcissimo nome da molto tempo era onorato con speciale devozione in alcune parti del mondo cristiano. Il sommo pontefice Innocenzo XI, dopo la grande vittoria riportata a Vienna, in Austria, sul crudelissimo sultano dei Turchi, che minacciava di soggiogare i popoli cristiani, a perenne ricordo di un così grande beneficio, stabilì che si celebrasse ogni anno, in tutta la Chiesa, la festa del santissimo nome di Maria.
http://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl

I semi della dissoluzione


PSICOLOGIA DELL'APOSTASIA

L’apostasia silenziosa del nostro tempo è la forma più comoda, più facile, che milioni di ex cattolici hanno scelto per fingere di essere ancora cattolici; e un clero infedele con essi. Quando il magistero infallibile: fallisce 
di Francesco Lamendola   
  

Apostasia deriva dalle due parole greche apò, lontano, e stàsis, collocarsi, situarsi, e indica il fatto di ripudiare, apertamente e formalmente, la propria religione, di solito per convertirsi ad un’altra, oppure, almeno in teoria, per rifiutare qualsiasi altra fede e la stessa credenza in Dio. Non siamo del tutto convinti che apostasia sia la parola giusta per definire quel che sta accadendo nella Chiesa cattolica ai nostri giorni: infatti, se, da un lato, vi è indubbiamente un ripudio della fede, così come essa è sempre stata tramandata e dichiarata definitiva, dall’altro tale ripudio non avviene in maniera aperta, né, tanto meno, pubblica: è, piuttosto, un ripudio silenzioso e quasi tacito. Inoltre, gli apostati della Chiesa cattolica sono, in primissimo luogo, gli esponenti della gerarchia e un gran numero di sacerdoti: i quali, più che convertirsi e aderire ad un’altra religione, o ad un altro sistema di credenze, stanno cercando trasformare dall’interno la fede cattolica, quale essi, e tutti gli altri fedeli, l’avevano ricevuta, e quale era stata tramandata per duemila anni, sostanzialmente inalterata, soprattutto nei contenuti teologici e morali. Così, sviati da questo clero infedele, milioni e milioni di cattolici si sono trovati, a un certo punto, a seguire una dottrina e una morale che non erano più cattoliche, ma praticamente senza rendersene conto; anzi, con la ferma persuasione di essere cattolici nell’unico significato possibile della parola. Che il loro fosse una cattolicesimo adulterato, stravolto, rovesciato sulle sue basi, moltissimi non lo sapevano e non lo sanno tuttora: in fondo, i cattolici seguono i loro pastori con fiducia e senza sospetto; così sono sempre stati abituati a fare: ad insegnare la vera dottrina e la giusta morale, ci pensa il clero, ed essi lo seguono.

Love was love?


I gay si separano, ma l'unione civile non era il paradiso dell'amore?      

L’amore è amore, si diceva. Ma il matrimonio civile ormai è diventato l'anticamera dell'abbandono

I festeggiamenti per un'unione civile celebrata al Campidoglio (foto LaPresse)
Non sarà una notizia da prima pagina come invece è diventata, ma perché la fantasia è tanto colpita dalla prima separazione di una coppia omosessualelegatasi con unione civile? È questo il motivo: per anni la campagna arcobaleno si è fondata sull’equiparazione de facto fra tale nuovo istituto e il matrimonio, nonché sulla derivazione de jure del matrimonio dal solo sentimento dell’amore. L’amore è amore, si diceva, quindi indipendentemente dall’identità di chi si contraccambia deve essere garantito a tutti il diritto di portarlo a compimento convolando in giuste nozze. 

Esistono i lupi?


MA CHI GLI DOVEVA INSEGNARE LA CIVILTA’, AGLI STUPRATORI??

Scusate, pongo una domanda: da chi mai dovrebbero imparare gli immigrati il rispetto della donna, il pudore, la dignità cavalleresca? E chi la insegna ai giovani carabinieri?  Forse i manifesti e la pubblicità, inviti alla lussuria e alla esibizione sensuale? Forse la scuola? Le infinite agenzie d’informazione e di Stato che insegnano “La liberazione sessuale” come la ultima delle liberazioni di “tutti i tabù”?

Il caos non potrà che aumentare..


