ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 14 aprile 2017

EVA (eresia vaticana antropocentrica)

L’errore eretico del concilio Vaticano II: l’antropocentrismo.





Il Concilio non dogmatico (quindi privo della sicura assistenza dello Spirito Santo) ma pastorale Vaticano II ha una insanabile ferita/prospettiva eretica: il rifiuto e la negazione del Teo/Cristocentrismo, e la scelta ed affermazione dell’antropocentrismo.

E’ cominciato con il Papa Giovanni XXIII ed il principio pastorale: “Cerchiamo piuttosto quello che ci unisce e tralasciamo quello che ci divide’. Buonista pacioso in apparenza, ma profondamente insidioso e sviante. La Parola di Dio, Il Signore Gesù, il Vangelo, non insegnano mai così. Il Signore Gesù ha insegnato la Verità, il Bene, la Santità. Non ha potuto fare unità con tutti, non perché Lui non lo volesse, ma perché coloro che non accettavano di credere in Lui, lo facevano perché non cercavano la Verità, il Bene, la Santità, così come sono autorevolmente, con segni e garanzie, rivelati dalla Parola di Dio.

Dalla paura al sacro timore

Dalla paura al sacro timor di Dio fino all’Amor di Dio



Chi teme la sana paura?
Non è un gioco di parole ma lo stato attuale in cui versa la Chiesa e il mondo, che è davvero preoccupante perché, invece di affrontare certi argomenti, si preferisce, oggi, esorcizzare, ossia allontanare, scacciare certi argomenti e così credere di aver vinto le proprie paure. Ma non è così. Si è provato a farlo con la Morte. Oggi la Morte è esorcizzata con l’Halloween, con le feste mascherati da mostri, da scheletri, si ride e si balla, si fa festa, ci si ubriaca di effimero per non doverci pensare troppo. Oppure attraverso il cinema con film ultra fanta-scienza, di mistico panteismo pieno di eroi immortali, attraverso video giochi sempre più violenti, ma pieni di eroi, anche se qualcuno muore…
Oggi i funerali sono stati trasformati in orge di battimani, elogi, anzi, canonizzazioni ai defunti perché è ovvio, guai a pensare che qualcuno possa essere finito all’Inferno o in Purgatorio, macché, tutti in Paradiso, per diretto e per diritto. Si dice del resto “chi sono io per giudicare?” eppure non si fa difficoltà ad imporre la canonizzazione di qualche defunto che in vita ha dato falsa testimonianza sul vero Cristo, sulla vera Vita, sui Comandamenti, seminando la cultura della morte… oppure che si trova lì ai suoi funerali perché si è ucciso, o si è fatto uccidere in nome del dio eutanasia, e ti devi sentire emotivamente coinvolto, altrimenti sei un escluso dalla società, sei uno… sfigato! Fa pensare poi che laddove s’impone una via al Paradiso “per diritto”, ci si ostina però a negare l’Inferno e pure il Purgatorio, come invenzione della Chiesa per impaurire, assoggettare gli uomini.

Il falso timor di Dio

LE TRE PRIORITA'

    Se vogliamo invertite la tendenza attuale verso l’autodistruzione della nostra società e verso lo scoraggiamento e la depressione dei singoli individui, frustrati e amareggiati servono 3 cose: cultura, coraggio e timor di Dio 
di Francesco Lamendola  






Di tre cose c’è bisogno, anzi, estremo bisogno, se vogliamo invertite la tendenza attuale verso l’autodistruzione della nostra società e verso lo scoraggiamento e la depressione dei singoli individui, frustrati e amareggiati nel vedere che tutto sta andando a catafascio, che i peggiori trionfano, che il merito non viene premiato, semmai disprezzato, e che una logica perversa, diabolica, sta impadronendosi di tutto, manipolando tutto, strumentalizzando tutto: l’economia e la scuola, lo sport e la finanza, lo spettacolo e l’informazione; e queste tre cose sono la cultura, il coraggio e il timor di Dio.

