ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 2 marzo 2014

In ginocchio perchè confuso?!

"Il Card Kasper al Concistoro: un po’ confuso?"

Prendo un articolo di Simon De Cyrene apparso qualche ora fa sul blog Crocevia. Introduce molto bene la Conferenza "segreta" del Card. Kasper. C'è poco da aggiungere, dico solo che un'ipotetico cedimento per far fronte ad un problema pastorale, nella pratica vuol dire seppellire definitivamente il Sacramento stesso, e chi fa da anni corsi e pratiche matrimoniali lo sa bene! Sarebbe una catastrofe! Penso solo al lavoro sporco che i giornalisti (quelli che avrebbero fatto l'"altro Concilio") potrebbero fare di questa "falsa" misericordia pensata dal Card. Kasper. Già la DIGA (sacramento del Matrimonio) è danneggiata da spinte mondane ed egoistiche e diaboliche, una breccia seppur minima provocherà una reazione negativa e disgregatrice su tutta la famiglia umana! Dio ci scampi!

Il "teologo" che metterà in ginocchio la Chiesa

Kasper: «Donne a capo dei pontifici consigli»

Alcune giovani donne in una chiesa
(©REUTERS) ALCUNE GIOVANI DONNE IN UNA CHIESA

Nell'intervista ad «Avvenire» la proposta di portare ai vertici le presenze femminili. «In Curia ci sono troppi vescovi». E contro il carrierismo curiale, la proposta di mandati a tempo

«Il ruolo delle donne nella Chiesa va riconsiderato e integrato nella prospettiva del dinamismo sinodale e della conversione missionaria indicati dal Papa»: le donne possono essere coinvolte in ruoli guida nei pontifici consigli e nella futura Congregazione per i laici, in una Curia dove ci sono troppi vescovi e dove per contrastare il fenomeno del carrierismo si potrebbero introdurre mandati a tempo determinato, chiamando sacerdoti che hanno già un'esperienza pastorale alle spalle. È quando ha detto il cardinale Walter Kasper in una lunga intervista con Stefania Falasca pubblicata oggi su «Avvenire».

La teologia è per il popolo

        J.R.R.Tolkien era Anti-Luciferino: Ecco le prove

"Il bene e il male sono rimasti immutati da sempre, e il loro significato è il medesimo per gli Elfi, per i Nani e per gli Uomini. Tocca ad ognuno di noi discernerli, tanto nel Bosco d'Oro quanto nella propria dimora"
[Da ‘La Realtà in Trasparenza’ a cura di Humprey Carpenter e il figlio Christofer Tolkien]
La Trilogia de “Il Signore degli Anelli” pubblicata da John Ronald Reuel Tolkien a partire dal 1954 ha generato uno dei fenomeni culturali più eterogenei del ventesimo secolo.

Fantateologia,

quell'eresia dei fedelissimi di Benedetto

Davide Brullo nel romanzio Rinuncio svela i misteri dietro il ritiro di Ratzinger. E che cosa accadrà alla sua morte


«In ogni caso il mistero si infittisce», così Antonio Socci chiude una controreplica ad Andrea Tornielli dopo che nei giorni scorsi Joseph Ratzinger aveva chiarito con una lettera alla Stampa i dubbi circa le propria libera e «valida» rinuncia.







Dubbi che circolano da un anno, nonostante le smentite.

Oddio..!

Ma guarda! Il “Vetus Ordo” è lecito

… mai è stato proibito il vecchio altare e la celebrazione coram Deo, che non è un voltare le spalle al popolo… ma se anche fosse? Nostro Signore viene prima del popolo (che non è una divinità), prima di ciascuno di noi, alla faccia dell’egolatria di certi preti!

di Giovanni Lugaresi
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prtpglccTogliere l’altare “verso il popolo” e celebrare “con le spalle al popolo” è lecito. Lo ha ammesso (bontà sua!) anche il periodico in vendita nelle chiese italiane: Famiglia Cristiana.
 La “bella scoperta” la si fa notare su diversi siti internet, e questo sottolinea conseguentemente l’esistenza di una certa confusione nel mondo dei novatori cattolici. Perché dopo il Concilio si sono presi delle libertà spesso sconfinanti nelle licenze, negli abusi più incomprensibili – di proposito o inconsciamente?…

Confiteor..

