ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 5 settembre 2016

Io ve la propongo da secoli come modello

Tutta la gloria che cerca Maria è per suo Figlio.
Per se stessa lei non cerca gloria, per niente.

Gloria di MariaQuesto tempo tra le feste cattoliche dell’Assunzione in Cielo della Madonna (15 agosto) e della Natività di Maria (8 settembre), può essere un buon momento per riflettere su una delle principali obiezioni protestanti alla devozione dei cattolici per la Santa Vergine. L'obiezione che suppone che tutta l’attenzione, l’onore e la preghiera rivolti a Maria sarebbero tolti a Nostro Signore – solo Lui è il nostro Redentore, e quindi solo a Lui dovrebbero andare tutta le nostre devozione, culto e preghiera. La seguente citazione, proveniente come da Nostro Signore stesso, pone molte di tali obiezioni in una prospettiva diversa:—

L’occhio umano non può fissare il sole, mentre può guardare la luna. L’occhio dell’anima non può fissare la perfezione di Dio quale essa è, ma può guardare la perfezione di Maria. Maria è come la luna rispetto al sole. Ne è illuminata e riflette su voi la luce che l’ha illuminata, ma addolcendola di quei mistici vapori che la rendono sopportabile alla limitata vostra natura. E’ per questo che io ve la propongo da secoli come modello per voi tutti che ho voluto miei fratelli appunto in Maria.

Un Dio che è «in tutto ciò che vi piace»

Libertario o reazionario? Jude Law, il Papa ambiguo

Attesissimo al Lido, "The Young Pope" racconta le due anime della Chiesa, in attesa di creare il dibattito...
Poco dopo il prologo, il «Papa giovane» il primo pontefice americano della Storia, Pio XIII, al secolo Lenny Belardo, affascinante, telegenico, sexy come il Jude Law che lo interpreta tiene il suo primo discorso alla cristianità dal balcone su piazza San Pietro scusandosi coi fedeli perché «ci siamo dimenticati di voi».


Esseri umani on demand

La fabbrica dei mostri. L'ultima sfida a Dio?

Recentemente ci è stato fatto rilevare che in ambito cattolico pro-life si sta parlando poco degli sviluppi apocalittici delle ricerche su provette, fecondazioni eterologhe ed embrioni riprogrammati. Anche in occasione della recente maldestra campagna del Fertility Day molti si sono congratulati con il ministro Lorenzin, senza poi verificare che davvero non fosse un tentativo per sensibilizzare le masse riguardo modalità di concepimento innaturali e contrarie alle leggi di Dio. E' chiaro che soprattutto in questo ambito è stata lanciata l'ennesima faustiana sfida al Creatore.

La sapienza del mondo e la sapienza di Dio

SAPIENZA UMANA E DIVINA

Gli uomini, da sempre, cercano la sapienza: questa, di per sé, è una cosa buona; è la manifestazione di quel bisogno di verità che contraddistingue la natura umana. Tuttavia, è necessario fare delle distinzioni 
di Francesco Lamendola  






Gli uomini, da sempre, cercano la sapienza: questa, di per sé, è una cosa buona; è la manifestazione di quel bisogno di verità che contraddistingue la natura umana.
Tuttavia, è necessario fare delle distinzioni: infatti, non sempre questo desiderio si manifesta in modo legittimo; inoltre, bisogna mettersi d’accordo su cosa si intende per “sapienza”.
Non tutti gli uomini la cercano; e non sempre si trova là dove quasi sempre la cercano, ossia nei libri. Coloro che hanno scritto i libri erano solo degli uomini, ad eccezione dei libri sacri, che sono ispirati da Dio; mente la sapienza è di natura tale che ciascuno deve tentare di farne esperienza diretta e non mediata. La sapienza libresca, pertanto, non è mai vera sapienza. Al massimo, i libri possono fornire il trampolino per il balzo ulteriore: sono un aiuto, un sostegno, un incoraggiamento; ma nulla di più.

Tutti, molti, pochi..

Non credete ai falsi profeti che vi raccontano che la Misericordia di Dio salva tutti anche coloro che non si pentono.

“Il piccolo numero di coloro che si salvano”
famoso sermone di San Leonardo da Porto Maurizio

GIOTTO di Bondone “Giudizio universale” (particolare) 1306 D.C. affresco, Cappella Scrovegni, Padova.

