ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 20 settembre 2017

Le anime dei fedeli, lasciate senza guida







UNA BUSTA ED UN ALLEGATO_Fatima ed il mistero del Terzo Segreto (parte quinta)                
Alla luce di ulteriori e recenti apporti degli studiosi di Fatima, sembra non vi siano più dubbi ormai sull’esistenza di due buste differenti fatte inviare da suor Lucia in Vaticano relative al Terzo Segreto. Questo allegato sembra possa contenere delle parole di suor Lucia ed altre attribuite alla Vergine SS., come alcune testimonianze di testimoni fidati porterebbero a concludere.

Fare il possibile

La nuova messa e la Messa cattolica

Il 3 aprile 1969 il Papa Paolo VI pubblicava la Costituzione apostolica Missale Romanum che promulgava due documenti importanti relativi alla riforma del rituale della Messa: la Institutio generalis ed il Novus ordo missae.
Si trattava di un cambiamento radicale del rito della S.Messa eseguito in spirito ecumenico cioè per rendere accettabile il rito liturgico della Messa Cattolica anche alle altre confessioni cristiane.
Il grande artefice della riforma fu Mons.Bugnini ma ad essa parteciparono attivamente sei pastori protestanti, uno dei quali dichiarò senza mezzi termini: “Uno dei frutti del nuovo Ordo sarà forse che le comunità non cattoliche potranno celebrare la santa cena con le stesse preghiere della Chiesa cattolica. Teologicamente è possibile” (Max Thurian della comunità protestante di Taizé. La Croix, 30-05-1969).
Si era infatti eliminato dalla S.Messa tutto ciò che vi era di specificamente cattolico; in modo particolare ciò che ricordava che la S.Messa è un vero sacrificio propiziatorio cioè offerto a Dio in espiazione dei nostri peccati, e la dottrina relativa della Presenza Reale di Gesù nell'Eucarestia, vera vittima di espiazione. Concetti questi inaccettabili per i protestanti, secondo i quali la Messa non è altro che una cena, il ricordo dell'ultima cena di Gesù che ne rende presente la memoria.

Vedrà* la motu che non si ferma più!(finché sbatte?)

Matrimonio e famiglia, motu proprio del Papa: risposta ai dubia?

Ancora un altro Motu proprio, il quarto dall’inizio dell’anno e il ventiduesimo dall’inizio del pontificato: così papa Francesco sta cambiando la Chiesa. L’ultimo in ordine di tempo (per chi avesse avuto ancora qualche dubbio a riguardo) va a demolire progressivamente il Pontificio Istituto per la Famiglia voluto da Giovanni Paolo II in quello che sembra ormai un lontano 1981. Anche in questo caso, come già successo con altri documenti, la modifica sembra sibillina, di poco conto, un semplice adeguamento al mondo che cambia. Se si va a leggere il testo (relativamente breve) si scorge un passaggio discutibile, nel quale si afferma che la Chiesa deve si salvaguardare l’idea del matrimonio alla luce degli insegnamenti di Cristo e della Sua Chiesa, ma che non può fermarsi a questo.

Il loro “portavoce dell’umiltà”


