ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 9 luglio 2015

Noi aborticoli

Summorum Pontificum e “status necessitatis”. Breve riflessione di un MotuPropista.

[fonte: sanctamissa.org]
[fonte: sanctamissa.org]

Amo particolarmente il 7 Luglio.
Perché mai ?
“Ah, è l’anniversario del Summorum Pontificum, ovvio! Sei un motupropista!”, mi si potrebbe rispondere.
Non solamente: questa occasione mi è sempre grata per fare un bilancio delle vittorie del tradizionalismo (passatemi questa insensata etichetta) e puntualmente rifletto su quante grasse risate si facciano i modernisti alle nostre spalle: questi ordiscono le loro tele a danno della nostra fede cattolica mentre noi “tradizionalisti” – motupropisti, lefebvriani e sedevacantisti – ci azzuffiamo come cane e gatto. Mi sembra già di udirli nell’usare le parole del Nostro Signore per descriverci: «Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi.» (Mt 3:24-25)!
Come negarlo?!?

Ecco come si tesse la ragnatela

(di Mauro Faverzani) A chi è andato, quest’anno, il Premio Umanista? Ad Alain Simoneau. E chi è Alain Simoneau? Per tutti è un cittadino qualsiasi, residente a Saguenay, in Québec. Sfuggono ai più i motivi che gli siano valsi tale riconoscimento, tutt’altro che una semplice targa formale: tradotto in moneta, significa 5 mila dollari sonanti, una bella cifretta.
Cosa può aver fatto, dunque, questo «cittadino qualsiasi» per meritare tanta attenzione e tanti soldi? In realtà, ha avuto un “merito” grandioso, secondo i vertici della Fondazione Umanista, promotrice del premio: quello d’aver convinto la Corte Suprema canadese, oltre tutto all’unanimità, a cancellare una significativa tradizione municipale ovvero recitare una preghiera prima di ogni seduta del locale Consiglio.

Tuttavia..?

Antonelli: ostia ai divorziati risposati se casti


Ennio Antonelli
ENNIO ANTONELLI

Per l'ex ministro vaticano della Famiglia si può migliorare la prassi vigente che ora nega la comunione a chi è unito in seconde nozze. Di riammissioni ai sacramenti discuterà il Sinodo ad ottobre


Ostia ai divorziati risposati se casti. Intervenendo nel dibattito ecclesiale in vista del Sinodo di ottobre sulla famiglia, il cardinale Ennio Antonelli definisce “perfettibile” la prassi vigente che ora nega la comunione a chi è unito in seconde nozze. Nel libro «Crisi del matrimonio ed eucarestia» (Edizioni Ares, con prefazione del cardinale Elio Sgreccia), l’ex presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia ed ex arcivescovo di Firenze sostiene che la concessione dell'eucarestia ai divorziati risposati si può anche prendere in considerazione, ma solo in situazioni particolari e a una condizione specifica: «la perfetta continenza sessuale», o almeno l'impegno «a vivere come fratello e sorella». Soltanto in presenza di questo si può chiudere un occhio di fronte a qualche «ricaduta».
  

I micini della Gospa (micini,micini..)

MEDJUGORJE SÌ O NO? BROSIO E CECCHI PAONE A INTELLIGONEWS: ECCO COM'È ANDATA VIDEO E FOTO


Grande successo di pubblico all’incontro “smoderato” tra Paolo Brosio (giornalista, scrittore) e Alessandro Cecchi Paone (giornalista, conduttore televisivo), organizzato dalla “Fontana delle Idee” (il salotto “smoderato”, che raccoglie intellettuali, giornalisti, politici, imprenditori, esponenti del mondo del lavoro, giovani, accomunati dall’obiettivo di fare il bene dell’Italia), salotto-vetrina di IntelligoNews, che da poco ha festeggiato due anni di vita. 