San Leonardo da Porto Maurizio è stato uno dei più grandi missionari nella storia della Chiesa, ed uno dei più grandi predicatori di missioni popolari. I suoi 44 anni di ministero apostolico si svolsero percorrendo instancabilmente tutta l’Italia.

Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato..

Se è eretico non è papa

Ammesso e non concesso che…

di Salvatore Canto (30-08-2016)
In questo periodo sta facendo scalpore l’iniziativa di 45 intellettuali, studiosi e teologi cattolici, che hanno inviato a Bergoglio una lettera in cui gli si chiede di chiarire se non di correggere alcuni punti secondo il loro parere poco chiari, o addirittura al limite dell’eresia, presenti nella sua esortazione post-sinodale Amoris Laetitia.
Da ciò ne è nato un dibattito sul dilemma se un Papa possa o meno cadere in eresia e in quest’ultimo caso se è lecito deporlo.

A flagello terraemotus... Libera nos Domine!...

Quelle rogazioni che la Chiesa ha dimenticato
Nel Libro di Giuditta, Dio ci parla del senso del male, della lotta, di quello stato di inferiorità e debolezza che Israele prima, e la Chiesa poi, vedono aumentare sempre di più, arrivando persino a costatare una disparità di forze tali da non avere più risorse umane da mettere in campo. Nel racconto biblico si parla dell’assalto di Nabucodonosor, presentato come re degli Assiri (mentre sappiamo che fu re dei babilonesi), per mezzo del suo generale Oloferne, che pone l’assedio alla città di Betulia in un periodo collocato dopo il ritorno dall’esilio babilonese (e non invece prima, come dovrebbe essere). 

“L’aiuto più importante è la preghiera della gente. ”

“Ho visto la rabbia contro Dio”

Parla mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno

I funerali delle vittime del terremoto ad Ascoli Piceno (foto LaPresse)
Roma. Anche dal male più assoluto, nella devastazione di interi borghi vecchi di secoli e nella morte di persone care, ci può essere il bene. “A prima vista sembrerebbe un assurdo anche solo pensarlo, ma l’esperienza mi ha insegnato che il terremoto o ti uccide per sempre o ti fa rinascere a una nuova vita, e quando tu rinasci a una nuova vita conservi sì le cicatrici del terremoto, ma hai uno spirito nuovo. Guardi la morte e la realtà con un occhio diverso, anche se qualcosa resta nel profondo”. Monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno da un paio d’anni, la notte del sisma dello scorso 24 agosto era nella zona colpita. Alle prime luci dell’alba, mentre i soccorsi iniziavano a raggiungere Arquata, Amatrice e Accumoli, stava scavando a mani nude tra le macerie, come tutti i sopravvissuti.

domenica 4 settembre 2016

«Coraggio, il meglio è passato».


                                                              COLONI E SODALIZI

          Vogliamo iniziare sottolineando la sapiente lungimiranza dei tre Grandi i quali, riuniti qualche giorno fa a Ventotene, hanno avuto l’insolito merito di trasmettere ai posteri un patrimonio politico e sociale d’inestimabile valore. Tra gli argomenti trattati non sono mancati riferimenti sulla solidarietà e la sicurezza, mentre tra le deduzioni più rilevanti – scaturite dall’incontro – vi è stata quella riguardante l’approccio con i migranti, al cui rafforzamento contribuisce il fattore ideologico e religioso. Anche la valchiria bionda, autentica detentrice del potere assunto con il dominio sull’Unione, ha mostrato una certa accondiscendenza nel regolare l’estesa fase migratoria con i flussi ininterrotti verso l’Occidente. Non è mancato il carattere astrale dell’anfitrione ospitante, fattosi promotore vassallatico d’una iniziativa riguardante la necessità, dopo la Brexit, di scrivere il futuro. La fenice, dicono i mitologi, non rinuncia mai alle sue pretese perché volando si profuma le ali con aromi sempre nuovi. Stando ai brillanti risultati conseguiti dall’Asse Roma-Berlino-Parigi viene spontaneo associarci all’esaltante umorismo del nostro conterraneo (Ennio Flaiano): «Coraggio, il meglio è passato». 
       

