ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 21 novembre 2016

Ironia della Misericordia?


PADRE MANELLI: ARCHIVIATE LE ACCUSE CONTRO IL FONDATORE DEI FRANCESCANI DELl’IMMACOLATA


Archiviate le accuse contro padre Stefano Manelli, il fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata. Dopo circa un anno di indagini, il Pubblico Ministero presso il Tribunale di Avellino, Sost. Dott. A. Del Bene, ha chiesto l’archiviazione del procedimento nei confronti del religioso, il cui ordine é ancora commissariato, senza che sia stata data dopo anni, una motivazione valida da parte della Congregazione per i religiosi.

Se perderanno l’orrore dell’aborto..

Chi perdonerà i membri di questa nuova Chiesa?



                                               

La nuova Chiesa va avanti con determinazione nel suo progetto. Così come non “s'immischia” sulle leggi che sanciscono l'unione tra persone dello stesso sesso e introduce il “caso per caso” sui divorziati risposati, sull'aborto concede ai sacerdoti di assolvere dal peccato di aborto.
Scrive il Papa, nell’Esortazione Apostolica, Misericordia et misera: “(…)Perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto.

Le coscienze delle pecore fedeli

Cattolici e Luterani. Cosa li divide?

“Personalmente prego il Signore perché l’indispensabile ricerca delle pecore smarrite non metta in difficoltà le coscienze delle pecore fedeli”.    (Card. Camillo Ruini)

di Carla D’Agostino Ungaretti
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zbbrccLa frase con la quale il Card. Camillo Ruini conclude l’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 22 settembre scorso, pag. 25, mi sembra diretta a confortare tutti i cattolici “bambini” come me, perché è consolante constatare che nella Chiesa istituzionale ci sono ancora delle menti e dei  cuori che comprendono i turbamenti e le perplessità che affliggono oggi una parte considerevole del gregge di Cristo.

Quelli che stanno cercando di ridurlo a un santo testimone..

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La “rivoluzione della tenerezza”

Chi porta attacchi come questo non è un “scontento” o un “oppositore” ma qualcuno che punta a “dividere” la chiesa. Il che nel diritto canonico è un crimine, punibile.
All’inizio del giubileo Francesco aveva chiesto alle autorità gesti di clemenza verso i detenuti: clemenza che lui per primo non ha mai applicato ai suoi imputati del processo detto Vatileaks. A fine giubileo si capisce il perché: lui non vedeva in quel processo una procedura penale, ma un gesto pedagogico verso gli avversari.

Le “colombelle” occidentali

BERGOGLIO GESUITA FINTO BUONO?

Bergoglio gesuita il finto buono mi hai stufato! Bergoglio "pacifinto" invoca la fine della violenza ad Aleppo su vittime innocenti guarda caso proprio adesso che i siriani, con l’aiuto russo, sono vicini alla vittoria finale di Eugenio Orso  



Mentre l’azione congiunta russo-siriana sta procedendo verso la piena liberazione di Aleppo e l’annichilimento delle strutture terroristiche, presenti intorno ad Aleppo e nell’Idlib, le “colombelle” che portano nel becco non il ramoscello d’ulivo, ma la “sola” dei diritti umani, tubano disperate perché si fermino i bombardamenti, non si lancino più kalibr (i cruise russi) … risparmiando i terroristi annidati nella parte centro-orientale della città e intorno ad essa affinché si riorganizzino per contrattaccare.
Costoro – le “colombelle” occidentali – fanno appello ai buoni sentimenti, all’umana pietà e ci fanno vedere con finestra oraria 24×7 foto e filmati di bimbi feriti, di genitori disperati, di vecchi sotto le bombe. Strepitano, costoro, che i bombardamenti russi colpiscono scuole, asili e ospedali, come se i russi (e i siriani e tutti gli altri liberatori di Aleppo) fossero dei coglioni totali che lasciano intatti i covi jihadisti, i comandi di al-qaeda, i depositi di munizioni, accanendosi con le bombe, sadicamente, solo sulla popolazione civile, su scolari e neonati, sui malati in degenza ospedaliera.

Brontolio di una crisi sotterranea?

Chiesa cattolica, è in atto una guerra civile


Papa Francesco ha chiuso la Porta Santa, ma il suo messaggio è accompagnato dal brontolio di una crisi sotterranea. Una guerra civile è in corso nella Chiesa. Uno scontro che tocca l’autorità del pontefice e il suo programma riformatore. Sono in gioco visioni opposte sul ruolo della Chiesa, il “peccato”, la salvezza delle anime. E come in tutte le guerre civili il conflitto non contempla compromessi.