Le leggi umane, qui, non valgono più

Dal fronte del martirio

L’agonia dei cristiani trucidati, l’Europa inebetita. Parla il capo della chiesa armeno-cattolica di Qamishli, Siria

Sabato scorso è stato sequestrato padre Dhiya Azziz, un francescano iracheno che era parroco nella provincia di Idlib. La notizia è stata confermata dalla Custodia di Terra Santa (foto Reuters)
"Qui ora siamo al sicuro, grazie all’esercito siriano. Hassaké, attaccata nella notte tra il 24 e il 25 giugno dai miliziani dello Stato islamico, è ora quasi totalmente liberata. Solo le periferie sono ancora in mano loro, ma il peggio è passato”. Monsignor Antraning Ayvazian è il capo della eparchia cattolico-armena di Qamishli, e in una conversazione con il Foglio descrive la situazione sul terreno in quell’estremo lembo di Siria orientale non ancora toccato dall’orda nera delle truppe al soldo del califfo Abu Bakr al Baghdadi.

Stonati ma con la pancia piena

Casse piene, chiese vuote. La frusta di Brandmuller
Una melodia ripetitiva proviene dalla chiesa tedesca, una musica che, forse, ha poco a che fare con quella evocata nel recente intervento di Benedetto XVI in occasione del conferimento del dottorato honoris causa da parte della Pontificia università di Cracovia. Spacciata per una via misericordiosa, quella intrapresa dalla chiesa tedesca sembra, invece, una via di desistenza, una rinuncia ad essere lievito che cambia il mondo.

Hanno aperto il vaso..

Pell: tocca ai laici combattere
Le cosiddette “guerre culturali” “stanno entrando in una nuova fase di lotta politica che può essere combattuta solo dai laici”. "Dovremo lottare pacificamente e democraticamente per assicurare che i nostri ospedali non siano forzati a offrire aborto e eutanasia”.

Il Prefetto del Segretariato per l’Economia, il cardinale George Pell, ha dichiarato che l’esito del referendum irlandese e la decisione della Corte Suprema USA in tema di matrimoni fra persone dello stesso sesso dimostrano quanto la società occidentale stia abbandonando molte delle sue fondamenta legali.  

Denti stretti, buca larga.

Papa Francesco Guevara

In visita in Bolivia, Bergoglio riceve sorridente dal presidente Morales la scultura di una falce e martello con sopra inciso un crocifisso. È un'offesa intollerabile alle milioni di vittime del comunismo, ma anche un pugno in faccia a chi vede nella Chiesa il simbolo della libera civiltà occidentale
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Vedi il Papa, il capo della cristianità, la massima autorità spirituale per un credente cattolico, cioè per un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo, ricevere con un sorriso empatico un crocifisso inciso sulla scultura di una falce e martello dal presidente della Bolivia Evo Morales, e lasciarsi mettere al collo un’onorificenza la cui placca riproduce la stessa immagine del Crocifisso su falce e martello, e ti viene da pensare: «Dio mio, Dio, perché ci hai abbandonato?».

mercoledì 8 luglio 2015

Ameneutica della continuità

Summorum Pontificum. Perché fallì l’Operazione fregatura della Tradizione?

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Nelle stesse ore in cui Francisco preparava l’ormai mitica borsa nera (in eco pelle?) per la photo hopportunity sulla scaletta dell’aereo che lo avrebbe portato a masticare coca in Sud America, nella regale cornice del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, l’Emerito Card. Joseph Ratzinger riceveva, con tutta la pompa di un regnante pontefice, due lauree honoris causa, assegnategli da sconosciuti atenei polacchi e teneva, sotto lo sguardo amorevole di quel sant’uomo di Stanislaw Dziwisz, un discorso di ringraziamento nel quale tornava a toccare tutti i temi a lui cari: l’ermeneutica del Concilio, la riforma liturgica, la musica sacra come prova di verità del cristianesimo.

La postina vaticana e Paolino cecchino paoncino

Cittadella, arriva veggente di Medjugorje


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Marija Pavlovic, una delle sei veggenti di Medjugorje, sarà in visita a Cittadellaquesto venerdì per incontrare i fedeli. L’evento, reso possibile da un’infermiera dell’ospedale cittadino, sarà presenziato dal vicesindaco Luca Pierobon e si svolgerà nelle sale di Villa Rina dalle 17. Marija è nata nella frazione di Citluk a Bijakovici in Bosnia ed Erzegovina nel 1965 e dal 1993 vive a Monza con i suoi quattro figli.