La coscienza cerca la verità

SIMBOLI DEL DIVINO E DELL'INFERNO

Se scompaiono i simboli del divino a sostituirli sono quelli dell’Inferno. Il grande pericolo è che la modernità produca una vera e propria mutazione antropologica: che essa forgi ispirata dal Diavolo un nuovo tipo umano 
di Francesco Lamendola  



Fin dalla notte dei tempi – che non è quella del Pitecantropo o di qualche altro preteso ominide scimmiesco, ma quella di opere grandiose, come i dolmen e i menhir disseminati per l’Europa e per il mondo – l’umanità si è circondata di simboli: simboli del sacro, simboli del divino; scolpiti, dipinti, incisi, graffiti, cesellati, miniati, affrescati, intessuti: sulle rocce, sugli alberi, sui templi, sulle case, sulle tombe, sulle navi, sui vestiti, sulle monete, sul corpo.
I simboli assolvono svariate funzioni, ma quella più importante è di indirizzare l’anima, traverso la foresta delle cose accidentali ed effimere, verso ciò che è essenziale, vale a dire la verità; e poiché ciò che è essenziale è Dio, la verità è Dio, e l’uomo che non lo afferra, che non lo comprende, o, almeno, che non lo intuisce, è come cieco, sordo e spento in mezzi ai clamori del mondo, è come un turacciolo di sughero portato qua e là dalla marea, avanti e indietro, incessantemente, senza mai nulla imparare, senza evolvere, senza progredire, mai, con stolida monotonia, sempre uguale a se stesso, sempre tenacemente attaccato al suo ego, all’infinito…

Gospavirus?

Trevignano, una madonnina piange sangue

MADONNINA PIANGE SANGUE TREVIGNANOUn evento straordinario scuote il paese: la gente grida al miracolo. Il vescovo Rossi ha tenuto la statuetta tra le mani: martedì scorso ha anche recitato un rosario insieme ai fedeli


TREVIGNANO ROMANO - Dopo Civitavecchia tocca a Trevignano: dal Cantone dell’Erzegovina-Narenta, sarebbe arrivata una madonnina che piange. Un evento straordinario, che naturalmente ha spiazzato tutti nel piccolo centro laziale, dividendo gli abitanti tra scettici e convinti che il fenomeno rappresenti un vero e proprio prodigio.  Si tratterebbe di una statua alta circa 20 centimetri che lacrima sangue in volto. I proprietari di questa statuina avrebbero notato i primi segnali da marzo scorso: la madonnina è stata comprata a Medjugorje e messa nella propria abitazione trevignanese, dove ci sarebbe anche un quadro che raffigura Gesù e che sarebbe anch’esso macchiato.

E alla fine ha colpito


Bruxelles, golpe estivo dell'arcivescovo
E alla fine l’arcivescovo di Bruxelles-Malines, Jozef De Kesel, ha colpito. Con un decreto del 15 luglio la Fraternità dei Santi Apostoli è stata dissolta. Alla fine di giugno era sembrato che ci fossero le condizioni per un accordo; De Kesel aveva affermato che la chiesa di Santa Caterina sarebbe rimasta aperta, e affidata ai sacerdoti della Fraternità, che avrebbero potuto continuare a vivere insieme.

Benvenuti nella Chiesa Cattolica S.p.A.

nuova stangata burocratica sulla rimozione dei vescovi

Notizia 1: il lugubre e ambiguo Müller ha dichiarato che la Fraternità San Pio X per poter rientrare formalmente nella Chiesa Cattolica deve riconoscere senza riserva e pubblicamente l'obbligo dell'ecumenismo:

http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1533_Pentin_Muller_si_aspetta_dalla_FSSPX.html

Bisogna essere un po' tonti per illudersi che il Papa dichiaratamente persecutore dei Francescani dell'Immacolata faccia rientrare la FSSPX senza trabocchetti, insidie e trappole, "unilateralmente", lasciandola libera di agire.

Lo stratagemma, farlocco..

MORALITA' IGIENICA DEI CATTOLICI

    La moralità igienica dei cattolici tiepidi “indignarsi ma non agire”. L’espediente più in voga nel mondo dei credenti è l’utilizzo del “non giudicate per non essere giudicati” uno stratagemma per mettersi in pace la coscienza 
di Agostino Nobile  



 L’espediente più in voga nel mondo dei credenti cristiani, che a quanto indifferenza alcuni hanno raggiunto la maestria dei laicisti, è l’utilizzo del “non giudicate, per non essere giudicati”. Con questo stratagemma, farlocco, si mettono la coscienza in pace lavandosi le mani di tutto quello che accade.