La disputa sui “due Papi” 

2ppConfesso onestamente che la disputa sui “due Papi” mi appassiona molto poco. Non sono infatti un “nostalgico” di Benedetto XVI nè penso tanto meno che  “quando c’era lui…” la sana Dottrina albergasse maggiormente nella vita quotidiana della Chiesa.
I problemi di Fede e di governo erano sostanzialmente i medesimi e, al di là di alcuni pochi, pur se importanti, atti  oggettivamente coraggiosi del Pontefice, durante il regno di Papa Ratzinger non si è verificata alcuna reale inversione di tendenza rispetto alla deriva post-conciliare.
Come del resto osserva giustamente il prof. Roberto De Mattei dunque, oggi stiamo assistendo soltanto ad una impressionante accelerazione di un percorso già comunque ben delineato nelle sue linee programmatiche.

sabato 1 marzo 2014

Suore comari e un papa piacione



Domenica scorsa, come spesse volte mi capita quando ho la giornata festiva libera, ho fatto un giro senza fretta alla scoperta del territorio che mi circonda. Giunto in un borgo non lungi da Mantova, perla dei Gonzaga e Roma del Settentrione, come prima cosa ho visto una scenetta di paese: due comari e due suore che, beate beate, ridevano e scherzavano rumorosamente, come se fossero al mercato o ad una festa. Che c' è di male, direte voi, giustamente? Il piccolo -e non indifferente- particolare è che tale scenetta della domenica si sia svolta non sulla pubblica via, non sulle panchine del parco , bensì nella piccola, deliziosa chiesetta tardobarocca del paese.
In chiesa, nel luogo che per i cristiani dovrebbe essere il più sacro e degno di rispetto.

La lingua batte dove il dente duole.

 Non siamo soli a dolerci.

I progressisti hanno un angolo cieco, o il loro strumento manca di alcune corde e di alcuni toni.

Non possiamo non tornarci sopra. Lo schiaffo fa male e fanno molto male soprattutto le conseguenze che sembrano prospettarsi. Ricordo, come abbiamo già appreso che a seguito della visita ad limina dei Vescovi della Repubblica Ceca, Mons. Jan Graubner, di Olomouc, ha riferito alla sezione ceca della Radio Vaticana che il Papa gli ha detto:
[Jan Graubner:] Quando stavamo discutendo di coloro che amano l'antica liturgia e desiderano tornare ad essa, era evidente che il Papa parlava con grande affetto, l'attenzione e sensibilità per tutti per non fare del male a nessuno. Tuttavia, ha fatto una dichiarazione molto forte quando ha detto che capisce quando la vecchia generazione torna a ciò che ha vissuto, ma che non riesce a capire le generazioni più giovani che desiderano tornarvi.

LA PAPATA BOLLENTE

- SECONDO IL RACCONTO DI PADRE GEORG, RATZINGER DECISE DI DIMETTERSI GIÀ A LUGLIO DEL 2012: “GLI DISSI: SANTO PADRE, LEI NON PUÒ. PER PAPA FRANCESCO LE VERE PROVE DEVONO ANCORA VENIRE” - - -

“Quando il Papa mi rivelò che cosa aveva intenzione di fare, mi richiamò al dovere di attenermi al Sigillo e al dovere della confidenzialità papale. Papa Benedetto dovette affrontare difficili problemi, per Papa Francesco le vere prove devono ancora venire”…

Ciò che Dio ha unito.

 La rivoluzione culturale del cardinale Kasper

kasper_1716693a(di Roberto de Mattei su “Il Foglio” del 01/03/2014) “La dottrina non cambia, la novità riguarda solo la prassi pastorale”. Lo slogan, ormai ripetuto da un anno, da una parte tranquillizza quei conservatori che misurano tutto in termini di enunciazioni dottrinali, dall’altra incoraggia quei progressisti che alla dottrina attribuiscono scarso valore e tutto confidano nel primato della prassi. Un clamoroso esempio di rivoluzione culturale proposta in nome della prassi ci viene offerto dalla relazione dedicata a Il Vangelo della famiglia con cui il cardinale Walter Kasper ha aperto il 20 febbraio i lavori del Concistoro straordinario sulla famiglia. Il testo, definito da padre Federico Lombardi come “in grande sintonia” con il pensiero di Papa Francesco, merita anche per questo di essere valutato in tutta la sua portata.