Vide e comprese quel che stava accadendo nella Chiesa

SAN PIO E I PROGRESSISTI

San Pio da Pietrelcina non piace ai progressisti perché non glorificò il Concilio. Avete notato? Di Lui di questo uomo di Dio straordinario i cattolici progressisti non parlano mai: il grande "equivoco" del concilio 
di Francesco Lamendola  



Avete notato? Di san Pio da Pietrelcina, frate cappuccino che non si è quasi mai mosso dal suo convento di San Giovanni Rotondo, sul Gargano, ma che è stato uno dei più grandi santi del XX secolo, se non il più grande; stigmatizzato come san Francesco d’Assisi, intermediario di guarigioni miracolose, dotato dei doni della chiaroveggenza, della lettura delle anime, della bilocazione; infaticabile confessore (una media di 70 persone al giorno, fin quasi agli ultimi giorni: il che vuol dire dalle 12 alle 16 ore in confessionale, estate e inverno), padre amorevole e pietoso, consigliere e consolatore dei penitenti, dei tribolati, degli afflitti, maestro di vita e di fede, sacerdote dotato di una spiritualità intensissima, commovente (la sua Messa poteva durare anche tre ore, perché cadeva letteralmente in estasi davanti al Mistero Eucaristico), nonché uno dei più incompresi, calunniati, perseguitati (l’espressione non è eccessiva), anzi, perseguitato per due volte, a trent’anni di distanza, e proprio per volere dei suoi superiori, dal vescovo della sua diocesi, Manfredonia, su, su, fino alla Santa Sede (cioè fino a Pio XI e a Giovanni XXIII, che, se non ordinarono le persecuzioni, certo non vi furono estranei, né vi si opposero, tutt’altro): ebbene, di questo uomo di Dio assolutamente straordinario, come ne nascono uno su molte generazioni, i cattolici progressisti non parlano quasi mai, e, comunque, non ne parlano volentieri.

La lontananza tra gli uomini della Chiesa ed il popolo

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Papa Francesco, il Pontefice del politicamente corretto

Smarriti camminiamo tra le macerie del mondo. I capisaldi della società liberal stanno crollando. Le torri d’avorio costruite negli ultimi 70 anni vacillano davanti alla realtà. La Brexit in Inghilterra, Donald J. Trump negli Stati Uniti d’America e domani, magari, il No alla farsa costituzionale di Matteo Renzi porterà sussulti, incalcolabili, anche in Italia. I padroni del vapore restano alla finestra e maledicono gli ignoranti. In un mondo che vive di scossoni spirituali un uomo, dovrebbe, portare la parola del Signore in Terra e dissipare le nubi dentro di noi, eppure la sua voce suona lontana. Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, ha intrapreso un percorso distante dai fedeli.

domenica 20 novembre 2016

"Ho visto di nuovo la strana grande chiesa "

Papa Francesco con i cardinali incontra Benedetto XVI (Lapresse)
         
Stralci dalle Profezie della Beata Anna Caterina
Emmerich (XIX sec.)

      "Vidi anche il rapporto tra i due papi ... Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa.
L'ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità... Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà.
Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue.Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente.
Ma tutto ciò non durò a lungo". (13 maggio 1820)

Il campanello d’allarme nella Chiesa

Intervista a don Matteo De Meo: La Chiesa non ci appartiene


Il fallimento della pastorale post-conciliare è senz’altro dovuta alla confusione dottrinale che regna nel mondo cattolico contemporaneo. Ne abbiamo parlato con il sacerdote Don Matteo De Meo, parroco, teologo ed esorcista della diocesi di San Severo in provincia di Foggia.
L’ECUMENISMO IERI ED OGGI
DOMANDA: Rev. Don Matteo De Meo, prima di tutto, La ringraziamo per averci concesso quest’intervista. Vorremmo cominciare partendo da un tema di stretta attualità: l’ecumenismo. Può spiegarci che cosa intende veramente la Chiesa cattolica per “unità dei cristiani”? E quale dev’essere il rapporto con le religioni non cristiane?

“Corsa contro il tempo”?