Canonizza oggi,canonizza domani..

Quella chiesa che incensa Lutero

La Chiesa di sempre ha condannato Lutero (e il protestantesimo) indicendo il Concilio di Trento (dogmatico); la chiesa postconciliare, quella nata dal Concilio Vaticano II (pastorale, non dogmatico) lo eleva a modello anche per i fedeli cattolici. Evidentemente ci deve essere qualcosa che non quadra, considerando il fatto che il nero non può essere allo stesso tempo bianco, né l'errore allo stesso tempo verità, né il male allo steso tempo bene. Eppure è curioso costatare che in questi tempi "di aggiornamento" (forzato) viene derubricato ciò che è sempre stato condannato.
Così accade che la casa editrice EDB (Le Edizioni Dehoniane Bologna) inserisce e pubblica nella collana “Grandi mistici” anche Martin Lutero descrivendolo con queste parole: “Gli accenti ascetici del monaco agostiniano e le sue idee sulla comunione con Cristo portano l’impronta della sua personale e specifica esperienza interiore, che non conduce nella direzione dell’esperienza estatica, ma in quella di una religiosità che culmina nell’unione con il divino”.
Unione con il divino”, è scritto proprio così!

C'era una volta..

[SPECIALE MADRE TERESA] 
Indagine sull’ortodossia di Madre Teresa

Traduzione a cura della redazione. [RS]
La cura tradizionalmente posta dalla Chiesa Cattolica nel proclamare santi e beati è rinomata e ammirevole. Le inchieste condotte per provare la completa ortodossia dei servi di Dio, la pratica delle virtù al grado eroico, la vita esemplare, sono accurate, ed è inoltre necessario almeno un miracolo per la beatificazione ed un altro per la canonizzazione. Ogni scritto, ogni dichiarazione del candidato dev’essere strettamente aderente al Magistero e alla Tradizione della Chiesa. Anche solo un lieve dubbio sull’ortodossia di una dichiarazione è sufficiente per bloccare il processo di beatificazione: è famoso il caso di Anne Catherine Emmerich, la cui beatificazione fu sospesa per ordine di Papa Clemente XIV per via delle discutibili interpretazioni che il segretario Clemens Bretano fece delle sue visioni – non si sa se con l’approvazione della Emmerich, o meno. Ciò bastò a impedirle di essere beata e, ufficialmente, di essere un pubblico modello per i cattolici.

“…Non fare domande!”

La Confessione? È solo una figura retorica  

A Firenze trionfa la “nuova chiesa” di Don Marco Zanobini e compagni

di Pucci Cipriani

z.cnfssnlRitorno indietro, a ritroso, nel tempo: domenica 3 aprile 2016, alle ore 18, meno qualche minuto, entro nella chiesa di San Zanobi e Santi Fiorentini, a tre passi dallo Stadio, dove don Marco Zanobini il prete – rabbino di Firenze celebra i Purim, pardon la Messa, se proprio si vuol chiamar Messa, secondo il nuovo rito postconciliare sincretistico.
Da questa parrocchia partono le battaglie degli “spretati”, tipo lo spretato don Curtaz, in favore dell’abolizione del celibato sacerdotale (clicca qui per leggere il mio articolo dello scorso anno), visto che, ormai, addirittura le convivenze di sacerdoti con donne (e non solo con donne) sono pane quotidiano; in questa parrocchia si tiene alta la bandiera dell’eresia dell’ecumenismo sincretistico. Dico subito che, a onor del vero, ci sono almeno due cose con le quali concordo con don Zanobini: l’abolizione dei canti melensi e idioti, vera manna per microcefali, che si cantano oggi nelle chiese e l’abolizione della preghiera dei fedeli, durante la quale vengono proclamata, da donnine con pruriti sapienziali che si avvicendano al microfono, tante di quelle castronerie da far venire la pelle d’oca e il voltastomaco…

sabato 3 settembre 2016

Ma quale Vangelo annunciate?