Caecus major

Che cosa devo pensare, io fuori della comunione, dell’ostia ai peccatori?

Per me contano i segni. E in questo sono cristiano, i segni dei tempi, i presagi di fonte evangelica. La comunione ai divorziati risposati è un segno di aggiornamento molto disinvolto della chiesa, un poderoso mutamento di prassi se non anche di dottrina. Non ho niente di conservatore e di retrogrado da affermare, è da una vita che vivo senza scandalo in mezzo ai divorziati e alle famiglie spaiate in ogni modo, e il mio senso laico del peccato prevede atti peggiori, l’abbandono, il tradimento, il dolore comunque procurato, di un’ordinaria separazione seguita da divorzio e nuovo matrimonio, ma un’obiezione segnica ovvero logica ce l’ho.

Divorzio, chiesa e cardinali

Le ragioni di Marx per la pubblicazione del testo di Kasper (Accontentato)


Per il vescovo di Monaco e Frisinga “prudenza incomprensibile” sulla relazione che il Foglio presenta oggi

“Il fondamento teologico della relazione del cardinale Walter Kasper in apertura del concistoro straordinario sulla famiglia non può essere contestato”. A dirlo è l’arcivescovo di Monaco e Frisinga, il cardinale Reinhard Marx, da pochi giorni rientrato in Baviera dopo gli intensi appuntamenti romani conclusisi con la consegna delle porpore ai diciannove nuovi cardinali. Si dice stupito, il porporato progressista che siede sulla cattedra che fu anche di Joseph Ratzinger negli anni Settanta, che i cardinali abbiano deciso di mantenere segreto il testo dell’intervento di Kasper. Prudenza incomprensibile, aggiunge,  in virtù del fatto che non è stato il Papa a decidere di mettere sotto chiave la corposa relazione letta dal presidente emerito del Pontificio consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani.

Segni nell'aria


ANCORA SULLE COLOMBE DI PAPA BERGOGLIO



   

 Nel nostro intervento del gennaio 2014 esponemmo talune nostre riflessioni sull’evento verificatosi in piazza San Pietro la domenica 26 gennaio. I lettori ricorderanno che, dalla finestra dell’appartamento papale furono, da due fanciulli,  “lanciate in basso” – per espresso consiglio del pontefice -  due colombe le quali, subito avvistate  da un gabbiano e da un corvo  vennero assalite, una delle quali divorata dal gabbiano.

Lana non caprina (argentina)

A proposito dell’infallibilità pontificia… sommessamente. 
Leggendo qua e là, ci siamo imbattuti in una sorta di diatriba circa il corretto significato dell’infallibilità pontificia e il giusto rapporto che c’è tra il Magistero Ordinario Universale (MOU) e il Magistero Straordinario Infallibile (MSI).
La controversia verte sulla prevalenza dell’uno sull’altro: se l’inerranza dell’insegnamento sia conseguenza dell’infallibilità, o se invece ne sia la condizione. In particolare, si sostiene che, mentre l’inerranza del MOU è infallibile di per sé e quindi di fatto, l’inerranza del MSI è infallibile di diritto; tale che la prima sia conseguenza della seconda e non che ne sia condizione.

Memento homo, cosa segue alle aurore boreali?

venerdì 28 febbraio 2014

apostasia dal Vangelo


Rivoluzione e Tradizione

La serenità della fede e dell'immutabile dottrina, 

si rifletteva nel possesso della verità pieno di sicurezza

e di pace
”: come è dolce questo parlare.

E' la dolcezza stessa di Dio che dona nella Chiesa

quella serenità che ogni cuore cerca.



 Cosa fare quando tutto sembra immerso in una confusione tremenda? Cosa fare quando non sembra sussistere nulla di certo?

Partecipazione attiva dei fedeli?...


Hanno chiuso il Cielo




la chiesa in questi 50 anni ha coltivato 
una liturgia che celebra sempre di più l'uomo. La liturgia si è adattata al tempo. Risultato? Una tragedia! Dio e le cose eterne praticamente scomparse dalle chiese, Dio è uno, nessuno, centomila ....