Un pontificato disastroso al tramonto 


obama-papaIeri il “New York Times” parlava della “corsa contro il tempo” di papa Bergoglio per trasformare definitivamente la Chiesa in un club “progressista” come piace ai radical-chic. Per riuscirci – secondo il NYT – dovrebbe creare un numero di cardinali bergogliani in grado di eleggere un successore a sua immagine e somiglianza. Ma l’operazione è ardua. Non basta il Concistoro di ieri. Negli ambienti cattolici c’è ormai la sensazione che questo pontificato sia finito in un vicolo cieco, venuto meno oltretutto il contesto politico in cui è nato (la presidenza Obama/Clinton).
Il Concistoro di ieri, la fine dell’Anno Santo (oggi) e l’80° compleanno di Bergoglio (il 17 dicembre) dicono che è stagione di bilanci per questo papa, ritenuto (a mezza bocca) deludente dai modernisti che sognavano la rivoluzione e giudicato disastroso dai cattolici ortodossi (fra l’altro le statistiche parlano di ulteriore diminuzione della pratica religiosa). Vediamo le singole voci.

I preti di di mastro Bergoglio.

Preti spudorati:  il contro-concilio di Trento a Trento



Voluto fortemente dalla CEI, riportano le varie testate… che cosa?
Il contro-concilio di Trento!

Una mossa propagandistica che vuole suggellare con un gesto irriverente, dirompente e ai limiti della blasfemia la clamorosa svolta impressa da Bergoglio alla storia della Chiesa e alla dottrina cattolica apostolica.

Realizzato il giro di boa con la pseudo canonizzazione di Lutero tra le brume svedesi, i valenti preti italiani che fanno capo a quello che un tempo era il corpo episcopale cattolico, hanno pensato bene, d’accordo con l’“arcipelago” protestante della penisola, di sancire la resa incondizionata della neo-chiesa conciliare in quel di Trento: stessa città e stesse chiese in cui i vescovi cattolici del tempo condannarono in maniera irreformabile la rivoluzione del monaco tedesco contro la Chiesa di Cristo.

Chi dubia e chi fa i bisogni

«Dubia, appello lecito per salvare anime»                                        Prosegue il dibattito su Amoris Laetitia e sui dubia dei cardinali. Parla il teologo Woodall: «Confusione preoccupante, che alimenta la divisione. Il Papa fa bene a voler raggiungere le persone in difficoltà, ma se c’è confusione il suo primo compito è quello di unire nella verità del Magistero della Chiesa».
“Nessuno può porsi al di sopra del Vangelo”. Così George Woodall, professore di teologia morale e di bioetica alla Regina Apostolorum di Roma, spiega alla Nuova BQ perché è importante porre un freno a quelle interpretazioni dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” in contrasto con l’insegnamento millenario della Chiesa cattolica. Confermando la confusione generale in merito al testo, Woodall apprezza l’appello dei quattro cardinali che hanno sollevato dei dubbi in merito chiedendo al papa di ribadire pubblicamente la dottrina.

Non è poi così brutto essere se stessi

L'AMORE PER LA NOSTRA CIVILTA'

Abbandonati traditi umiliati e offesi stiamo riscoprendo l'amore per la nostra civiltà. L'opera nefasta degli asserviti intellettuali e della Chiesa che altro non fanno che vomitare sul pubblico l'idea che la civiltà europea è bacata
 di F. Lamendola  



Il cittadino europeo di questo inizio del XXI secolo, non meno del cattolico credente e praticante, si trova in una situazione paradossale. Nel giro di pochissime generazioni l’uno e l’altro sono passati dal credersi i fortunati rappresentanti di una civiltà e di una religione che hanno dato al mondo dei valori universali, dei quali possono e devono andare giustamente fieri, al sentirsi gravare sulle spalle tutto il peso, tutta la vergogna, tutto il senso di colpa per aver partecipato - anche se non erano neanche nati! - alle peggiori nefandezze che siano mai state perpetrate nella storia universale, e per aver diffuso nel mondo i bacilli pestilenziali dell’intolleranza, del razzismo, dell'antisemitismo, dell'etnocentrismo, del colonialismo, dell'imperialismo, del fascismo e di molte altre cose orrende. E abominevoli. E se è vero che un tale capovolgimento di prospettiva è stato preparato e favorito dall'opera due volte secolare dei cosiddetti intellettuali - questi omuncoli avvezzi a sciaguattare nel fango, ad adulare qualsiasi potere e a servire qualunque padrone, i quali, dall'Illuminismo in poi, altro non fanno che vomitare sul pubblico l'idea che la civiltà europea è bacata, e che nulla andrà mai bene se non distruggerà ogni residuo delle proprie tradizioni -, ora, negli ultimi tempi, nel giro di pochi anni, la sarabanda infernale ha assunto un ritmo ben più serrato, addirittura frenetico, anche perché alla testa dei "rottamatori" della nostra civiltà si sono posti i vertici del potere politico e religioso: cioè proprio coloro dai quali il cittadino e il credente si aspettavano d’essere guidati e confortati, nei quali riconoscevano delle guide autorevoli, e dai quali speravano di essere difesi, capiti, valorizzati, indirizzati, secondo il criterio del bene generale e individuale.

