VISIONI E GENESI BIBLICA
L’Alpago
è uno dei luoghi più belli al mondo. In questa conca situata fra il
Lago di Santa Croce, la chiostra delle Dolomiti d’Alpago e la Foresta
del Cansiglio, in uno scenario verde e azzurro di straordinaria serenità
e di bucolico incanto, condusse la sua vita raccolta e pensosa un prete
il cui nome dice poco al grande pubblico, don Guido Bortoluzzi, nato il
7 ottobre 1907 a Puos d’Alpago e morto l‘8 ottobre 1991 a Meano,
frazione di Santa Giustina, sempre in provincia di Belluno. Tutta la sua
esistenza si consumò in quest’angolo appartato delle Prealpi Bellunesi,
senza mai toccare una grande città e senza mai venire in contatto con
esponenti della cultura del suo tempo; e fu amareggiata da
incomprensioni e ostilità da parte dei suoi superiori e di una parte del
clero, dovute al carattere sconcertante delle rivelazioni di cui
sarebbe stato il destinatario. Non c’è da stupirsene: ancora oggi, il contenuto di tali rivelazioni private provoca un effetto notevole nel lettore,
anche il più benevolo e bendisposto; ed è difficile non essere ben
disposti nei confronti di questo umile parroco che possedeva doni
carismatici non indifferenti e che lasciò, in quanti lo conobbero, una
profonda impressione di dolcezza, di semplicità e quasi di evangelica
ingenuità.