ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 4 luglio 2014

Boxer corazzati/commissariati tessuti appositamente in Vaticano?

Un consulente vaticano per i Legionari di Cristo. Per portare a termine la purificazione


visita legione di Cristo
Padre Gianfranco Ghirlanda è stato nominato consulente pontificio dei Legionari di Cristo. Li aiuterà a sistemare i nuovi statuti, a migliorarli e renderli più precisi. Perché la nuova vita della Legione riparte proprio dalla riscrittura dei loro Statuti, dopo che c’erano già state tante revisioni di una struttura che era stata pensata da Marcial Maciel, il fondatore e “padre” che più che un padre era stato un patrigno dalla doppia vita, con figli illegittimi, tossicodipendenze e persino abusi sui seminaristi. La Legione però ha portato avanti con forza il cammino delle purificazione. Forte delle vocazioni che sono sempre moltissime (appena la scorsa settimana sono stati ordinati 38 nuovi sacerdoti tra i Legionari di Cristo) si sono affidati alla Santa Sede per un cammino guidato che li portasse a valorizzare il lavoro svolto, più che a perderlo. E forse siamo davvero ad una svolta. Una svolta simboleggiata in qualche modo dalla morte, prematura, a soli 57 anni, di Alvaro Corcuera, il direttore generale. Accusato di essere tra quelli che non potevano non sapere della doppia vita di Maciel. Ma allo stesso tempo amatissimo per il suo lavoro di accompagnamento spirituale.

Stile di Loggia: quando ti stimano. ti trombano^

IOR ALL’INFERNO, BERGOGLIO IN BOLLETTA – CROLLA L'UTILE DELLA BANCA DEL PAPA: DA 86,6 MILIONI DELL'ANNO PASSATO AI 2,8 MILIONI DEL 2013 - UN CALO CHE NON PERMETTERÀ ALLA BANCA DI GIRARE UN CONTRIBUTO AL PAPA PER LE SUE ATTIVITÀ DI EVANGELIZZAZIONE: NEL 2013 UNA CINQUANTINA DI MILIONI

Pesano il buco da 15 milioni provocato dal finanziamento che il cardinal Bertone fece alla Lux Vide di Bernabei e alcuni investimenti milionari andati male. Il presidente Ernst von Freyberg - in guerra da mesi con il prelato vicinissimo al Papa, Battista Ricca, e con la lobby americana - potrebbe annunciare l'addio già la prossima settimana…

Prossimamente inguaiato anche Gesù?.. ("amatevi fratelli")

Usa, se l’Arcivescovo apre un’inchiesta su se stesso

John Nienstedt
(©LaPresse)
(©LAPRESSE) JOHN NIENSTEDT

Si tratta di John Nienstedt, responsabile della diocesi di Saint Paul e Minneapolis. L’accusa: avances improprie nei confronti di altri preti

L’Arcivescovo di una importante città americana ha deciso di aprire un’inchiesta su un Prelato accusato di aver compiuto avances improprie nei confronti di altri preti, e di affidare la guida dell’indagine al vescovo ausiliare e a un’agenzia indipendente specializzata in questo genere di lavoro. Sarebbe tutto normale, e banale, se l’oggetto dell’indagine non fosse l’Arcivescovo stesso. Si tratta di John Nienstedt responsabile della diocesi di Saint Paul e Minneapolis.

Esegeti bavosi in servizio permanente

Vaticano 
Francesco e il Consiglio degli Undici. Una svolta «missionaria» per la Chiesa    
 In questi giorni si riunisce ancora una volta il gruppo costituito dal Papa per dargli un ausilio nel governo della chiesa universale. Si tratta di 8+3 ecclesiastici: cioè 8 cardinali scelti da tutti i continenti (incluso quel «continente» che è il Vaticano), il cardinale Parolin ormai incorporato ufficialmente, il vescovo monsignor Semeraro come segretario e il vescovo di Roma che vi prende parte non come un principe occhiuto, ma come un fratello. Fino a oggi gli Undici non hanno prodotto atti di governo. Eppure hanno eccitato gli animi di un cattolicesimo zelota, convinto di poter ridimensionare l’autorevolezza di Francesco (auguri...). 