Chi li va a cercare, li trova, e se li tenga.

San Giovanni Bosco e i Valdesi 

Questo articolo riprende ed approfondisce i temi già trattati dall’articolo “Quando i valdesi tentarono di uccidere San Giovanni Bosco – intervista a Cristina Siccardi”, pubblicato su Riscossa Cristiana lo scorso 26 giugno. In particolare l’Autrice documenta alcune sarcastiche reazioni dei valdesi alla visita papale e risponde al commento del lettore Lucio Malan, uno dei fondatori del movimento «Sentieri Antichi Valdesi», fornendo ulteriori dati sul perdurare dell’avversione dei valdesi contro San Giovanni Bosco.

PD

San Giovanni Bosco e i Valdesi  
di Cristina Siccardi

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Se da una parte la comunità valdese è stata appagata dalla visita di Papa Francesco nel loro tempio di Torino, dall’altra ci sono state sarcastiche reazioni, che non possiamo tacere per dovere di informazione, ma, soprattutto, per amore dell’istituzione del Papato. Leggiamo infatti su «Riforma.it»[1]:
«L’invito del papa alla chiesa valdese di Torino il 22 giugno prossimo ha scatenato le reazioni sui social, in particolar modo da parte dei protestanti stessi. Diversi commenti sono negativi. Nei gruppi Facebook dove interagiscono maggiormente i protestanti e nei profili delle persone più social delle nostre chiese la discussione è stata molto accesa. Proprio come avviene nelle migliori famiglie.
Insomma, la reazione all’annuncio della visita di Francesco ha ricordato quelle vignette della Settimana enigmistica — settimanale di riferimento di chi scrive, oltre a Riforma — in cui la moglie dice al marito: «Domani sera viene mamma»; e lui risponde: «No, ma deve proprio?!»

Senza foglie di coca..

La chiesa nigeriana sfida Boko Haram esibendo i simboli cattolici


“Pensano che bruciando le nostre chiese distruggeranno il cristianesimo. Non succederà mai", ha detto il vescovo di Maiduguri
Roma. I miliziani di Boko Haram hanno ripreso a mietere vittime in diverse aree della Nigeria, a neppure ventiquattro ore dal proclama del presidente Muhammadu Buhari, che martedì aveva annunciato misure straordinarie per tagliare la testa nel più breve tempo possibile alla formazione terrorista che dal 2009 imperversa da un capo all’altro del paese africano. Il bilancio è di duecento morti solo negli ultimi sette giorni, poi altri 20 nella giornata di ieri.

Teniamoci su con qualche foglia di coca

Il 64% dei cattolici vuole che la Chiesa riconosca le coppie gay



Devoti ma desiderosi di una Chiesa al passo coi tempi. Avvertono le opportunità del momento e sperano in Francesco, punto di forza del cattolicesimo secondo l’80% dei credenti. Il 64% dei cattolici vorrebbe che la Chiesa riconoscesse e accogliesse le coppie omosessuali, sebbene senza matrimonio né possibilità di adottare figli.  

Anime belle si sorprendono sempre!

ASIA/TERRA SANTA - Clamoroso dietrofront della Corte suprema d'Israele: via libera alla costruzione del “Muro di separazione” nella Valle di Cremisan

Beit Jala (Agenzia Fides) - La Corte Suprema d'Israele, con un pronunciamento per molti versi sorprendente, lunedì 7 luglio ha dato il via libera alla costruzione del “Muro di separazione” tra Stato ebraico e Palestina nel tratto che attraversa la valle di Cremisan, secondo l'intento da sempre perseguito dal Ministero israeliano della difesa. Tale nuova disposizione contrasta con un precedente pronunciamento, espresso dallo stesso supremo organo giudiziario dello Stato d'Israele, che all'inizio di aprile aveva emesso una sentenza - presentata come definitiva dopo un contenzioso durato quasi otto anni - con cui si bocciava il percorso del Muro proposto da esercito e Ministero della difesa israeliani, e si invitavano le autorità militari israeliane a trovare alternative meno devastanti per la popolazione locale. 