Traete voi le conclusioni..


Trump, Pio XIII e i quattro cardinali. Alcune note


La questione cattolica si complica sempre più, ma nell'evoluzione credo possano valere alcune brevi note.

Lo strano caso Trump. A un mese circa dal maldestro affondo della Stampa, a firma di giornalisti vicini al Papa, affondo in cui ampi gruppi di cattolici sono stati offesi e accusati sia di essere avversi al Pontefice, sia di essere adoratori di Putin, abbiamo assistito alla vittoria di Trump. Spacciato e presentato come un figuro inetto, Trump, tra i pochi politici ad aver subito non troppo velate condanne romane, ha mostrato di essere il più desiderato degli americani. Molti hanno scritto della spaccatura tra lobby, media e popolo reale, aggiungiamo: va forse registrata una spaccatura tra il Sommo Pontefice e l'elettorato cristiano (giudicato più che determinante in queste elezioni)?

«e la desolazione durerà!»

                                                                http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV629_LZ_Abominio_della_desolazione.html

Dominica XXIV et Ultima Post Pentecosten Ad Matutinum Nocturn III.

Lettura 7
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 24:15-35
In quell'occasione: Gesù disse ai suoi discepoli: Quando vedrete l'abbominazione della desolazione, già predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo: chi legge intenda. Eccetera.

Omelia di san Gerolamo Prete
Libro 4, Comm. al capo 24 di Matteo
L'invito fattoci di sforzarci di comprendere, indica che la profezia non è senza mistero. Ora noi leggiamo così in Daniele. «E alla metà della settimana cesseranno il sacrificio e l'oblazione, e nel tempio ci sarà l'abominazione della desolazione, e la desolazione durerà! sino alla consumazione e sino alla fine» (Dan. 9,27). Di ciò parla anche l'Apostolo (dicendo) che «l'uomo d'iniquità è l'oppositore che s'innalza contro tutto ciò che si dice Dio e si adora; tanto da osare di assidersi nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio» (2Thess. 2,4): ed esso verrà accompagnato dalla potenza di satana, per far perire e ridurre nell'abbandono di Dio quelli che l'avranno accolto.

«Bollente di rabbia»

Il punto della situazione sui "Dubia" dei quattro cardinali

“Queste risposte non s’hanno da dare”, parafrasiamo così una nota frase della letteratura manzoniana. Si tratta della sostanza dell’ordine dato dal vescovo di Roma al card. Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. I dubia? Finiscano nella catasta di altri dubbi e perplessità giunte presso la Congregazione per la dottrina della fede sempre in merito all’esortazione Amoris laetitia! Per un commento su ciascuno dei cinque dubbi, si rinvia a don Alfredo M. Morselli, Amoris laetitia: la prima domanda dei Cardinali, in blogMiL, Messa in latino, 15.11.2016; Amoris laetitia: la seconda domanda dei Cardinaliivi, 16.11.2016; Amoris laetitia: la terza domanda dei Cardinaliivi, 18.11.2016).
La polemica intorno ai quesiti posti dai quattro cardinali non sembra cessare. Anzi, si accresce. Il vescovo di Roma ha accusato il colpo. Da alcune fonti, interne al Vaticano, si apprende che lo stesso sarebbe «bollente di rabbia» (così Claire Chretien, Vatican expert: Sources say Pope Francis ‘boiling with rage’ over Amoris criticism, in Lifesitenews, Nov. 18, 2016), rimproverando i quattro porporati di «legalismo» (Id., BREAKING: In wake of 4 Cardinals letter, Pope Francis rebukes ‘legalism’ of Amoris Laetitia criticsivi).

sabato 19 novembre 2016

Si può sempre discutere sulla prudenza?

Perché il Segreto di Fatima non fu rivelato nel 1960?



Siamo nel centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima (1917-2017), un tema scottante sul quale gravano ancora tante domande. Per esempio: perché il “terzo segreto” non è stato rivelato nel 1960 come, invece, sollecitato dalla stessa Madonna? Lo abbiamo chiesto al celebre specialista Antonio Augusto Borelli (nella foto a lato), autore del best seller internazionale (più di tre milioni di copie) Fatima: messaggio di tragedia o di speranza? (TFP).
di Benoît Bemelmans
DOMANDA. Nel consegnare il terzo segreto di Fatima, suor Lucia chiese di non renderlo pubblico prima del 1960. L’attesa per la sua rivelazione raggiunse quindi l’apice quell’anno. Ciò non avvenne, provocando grande frustrazione nei fedeli. Tuttavia, lungi dal diminuire, l’attesa andò aumentando, incoraggiando perfino speculazioni non sempre prudenti. Sembrerebbe che la Santa Sede non si aspettasse una tale reazione.

L' inganno dell'Anticristo

 Le profezie di San Nilo...Più che mai attuale a partire dal Concilio Vaticano II
  
Fra le profezie più sorprendenti per la precisione descrittiva degli eventi narrati svetta sicuramente quella di San Nilo, monaco di Rossano Calabro nato nel 910, una profezia scritta mille anni fa ma che risulta essere il perfetto "quadro" della situazione odierna: quel mondo moderno laico e anticattolico nel quale viviamo. L'attacco dell'anticristo alla Chiesa Cattolica (tutti noi battezzati), alla Sua morale, alla Sua fede, ai costumi, ai Dogmi, il nostro vivere ormai inconscio in perfetta linea con quegli ideali massonici progettati a tavolino dai nemici della fede secoli fa con l'insano intento di trasformare la società in un qualcosa il più possibile lontano dalla Verità Rivelata da nostro Signore, in quel nuovo ordine, in quel nuovo mondo anticristiano che si impone sempre più... Si evince perfino che certa tecnologia non può essere di matrice divina, ed è ovvio sia così. L'uomo con superbia, in una folle ripetizione del peccato originale esige la ...
... sua libertà totale da Dio, pretende di spezzare ogni legame con Lui, negandoLo, rifutandoLo, facendosi una morale a suo piacimento, rincorrendo un umanesimo insensatamente ed egotisticamente sfrenato, un approfondimento delle leggi di natura con lo scopo non certo di lodare e ringraziare Dio per cotanta meraviglia ma per quel voler far da se, rigettando il Suo aiuto, le Sue Grazie che ci verrebbero donate in ogni frangente con tanto amore.
L'uomo che cerca da solo di salvar se stesso da quella condanna a morte tanto meritata...una cosa davvero desolante.

Missing in action

Che fine ha fatto la sinodalità?

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Ma cosa sta succedendo nella Chiesa cattolica? Questa è la domanda che tanti cattolici si stanno facendo in questi tempi.Ormai sembra essere in atto una divisione dottrinale così come non la si vedeva da secoli. I temi, anche se apparentemente sembrano riguardare casi decisamente circoscritti e particolari (come quello della possibilità della Comunione ai divorziati risposati) in realtà colpiscono il cuore della fede stessa nell’Eucarestia.
Se davvero sarà possibile, attraverso “adeguati cammini”, poter accedere alla Comunione Sacramentale in stato di evidente e manifesto peccato, allora lo potrà essere, previo “cammino”, per qualsiasi altra situazione. La confusione a cui assistiamo, però, si concentra anche sui metodi.

La madre degli scemi è sempre gravida

L’odio olandese e belga verso le tradizioni 

di Cristiano Lugli

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zsnk2Ormai non vi è limite al peggio; parliamo dei fatti accaduti a Sint Niklaas, in Belgio e a Gouda, in Olanda, in cui lo scorso 15 novembre si sono verificati scontri di piazza seguiti da decine di arresti da parte delle forze dell’ordine.
Una tradizionale festività olandese celebra l’arrivo di San Nicola, o Sinterklaaas; ed è proprio nella centrale città olandese di Gouda che sono avvenuti ben 90 arresti di persone che manifestavano violentemente nei pressi di un mercato in cui centinaia di bambini stavano per accogliere la figura di San Nicola, il quale tradizionalmente porta i doni il 5 dicembre.
L’accesa polemica è andata via via infiammandosi sempre di più negli ultimi anni, e vede al centro delle proteste “Zwarte Piet“, ossia “Pietro il moro”, tradizionale accompagnatore di San Nicola. Pietro il moro è solitamente un uomo bianco che si dipinge il volto di nero, porta una parrucca con capelli ricci e si pittura le labbra di rosso. I manifestanti e critici olandesi sostengono che questo piccolo aiutante del Santo rappresenti invece una caricatura razzista, sbeffeggiando i negri e classificandoli come degli schiavi. Insomma, la fantasia “progressista” non ha davvero limiti, scagliandosi contro antiche tradizioni in cui nessuno aveva mai visto nulla di razzista.

Impassito?


L’IMPASSE DEL PAPA, I DUBIA E IL GOSSIP IMPLICITO. UN PIANO DEL 2014…



Vi ricordate quanto il Pontefice ha tuonato periodicamente contro il gossip? Forse in questi giorni corre il rischio inconsciamente di cadere nello stesso comportamento; perché mi sembra che una forma di gossip – un gossip implicito – sia negare dignità piena di interlocutore alla persona “rigida, legalista, ecc. ecc.” che ha idee diverse dalle tue suggerendo che le sue critiche siano causate da problemi psicologici. O da una forma distorta di concepire l’esistenza o la sua fede. Invece di rispondere in concreto e nel merito alle questioni poste.
Così facendo però ci si espone al rischio che l’accusa venga capovolta: non può essere che i problemi psicologici, umorali, siano di chi si comporta in questo modo evasivo ed aggressivo, la sua reazione sia allo stesso tempo, segnale di una cattiva coscienza, dell’impossibilità uscire da un impasse, di dare una risposta netta e chiara?

Non c'é pace fra le sequoie?

Il papa tace, ma il neocardinale suo amico parla e accusa. Non c'è pace su "Amoris laetitia"

Farrell
Mentre a Baltimora i vescovi degli Stati Uniti erano tutti riuniti ad eleggere il loro nuovo presidente e vicepresidente, l'arcivescovo Kevin J. Farrell, fino a metà estate titolare di Dallas, non era con loro ma se ne stava a Roma. Con le sue buone ragioni, data la sua fresca nomina a prefetto del nuovo dicastero vaticano per i laici, la famiglia e la vita, e l'ancor più fresca promozione a cardinale.
Eppure, da Roma, forte del suo nuovo ruolo e della prossimità al papa, Farrell non ha mancato di tirare una bordata contro uno dei suoi colleghi americani più rappresentativi, Charles J. Chaput, arcivescovo di Philadelphia e presidente, negli States, della commissione episcopale per l'applicazione di "Amoris laetitia".
E la bordata ha riguardato proprio questa controversa esortazione postsinodale, oggetto nei giorni scorsi di un clamoroso appello, fin qui inascoltato, di quattro cardinali al papa, perché sia fatta chiarezza sui suoi passaggi più ambigui e generatori di conflitti:

Incubo e risveglio


SPIACENTI, MA NON SI PUO' TACERE   

Quanto sta accadendo è la demolizione sistematica della Chiesa cattolica. Che altro bisogna aspettare ? Ignazio di Loyola aveva dato disposizioni precise affinché nessun gesuita accettasse mai di essere eletto papa !                                                                                                                                                                                                     di Francesco Lamendola 

Molti cattolici vorrebbero che non si dicesse nulla riguardo a ciò che papa Francesco, da quando è stato eletto al pontificato, sta dicendo e facendo. Molti cattolici, ottime persone, vorrebbero che al papa fosse risparmiato qualsiasi attacco, qualunque critica: soffrono davanti alla situazione di lacerazione e di autentica sofferenza che si è prodotta entro la Chiesa cattolica negli ultimi anni, e preferirebbero che non la si enfatizzasse. Sperano, forse, che le cose possano aggiustarsi da sole; sperano – e fanno bene - nello Spirito Santo. Tuttavia, in attesa che lo Spirito Santo faccia sentire il suo intervento – e lo diciamo senza alcuna ombra d’ironia, anzi, con la massima serietà: perché è chiaro, per un cristiano, che a governare la Chiesa, in ultima analisi, non sono gli uomini, ma Lui, lo Spirito Divino – non è proprio possibile tacere e fare finta di nulla, perché quanto sta accadendo è troppo grave.

Una specie di “ripiego”

“Riforma della riforma”: un errore?