Versus orientem!

L’UCRAINA E LA RUSSIA NELLA «POLITICA» DI MARIA A FATIMA

BAGNO NEL FIUME GIORDANODi fronte alla sinistra crisi che tormenta l’Ucraina, come cattolico legato alla Profezia di Fatima, sento il bisogno di meditare sulla sua passata storia cristiana e sul futuro del valente popolo che tanto patisce in questi tempi bui. 
Sappiamo che tale Profezia descrive il progetto divino per il mondo, centrato anche sulla nazione che può divenire il fulcro futuro della pace nel mondo: la Nazione la cui storica conversione al Cristianesimo è legata a quella dell’Ucraina, la Rus di Kiev.
Tale «piano», che richiama l’ostacolo (katéchon) all’Anticristo dei tempi finali, riguarda il potere frenante del male civile e religioso della Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (II, 2). Si tratta del disegno divino di un impero, com’era quello romano per Sant’Agostino. Questo piano può e deve orientare le preghiere e l’opera di conversione dei figli della Chiesa in vista dell’ordine e del bene nel mondo, dato che a Fatima è stato indicato il suo nome: Russia.

TV Novella duemila? O sorrisi e veleni tv?

Tv2000, per il dopo Boffo in pole le sorelle Buttiglione e l’outsider Ambrogetti

Dopo il licenziamento dell'ex direttore di Avvenire, al suo posto la Cei vuole una donna in linea con la richiesta di Papa Francesco di una maggiore inclusione femminile nelle attività della Chiesa. Tre i nomi possibili: Angela Buttiglione, sorella del politico Rocco, Marina Ricci Buttiglione, sorella di Rocco e Angela, e la storica vaticanista del Tg5 oggi in pensione Angela Ambrogetti


Tv2000, per il dopo Boffo in pole le sorelle Buttiglione e l’outsider Ambrogetti
Una donna alla guida di Tv2000. Per il dopo Dino Boffo, licenziato in tronco dalla Conferenza episcopale italiana lo scorso 14 febbraio e che ha annunciato una causa contro i vertici della Cei, i vescovi della Penisola vogliono una donna alla direzione della loro televisione. Tre i nomi in pole position. Angela Buttiglione, sorella del politico Rocco, ex direttore del Tgr, la testata giornalistica regionale della Rai (nella foto); Marina Ricci Buttiglione, sorella di Rocco e Angela, ex vaticanista di Tg5 ora in pensione; e Angela Ambrogetti, direttore del portale cattolicoKorazym.org, per più di quindici anni a Telepace e conduttrice di un programma settimanale aRadio Vaticana. Intanto, in attesa della scelta definitiva, a Tv2000 continua la direzione ad interim del 93enne monsignor Francesco Ceriotti.

Virtuale per i polli, crociato contro i nemici personali

vescovi
Lo si è capito dalla rara lunghezza del discorso – quattro o cinque volte i suoi abituali sermoni – che la questione trattata è di quelle che stanno più a cuore a papa Francesco.
Quando in ballo c’è la nomina dei vescovi, Jorge Mario Bergoglio dà il massimo di sé. “Ecco i vescovi che vogliamo avere”,  ha titolato a piena pagina “L’Osservatore Romano”, centrando in pieno l’intenzione del papa, nel discorso da lui rivolto giovedì 27 febbraio alla plenaria della congregazione per i vescovi.

Ecco i nuovi crociati: virtuali!

PONTEFICE 2.0

Facebook, papa Francesco sbarca sul social network

Il Vaticano è al lavoro per lanciare il profilo di Bergoglio. Che, dopo Twitter, vuole conquistare anche Fb.

Papa Francesco è sempre più social.
Non bastava il suo seguitissimo account Twitter, il pontefice è ora pronto a sbarcare anche su Facebook.
In Vaticano si stanno infatti definendo gli ultimi dettagli prima di consentire l'apertura della pagina di Bergoglio sul più celebre dei social network.
Secondo quanto appreso in Curia daVatican Insider, la Santa Sede ha scelto per l'operazione una équipe di informatici con il compito di studiare come ovviare all'eventuale tentativo di pubblicazione di messaggi offensivi o inappropriati sul profilo papale da parte degli utenti della Rete.