CRISTIANESIMO E PECCATO

Il cristianesimo comincia a spegnersi quando si smette di parlare del peccato. Del timor di Dio oggi non si parla quasi più. Dio non è un "amicone" e non ci si può aspettare che ci perdoni senza il nostro sincero pentimento 
di Francesco Lamendola  



Il cristianesimo è amore, la dottrina dell’amore, la pratica dell’amore: verissimo e benissimo. Questa definizione, però, è incompleta: mostra solo una faccia della medaglia. La medaglia, infatti, ha due facce: una è l’amore, l’altra il timor di Dio. Di questa seconda faccia, oggi non si parla quasi più, se non da qualche vecchio prete di campagna, da qualche frate un po’ isolato; ma il clero, nel suo complesso, per non parlare dei teologi, dai quali è partita l’infezione, non ne parlano nemmeno: fanno finta che non ci sia, che non sia mai esistita.
Il timor di Dio è l’altro aspetto dell’amore per Lui: perché Egli non è un amicone che sta al nostro livello; è il Padre, certamente, ma un Padre con la “p” maiuscola: è l’Altissimo, il Creatore; e non è solo il Padre, ma anche il Figlio e lo Spirito Santo: è il mistero della Santissima Trinità, un unico Dio in tre distinte persone.

Uccello di rovo “sa bene come vanno le cose…”

Quattrini da Putin? Magari!… 

Massimo Introvigne, che, ce lo dice lui stesso, conversa con gli uccelli, ci fa sapere che quelli che “inneggiano” a Putin ricevono il soldino del Cremlino. Magari.
di Paolo Deotto

z.Piovono-Soldi-Dal-Cielo

Non voglio aggiungere nulla a quanto già pubblicato dalla nostra bravissima Patrizia Fermani. E se non avete ancora letto il suo ottimo articolo, vi invito a farlo subito. Ma consentitemi qui di togliermi qualche sassolino dalle scarpe, o qualche macigno dallo stomaco.

“Chi parla viene fatto fuori ”?


Monsignor Silvano Tomasi

«Immigrati, accoglienza non significa tutti dentro. E i cattolici ricordino il dovere di evangelizzare»
Monsignor Tomasi, già nunzio apostolico all'ONU di Ginevra: «Guerre e violenze sono la principale causa delle attuali migrazioni che rischiano di destabilizzare l'Europa, la comunità internazionale deve fare di tutto per riportare la pace e prevenire guerre. L'accoglienza è importante ma per chi ha diritto di restare fondmentale è l'integrazione, un processo che richiede tempo e pazienza, ma anche regole chiare per chi arriva».

«La situazione degli arrivi che continua ininterrotta indica che i problemi nei paesi da cui vengono questi immigrati, richiedenti asilo, non cambiano affatto. Bisogna allora farsi la domanda: come mai dopo anni di emergenza la comunità internazionale non riesce a gestire e governare un fenomeno che sì è parte della storia e parte del cammino della comunità umana lungo i millenni, però in questo momento assume una intensità tale da mettere in crisi altre regioni del mondo come l’Europa?».

L’uomo sintetico è tra noi

22 settembre: “Fertility Day” o “Provetta Day”? 


Col sostegno incondizionato di sedicenti pro-life e di diversamente cattolici, va in scena il grande evento che prepara il nostro futuro di gioiosi utenti di sessualità ludica e di produzione di esseri umani on demand con la fecondazione artificiale.
di Elisabetta Frezza
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z.logo-fertility-dayIl 22 settembre prossimo “si celebrerà” il primo Fertility Day, parente stretto del Family Day e di tutti i days che seguiranno a beffare un popolo stordito; un popolo capace ancora di illudersi che i lacchè del regime – incardinati o free lance, in scena o dietro le quinte – guardino al bene dei suoi figli. Un popolo ormai incapace di resistere alle lusinghe del pifferaio che lo chiama verso il precipizio senza più nemmeno il bisogno di schermirsi.
Ne avevamo scritto con largo anticipo, di questo evento, quando i rulli dei tamburi e gli squilli di tromba risuonavano di lontano ad annunciarlo (clicca qui). Avevamo parlato di festival della provetta e di diabolici intrecci. Se si vuole comprendere la magnitudine dell’operazione in corso, quel quadro va assimilato, e da lì bisogna riprendere il filo.