L'eccezione conferma la regola

Sposi per sempre. Gesù non ha ammesso eccezioni

Gesù
Ecco qui di seguito altre due repliche all’esegesi fatta da padre Innocenzo Gargano delle parole di Gesù su matrimonio e divorzio:
La prima ci giunge dalla Nuova Zelanda. La seconda, molto articolata e appuntita, da Trieste. Quest’ultima ad opera di uno studioso di scienze religiose, Silvio Brachetta, che già lo scorso gennaio, su Settimo Cielo, aveva reagito criticamente a un precedente intervento di padre Gargano:
*

Divenire o essere?

Anche il Papa diventa bolivariano

Davanti alla folla in Ecuador Francesco rievoca "il grido di indipendenza" e rilancia la teologia del popolo
Un altro bagno di folla nel socialismo del XXI secolo e un Pontefice che parla di rivoluzione mai finita, d'individualismo diffuso che divide e mette l'uno contro l'altro.


Francesco in Ecuador con il semplice bastone apostolico donatogli da un profugo somalo
La seconda giornata di Papa Francesco in Ecuador è caratterizzata dalla febbre popolare che dilaga nel Paese sudamericano, il quale scopre un Bergoglio in vena di rievocare i valori del rivoluzionario Simon Bolivar, il generale venezuelano ammiratore della rivoluzione francese, che contribuì all'indipendenza di diversi Paesi dell'America Latina. «L'evangelizzazione non consiste nel fare proselitismo, ma nell'attrarre con la nostra testimonianza i lontani. Questo significa evangelizzare, questa è la nostra rivoluzione – ha detto davanti a un milione di persone a Quito durante la sua omelia – perché la nostra fede è sempre rivoluzionaria».

martedì 7 luglio 2015

Non solo radioGospa

Radio anch'iohttp://originwms1.rai.it/radiocdn/radio_ondemand/radio1_od/Radio_Anchio/4129540.mp3


Puntata del 24/6/2015 della trasmissione Radio anch'io, andata in onda su Radio 1 Rai, alla quale ho preso parte.
http://www.marcocorvaglia.com/.a/6a0133ed164599970b01b7c7a52150970b-pi

Esseni non sumus


Gesù esseno? Al contrario


Nel 1947 un ragazzo beduino scoprì, in una grotta presso il Mar Morto, località di Qumran,  antichissimi rotoli manoscritti.  Le prospezioni archeologiche  degli anni ’50 hanno consentito di scoprire e ricostruire la vita di una comunità ebraica separata, dedita all’ascetismo e alla recitazione incessante, giorno e notte, delle Scritture esistita tra il 250 a.C. e il 60 d.C..  In alcune grotte circostanti, questa comunità monastica sui generis aveva raccolto almeno 850 libri, oltre a quelli troppo frammentari per essere  identificati.  Fra questi, i Salmi in 36 copie, trenta copie del Deuteronomio, venti di Isaia. 

Evita anche le buche teologiche?

Provate a salvare Papa Francesco dalle buche

Nuovo videogioco con protagonista Bergoglio alla guida della papamobile sulle strade del Paraguay


Papa Francesco preso di spalle, alla guida della sua papamobile, intento a superare le buche delle disastrate strade del Paraguay.
È il nuovo videogioco messo a punto nel paese del Sudamerica dove Bergoglio arriverà in visita venerdì prossimo.
Il videogioco in cui Bergoglio deve superare gli ostacoli si chiama "Papa road" ed ha l'accesso gratutito ad internet.

L'ascia di guerra

Matrimoni gay, l'ascia di guerra di Navajo e Cherokee
Pellerossa della tribù Navajo in Arizona
C’è un sinistro rincorrersi di paradossi nella società statunitense. La teoria del gender nasce e si sviluppa in ambienti razzisti mentre i suoi sostenitori accusano di razzismo gli avversari (clicca qui). E W.E.B. Du Bois (1868-1963), cofondatore dellaNational Association for the Advancement of Colored People, che è una sorta di sindacato di estrema sinistra (in termini americani) per i neri, si lasciò convincere da Margaret Sanger (1879-1966), la fondatrice razzista del più grande abortificio mondiale, la Planned Parenthood, del fatto che l’aborto sarebbe un vero toccasana economico e sociale soprattutto per quei neri che Du Bois diceva a parole di voler proteggere. Fortunatamente, invece, il paradosso che interessa i cosiddetti “indiani” degli Stati Uniti è di segno contrario.