Qui lo dico e poi..? Il coraggio dei crociati uno non se lo può dare..!

Ecco il vescovo ideale secondo Papa Francesco

E’ passata un po’ in sordina, ma l’udienza concessa ieri mattina dal Papa alla congregazione per i Vescovi è destinata a rappresentare una delle pietre miliari capaci di indicare il modello del vescovo ideale immaginato da Francesco.
Quello fornito ai membri del dicastero presieduto dal prefetto Marc Ouellet (in carica dal 2010 e confermato da Bergoglio) è una sorta di manuale che istruisce circa la scelta dei pastori da mandare in giro per il mondo. Il linguaggio del Pontefice è a tratti duro e come finora sempre accaduto è privo di perifrasi e circonlocuzioni. Innanzitutto, spiega il Papa, “non esiste un pastore standard per tutte le chiese. Cristo conosce la singolarità del pastore che ogni chiesa richiede perché risponda ai suoi bisogni e la aiuti a realizzare le sue potenzialità. La nostra sfida è entrare nella prospettiva di Cristo, tenendo conto di questa singolarità delle chiese particolari”.

Post Missam in Sancta Marta

B- Vieni vicino Parolin!
P- Ecce pastor!
B- Non sento odor di pecora..
C- Ho fatto la doccia poi un'ombretta..!
B- Il solito bianchetto?
P- No stavolta un Amarone..!
B- A proposito di amaro, vedo che non hai ancora provveduto alla revisione dei testi liturgici..!
P- Ghe vòl tempo santità..
B- Insesoràbile fùgit tempus!
P- PerBacco! el vòl tornàre al Gregoriàn?
B- Ma fammi il piacere!
P- Subito siòr g'ò un Falerno de tre secoli fa...!
B- Smettila con ésto spirito di vìn! Jo vòi spirito conciliàr! e vaticano dòc..énte!

giovedì 27 febbraio 2014

Nel silenzio Dio ti ascolta

Un appello per la partecipazione silenziosa nella Liturgia
Alcuni sacerdoti del Movimento Tradizionalista stanno iniziando ad introdurre "Messe dialogo" per i loro parrocchiani. Per far luce sulla inopportunità di questa cattiva abitudine di "partecipazione attiva dei fedeli," niente potrebbe essere più utile di questa serie dal dottor Carol Byrne che TIA inizia a pubblicare oggi. Speriamo che i nostri lettori potranno usufruire degli argomenti sonore di questo attento studio. L'editor.
Introduzione 
Pregare nella Messa
Pregare in silenzio durante la messa,
 una lunga tradizione secoli
Di comune accordo, dal il post-Concilio Vaticano II  la Gerarchia della Chiesa sostiene che "partecipazione attiva" di tutti i fedeli alla liturgia è "l'obiettivo da considerare prima di tutto "(1) - anche, come si è scoperto, prima rispetto per la tradizione, il rispetto per il Santissimo Sacramento, il senso del trascendente, o il decoro e modestia nella casa di Dio.. Proprio come hanno fatto i Vescovi arrivano a questa sorprendente conclusione? Con falsamente presentando le riforme che hanno implementato come una continuazione del lavoro di papa Pio X il cui motu proprio, Tra le sollecitudini(TLS) prima conteneva la parola "attivo" nel suo italiano (anche se non significativamente, nel suo latino) versione descrivere partecipazione dei laici alla Messa

Non era il tempo dei Mariadaghi...


Il sangue versato per l’indissolubilità del matrimonio – San Giovanni Fisher e san Tommaso Moro