Pezzi del nuovo vangelo e breviario

Per Madre Teresa. Racconto di Natale fuori stagione

Quando Giuseppe e Maria arrivarono davanti a piazza San Pietro rimasero senza fiato. Non avevano mai visto un tale spettacolo. Proprio al centro della piazza c’era una grande capanna e dentro la capanna erano state poste alcune statue imponenti che raffiguravano una famiglia. Si vedeva un papà con la barba, poi c’era una mamma in preghiera e anche un bambino nato da poco, adagiato su una culla di fortuna. C’erano poi alcune altre figure: sembravano pastori o qualcosa del genere. Accanto alla capanna c’era un albero altissimo, tutto decorato. Le luci erano così sfavillanti che quell’albero sembrava quasi vivo, anche se si vedeva benissimo che, poverino, era stato tagliato e portato lì chissà da dove.
Giuseppe e Maria non capivano perché tanta gente si affollasse davanti alla capanna e attorno all’albero.

Francisco 13° o Jorge1.2?(come si cerca e si perde la fede)

Mostra del cinema di Venezia 2016,
il Papa provocatorio di Sorrentino

Tradizionalista e compulsivo, tra sigarette e manie da rockstar, il Papa Pio XIII interpretato da Jude Law arriva su Sky a ottobre. E oggi, in prima mondiale al Lido


Un applauso buono ma tutto sommato tiepido dopo la prima proiezione, quella per la stampa, ha accolto il Papa di Paolo Sorrentino. Papa che fuma in maniera compulsiva, che per colazione sorseggia una Coca-Cola Zero alla ciliegia: c’è da fidarsi? Ma sono altri i «peccati» di questa serie tv. Ecco Jude Law, il Papa spiazzante di Paolo Sorrentino, uno degli eventi più attesi alla Mostra del cinema che ha ospitato le prime due delle dieci puntate della serie che Sky Atlantic manderà in onda dal 21 ottobre. Un film sorrentiniano doc, visionario, onirico, con un cast di primo piano: accanto a Jude Law ci sono Diane Keaton (unica assente al Lido) segretaria particolare del Pontefice, Silvio Orlando segretario di Stato che pensa solo ai giocatori del Napoli e al potere, Cécile de France responsabile del marketing del Vaticano…

I due moschettieri

Nuovi show del Papa gradito a Soros

Francesco-Soros
Proprio nelle stesse ore in cui il Viminale dava notizia di una nuova ondata migratoria all’assalto dell’Italia (oltre 13 mila in soli quattro giorni: siamo già arrivati a 145 mila migranti ospitati, quando in tutto il 2015 erano stati 103 mila), proprio nelle stesse ore – dicevo – papa Bergoglio ha varato un nuovo dicastero sociale prendendo lui stesso – in persona – la responsabilità della “sezione migranti” per potenziare al massimo le sue pressioni per l’abbattimento delle frontiere d’Europa.
Ormai quello dell’emigrazione, per lui, è qualcosa più di un’ossessione: è un dogma ideologico con cui sta sostituendo i bimillenari pilastri della Chiesa Cattolica.

E' tutto previsto e tutto ha un fine


Pandemonio


Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi (Mt 7, 6).


Nel linguaggio giudaico del I secolo, cui il Verbo incarnato si adattò, i cani designavano i pagani e i porci gli ebrei rinnegati. Il duro monito del Salvatore, così offensivo per le nostre delicate orecchie, progredite e tolleranti, proibisce di dare i santi Sacramenti a chi non professi la vera fede e non sia spiritualmente rinato nel Battesimo, mettendo al tempo stesso in guardia dal cercar di persuadere con le gemme della verità evangelica chi, pur essendo membro della Chiesa Cattolica, disprezza l’inestimabile grazia ricevuta e vive peggio di un pagano. Ecco i risultati di una pastorale che dà tutto senza condizioni e accontenta sempre i capricci del primo venuto: dopo aver calpestato le cose sante e le perle preziose, dotazione indispensabile per ottenere la vita eterna, per acquistare le quali val bene la pena rinunciare al resto, i “fedeli” di oggi si rivoltano contro gli araldi di Cristo, pronti a sbranarli con una rabbia che ha qualcosa di demoniaco.



venerdì 2 settembre 2016

L' untuoso del signore

Appoggi Putin? Sei un mercenario! E se lo dice Introvigne…  

L’ex conducator di Alleanza Cattolica lancia su Facebook formidabili notizie. Però si incarta. Un esempio di come si possono perdere ottime occasioni per stare zitti.

di Patrizia Fermani
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z.labirintiIl professor Introvigne , autorevole e rassicurante come sempre, ci informa su Facebook che in Francia e in Italia  i giudici sono all’opera per  scovare i nomi dei  pro family, pro life e anti islam che prendono il soldino da Putin. E questa accorta  indagine  giudiziaria viene presentata come un corollario  della inchiesta  promossa della Stampa per smascherare una funesta  campagna di disinformazione ordita in funzione antioccidentale sempre dallo stesso Putin. Di tale “indagine” gli avrebbe dato notizia “un uccellino”. In calce riportiamo l’estratto dalla pagina Facebook.