Dio può, il Papa no!

Il Papa in Ecuador parla di famiglia: "Che Dio possa trasformare in miracolo ciò che ci sembra impuro"


Più di un milione di persone ha partecipato alla messa celebrata da Francesco a Guayaquil


E’ un’omelia significativa quella che il Papa ha pronunciato nel Parco de Los Samanes a Guayaquil, seconda città dell’Ecuador, davanti a un milione di fedeli. Prendendo spunto dal Vangelo di Giovanni che narra l’episodio delle nozze di Cana, Francesco si è dilungato in una lunga riflessione sulla famiglia, definita “una piccola Chiesa, una Chiesa domestica che, oltre a dare la vita, trasmette la tenerezza e la misericordia divina”. Con un accenno al Sinodo ordinario del prossimo ottobre, Bergoglio ha assicurato che “il vino migliore sta per venire per quelli che oggi vedono crollare tutto”, ha garantito il Pontefice: “Sussurratevelo fino a crederci: il vino migliore sta per arrivare, e sussurratelo ai disperati e a quelli con poco amore. Dio si avvicina sempre alle periferie di coloro che sono rimasti senza vino, di quelli che hanno da bere solo lo scoraggiamento; Gesù ha una preferenza per versare il migliore dei vini a quelli che per una ragione o per l’altra ormai sentono di avere rotto tutte le anfore”. E in vista dell’appuntamento sinodale, finalizzato a “maturare un vero discernimento spirituale e trovare soluzioni concrete alle molte difficoltà e importanti sfide che la famiglia deve affrontare nel nostro tempo”, Francesco ha chiesto di “intensificare le preghiere perché persino quello che a noi sembra impuro, ci scandalizza o ci spaventa, Dio – facendolo passare attraverso la sua “ora” – lo possa trasformare in miracolo”.

I tanti cattivi maestri

Non ci sarà l 'apocalisse. Ma i veri anticristo sono dentro la Chiesa

Non bisogna temere una singola entità malvagia. Ma i tanti cattivi maestri
Siamo, siamo stati e saremo sempre circondati da Anticristi, questo ho scoperto leggendo L'Anticristo di Marco Vannini (Mondadori, pagg. 216, euro 20). Vannini è un filosofo che scrive come Emanuele Severino e quindi con stile apodittico, dritto come un treno e senza mai l'ombra di un dubbio.


Per rendere l'idea: definisce Sigmund Freud un bugiardo e Roman Polanski un pedofilo e si può anche essere d'accordo però aggettivi così pesanti andrebbero un minimo motivati. Fra l'altro Polanski sembra parecchio fuori tema ma Vannini ne sa una più dell'Anticristo e i nessi li trova, magari forzando un poco dati e date: il famoso regista nel 1968 girò a New York un film sul satanismo, Rosemary's baby , ed è originario di Cracovia, città dove nel 1898 nacque il movimento artistico-letterario della Giovane Polonia, che predicava adulterio e pansessualismo. Va be'.

lunedì 6 luglio 2015

In cerca di Papi

“Fermare i terroristi impuniti”

La chiesa copta ortodossa egiziana si schiera con l'esercito impegnato "contro le forze del male"


"Negli ultimi due anni, l'82 per cento delle vittime di terrorismo proviene da Iraq, Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Siria"
Roma. “Dal 2000 il mondo ha assistito a una crescita vertiginosa del 500 per cento nel numero delle vittime causate da attacchi terroristici. In particolare, negli ultimi due anni, s’è visto un notevole aumento relativo al computo delle vittime innocenti cadute per mano dello Stato islamico e di Boko Haram”.

