Sinodo straordinario sulla famiglia – Primo tempo –
Una riflessione
Così siamo giunti alla fine del primo tempo di questo film surreale che si è rivelato essere il Sinodo straordinario sulla famiglia, voluto da papa Bergoglio per porsi “nel duplice ascolto dei segni di Dio e della storia degli uomini e nella duplice e unica fedeltà che ne consegue”.
Sono le parole che si leggono nella “Relatio post disceptationem” (n° 3) presentata dal cardinale Péter Erdő il 13 ottobre 2014 e pubblicata sul sito del Vaticano.
Ed è proprio questa frase che, più di altre, rivela quella che si usa chiamare la mens di questo Sinodo o, per dirla più semplicemente, la sua intima intensione: un’assemblea planetaria di vescovi cattolici che ha inteso dedicarsi all’ascolto dei “segni di Dio” – e passi! – e della “storia degli uomini”.
Anche a voler tralasciare l’“ascolto” dei “segni” – una sorta di metafora moderna di stile mediatico superficiale e non certo di stile religioso – non si può evitare di chiedersi quale sia il senso vero di tale “duplice ascolto”.
I vescovi non dovrebbero – crediamo ingenuamente – osservare o “ascoltare” “la storia degli uomini”, semmai dovrebbero osservarla per ponderarla e giudicarla alla luce del Vangelo.
Sono le parole che si leggono nella “Relatio post disceptationem” (n° 3) presentata dal cardinale Péter Erdő il 13 ottobre 2014 e pubblicata sul sito del Vaticano.
Ed è proprio questa frase che, più di altre, rivela quella che si usa chiamare la mens di questo Sinodo o, per dirla più semplicemente, la sua intima intensione: un’assemblea planetaria di vescovi cattolici che ha inteso dedicarsi all’ascolto dei “segni di Dio” – e passi! – e della “storia degli uomini”.
Anche a voler tralasciare l’“ascolto” dei “segni” – una sorta di metafora moderna di stile mediatico superficiale e non certo di stile religioso – non si può evitare di chiedersi quale sia il senso vero di tale “duplice ascolto”.
I vescovi non dovrebbero – crediamo ingenuamente – osservare o “ascoltare” “la storia degli uomini”, semmai dovrebbero osservarla per ponderarla e giudicarla alla luce del Vangelo.