Se gli alberi si devono giudicare dai frutti …



di Corrado Gnerre
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Abbiamo già avuto più volte modo di intrattenerci su quel grande scrittore cattolico del ‘900 italiano qual è stato Giovannino Guareschi. Un cattolico, ma anche uno scrittore tutto di un pezzo, nel senso che non solo sapeva scrivere francamente, senza “peli sulla lingua” come si suol dire, ma anche con quella capacità di “parlare al cuore” che fa di uno scrittore un grande scrittore.

CI PENSO IOR!


- IL CARDINALE PELL, VOLUTO DA BERGOGLIO ALLA SEGRETERIA PER L’ECONOMIA, È STATO MESSO AI MARGINI DAGLI ALTRI CARDINALI (CHE LO CHIAMANO "PELL POTTER") - PER TROVARE IL NUOVO PRESIDENTE IOR, IL PAPA S’AFFIDA ALL’AVVOCATO JEFFREY LENA

Oltretevere la sicumera di Pell, convinto di trasformare lo IOR con la bacchetta magica, è stata già irrisa con il soprannome di “Pell Potter”, a richiamare il maghetto della saga di Joanne Rowling - Lo scontro tra Giuseppe Bertello e Pell sul destino dell’Apsa, il forziere della Santa Sede…

SANTA FORCHETTA,


LA SALUTE DEL PAPA - IL CUORE, IL POLMONE E LA SCIATICA LO TENGONO SOTTO SCACCO. MA IL VERO PROBLEMA E’ IL PESO: BERGOGLIO E’ UNA SANTA FORCHETTA, SA CUCINARE E A TAVOLA NON MOLLA IL PIATTO

Era dai tempi di Papa Giovanni che in Vaticano non c’era una simile buona forchetta, per giunta ottimo cuoco. Lo scrive Elisabetta Piqué, giornalista argentina molto amica di Bergoglio: “Francesco è un Papa masterchef, sa preparare un’ottima paella” - A Buenos Aires si cucinava da solo…

Rigetto?


IL SACRO COLLEGIO CARDINALIZIO RIGETTA LA RELAZIONE DEL CARD. KASPER, relazione radicale e rivoluzionaria per la profanazione (ulteriore) dei Sacramenti. Informazioni, felicitazioni e precisazioni

«Vidi poi salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due corna simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. […] Ma la bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti […]. Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco, ardente di zolfo […] E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli». (Apocalisse 13,11; 19,20; 20,9-10)

«Ci sarà presto un grande scisma, pregate per le decisioni che deve prendere papa Francesco». (Dalle presunte apparizioni di Zaro)

Una considerazione intelligente (d’una intelligenza, cioè comprensione, che brilla nelle tenebre attuali. Tenebre che, anche quando non sono sui principi, comunque sono diffusissime al livello applicato della realtà concreta; sicché i principi, anche quando buoni, restano tra le nuvole). «Oggi […] la problematica […] dei documenti del Vaticano II è divenuta cosa quasi di secondo ordine, riservata agli specialisti, poiché la pratica della fede in seno alla Chiesa Cattolica ulteriormente “aggiornata”, ha ormai scavalcato a piè pari, e di gran lunga, i limiti dell’eterodossia… [Bisogna dunque muoversi] nel modo consentito da questi tempi di apostasia, nei quali non sono più valide [certe] impostazioni […] di tutt’altro tempo». (G. Devoto, in un articolo piuttosto recente sul sito torinese Una vox. Pur restando, ovviamente, l’indefettibilità – ovvero perennità – della Chiesa: e tali dati, questo ontologico e quello storico, sono i due elementi cui guardare insieme, con sguardo ampio e vero equilibrio, ndr).