A parte gli interventi ornitologici,  il professore  rivela   anzitutto il proprio  impegno personale nella guerra scatenata contro lo “zar” dall’occidente democratico, illuminato finora dall’astro obamiano.

“Una casa comune”

Il compleanno della Laudato Si’: frutti e prospettive 

Non importa la visione che si ha del creato, se è cattolica o protestante, ortodossa od atea, ciò che conta è un imponente ritorno al paganesimo, dove tutti ballano la stessa danza rituale per adorare la dea natura.

di Cristiano Lugli
.
z.ptcnfssnNon è una novità che nella nostra Penisola ci si dia appuntamento per ricordare la Giornata mondiale per la custodia del creato, in quanto quest’ultima è già da tempo inserita nell’agenda pastorale della Chiesa italiana.
Qualcosa di nuovo però ha luogo da due anni, ed è una sorta di compleanno della Laudato Si’.
Per l’occasione il messaggio di Bergoglio è casualmente intessuto di “misericordia”, tanto che il titolo è proprio “Usiamo misericordia verso la nostra casa comune”.
Il creato è diventato infatti “una casa comune”, appellativo con un taglio più che mai marxista, dove vengono ricordati i vecchi pollai russi in cui veniva catalogata la gente come in una sorta di grande comunità, negando di lì in poi il diritto ad avere una proprietà privata.

An-amoris laetitia?

GESU' E LA SAMARITANA

    Hai detto bene: Non ho marito… L’episodio di Gesù e della Samaritana è uno dei più belli, dei più struggenti, dei più intensamente veri e, allo stesso tempo, poetici di tutte le Sacre Scritture 
di Francesco Lamendola  



L’episodio di Gesù e della Samaritana è uno dei più belli, dei più struggenti, dei più intensamente veri e, allo stesso tempo, poetici di tutte le Sacre Scritture. Ed è anche scritto con arte somma: come, del resto, lo è tutto il quarto Vangelo, il Vangelo di Giovanni, che è una vera e propria perla letteraria, oltre che uno scrigno di sublime sapienza teologica. Colui che lo ha scritto non voleva essere un artista, non voleva fare della poesia: eppure esso ha un tale sapore di verità, di freschezza, di profondità, quale raramente è dato incontrare in un’opera scritta e quale, perfino, di rado si esperimenta nel proprio percorso di vita. Leggerlo è come trovarsi a tu per tu con l’Assoluto; e l’Assoluto emerge, d’improvviso, dai toni modesti, non appariscenti, della vita quotidiana. È un prodigio, semplicemente: qualcosa che lascia a bocca aperta.


Il religioso e il sacro si annacquano in una versione new age

Il banalismo anti crescita dei vescovi visto da un’omelia a Nuoro

“Siamo malati di egoismo e individualismo esasperati. La nostra cultura ci ha abituati alla competizione: la lotta per i primi posti, la ricerca del profitto”. E questa è la cultura cattolica in una regione che ha bisogno di impresa e capitali? E di grazia come si costruisce il futuro senza profitto?


Foto LaPresse
La Chiesa di Francesco e dei suoi vescovi ha l’ambizione di essere un ospedale da campo, ma i suoi esiti sulle cose terrene assumono sembianze sempre più bizzarre. Il dogma è un’opinione, la predica un’occasione, l’omelia una chance. Il prete si trasforma in sociologo turibolante, archeologo di ideologie d’occasione. Il religioso e il sacro si annacquano in una versione new age dispensata nelle piazze durante le feste e i funerali. Si va dalla negazione dell’evidenza scientifica, al determinismo ottenuto per via primitivista. Il Monsignore di Rieti che solennemente afferma le virtù del terremoto buono e i mali dell’uomo creatore di opere è solo uno degli ormai tracimanti esempi di riflessione escatologica senza capo né coda. La teologia à la carte della Chiesa di Bergoglio emerge tra le macerie di Amatrice, ma il disastro naturale è solo uno dei tanti teatri dove fa la sua comparsa.