Lucis Trust, ovvero il mondo visto da Lucifero


di Paolo Carcano
Politica e dottrine esoteriche sono da ormai molti secoli strettamente intrecciate e interdipendenti. E’ stato ormai dimostrato da eminenti storici come Giorgio Galli che, come l’illuminismo affonda le sue radici nella filosofia massonica, così il nazismo le affonda nel pensiero teosofico e magico ampiamente diffuso in Europa agli inizi del ‘900. Persino il comunismo sovietico, per quanto ateo e materialista, si è nutrito del pensiero cosmista russo di Nikolaj Fedorov. Non sorprende dunque scoprire che anche l’odierno mondialismo come dottrina politica è radicato in una dottrina esoterica, che è precisamente quella della teosofa britannica Alice Bailey (1880-1945). Nei suoi scritti esoterici la Bailey ha sostanzialmente ripreso la dottrina teosofica di Madame Blavatskij, l’ha reinterpretata entro una forma di cristianesimo gnostico e -cosa più importante- l’ha trasdotta sul piano politico e pratico. Nel 1920 infatti fonda a New York una casa editrice di nome Lucifer Publishing Company, o Lucifer Trust, con lo scopo di divulgare presso le masse le sue opere ed “iniziarle” alla sua dottrina. Successivamente da semplice casa editrice la Lucifer Trust diventa una vera e propria organizzazione, triarticolata nella Scuola Arcana, che è il centro speculativo dedito all’ammaestramento spirituale dei discepoli, nei Triangoli, che sono le cellule di discepoli sparse per il mondo e dedite all’ “apostolato” dell’associazione, e infine nella Buona Volontà Mondiale, che è il contenitore di tutte le iniziative, relazioni e studi di carattere politico-sociale. La dottrina teosofica della Lucifer Trust, la cui traduzione essoterica o pubblica ha dato origine al pensiero New Age, non è nient’altro che la riproposizione delle antiche gnosi sotto un mascheramento cristiano e al contempo “scientifico”, di cui le opere della Bailey costituiscono il magistero originario: si tratta in sintesi di favorire l’opera di autodivinizzazione dell’uomo e dell’umanità nel suo complesso, la quale con l’avvento della cosiddetta “Era dell’Acquario” (antico concetto astrologico) non avrà più bisogno di dogmi o di norme morali e si scoprirà essere essa stessa dio grazie alla luce liberatrice di Lucifero. Egli è il vero dio adorato dalla teosofia e dagli adepti di questa setta, ed è identificato all’atto pratico con la più profonda volontà istintuale dell’uomo. Si sente sibilare attraverso tale teoria gnostica la promessa truffaldina del serpente antico, “sarete come dio”.

Lui sì che se ne intende..?


"MEDJUGORJE E' L'INFERNO SULLA TERRA": parola di Satana! Don Ambrogio Villa avrebbe testimoniato di una frase detta, dice lui, da Satana durante un recente esorcismo. Intimato di rispondere alle domande del sacerdote, Satana ha dichiarato: "Per noi (demoni) Medjugorje è il nostro inferno sulla terra".

La “Chiesa rahneriana”

Avvenire per Ius Soli, Gotti Tedeschi: "Con linea Galantino due rischi per il Papa"

Avvenire pubblica una pagina a sostegno dello Ius Soli e alcuni parroci si rifiutano di distribuirlo in chiesa, perché dicono "non è materia che riguarda la dottrina della Chiesa e sulla quale non si può imporre ai cattolici una posizione obbligata". La cosa ha fatto molto scalpore, anche perché il direttore di Avvenire Marco Tarquinio in un'intervista a Repubblica ha anche lanciato un appello a Forza Italia e Area Popolare perché rivedano il loro No. Che sta succedendo? Nella Chiesa è rivolta contro una Cei che sembra disinteressata sempre di più sui temi etici e sempre più attiva su vicende politiche del tutto estranee alla dottrina? Intelligonews ha chiesto al banchiere Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello Ior, anche un parere su questo dopo averlo sentito sul futuro dei cattolici in politica.

I lungimiranti


Famiglia, attacco all'eredità di Giovanni Paolo II        
 

«Con il presente Motu proprio istituisco il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, che, legato alla Pontificia Università Lateranense, succede, sostituendolo, al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia (…) il quale pertanto, viene a cessare». L’articolo 1 del Motu Proprio Summa Familiae Cura, pubblicato ieri, sancisce così un altro atto di rottura con il Magistero di san Giovanni Paolo II che l’Istituto aveva creato nel 1982 con la Costituzione apostolica Magnum Matrimonii Sacramentum. Significativamente il documento porta la data dell’8 settembre, due giorni dopo la morte del cardinale Carlo Caffarra che, su incarico di Giovanni Paolo II, l’Istituto per gli Studi su matrimonio e Famiglia aveva fondato.

Il nuovo parco della Cristianità

   Il Vaticano II e i suoi giardinieri

              


Dal 1962 al 1965 una squadra di architetti del paesaggio progettò i piani e i contorni di un nuovo parco della Cristianità. Essi volevano un parco con degli alberi e degli arbusti dalle essenze piuttosto esotiche; e suggerirono degli esemplari di taglia indifferentemente grande o piccola, purché sempre gradevoli al tatto. Immaginarono, naturalmente, un giardino cosparso di prati scintillanti, arricchiti da massicci dalle tinte bizzarre cosparsi di sacche di sabbia dalle forme inedite. In più progettarono uno spazio con tanti ruscelli che partendo dagli stagni illuminassero la notte, abbagliando gli occhi del visitatore.