Nei giorni scorsi il sito della Santa Sede ha reso nota la nuova composizione della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (qui). Difficile esprimere un giudizio: come giustamente mi faceva notare l’officiale che mi aveva benevolmente ripreso (qui), bisognerebbe conoscere i Membri uno per uno, per poter stabilire quale sarà l’orientamento del Dicastero rinnovato. Tra i nomi di quelli che erano stati dati per “epurati”, di fatto risultano esclusi i Cardinali Raymond Leo Burke, Marc Ouellet, George Pell e Angelo Scola; mentre sono stati confermati i Cardinali Angelo Bagnasco, Mauro Piacenza e Malcom Ranjith. Staremo a vedere come si evolveranno le cose. In ogni caso, una cosa è certa: fossero anche i nuovi membri tutti di orientamento “benedettiano”, dopo l’ultimo pronunciamento del Papa sulla “riforma della riforma”, la rinnovata Congregazione di sicuro non metterà all’ordine del giorno la “riforma della riforma”. 

Non ci interessa barricarci in una riserva indiana


Tra Scilla e Cariddi

Un uomo solo, considerato capo della Chiesa Cattolica, affiancato da due tizi che millantano il titolo di vescovo in quanto responsabili di sedicenti “chiese” ormai prive di fedeli, ha deplorato con loro le conseguenze negative involontarie della cosiddetta “riforma” luterana e dichiarato superate le condanne tridentine del protestantesimo. A parte la contraddittorietà del chiedere perdono per atti ritenuti involontari, ci si domanda spontaneamente – per poco che si conosca la storia – in qual modo si possa attribuire tale carattere alla distruzione di innumerevoli chiese, conventi e monasteri, alla profanazione sistematica dei tabernacoli, all’assassinio diffuso di sacerdoti e religiosi, a guerre cruentissime e feroci, fenomeni protrattisi per più di un secolo… Se poi le definizioni dogmatiche e gli anatemi del Concilio di Trento non hanno più vigore, significa che non l’hanno mai avuto, né quelli né qualsiasi altro pronunciamento definitivo del Magistero: significa misconoscere il valore vincolante del munus docendi, specie se infallibile, e porsi quindi fuori della Chiesa.



venerdì 18 novembre 2016

Quando l’ideologia si fa teologia

PIANO KALERGI. L’incomprensibile attrazione fatale della Chiesa per il suo assassino.

1° Concetti umani, troppo umani. L’ideologia si fa teologia- 2° Islamizzazione chi resiste e chi tradisce la sua missione- 3° Mondialismo, ancora mondialismo, mentre tutto il mondo lo rigetta- 4° Qualche utile suggerimento in materia di immigrazione da parte di San Tommaso D’Aquino- 5° Sostituiteli e moltiplicateli. Alcuni Monsignori fans del meticciato- 6° Quando la storia non insegna- 7° I nativi d’America sono i veri africani; l’Africa deve andare agli africani. Ma l’Europa è terra di tutti- 8° Società multietniche Volontà di Dio o affronto del maligno? 9° Questa fatale attrazione della Chiesa per il proprio assassino

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

1° CONCETTI UMANI. TROPPO UMANI. L’IDEOLOGIA SI FA TEOLOGIA

FRONT IMAGE VATICANO IMMIGRAZIONE

Siamo “a metà”, ….?


Amoris Laetitia, indiretta risposta di Francesco ai “dubia” dei cardinali?

Le cinquanta sfumature di grigio di papa Francesco: nella Chiesa non dovrebbe esserci il legalismo del bianco e nero.

Come mai non vi preoccupate?...

I CRISTIANI ALLA "CAMOMILLA"

Cattolici del terzo millennio come mai non vi preoccupate? Le 2 cose essenziali della fede Cristiana e i cristiani alla "Camomilla" che a forza d'esser "dialoganti" con il mondo, diventano mondani e smettono d'essere cristiani di Francesco Lamendola  




Molti cristiani - non diciamo tutti: sarebbe ingiusto -, secolarizzandosi e venendo a patti con il mondo moderno, sembrano essersi scordati delle due cose essenziali della loro fede: l'abbandono pieno e incondizionato alla volontà di Dio, e la consapevolezza che chi rende testimonianza al Vangelo, prima o poi, va incontro alla persecuzione.
Su questi due punti, che sono quelli essenziali, essi sovente agiscono come se fossero loro, in quanto uomini, a dover far sì che le cose vadano come devono andare, e non si accorgono che questa è una mancanza di fiducia in Dio, il quale è il solo custode, il solo padrone, il solo giudice di tutto ciò che è, che è stato e che sarà, sia delle cose visibili che di quelle invisibili; e che l'uomo è chiamato a collaborare alla sua opera, non certo a sostituirla. In altre parole, il cristiano deve svuotarsi di ogni egoismo, di ogni amor di sé, per accogliere il cuore nuovo che Dio gli metterà in petto, dopo che avrà crocifisso il suo ego, per rimettersi fiduciosamente e incondizionatamente a Colui che è Via, Verità e Vita.