Tommaso Moro(di Cristiana de Magistris) Anche l’indissolubilità del matrimonio ha i suoi martiri, che la santa Chiesa di Dio celebra ogni anno col fasto dovuto ai suoi figli più illustri. Il 22 giugno, nel martirologio romano si legge: “Santi Giovanni Fisher, vescovo, e Tommaso Moro, martiri, che, essendosi opposti al re Enrico VIII nella controversia sul suo divorzio e sul primato del Romano Pontefice, furono rinchiusi nella Torre di Londra in Inghilterra. Giovanni Fisher, vescovo di Rochester, uomo insigne per cultura e dignità di vita, in questo giorno fu decapitato per ordine del re stesso davanti al carcere; Tommaso More, padre di famiglia di vita integerrima e gran cancelliere, per la sua fedeltà alla Chiesa cattolica il 6 luglio si unì nel martirio al venerabile presule”. San Giovanni Fisher e san Tommaso Moro furono decapitati per aver difeso l’indissolubilità del matrimonio contro il divorzio di Enrico VIII da Caterina d’Aragona. In tal modo rimasero fedeli al papa come a capo supremo della Chiesa, negando il giuramento di fedeltà al re Enrico VIII che si era proclamato “Capo supremo della Chiesa d’Inghilterra”. 

CHE BOFFO TI FO

Marco Leardi per www.davidemaggio.it
Lo scorso 14 febbraio, dopo la brusca interruzione del suo rapporto lavorativo con Tv2000, Dino Boffo si era trincerato dietro un laconico no comment. Nessuna parola su quella improvvisa risoluzione di contratto che in molti avevano subito bollato come una "rimozione" dall'incarico ricoperto. Ora però, a distanza di quasi due settimane, l'ex direttore ha deciso di chiarire la propria posizione tramite un intervento dei suoi avvocati, paventando la possibilità di intraprendere un ricorso contro l'editore di Tv2000.

Segreti celati e pirla in agguato?

Antonio Socci su Libero: “Per celare i segreti trattano Ratzinger da pirla”

ROMA – “Per celare i segreti trattano Ratzinger da pirla” scrive Antonio Socci rispondendo
alla lettera di Ratzinger, pubblicata ieri dall Stampa:
Ieri sulla Stampa e Vatican Insider (il sito del giornale dedicato al Vaticano) è apparso con gran rilievo questo titolo che riporta parole attribuite a Benedetto XVI: «La rinuncia è valida. Assurdo speculare sulla mia decisione». Suona come una clamorosa risposta alle domande che io avevo posto su queste colonne a un anno dalle sue storiche dimissioni. I colleghi di Vatican Insider – La Stampa, per capirci, sono gli stessi che reagirono con stizza allo scoop con cui, il 25 settembre 2011, preannunciavo le dimissioni di PapaBenedetto. Ci fu chi scrisse che era «scandalizzato» dal mio articolo.

Gli 8 Settembre pullulano

Liberi, anche i cattolici

Se la chiesa molla certe battaglie di cultura e ragione, allora i laici e i fedeli che le fanno sono più autonomi. Rassegna di opinioni nell’establishment sociale

Nell’ultimo numero della Civiltà Cattolica, l’organo della Compagnia di Gesù,  un articolo di padre GianPaolo Salvini S.I. tesse l’elogio della Conferenza episcopale francese e delle sue prese di posizione nei confronti della recente “legge Taubira” che dallo scorso aprile autorizza il matrimonio omosessuale con possibilità di adozione. Quella posizione, largamente illustrata in un documento intitolato “Proseguiamo il dialogo!”, datato giugno 2013 ed elaborato dal consiglio Famiglia e società della Conferenza episcopale francese, può riassumersi in un’esortazione alla pacatezza, al dialogo e all’abbandono di contrapposizioni aspre, colpevoli di provocare divisioni inopportune anche nella comunità ecclesiale. Un invito poco meno che esplicito all’adeguamento a tempi di “pluralismo etico” che impongono a volte, come prova di “maturità democratica”, l’accettazione da parte dei cattolici “senza violenza che il proprio punto di vista non abbia prevalso”.

Orientarsi....

Oggi la confusione regna sovrana, soprattutto in ambito religioso. Solo uno spirito grossolano o totalmente disinformato può non rendersene conto. Se poi qualcuno è in cattiva fede, ossia conosce l'ordine della Chiesa ma gli va bene questo andazzo irregolare, la sua situazione personale è addirittura peggiore.

Ebbene, facciamo finta d'esserci persi in una regione sconosciuta, molto lontano dalla propria casa e dalla propria patria. 
Qui s'impongono alcune brevi riflessioni.