S.S. Apostoli Pietro e Paolo 2014

giovedì 3 luglio 2014

Le battaglie per il Crocifisso… e contro il Crocifisso -

… il vescovo di Chioggia incaricato dei problemi dell’immigrazione per conto della Conferenza Episcopale del Triveneto… si è scagliato contro il nuovo sindaco di Padova (leghista) che finalmente, dopo la disastrosa gestione di Zanonato, ha mostrato di voler fare le cose sul serio, tanto che, per prima cosa, anche per dimostrare che in Italia, in casa nostra , comandiamo noi, ha reso obbligatoria l’esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici. Le parole di Natalia Ginzburg, simbolo di un’onestà intellettuale sempre più rara.

di Pucci Cipriani

zzcrocifisso_scuolaRicordate le battaglie combattute nella prima decade del 2000 in favore dell’esposizione del Crocifisso nelle aule scolastiche e nei pubblici uffici? L’impressione devastante che fecero sul’opinione pubblica (non solo tra i cattolici) le prese di posizioni di alcuni insegnanti, presidi e genitori che erano “disturbati” dalla visione del Crocifisso? Fu Benedetto XVI, nel 2006, nel 56° Convegno nazionale dell’Unione Giuristi cattolici Italiani a condannare espressamente i nemici del Crocifisso:
“Non è certo espressione di laicità , ma sua degenerazione in laicismo – disse il Sommo Pontefice – l’ostilità ad ogni forma di rilevanza politica e culturale della religione; alla presenza, in particolare, di ogni simbolo religioso nelle istituzioni pubbliche”
Fu, poi, la Commissione Episcopale Italiana (CEI) ad informare la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo circa :
“(l’importanza che) l’esposizione del Crocifisso assume nelle scuole pubbliche…in relazione ai sentimenti religiosi delle popolazioni ed alle tradizioni  delle Nazioni d’Europa”

Chi sono questi per giudicare?

 Mica il Papa


La foto dei frati francescani di Boston che partecipano sorridenti al cittadino festival gay con un loro stand davanti a cui campeggia in colori arcobaleno la scritta «Chi sono io per giudicare?», vale più di mille articoli e trattati. Dice soprattutto a quale tremendo equivoco abbiano dato origine le parole che papa Francesco ha pronunciato il 29 luglio 2013 parlando con i giornalisti sull’aereo di ritorno dal viaggio in Brasile.

La “querelle” sulla validità dei Sacramenti dopo il Concilio

La validità dei Sacramenti dell’Ordine e della Cresima dopo il 1968

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La “querelle” sulla validità dei Sacramenti dopo il Concilio
Una querelle sulla validità dei Sacramenti agita una parte del mondo cattolico dopo la promulgazione del nuovo Pontificale Romano nel 1968. Alcuni ritengono che dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965), il quale, sotto pretesto pastorale, si è allontanato oggettivamente dalla Tradizione apostolica[1] e, dopo il Novus Ordo Missae (1969), che quanto al rito si è distaccato dalla Messa di Tradizione apostolica[2] canonizzata nel 1570 da S. Pio V[3], quasi tutti i Sacramenti (specialmente l’Ordine e la Cresima) conferiti siano invalidi per difetto di forma, materia o intenzione. Ora è un fatto che il rito della Nuova Messa è “nocivo alle anime”[4], ma è parimenti un fatto che ha conservato la sostanza della forma consacratoria: “Questo è il mio corpo” e “Questo è il mio sangue[5]. Quindi la forma di consacrazione dell’Eucarestia nella Nuova Messa in sé è valida, anche se il rito che circonda la sostanza del Sacramento dell’Eucarestia è nocivo[6]. Se si studia la materia, la forma e l’intenzione dei Sacramenti ritenuti dubbi o certamente invalidi dopo il 1968 (specialmente Sacerdozio/ Episcopato e Cresima) si arriva alla medesima conclusione: la sostanza resta[7].

TROPPA ENFASI SUI ‘DIVORZIATI RISPOSATI’

A colloquio con il Segretario generale del Sinodo dei vescovi – ‘Questionario’ per conoscere il ‘vissuto familiare’ delle persone e la realtà della pastorale ecclesiale in quest’ambito – Il grande dibattito massmediatico sull’accesso ai sacramenti dei divorziati risposati non si ritrova in tal misura nelle risposte ricevute da tutto il mondo – Un riconoscimento a chi in Europa testimonia per il valore della famiglia. 
La famiglia e la sua situazione in tempi così fluidi come i nostri saranno al centro del prossimo Sinodo straordinario dei vescovi, convocato in Vaticano dal 5 al 19 ottobre su precisa e forte volontà di papa Francesco. Vi parteciperanno circa 180 persone, in maggioranza rappresentanti delle Conferenze episcopali di ogni parte del mondo. Tale Sinodo straordinario sarà seguito a un anno di distanza da un Sinodo ordinario, in cui le valutazioni emerse nell’ottobre 2014 confluiranno in proposte precise riguardanti possibili modifiche delle modalità con cui la Chiesa universale affronta oggi alcuni argomenti ‘spinosi’ riguardanti l’ambito familiare (vedi tema dell’eventuale ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati o di una partecipazione maggiore alla vita parrocchiale di persone in stato di irregolarità di coppia secondo la dottrina cattolica tradizionale). 