Dubia irrisolti: dopo un anno, urge la correzione formale


I dubia fra qualche giorno compiono un anno. Il 19 settembre 2016, quattro voci hanno umilmente chiesto a Jorge Mario Bergoglio di chiarire i passi più controversi del capitolo VIII dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, in particolar modo in merito all’accesso alla comunione ai divorziati e conviventi more uxorio.
Ad un anno esatto dalla missiva firmata dai cardinali Carlo Caffarra, Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke e Joachim Meisner, la situazione è sostanzialmente quella di uno stallo che non fa bene a nessuno; al papa, ai cardinali e, molto prima, non fa bene alla Chiesa. Perché il poker di porporati non si è espresso per bisogno di finire sotto i riflettori; i cinque “dubia” sono domande che devono ottenere una risposta, in quanto la posta in gioco è troppo alta. Ne va della verità degli insegnamenti della Chiesa.
Proprio per questo, i tentativi di sminuire il gesto dei quattro (gesto, di per sé, inusuale ma giustificato dall’eccezionalità e dall’importanza della materia) sono patetici; proprio per questo, contro Caffarra, Brandmüller, Meisner e Burke si è scagliata una gogna mediatica senza precedenti, che li ha accusati di essere “contro il papa”, “cospiratori” e chi più ne ha, più ne metta. Caffarra, recentemente scomparso, si diceva rammaricato di essere considerato un anti-papista. «Io sono nato papista, sono vissuto da papista e voglio morire da papista!» (qui). Eppure, c’è un minimo comun denominatore in questa vicenda: sia chi sminuisce e sia chi accusa acidamente i quattro, probabilmente, sa che Amoris Laetitia può anche essere uno strumento programmatico per la protestantizzazione della Chiesa e per la dissoluzione del sacramento centrale della vita cristiana: la Santa Eucaristia. Sappiamo che ciò fa comodo a molti, dentro le mura vaticane. Per questo, per qualcuno le domande dei porporati sono oltremodo scomode.

Eo Romam, iterum crucifigi?

Il colpo da maestro di Francesco:colpo finale per la FSSPX

Il clero moderno, per salvare l’istituzione, cerca di sbarazzarsi del messaggio”, scriveva Nicolás Gómez Dávila.

Oggi possiamo riprendere l’espressione adattandola: “Il clero della Fraternità San Pio X, per salvare l’istituzione, cerca di sbarazzarsi del messaggio”.
Cioè, mettere da parte il messaggio di Mons. Lefebvre: di stare lontani dalla Chiesa conciliare per rimanere cattolici.

Si è appena verificato quello che sembra essere il colpo definitivo dei modernisti per integrare la FSSPX nella Roma conciliare, allo scopo di disintegrarla.

“Cedere per vincere” è uno dei princípi che reggono lo Judo. Si tratta di utilizzare la forza del rivale, per batterlo squilibrandolo: il rivale crede di avere la vittoria, ma è subito vinto dalla spinta che esercita e che viene usata contro di lui.

I modernisti, in particolare Francesco, hanno usato questa abile tattica con la FSSPX: cedere per vincere. E sono riusciti ad attrarre la Fraternità fin sul loro stesso terreno, dove i Romani sono più forti.

lunedì 11 settembre 2017

Una terribile responsabilità.

Marienfried: la Consacrazione ed il Cuore Immacolato. Commento ad alcune sezioni del messaggio (prima parte)



E'mia intenzione, dopo la presentazione generale del messaggio di Marienfried proposta in alcuni post precedenti, fermare ora l’attenzione su diverse sezioni del messaggio che si riferiscono, direttamente o indirettamente, alla consacrazione mariana e al Cuore Immacolato di Maria. Propongo qualche breve commento per meditare e gustare lo splendido messaggio di Marienfried.

« Il mondo è stato consacrato al mio Cuore Immacolato, ma questa consacrazione è diventata per molti una terribile responsabilità. Io chiedo al mondo di vivere questa consacrazione. Abbiate una fiducia illimitata nel mio Cuore Immacolato! ».
La Madonna, qui, si stava riferendo alla consacrazione fatta da Pio XII nel 1942. Fu una vera consacrazione del genere umano al suo Cuore Immacolato, anche se non rispondeva a tutte le condizioni da Lei poste a Fatima perché ci fosse la consacrazione della Russia da Lei richiesta. Ma ugualmente si trattò di una autentica consacrazione pubblica fatta per iniziativa del Papa che pure portò i suoi frutti di grazia (la seconda Guerra mondiale fu abbreviata proprio per questa consacrazione, a giudizio di suor Lucia).

La Chiesa dei balocchi

Colpo di spugna



Sabato scorso è stato emanato il motu proprio Magnum principium, con il quale viene modificato il can. 838 del Codice di diritto canonico, riguardante le rispettive competenze di Santa Sede, Conferenze episcopali e Vescovi diocesani nell’ordinamento della liturgia. Il bollettino della Sala stampa della Santa Sede ha pubblicato il motu proprio insieme con una “Nota circa il can. 838 del C.I.C.” e un commento al motu proprio del Segretario della CCDDS.


Il can. 838 è formato da quattro commi: il primo ha un carattere generale; il secondo riguarda le competenze della Sede Apostolica; il terzo illustra il ruolo delle Conferenze episcopali; il quarto indica la funzione del Vescovo diocesano. Il motu proprio modifica i §§ 2 e 3, lasciando immutati il primo e l’ultimo comma.

Ecco il testo del canone nella sua stesura originale e nella nuova formulazione: