La religione dopo il Concilio: origine ed essenza
la svolta vaticanosecondista - continuità o rottura?
La neo-religione nasce dopo il Concilio Vaticano II, quando un numero sempre crescente di prelati e fedeli iniziarono a ritenere i suoi testi e soprattutto il suo “spirito” come i fondamenti di un nuovo e più aggiornato Cattolicesimo [1].
Le parole, gli atti e gli scritti del Vaticano II e del post-Concilio sono diventati il criterio privilegiato di interpretazione della realtà, scalzando i criteri assoluti della metafisica e della Religione (vero/falso, bene/male) e sostituendo di fatto il Magistero bimillenario con le scritture e lo spirito conciliare.
Le parole, gli atti e gli scritti del Vaticano II e del post-Concilio sono diventati il criterio privilegiato di interpretazione della realtà, scalzando i criteri assoluti della metafisica e della Religione (vero/falso, bene/male) e sostituendo di fatto il Magistero bimillenario con le scritture e lo spirito conciliare.
Il rivolgimento è avvenuto senza per altro obbligare i fedeli, visto che il linguaggio dei papi si è quasi sempre fermato al livello di esortazione (in ossequio al mito di una pastoralità che non abbisogna di dottrina).