Un Concilio pastorale?

Il Vaticano II. Un Concilio pastorale di p. Serafino Lanzetta

Il Vaticano II. Un Concilio pastorale di p. Serafino Lanzetta(di Cristina Siccardi) L’ultima opera pubblicata del teologo Padre Serafino Lanzetta F.I. è un vero e propriochef-d’œuvre, un capolavoro che arricchisce, con tasselli nuovi e argomentazioni convincenti, gli approfondimenti che da diversi anni vanno sviluppandosi, con sempre maggiore intensità e determinazione speculativa, su quell’evento che ha prodotto un vero e proprio sisma nella Chiesa, riconosciuto tale anche da coloro che ne tessono le lodi per le novità introdotte: il Concilio Vaticano II.
Ma quelle novità furono soltanto pastorali oppure anche dottrinali? La Fede è ancora quella dei nostri padri, annunciata da Cristo, da San Pietro, da San Paolo, tramandata di Dottore in Dottore della Chiesa, di Concilio in Concilio… oppure è cambiata? Ecco che il laborioso impegno del raffinato teologo Padre Lanzetta viene in soccorso in questi tempi tanto confusi quanto sovvertitori. «Lo studio di P. Lanzetta fornisce un approccio di grande respiro, attento alle fonti storiche e alle varie proposte d’interpretazione negli ultimi decenni. (…) è una trattazione brillante del tema scelto.

Indovinello estivo: chi è il più tossico?


GELMINI


Nel mese di marzo dell'anno 2000 una signora, presidente del consiglio comunale del Comune di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu sfiduciata su mozione del suo partito, con la seguente motivazione [Delibera del consiglio comunale n. 33 del 31/03/2000]: "manifesta incapacità ed improduttività politica ed organizzativa... Ha dimostrato scarsa sollecitudine nell'adempimento dei suoi doveri, è venuta meno ai compiti istituzionali e alle funzioni attribuitele".Questo consigliere comunale si chiamava Mariastella Gelmini.

Volevate anche il Papa brasiliano?

La mano de Dios in America latina si vede meno, e non è cattolica

Il Cristo del Corcovado a Rio de Janeiro (Foto La Presse)
Roma. Che Dio sia brasiliano l’ha detto anche il Papa argentino. Un anno fa, in piena Giornata mondiale della gioventù a Rio de Janeiro, Francesco scherzava con i giornalisti al suo seguito, ricordando che qualche giornale locale, deluso per la mancata elezione di un Pontefice carioca, s’era consolato convincendosi che almeno Dio, il superiore del Papa, è un loro connazionale. “Volevate anche il Papa brasiliano?”, domandava ironicamente Bergoglio, poco prima di iniziare la sua settimana nel piovoso inverno di Rio.

Non solo quella civile..

Abbiamo buttato via la religione (civile). E ora avanza il nulla


C i può essere un punto d'equilibrio tra chi crede e chi non crede, e tra chi crede a religioni e culture divergenti? Dopo il tramonto dell'impero romano che coltivava una religione di Stato ma lasciava libero culto alle diverse divinità, abbiamo vissuto per secoli in una società cristiana che non si poneva il problema perché si era sudditi e cristiani sin dalla nascita, salvo riconoscere zone di tolleranza e margini di libertà ai non appartenenti.
Nella società contemporanea avviene invece sempre più l'inverso: la religione è confinata nell'ambito privato, ogni segno pubblico di religione viene rimosso; l'universalità è garantita sul piano formale dalle leggi, dalle regole e dai codici civili e penali e sul piano pratico dalla tecnica, dallo scambio delle merci e dalla finanza. Ma sempre più si allarga il fastidio e l'intolleranza verso le religioni, a partire dalle proprie o comunque di provenienza, con più indulgenza verso le religioni altrui. La stessa intolleranza si esercita verso chi non riconosce i nuovi valori non negoziabili, legati alle nuove categorie protette: omosessuali, trans, migranti - soprattutto se neri - oltre che disabili, donne e bambini. Vi sono pure reati d'opinione legati a queste categorie e ad alcuni dogmi storici che hanno sostituito i reati di bestemmia o vilipendio alla religione in vigore nel passato.