Combattere la buona battaglia

Il calvario di Cristo in Cina

La diplomazia del Vaticano non ferma l’abbattimento delle croci. I martiri di Mao, quelli di oggi

I cristiani in carcere nella Cina di Mao: “Ci ordinavano di leggere il Quotidiano del popolo, che aveva solo articoli su marxismo, ateismo, maoismo”
“Perché muovi le labbra?”. “Prego il mio Dio”. “Proibito pregare Dio con le labbra”. “Lo pregherò col cuore”, risposi. E la sentinella: “Neppure col cuore puoi pregarlo”. (Dal diario di mons. Gaetano Pollio, arcivescovo di Kiafeng, espulso nel 1951)

Santa Maria Goretti non abitava là !?


Nel paese delle matriarche



È il Paraguay, meta finale del viaggio latinoamericano di papa Francesco. Una nazione  che solo le donne hanno saputo salvare, in un momento cruciale della sua storia. E che ancora vive del lascito delle "Reducciones"

di Sandro Magister

ROMA, 6 luglio 2015 – Dei tre Paesi sudamericani che Francesco ha iniziato da ieri a visitare il Paraguay è forse quello che più gli sta a cuore.


Il papa ne parlò due estati fa, durante il suo viaggio di ritorno da Rio de Janeiro, con parole che a molti suonarono enigmatiche:

"Per me, la donna del Paraguay è la donna più gloriosa dell’America Latina. Sono rimaste, dopo la guerra, otto donne per ogni uomo, e queste donne hanno fatto una scelta difficile: la scelta di avere figli per salvare la patria, la cultura, la fede e la lingua".

Teologia del c..

Teologo, gay e sposato, nell'università gesuita
Il professor John Patrick Hornbeck II dirige il dipartimento di teologia all'università gesuita di Fordham, New York. Si è sposato con un altro uomo, un matrimonio gay con rito episcopale nella chiesa di San Bartolomeo (Manhattan). E l'università gesuita in cui lavora? Gli fa gli auguri, pubblicamente.
John Patrick Hornbeck
"Siamo un'università cattolica gesuita. Il nostro spirito deriva dai quasi 500 anni di storia dei gesuiti. È lo spirito di un impegno sincero su idee profonde, le comunità di tutto il mondo, l'ingiustizia, la bellezza l'interezza dell'esperienza umana". 
Il professor John Patrick Hornbeck II si è sposato sabato 27 giugno nella chiesa episcopale di San Bartolomeo a Manhattan. "Auguriamo al professor Hornbeck e allo sposo una vita ricca piena di benedizioni in occasione del loro matrimonio nella Chiesa Episcopale".

domenica 5 luglio 2015

Risposte alla botta


Da Napoli e da Montevideo. Due risposte alla botta di padre Gargano


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Come già dopo il suo primo intervento dello scorso gennaio, anche questa volta l’esegesi fatta da padre Innocenzo Gargano, biblista e patrologo, delle parole di Gesù su matrimonio e divorzio ha suscitato vibrate reazioni.
A giudizio del monaco camaldolese, Gesù non avrebbe affatto revocato la concessione mosaica del ripudio del coniuge, nel caso di un fallimento del matrimonio “per la durezza del cuore”. Con le immaginabili conseguenze nell’attuale dibattito del sinodo sulla famiglia:

Repetita non iuvant


Il prof. Perez-Soba replica al card. Kasper


Nell’articolo pubblicato per la rivista tedesca “Stimmer der Zeit” il card. Kasper ripropone la via penitenziale per l’accesso all’eucaristia per i divorziati risposati (in italiano è possibile leggere l’intero articolo sul sito del Cenacolo Amici di Papa Francesco, diretto da Raffaele Luise).
Come l’Osservatorio Sinodo 2015 ha già rilevato si tratta di una proposta non nuova, ma una sostanziale ripetizione di quanto già sostenuto dal cardinale nel famoso concistoro del febbraio 2014.

Ex figli di Maria

  04 LUGLIO 2015 – GRUPPO DI PREGHIERA “I FIGLI DELLA GOSPA” – CANEVARA DI MASSA – ORE 18
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Battesimo e cripto-protestanti


Tra le tante stranezze funzionali alla trasformazione dei cattolici in cripto-protestanti ha un posto alto in classifica quella che porta alla perdita di senso del Battesimo.