C’è un vescovo a Berlino

Un grintoso Müller ridice no al divorzio nella chiesa

Povera per i poveri, ma “la dottrina e la pastorale sono la stessa cosa”

Non si può parlare solo di riaccostamento ai sacramenti dei divorziati risposati, la pastorale familiare e matrimoniale è anche altro. A dirlo è il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, a margine della presentazione romana del suo ultimo libro, “Povera per i poveri” (Lev). “Non ci si può soffermare sempre e solo su questo problema, se i divorziati risposati possano o no ricevere la comunione. Il divorzio, i bambini che rimangono senza genitori: questi sono i veri problemi” che la chiesa deve oggi affrontare, ha aggiunto il custode dell’ortodossia cattolica.

Difficile est satiram non scribere!


 Benedetto XVI scrive a Tornielli. Ma non è una cosa seria

Merita  soffermarsi su questo puntuale commento di Vigiliae Alexandrinae

Oggi, 26 febbraio 2014, il quotidiano La Stampa pubblica un articolo del vaticanista Andrea Tornielli che spiega perché Benedetto XVI "non è più Papa".
In realtà il lettore si aspetterebbe la pubblicazione di una lettera di Ratzinger allo stesso Tornielli dal momento che proprio in prima pagina al virgolettato "Vi spiego perché non sono più Papa" segue la firma di Benedetto XVI  (a mo' di articolista) e due citazioni che sembrerebbero alludere alla pubblicazione del testo integrale.
Niente di tutto ciò. La lettera non si trova.

mercoledì 26 febbraio 2014

Piccolo profeta ecclesiale

Francesco prende in braccio bimbo
vestito da Papa che scoppia in lacrime



​ROMA - Oltre trentamila i fedeli presenti in piazza San Pietro per l'udienza generale di papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio ha compiuto il tradizionale giro sulla jeep bianca scoperta, soffermandosi più volte a salutare pellegrini e turisti. Molti i bambini vestiti con le maschere di Carnevale. Fra loro, anche un piccolo con il costume da papa, che Jorge Mario Bergoglio ha baciato, regalandogli un sorriso; scena simile con un altro

Dialoghi misericordini


mons. Dante Lafranconi

Clima arroventato per la mail del Vescovo di Cremona
(di Mauro Faverzani) Chi avesse dubbi sull’arrogante ferocia e sulla violenta protervia della lobby omosessista, li può fugare rapidamente, osservando quanto capitato, suo malgrado, al Vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi. È bastato che aderisse alla campagna lanciata dall’associazione irlandese The Society for the protection of unborn children e quindi che scrivesse agli eurodeputati, invitandoli a bocciare il rapporto Lunacek, perché «ambiguo e per certi aspetti inaccettabile» in quanto omosessista e pro-gender, per scatenare le ire dell’on. Sonia Alfano dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, una dei destinatari della mail inviata dal prelato.

Quando prudenza fa rima con connivenza (col NOM)

La prudenza vaticana e la franchezza del vescovo di Tripoli


copti



Durante il concistoro del 20-23 febbraio è stato diffuso un comunicato che così esordiva:
“Il Santo Padre e i cardinali hanno elevato al Signore una particolare supplica per i numerosi cristiani che, in diverse parti del mondo, sono sempre più frequentemente vittime di atti di intolleranza o di persecuzione… a causa del Vangelo”.
Ma più avanti, nello stesso comunicato si è fatta questa precisazione:
“Purtroppo, si è avuto modo di notare che molti dei conflitti in corso vengono descritti come di natura religiosa, non di rado contrapponendo surrettiziamente cristiani e musulmani, mentre si tratta di conflitti che hanno primariamente radici di natura etnica, politica o economica”.

Matrimonio out, adeguarsi

Cronache dal concistoro dei cardinali. Il peso dei sondaggi: le periferie esistenziali chiedono un aiuto per la loro sofferenza. Verso la svolta

Al concistoro della scorsa settimana sulla famiglia, “il novanta per cento degli interventi ha riguardato la riammissione dei divorziati ai sacramenti”, rivela a Radio Vaticana il cardinale arcivescovo di Lione, Philippe Barbarin. Il resto, dalla maternità surrogata ai genitori single fino alle coppie di persone dello stesso sesso, ha rappresentato un contorno marginale al dibattito. E’ la questione dei divorziati risposati il vero problema in vista del Sinodo, il tema attorno al quale più si dibatterà nella grande assise straordinaria del prossimo ottobre e in quella dell’anno successivo.