mercoledì 2 luglio 2014

Ribaltone di Chiesa


INDAGINE ESTETICA SULLA TEOLOGIA,SULLA FORMA E SUL LINGUAGGIO DEL MAGISTERO DI PAPA FRANCESCO, ANCHE ALLA LUCE DEL PENSIERO GNOSTICO
SUL MISTERO D'INIQUITÀ, COSÌ COME ESPOSTO NELLA Ila AI TESSALONICESI.

Prima Parte. Il magistero di Papa Francesco.

« E ora sapete ciò che impedisce la manifestazione dell'Anticristo,cbe avverrà nella sua ora. Il mistero d'iniquità [l'Anticristo} è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene » (II Ts 2,6-7) .

1. IL MAGISTERO VELOCE (E SPIAZZANTE) DI PAPA FRANCESCO.

Papa Francesco, il Papa della simplicitas (che potrebbe voler dire anche della Grande Semplificazione), nel suo programma non detto, ma a tutti chiaro fin dal primo giorno, di Nuovo
francescanesimo, Nuova Papalità e Nuova Chiesa, si muove velocemente,non pone tempo in mezzo, è una vera valanga,una scossa energetica permanente: ogni giorno una novità, una schioppettata, una notizia, un'intervista. Ogni giorno un atto più o meno piccolo, più o meno clamoroso, di discontinuità,di ribaltamento, di innovazione, un gesto magari minimo come un sassolino con cui però viene sovvertito tutto un mondo: tutto il sentire abituale e antico della Chiesa.

CFC (church footbal club) Abituiamoci al peggio..


La tattica di Papa Francesco per vincere il mondiale del sinodo, allargando il gioco a divorziati e coppie di fatto



Finirà ai supplementari anche il sinodo sulla famiglia? Il goal della comunione ai divorziati arriverà entro il novantesimo dei due tempi “regolamentari”, fissati a ottobre del 2014 e 2015, con un intervallo di un anno per un lungo tè caldo di riflessione negli spogliatoi? Oppure le difese arcigne degli episcopati conservatori resisteranno sino all’ultimo e la rete sarà messa a segno direttamente da Francesco nei supplementari, ossia nello spazio riservato al Papa per la stesura del documento conclusivo in forma di Esortazione Apostolica?

Tarcisio deloaded

Perché Papa Francesco sta per decapitare il vertice dello Ior

Perché Papa Francesco sta per decapitare il vertice dello Ior
Fatti, nomi, indiscrezioni e scenari
E’ questione di giorni (forse di ore) e il presidente dello Ior, Ernst von Freyberg, lascerà il suo incarico. Dopo appena un anno e mezzo dall’insediamento, avvenuto quando era in auge il Camerlengo Tarcisio Bertone, nella fase di transizione fra Ratzinger e Bergoglio.
Le dimissioni dell’avvocato tedesco potrebbe essere rese pubbliche sabato (come prevede il vaticanista del Boston GlobeJohn Allen) o al più tardi la prossima settimana, non appena sarà presentato il bilancio dell’Istituto per le opere di religione relativo al 2013, come rileva Maria Antonietta Calabrò sul Corriere della Sera. L’autorevole (e informata) Frankfurter Allgemeine Zeitung, però, dà il tutto ormai per fatto. No comment dal Vaticano.

La teologia papale?

Teologia bergogliana

La teologia papale. Tentativo di ricostruzione congetturale

Da un sito cattolico, leggo che «La rivista internazionale di teologiaConcilium ha dedicato il suo ultimo numero al tema: Dall’“anathema sit” al “Chi sono io per giudicare?”», a partire dalla famosa frase di Papa Francesco sull’omosessualità: «chi sono io per giudicare», pronunciata di ritorno dal Brasile, nel luglio 2013.