Morto di sonno, e di freddo?

Papa Francesco: "Non mi toglie il sonno chi dice che sono luterano"

Il Papa spiega: "Lutero voleva fare una riforma che doveva essere come una medicina. Poi le cose si sono cristallizzate, si sono mescolati gli interessi politici del tempo, e si è finiti nel cuius regio eius religio, per cui si doveva seguire la confessione religiosa di chi aveva il potere".
"Io proseguo sulla strada di chi mi ha preceduto, seguo il Concilio.


Quanto alle opinioni, bisogna sempre distinguere lo spirito col quale vengono dette. Quando non c'è un cattivo spirito, aiutano anche a camminare. Altre volte si vede subito che le critiche prendono qua e là per giustificare una posizione già assunta, non sono oneste, sono fatte con spirito cattivo per fomentare divisione". Così Papa Francesco, in un’intervista ad Avvenire, respinge l’accusa di voler "protestantizzare" la Chiesa, alla luce del suo recente viaggio in Svezia per i 500 anni della riforma di Martin Lutero. Accusa che, aggiunge Bergoglio, “non mi toglie il sonno”.
Per il Papa, l’incontro con la chiesa luterana a Lund "è stato un passo in più nel cammino ecumenico che è iniziato cinquant'anni fa e in un dialogo teologico luterano-cattolico che ha dato i suoi frutti con la dichiarazione comune, firmata nel 1999, sulla dottrina della giustificazione, cioè su come Cristo ci rende giusti salvandoci con la sua grazia necessaria, il punto da cui erano partite le riflessioni di Lutero"Papa Francesco ricorda che, prima di lui, Benedetto XVI era andato a Erfurt e “aveva ripetuto che la domanda su 'come posso avere un dio misericordioso' era penetrata nel cuore di Lutero, e stava dietro ogni sua ricerca teologica e interiore. C'è stata una purificazione della memoria”. “Lutero – spiega ancora il Pontefice - voleva fare una riforma che doveva essere come una medicina. Poi le cose si sono cristallizzate, si sono mescolati gli interessi politici del tempo, e si è finiti nel cuius regio eius religio, per cui si doveva seguire la confessione religiosa di chi aveva il potere".
Il Papa se la prende poi con chi “sta nella Chiesa, e si muove in essa perché proprio nell'ambito della Chiesa coltiva e alimenta la sua fame di dominio e affermazione di sé, ha una malattia spirituale, crede che la Chiesa sia una realtà umana autosufficiente, dove tutto si muove secondo logiche di ambizione e potere". Ed è proprio questo che Lutero rifiutava, ossia che la Chiesa fosse “un'organizzazione che poteva andare avanti facendo a meno della grazia del Signore, o considerandola come un possesso scontato, garantito a priori. E questa tentazione di costruire una Chiesa autoreferenziale, che porta alla contrapposizione e quindi alla divisione, ritorna sempre".
 - Ven, 18/11/2016 
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-non-mi-toglie-sonno-chi-dice-che-sono-1333496.html

E Gesù Cristo è morto di freddo… - Danilo Quinto - 18 febbraio 2016


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Il papa non risponde ai quattro cardinali che hanno espresso i Dubia su Amoris Laetitia, ma rilascia, per la prima volta in tre anni e mezzo una lunga intervista ad Avvenire, l'organo d'informazione della CEI, che lo scorso fine settimana ha radunato ad Assisi oltre 500 responsabili diocesani di pastorale familiare per riflettere sulla Amoris Laetitia e individuare le linee pastorali in materia. Con questi obiettivi: comunione ai divorziati risposati e promozione dell’omosessualità (come ha riferito, appunto, Avvenire).
Dice il papa: “Il cancro nella Chiesa è il darsi gloria l’un l’altro. Nella reazione di Lutero c’era anche questo: il rifiuto di un’immagine di Chiesa come un’organizzazione che poteva andare avanti facendo a meno della Grazia del Signore”.