Excusatio petita?

Papa Ratzinger spiega perché si è dimesso: “La mia rinuncia è valida”

In un'intervista a La Stampa, il Papa emerito Benedetto XVI sottolinea come la sua scelta di rinunciare al ministero petrino sia stata libera: nessuna pressione, nessuna complotto.



Papa Ratzinger spiega perché si è dimesso:
“Non c’è il minimo dubbio sulla validità della rinuncia al ministero petrino, è assurdo speculare su tale decisione”.

Venghino siòri venghino!

CONCISTORO: LO SPETTACOLO


Sabato, 22 febbraio 2014, nella Basilica di San Pietro, papa Bergoglio ha tenuto il concistoro ordinario pubblico durante il quale ha conferito la dignità e la berretta cardinalizia, a 19 nuovi prìncipi della Chiesa. Seppure da sempre il concistoro è, giustamente, una cerimonia solenne e fastosa, esso tuttavia si veste di sacralità e, come rito della Chiesa, segue  regole canoniche che dànno pieno senso a un titolo che, al di là della magniloquenza del termine, esprime il concetto di servizio e di dedizione alla Chiesa.

martedì 25 febbraio 2014

Non prevalent mariadagos!

Mueller: "Divorziati risposati? La dottrina della Chiesa è chiara"

Gerhard Ludwig Mueller
GERHARD LUDWIG MUELLER

La Chiesa è per la indissolubilità del matrimonio. Vie nuove sì, ma non contro la parola di Gesù. Il problema è il divorzio. Molti cattolici non seguono il magistero? È deprecabile

“Noi vogliamo favorire il matrimonio e la famiglia poiché è la cellula originale di tutte le società e della Chiesa. Sappiamo come è la situazione, c’è una ideologia contro la famiglia e contro il matrimonio, chiaramente ci sono e ci sono sempre state difficoltà personali e individuali nei matrimoni, ma qui si tratta del matrimonio come istituzione divina. Non vogliamo solo difendere il matrimonio e la famiglia, ma anche aiutare lo sviluppo della famiglia nella nostra società. Chiaramente Gesù Cristo ha istituito il matrimonio come sacramento, con gli elementi della indissolubilità, della bipolarità dei due sessi, anche fondamentale, e anche di altri doni della famiglia.

Prosit Sanctae Martae

B-Vieni avanti Parolin!

P-Eccomi oh mio vescovo bianco!

B-C'è un'ombra che me oscùra e adonta, e no me gusta!

P-Nò podarìa éser prosèco alòra.. Che x'é? ... N'altra ombra, a st'ora? non è meglio solo n'ombrèta?

B-Basta hablàr devino! Hablàmos de spirito!

Anime belle e puzza al naso..

 I migliori "alleati" dei modernisti


In passato pensavo che i migliori alleati dei modernisti fossero i massoni e i comunisti. Oggi invece penso che siano altri personaggi a cooperare indirettamente a frenare l'inesorabile avanzata del movimento tradizionale. A tal proposito pubblico la lettera di un gentile lettore e la mia risposta. 
Ho avuto la grazia di partecipare  ad una celebrazione domenicale nell’antico rito romano in un noto Santuario poco distante dalla mia Regione. I miei occhi, ancora assonnati, han visto tanti giovani devotamente inginocchiati nei banchi … Guardando meglio mi son chiesto " Sogno o son desto?  Ma qualcuno  lo conosco  "

Difatti ho detto loro : “ Come  mai voi state qua? ”  Essi mi hanno spiegato che quasi abitualmente partecipano a quella messa domenicale organizzandosi con due pulmini …

Allora ho detto loro : “ Ma anche nelle Marche ci sono alcune celebrazioni curate e regolari con questa Liturgia. Perché non ci aiutate ? Siete in tanti … “

Ma loro mi hanno risposto : “ La Messa tridentina sì,  ma i gruppi tradizionalisti no !  Le loro parole scritte nei siti tradizionalisti sconfessano la santità del rito che vorrebbero difendere. Noi stiamo bene qui. “