martedì 19 settembre 2017

Fuga dalla verità


Intervista a S. E. Mons. Schneider su: Prof. Seifert, il Cardinale Caffarra e il dovere di resistere


Maike Hickson, 17 settembre 2017, Nota dell’editore: quanto segue è un’intervista al vescovo Athanasius Schneider, condotta dal Dr. Maike Hickson di OnePeterFive.     
Il vescovo Schneider è vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Astana, Kazakistan.
Maike Hickson (MH)Lei ha firmato, insieme al professore Josef Seifert (tra molti altri), l’Appello Filiale che conferma l’insegnamento tradizionale della Chiesa sul matrimonio. Il professor Seifert è stato ora rimosso dal suo arcivescovo spagnolo dalla sua cattedra Dietrich von Hildebrand presso l’Accademia Internazionale di Filosofia di Granada, Spagna – con l’esplicito riferimento avverso alla sua critica su alcune affermazioni contenute in Amoris Laetitia. Possiamo chiederle la sua risposta a una misura così punitiva, giustificata dall’argomentazione che il professor Seifert stava sconvolgendo l’unità della Chiesa cattolica e confondendo i fedeli?
Mons. Athanasius Schneider (BAS): il professor Josef Seifert ha compiuto un atto urgente e meritorio nel formulare domande critiche su alcune affermazioni palesemente ambigue contenute nel documento papale Amoris Laetitia, considerando che queste affermazioni stanno causando un’anarchia morale e disciplinare nella vita della Chiesa, un’anarchia che è sotto gli occhi di tutti e che, nessuno che ancora usi la propria ragione e abbia vera fede e onestà, può negare.

La misura punitiva contro il professor Seifert da parte di una autorità ecclesiastica non è solo ingiusta, ma rappresenta in definitiva una fuga dalla verità, un rifiuto di dibattito oggettivo e di dialogo, mentre, contemporaneamente la cultura del dialogo viene proclamata come un’importante priorità nella vita della Chiesa dei nostri giorni.

Chi spara ai corvi?


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Il documento su Emanuela Orlandi è un attacco a Papa Francesco? Fatti, commenti e ipotesi


Cosa si cela dietro le carte fatte uscire lunedì da Emiliano Fittipaldi sulla vicenda di Emanuela Orlandi? C’è una regia per attaccare Papa Francesco e le riforme in Curia? O è solo un’operazione effimera che, ancora una volta, nessun elemento di chiarezza porterà in una storia dolorosa per la famiglia della ragazza scomparsa nel 1983? La stampa italiana riserva titoli e analisi. Decisamente meno interesse, almeno fino ad oggi, da parte di quella anglosassone. Un dato che non si può non rilevare: non solo perché la vicenda Orlandi è sempre stata raccontata negli anni come uno dei nodi più misteriosi intorno al Vaticano. La madre di tutti i gialli veri e presunti all’ombra di San Pietro, con interconnessioni con le finanze d’Oltretevere e la malavita. Nonostante il luogo del “sequestro” della giovane figlia di un dipendente della Santa Sede sarebbe stato a Londra, dove sarebbero finiti mezzo miliardo di lire della Chiesa per il suo mantenimento, oltre Manica e negli Usa questa ultima pretesa svolta è affrontata al limite dell’indifferenza.

Sempre stata sullo stomaco


Il “genio femminile”


In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi.
Alessandro Gnocchi
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KillerPaglia

Tanti saluti a Wojtyla e Caffarra. Con Francesco si cambia famiglia


Il terremoto che ha cambiato faccia alla Pontificia Accademia per la Vita ha colpito anche l'istituto di studi sul matrimonio e la famiglia creato da Giovanni Paolo II e con suo primo preside il teologo e poi cardinale Carlo Caffarra.
Da oggi questo storico istituto è stato azzerato e sostituito da un altro istituto con nome diverso.

Redde rationem villicationis tuae

Verso la profanazione dell’eucarestia? Quali conseguenze per l’umanità?

Verso messe ecumeniche con Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani: la profanazione della Santa Messa,in ossequio a Lutero 
di Patrizia Stella 
Verso messe ecumeniche in ossequio a Lutero




  



   
    

 Verso messe ecumeniche                                         
Verona, Roma di Patrizia Stella - Quello che molti di noi speravano non arrivasse mai, si è invece avverato (o almeno così pare – Ndr): Bergoglio con una lettera apostolica in forma di Motu proprio "Magnum Principium", Quibus nonnulla in can.838 Codici Juris Canonici immutantur, 09.09.2017”, sulla base del lavoro di una commissione di Vescovi ed “esperti” da lui istituita,
                                      ha modificato detto Canone
  riguardante la pubblicazione dei testi liturgici e la loro futura applicazione,
              allo scopo di favorire la partecipazione di tutti alla liturgia.
In pratica si tratta delle già annunziate "Messe ecumeniche" da celebrare insieme a Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani dove, in nome di una falsa unità,
                                   vengono cambiati i testi liturgici
        e "modificate" le Parole di Gesù al momento della Consacrazione,
          "conditio sine qua non" perchè si realizzi la Transustanziazione

Oh my God (o Gadu?)!

Fra linguaggio inclusivo e banalità



A qualcuno il problema delle traduzioni bibliche e liturgiche, affrontato nel post della settimana scorsa, a seguito della pubblicazione del motu proprio Magnum principiumpotrebbe apparire una questione di lana caprina; primo, perché si tratta di traduzioni (e si suppone che queste siano affidate ad esperti); secondo, perché, in fondo, cambia ben poco (invece di recognoscere, la Santa Sede si limiterà d’ora in poi a “confermare” le traduzioni, già approvate dagli episcopati nazionali). Per dimostrare che, invece, si tratta di una questione di non poco conto, prenderò un esempio dalla liturgia odierna. Prima lettura: prima lettera di San Paolo a Timoteo 2:1-8; vangelo: Luca 7:1-10. Farò riferimento alle traduzioni inglesi rispettivamente del Lezionario e del Messale Romano, che sono state entrambe condotte sulla base dell’istruzione Liturgiam authenticam (2001) e che, in base al recente motu proprio, potrebbero essere riviste.


La Chiesa Cattolica non è un’Onlus ?


Immigrazione e ius soli: il papa torni a fare il papa

Già speravamo in un cambio di rotta. Bergoglio, di ritorno dalla Colombia, era parso più moderato del solito in merito al suo cavallo di battaglia preferito: l’immigrazione incontrollata. «Un governo – aveva detto – deve gestire questo problema con la virtù propria del governante, cioè la prudenza. Cosa significa? Primo: quanti posti ho? Secondo: non solo riceverli, ma anche integrarli».
Noi però stavamo in campana, perché sperare è una bella cosa, ma conoscendo i nostri polli temevamo che le prudenti parole del papa, a conti fatti, non significassero granché. Ed effettivamente, su Repubblica, giornale preferito di Bergoglio, è comparsa la notizia di un patto segreto tra Gentiloni e il Vaticano per far annegare definitivamente questo sventurato paese: approvare lo ius soli in fretta e furia. “Missionario” inviato per questo delicato incarico, monsignor Rino Fisichella, che avrebbe l’arduo compito di forzare la mano al tetragono Angelino Alfano.

I “divisivi”


"Avvenire", ormai è solo ideologia

Avvenire di domenica scorsa ha stupito i lettori con una copertina apposita per spingere politicamente per l’approvazione della legge sullo ius soli. Una copertina che avvolgeva il giornale come si fa per i grandi eventi o per le grandi battaglie. Completava il quadro un editorialone del direttore. Qualsiasi cattolico che avesse delle perplessità di qualsiasi genere su questo disegno di legge è stato così indotto o a temere di non essere cattolico oppure a non rinnovare l’abbonamento ad Avvenire. In ogni caso la copertina divideva i cattolici, sia tra di loro che rispetto ad Avvenire. Ne valeva la pena?

lunedì 18 settembre 2017

Fatima è ancora da compiersi

PROFEZIE DI SANTA  ILDEGARDA DI BINGEN – IL SUO VOLTO ERA COSPARSO DI POLVERE IL VESTITO STRAPPATO…


– Il volto della Chiesa “cosparso di polvere”, il suo vestito “strappato” –
«Nell’anno 1170 dopo la nascita di Cristo ero per un lungo tempo malata a letto. Allora, fisicamente e mentalmente sveglia, vidi una donna di una bellezza tale che la mente umana non è in grado di comprendere. La sua figura si ergeva dalla terra fino al cielo. Il suo volto brillava di uno splendore sublime. Il suo occhio era rivolto al cielo. Era vestita di una veste luminosa e raggiante di seta bianca e di un mantello guarnito di pietre preziose. Ai piedi calzava scarpe di onice. 
Ma il suo volto era cosparso di polvere, il suo vestito, dal lato destro, era strappato. Anche il mantello aveva perso la sua bellezza singolare e le sue scarpe erano insudiciate dal di sopra. 

Sollevò il coperchio della pentola


OTTUSI IERI O IMPAZZITI OGGI

Erano ottusi allora o sono impazziti adesso? C’è una domanda che inquieta coloro che hanno assistito alla stupefacente metamorfosi della Chiesa negli ultimi 50 anni:"ne hanno davvero coscienza costoro di quel che hanno fatto?"
di Francesco Lamendola   

 

C’è una domanda che inquieta, e non può non inquietare, coloro i quali hanno assistito alla stupefacente metamorfosi della Chiesa cattolica nell’arco degli ultimi cinquant’anni, e hanno visto gran parte del clero passare a dire e fare tutta una serie di cose che prima sarebbero state semplicemente inconcepibili; hanno visto monsignori e sacerdoti, e da ultimo anche il papa, arrivare a dire e fare delle cose che sono l’esatta antitesi di ciò che dicevano e facevano i loro predecessori di mezzo secolo fa; che hanno visto, infine, e vedono ogni giorno, tutto questo vasto mondo di persone che si dicono cattoliche, dai teologi che insegnano nelle Facoltà universitarie fino all’ultimo credente che pratica, bene o male, la sua religione, andare continuamente a caccia di novità, di “svolte”, di ”riforme”, e inventarsi senza posa qualche ulteriore “progresso”, in modo da spostare sempre più avanti il baricentro della Chiesa, con la pretesa di modificare, dopo la liturgia, la stessa dottrina, e, incredibile a dirsi, di fabbricarsi una “fede” nuova di zecca, la quale, benché a parole lo neghino, è ben differente da quella dei loro padri, anzi, per dirla tutta, è qualcosa di completamente diverso, se non addirittura la sua antitesi radicale e inconciliabile. Ora, la domanda è questa: Ma hanno davvero coscienza, costoro, e specialmente i più anziani, i preti di una certa età, i religiosi coi capelli bianchi, i fedeli ormai pensionati e nonni con figli e nipoti, hanno davvero coscienza di quel che hanno fatto e che continuano a fare? 

Il titolo corretto..


Che sia «fake news»? Nuovo ‘Credo’ della Chiesa Universale    

Il titolo corretto non è quello sopra riportato, ma non può che essere questo: “CREDO UNIVERSALE DELLA NUOVA (FALSA) CHIESA” …   
    
L’altro giorno il sito del Sussidiario riportava la seguente notizia: “NUOVO ‘CREDO’ DELLA CHIESA UNIVERSALE” (QUI). Secondo il prof. Melloni nel prossimo incontro in Italia con il Patriarca Bartholomeos verrà donata dalla Chiesa una diversa traduzione della preghiera del Credo che supererebbe così le divisioni tra Occidente e Oriente. In sostanza un nuovo “Credo” per provare ad andare incontro alle “richieste ed esigenze” delle “due grandi Chiese cristiane mondiali”, ma in realtà della Grande Chiesa Massonica Universale.

Ma è tutto così liscio?


Outing di Francesco sulla #psicoanalisi

«Oggi non si tratta più di poli opposti, e la cosiddetta «confessione» di papa Francesco 
rientra serenamente nella realtà di una Chiesa in vera «in uscita» dalle certezze mondane 
e non evangeliche.» Ma è tutto così liscio?
Da tempo su CulturaCattolica.it il confronto è serio e aperto
     
Finalmente! Il 5 Settembre 2017 viene segnalato un problema importante. A parlare è Matteo Sacchi, editorialista de Il Giornale, che s’interroga sul rapporto tra la psicoanalisi e la Chiesa Cattolica. “Embè?” potrebbe mugolare qualcuno. In effetti la questione si presenta con sfumature vintage: non è forse un argomento trito e ritrito? Magari fosse così. Che Dio esista e curi amorevolmente ognuno di noi è una verità indelebile, conoscibile anche attraverso la ragione. Ma quante mattine capita di andare al lavoro senza neanche averci pensato? Le cose più ovvie, purtroppo, rischiano di essere anche le meno riflesse. 

Chiesa sinistra al potere

PEZZO GROSSO E LO JUS SOLI. DOPPIO CAOS POLITICO E VATICANO. NOSTALGIA DELLE ARTICOLESSE DI DENUNCIA SULLE INTERFERENZE VATICANE.

C’era da aspettarselo: la storia dello Jus Soli, il pressing che alcuni pezzi di sinistra e di governo, e del Vaticano fanno per approvare prima delle elezioni una legge di cui moltissimi non sentono il bisogno, ha solleticato l’attenzione di Pezzo Grosso. Che ha scritto sul neo-collateralismo ormai evidente (ai tempi della DC erano bazzecole, al confronto) fra pezzi di Chiesa al potere e la sinistra al potere. Le unioni civili, con la legge Cirinnà-Galantino (permettete che si scherzi!) erano solo l’antipasto; e ormai con i giudici che approvano step-child adozioni a tutto andare se ne sono visti i frutti. Una volta – ai tempi di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI se tanto tanto qualche uomo di Chiesa sfiorava un tema che avrebbe potuto avere riferimenti politici fioccavano gli editoriali e le condanne sulle “Interferenze” e gli interventi “A Gamba Tesa”. Adesso, chissà perché, tutti zitti…Ma ecco Pezzo Grosso:

E loro pagano..o pregano?


1. “483 MILIONI DI LIRE SPESI DAL VATICANO PER L'ALLONTANAMENTO DI EMANUELA ORLANDI”
2. UN DOCUMENTO CHOC ESCE DALLA SANTA SEDE E FA PARTE DEL LIBRO-INCHIESTA DI EMILIANO FITTIPALDI: SI TRATTA DI MATERIALE DI ACCOMPAGNAMENTO A UNA SERIE DI FATTURE E ALLEGATI DI QUASI 200 PAGINE CHE PROVEREBBERO LE SPESE SOSTENUTE PER LA ORLANDI DAL '83 AL '97
2. SE IL DOCUMENTO FOSSE VERO, APRIREBBE SQUARCI CLAMOROSI SULLA VICENDA DELLA RAGAZZINA SCOMPARSA. SE FOSSE UN FALSO, SAREBBE L’INIZIO DI UN NUOVO VELENOSISSIMO SCONTRO DI POTERE ALL'INTERNO DELLA CURIA, MAI DAVVERO DOMATA, DA PAPA FRANCESCO 

Non è un concetto logico?


Il mito del "pueblo". Francesco svela chi glielo ha raccontato

Quella di essersi affidato per sei mesi a una psicoanalista ebrea non è l'unica rivelazione inedita fatta da papa Francesco al suo intervistatore Dominique Wolton, nel libro uscito in Francia ai primi di settembre.
A metà del primo capitolo Jorge Mario Bergoglio fa anche per la prima volta il nome dell'antropologo che gli ha ispirato la sua concezione di "popolo":
"C'è un pensatore che lei dovrebbe leggere: Rodolfo Kusch, un tedesco che viveva nel nordovest dell'Argentina, un bravissimo filosofo e antropologo. Lui ha fatto capire una cosa: che la parola 'popolo' non è una parola logica. È una parola mitica. Non si può parlare di popolo logicamente, perché sarebbe fare unicamente una descrizione. Per capire un popolo, capire quali sono i valori di questo popolo, bisogna entrare nello spirito, nel cuore, nel lavoro, nella storia e nel mito della sua tradizione. Questo punto è veramente alla base della teologia detta 'del popolo'. Vale a dire andare con il popolo, vedere come si esprime. Questa distinzione è importante. Il popolo non è una categoria logica, è una categoria mitica".
E poche pagine più avanti Francesco torna sull'argomento per rimproverare a "L'Osservatore Romano" di aver travisato il suo pensiero:
"L'ho detto e lo ripeto: la parola 'popolo' non è un concetto logico, è un concetto mitico. Non mistico, ma mitico. […] Una volta avevo detto 'mitico' e all'Osservatore Romano si sono involontariamente sbagliati nella traduzione, parlando di 'popolo mistico'. E sapete perché? Perché non hanno capito ciò che significa il popolo mitico. Si sono detti: No, è il papa che si è sbagliato, mettiamo 'mistico'!".