Gli autori «ritengono che le formule e i dogmi non possono comprendere l’evoluzione storica, ma ogni problema vada collocato nel suo contesto storico e sociopolitico. Il concetto di ortodossia va superato, o quanto meno ridimensionato, perché, viene utilizzato come “punto di riferimento per soffocare la libertà di pensiero e come arma per sorvegliare e punire”... Essi definiscono l’ortodossia come “una violenza metafisica”. Al primato della dottrina va sostituito quello della prassi pastorale…» (Concilium, 2/2014, p. 11).

Concilium è la rivista fondata da Karl Rahner, Hans Küng e Yves Congar, «a cui collaborano più di 500 teologi di tutto il mondo»: ci affrettiamo ad esprimere tutta la nostra gratitudine a sì prestigiosa e frequentata rivista, perché finalmente fa chiarezza sulla dottrina cattolica che dobbiamo seguire da quando è papa Francesco. Perché è indubbio che quanto scritto daConcilium riflette il pensiero del pontefice; per esempio egli ha detto tempo fa alla La Civiltà Cattolica: «Chi oggi cerca sempre soluzioni disciplinari, chi tende in maniera esagerata alla “sicurezza” dottrinale, chi cerca ostinatamente di recuperare il passato perduto, ha una visione statica e involutiva. E in questo modo la fede diventa un’ideologia tra le tante».

Vigilantes

Se al Battesimo il vescovo chiede il certificato antimafia
Battesimo
Eminenze reverendissime, cari monsignori e benedetti sacerdoti, e pure voi, preziosissimi diaconi: permettete una domanda? Perché su certe questioni, come ad esempio, le indagini su mafiosi e ‘nadranghetisti non lasciate fare alla polizia, ai carabinieri, ai vigilantes o alle guardie giurate? Perché continuate a mescolare sacro e profano, a scambiare Dio con Cesare, a confondere la Confessione con un interrogatorio di garanzia? Con tutto il rispetto, non pensate forse che la Chiesa di cui siete ministri, più che un circolo di anime pure e immacolate, sia stata inventata da Nostro Signore per disgraziati di ogni risma in cerca di conforto e misericordia?

Quando lo si capirà?

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL PENSIERO BERGOGLIANO 

La fiumana parolaia, la logomanìa del vescovo di Roma, come dice Virgilio, “mobilitate viget viresque adquirit eundo” (En. 4, 174), si ingrossa, agilmente acquista forze e dilaga giorno dopo giorno, senza che eminenze, teologi e stati di precaria salute possano limitarne la portata e, soprattutto, la dirompenza del gratuito, del vacuo e del temerario e dell’erroneo.

Noi oggi vogliamo, in forma breve, apporre delle chiose a taluni concetti espressi, da papa Bergoglio, nei giorni addietro, concetti che ad una semplice e superficiale analisi si rivelano come bolle di sapone iridescenti all’esterno ma vuote di verità all’interno, la cui pericolosità è data dall’essere, checché ne dica padre Federico Lombardi della sala stampa, non personale pensiero dell’uomo Bergoglio, ma magistero ordinario vero e proprio. Purtroppo.
  
Vediamo, allora, alcuni di questi momenti dottrinarî così come sono riportati dal “Il Messaggero. it” - 29 giugno 2014, nell’intervista papale concessa alla giornalista Franca Ginosoldati.


Fattezza esteriore

Quando il Crocifisso è una “fattezza esteriore” 


Questo il titolo apparso sul Corriere della Sera del 28 giugno 2014, a proposito di una polemica sorta tra il sindaco di Padova che è impegnato in una campagna contro la diffusione dell'Islam in Veneto e diversi altri che non la condividono. Tra questi il vescovo di Chioggia,
La cosa singolare è che questo vescovo attacca il sindaco per la sua disposizione che impone l'uso del Crocifisso nei luoghi pubblici, rivelando appieno la sua indole anticattolica.




Mons. Adriano Tessarollo indossa la Croce pettorale, cioè il Crocifisso,
da lui definito “fattezza esteriore” del cattolicesimo

Ideologia pauperista ?