Qui lo dico e qui lo ripeto

[VIDEO] Bergoglio: Sento di dire un’eresia ma la dico lo stesso

[VIDEO] Bergoglio: Sento di dire un'eresia ma la dico lo stesso

di CdP Ricciotti
In questo video vi presentiamo un altro messaggio di Bergoglio.

Roma locuta ?

Verso il Sinodo, c'è chi confonde i fedeliLa discussione pubblica sui temi del Sinodo sulla famiglia ha creato un grave disorientamento, a causa soprattutto di chi ne sta approfittando per cercare di imporre cambiamenti radicali nella dottrina mascherandoli da meri aggiustamenti pastorali. E seminando confusione sulle presunte intenzioni e volontà del Papa.

Il grave disorientamento che la discussione pubblica sui temi all'ordine del giorno del Sinodo sulla famiglia ha provocato, rende necessario suggerire criteri certi di autentico discernimento teologico. Il Sinodo, che si è svolto in forma straordinaria dal 5 al 19 ottobre 2014 e si riaprirà in sessione ordinaria il 4 ottobre prossimo, è stato convocato da papa Francesco con l’intenzione di consultare l’episcopato mondiale sul modo migliore di applicare alla situazione attuale delle famiglie le linee pastorali da lui stesso indicate nell’Evangelii gaudium

La confusione ecclesiale a colpi di follìa

LA TORRE DI BABELE
La confusione ecclesiale a colpi di follìa
   


Carissimi lettori ed amici: vogliamo, con una carrellata rapida ma chiara, dare notizia, a chi non avesse ancora preso cognizione di quanto, qua e là, nel territorio di questa Chiesa postconciliare ad opera di molti suoi uomini, si sta verificando in termini di apostasìa, di ribellione etica, di eversione dottrinaria, di revisionismo teologico e di rinuncia all’evangelizzazione.
Per coloro che, al contrario, sono al corrente di quanto andremo ad esporre, valga il nostro scritto quale rinforzo alle proprie ortodosse convinzioni e  conferma delle certezze nella santa fede. Perché il fine che ciascun cristiano-cattolico deve proporsi è quello di operare la diffusione della verità, cioè, la Parola di Cristo, senza tentennamenti ed ambagi, e a viso aperto.
E Dio sa quanto vivo si avverta, nella comunità dei fedeli, il bisogno di vescovi, di parroci, di laici che dispensino la buona novella nel filo del comando evangelico (Mt. 28, 20) e della Tradizione.

Non bastava Jorge?

L’epurazione del mondo cristiano

Perché la sentenza della Corte suprema americana ha sdoganato la guerra alla libertà religiosa

Un partecipante al Gay Pride di San Josè indossa ali da angelo. Davanti a lui un carro con l’immagine della Madonna con il Bambino (foto LaPresse)
New York. Ora che la realtà del matrimonio gay ha raggiunto il sommo grado di diritto protetto dalla Costituzione, la vasta galassia del cristianesimo americano si pone la più rivoluzionaria delle domande: che fare? Si fa presto a invocare, con Rod Dreher, l’Opzione Benedetto, la rinascita di esperienze comunitarie ispirate a ideali fuori dal mainstream ideologico, ma per qualcuno nemmeno questa ipotesi sarà tollerata dalla società. L’esempio più evidente riguarda scuole e università cristiane, che dovrebbero essere la spina dorsale di questa rinascita benedettina, le quali presto saranno trascinate in battaglie legali per via di statuti e regolamenti che vietano le relazioni fra le persone dello stesso sesso. La libertà religiosa è una condizione necessaria per praticare l’Opzione Benedetto. Ma le università evangeliche che nei loro statuti definiscono il matrimonio come l’unione esclusiva fra un uomo e una donna? Gli istituti che vietano a studenti e professori relazioni fra persone dello stesso sesso? Non saranno immediatamente dichiarati discriminatorie e fuorilegge, anzi incostituzionali?