Francesco e il Lumpenproletariat
Differenze: la chiesa si interessa dei poveri, il comunismo invece no

Ha suscitato interesse una battuta estemporanea di Papa Francesco che, replicando a una stravaganza dell’Economist che lo aveva paragonato a Lenin, ha detto che “i comunisti ci hanno derubato la bandiera. La bandiera dei poveri è cristiana”. Naturalmente non si può conferire alla frase il senso di un’analisi teologica, al Papa interessava soltanto ribadire il suo impegno “francescano”. Volendo sottilizzare, però, si potrebbe chiarire che il comunismo non è affatto un’ideologia pauperista, come invece a tratti sembra essere il cristianesimo di Bergoglio.

martedì 1 luglio 2014

Pastorale alberghiera

Si taglia l’albero della Fede per impiantare la nuova  “pastorale alberghiera”?   

Riflessioni sui frutti  degli “Anni di Piombo Ecclesiali” e della “Teologia della morte di Dio”

di p. Ariel S. Levi di Gualdo
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zzexcnvt2Sempre più tremende suonano nella mia mente le parole: «Quando il figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?» [Lc 18, 8].
Uscendo dal confessionale di una chiesa parrocchiale dove mi trovavo ad amministrare il Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, fui raggiunto dalla voce di un giovane confratello che stava facendo l’omelia al Vangelo. E parlando di tutto fuorché del Vangelo appena proclamato, tra pseudo storicismi e audaci sociologismi giunse infine a questo proclama: «Con la nuova Pentecoste nata col Concilio Vaticano II, che decise di rompere con la precedente Chiesa non più proponibile per la società moderna, le chiese ridotte a quattro vecchiette che durante un rito incomprensibile biascicavano il rosario, si riempirono di giovani».

Gli accordi legati all'elezione di un papa sono illeciti e invalidi


I vincoli del preconclave sul governo di Francesco. Gli accordi legati all'elezione di un papa sono illeciti e invalidi. Ma in pratica ci si va molto vicino

di Sandro Magister

Diario Vaticano / "Seguo quello che i cardinali hanno chiesto"

CITTÀ DEL VATICANO, 1 luglio 2014 – "Parimenti, vieto ai cardinali di fare, prima dell'elezione, capitolazioni, ossia di prendere impegni di comune accordo, obbligandosi ad attuarli nel caso che uno di loro sia elevato al pontificato. Anche queste promesse, qualora in realtà fossero fatte, sia pure sotto giuramento, le dichiaro nulle e invalide".

Questo stabilisce la costituzione apostolica "Universi dominici gregis" che regola l’elezione del papa, emanata da san Giovanni Paolo II nel 1996 e tuttora in vigore.

LE RIORDINAZIONI

LE RIORDINAZIONI Il problema e la sua attualità
Premessa
Nel precedente articolo sulla validità dei Sacramenti quanto alla loro essenza (materia/ forma/ intenzione) abbiamo visto che alcuni confondono i Riti accidentali con la sostanza dei Sacramenti e perciò reputano invalidi tutti i Sacramenti, che nel corso della storia recente della Chiesa (1968-2014) hanno subìto modifiche accidentali quanto al Rito oppure anche quanto al Sacramento, ma lasciandone intatta la essenza e quindi la validità. Tali innovazioni non possono essere reputate invalidanti, anche se sono oggettivamente illecite (per esempio, l’olio non di olivo come materia della cresima e dell’estrema unzione; la sostituzione nella forma di consacrazione del vino del “per tutti” al posto di “per molti” e “mistero della fede” spostato dal cuore della forma consacratoria alla sua fine).

Nel presente articolo esamineremo l’errore di coloro che reputano invalidi tutti i Sacramenti (e non solo il matrimonio e la confessione) conferiti senza avere la giurisdizione da parte della gerarchia ecclesiastica. In particolare tratteremo del problema delle “riordinazioni”.

Fini ecumenici / ecumenismo senza fine!



di Daniel Raffard de Brienne 1

cristianesimo giudaizzato


«Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: "Perché non lo avete condotto"? Risposero le guardie: "Mai un uomo ha parlato come parla quest'uomo"»! (Gv 7, 45).

«Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e vi insegnava. I giudei ne erano stupiti e dicevano: "Come mai costui conosce le Scritture senza avere studiato"»?(Gv 7, 14-15).

Da alcuni decenni a questa parte si assiste ad un tentativo di recupero di Nostro Signore Gesù Cristo da parte degli ebrei, e ciò si traduce paradossalmente non attraverso una cristianizzazione dell'ebraismo, ma mediante una giudaizzazione del cattolicesimo. Alcuni eruditi ebrei hanno iniziato a riscrivere la vita di Yeshua 2. Secondo essi, nato a Nazareth 3 in una famiglia priva di ascendenza davidica, Gesù, figlio di Giuseppe e di Maria, avrebbe avuto almeno sei o sette fratelli e sorelle di cui non era necessariamente il maggiore.

Non ci son più le guerre (e i Papi) di una volta..

C'è Argentina-Svizzera, il Papa scherza con le guardie: "Sarà guerra!"
di Matteo Matzuzzi | 01 Luglio 2014 ore 16:12

Papa Francesco con le Guardie svizzere (foto LaPresse)
Anche il Papa è in clima mundial. Certo, ufficialmente è neutrale, è il Papa-di-tutti, il cuore è talmente grande per tifare ogni squadra presente alla Coppa del Mondo. Eppoi c'è quella promessa a Dilma Roussef, presidenta brasiliana, che un anno fa lo scongiurò di riporre nel cassetto le sciarpe biancazzurre e di rimanere equidistante. Stamattina, però, a poche ore dall'ottavo di finale Argentina-Svizzera, incrociando una guardia svizzera appena fuori dalle porte di Santa Marta, Francesco avrebbe esclamato: "Sarà guerra!".

Abbronzatura IOR?

Tornano ombre e sospetti sullo IOR (Istituto per le Opere di Religione): a destare più di una preoccupazione sono oltre 1600 conti correnti aperti presso la banca. Papa Francesco al suo ritorno dal viaggio a Tel Aviv aveva assicurato che la questione era chiusa: "Nello Ior sono stati chiusi 1600 conti  di persone che non avevano diritto".
Parole che erano arrivate dopo la lettera del Presidente dell'Istituto di credito della Santa Sede, Ernst Von Freyberg, che già l'anno scorso aveva indicato categoricamente il termine di fine novembre per la chiusura dei conti non in regola con i requisiti dello statuto: "Con la presente notifichiamo il recesso da parte dell'Istituto dal rapporto con lei intercorrente, nonché da ogni servizio ad esso connesso, a far data dal 30 novembre 2013 con conseguente chiusura di ogni posizione".

Cavilli di troia per un autobattesimo?

Arcivescovo di Reggio al Papa: “Abolire i padrini per ostacolare la ‘ndrangheta”

La proposta choc di monsignor Giuseppe Fiorini Morosini per evitare le infiltrazioni criminali e l'uso strumentale dei sacramenti. Secondo il presule, Francesco ha chiesto a tutti i vescovi della Calabria di riunirsi rapidamente per discutere di questo problema e inviargli poi una relazione scritta. La richiesta arriva dopo la "scomunica ai mafiosi" pronunciata nella piana di Sibari. Intanto c'è preoccupazione per la salute del pontefice. Il cardinale Comastri: "Mi ha chiesto di lasciargli cappella vicino a Giovanni Paolo II"

Arcivescovo di Reggio al Papa: “Abolire i padrini per ostacolare la ‘ndrangheta”
“Santità aboliamo i padrini di battesimi e cresime per evitare infiltrazioni criminali nella Chiesa”. È la proposta rivolta a Papa Francesco dall’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, monsignorGiuseppe Fiorini Morosini, che il 29 giugno scorso, insieme ad altri 23 presuli, ha ricevuto dalle mani di Bergoglio il pallio, l’insegna liturgica di lana bianca che rappresenta la pecora che il pastore porta sulle sue spalle. In quella occasione, primo appuntamento pubblico di Francesco dopo“l’improvvisa indisposizione ” che gli ha impedito all’ultimo momento, il 27 giugno scorso, di visitare il Policlinico Gemelli, Morosini ha parlato di nuovo al Papa della sua drastica proposta.