L'abisso che ci separa

Il senso esatto della Verità

Un episodio indicativo del pregiudizio modernista verso i cattolici


In una splendida basilica barocca si sta celebrando la Messa solenne in Coena Domini secondo il rito tridentino. L'altare è ornato di rami di palme e la croce è velata di bianco. Diacono e suddiacono accompagnano il celebrante alla balaustra, dove i fedeli si comunicano in ginocchio. I cantori, agli stalli del coro, salmodiano in gregoriano, senza l'accompagnamento dell'organo, che tacerà sino al Gloria della Veglia pasquale. 

Entra in chiesa un gruppo di fedeli di un'altra parrocchia. Non genuflettono, non si segnano, non usano l'acqua benedetta.

La Croce vivente

Croce brachiale, un universo simbolico che educa il fedele alla vita sacramentale


Anonimo tedesco Artista attivo nella Westfalia inizi del 15 ° secolo
Dittico con i simboli della Vergine e di Cristo Redentore: Cristo con la croce come Redemptor Mundi (pannello di destra) c.1410 28,5 x 18,5 cm Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid

Un anonimo artista, attivo in Westfalia nei primi decenni del 1400 realizza un dittico di straordinaria bellezza simbolica. Una rara iconografia della croce brachiale, ci illustra la profondità della redenzione, i suoi simboli e i suoi atti salvifici. La croce è detta brachiale o vivente perché dalle estremità di essa spuntano mani operose che indicano ciò che la morte e la risurrezione di Cristo hanno introdotto nella storia.

Uno dei dipinti celebra la verginità della Madonna, mediante l’iconografia dell’Hortus Conclusus, l’altro invece illustra il fatto della Redenzione che rompe con gli antichi schemi e inaugura una nuova economia di salvezza, nella quale protagonista è ancora la Vergine Maria.
Temi e simboli oggi contro corrente ma che nella cornice di un anno eminentemente mariano, come il 2017, in cui ricorre il centenario delle apparizioni della Vergine a Fatima, tornano alla ribalta e andrebbero messi in evidenza. 

Dietro i passi di Gesù

Dietro i passi di Gesù, dal pretorio al calvario (13)


La Passione costituisce il «Sancta Sanctorum» dei misteri di Gesù. Essa è il coronamento della sua vita pubblica, il vertice della sua missione quaggiù, l'opera verso la quale tutte le altre convergono o donde attingono il loro valore.
Ogni anno, durante la settimana santa, la Chiesa ne commemora in particolare le diverse fasi; ogni giorno, al sacrifizio della messa, ne rinnova il ricordo e la realtà per applicarcene il frutto.
A questo atto centrale della liturgia si riallaccia una pratica di pietà la quale, pur non appartenendo al culto pubblico ufficiale, organizzato dalla Sposa di Cristo, è divenuta tuttavia, per la copia di grazie di cui essa è sorgente, caramente diletta alle anime fedeli. Si tratta della devozione alla Passione di Gesù nella forma conosciutissima della Via Crucis.

Orate fratres.

Bruciare tutto

Il "peccato" di Siti? Abuso di stereotipi

Fa discutere il nuovo romanzo sul prete pedofilo. Più che scandaloso è brutto


Mai avrei voluto dare a Michela Marzano, che ieri sulla Repubblica ha liquidato il nuovo romanzo di Walter Siti come «gratuitamente scandalistico», un'operazione «il cui cinismo appare evidente», anche solo un pizzico di ragione.
Purtroppo alla filosofa femminista e omosessualista stavolta di ragione gliene devo dare ben più di un pizzico, almeno una cucchiaiata. Magari l'avverbio «gratuitamente» l'avrei evitato: gli scandali non sono mai immotivati, a dirla con San Paolo sono macchinazioni di Satana, che i suoi motivi ce li ha eccome. Figuriamoci se manca di diaboliche motivazioni la storia di un prete con tendenze pedofile che però rifiuta l'approccio di un decenne il quale, sentendosi rifiutato, si suicida, causando nel mancato abusatore un dubbio orribile: non sarebbe stato meglio assecondarlo?

Farà un Sinodino (=sinodo grillino)?

La diocesi di Roma fa naufragare le primarie "grilline" di Francesco

A vuoto le consultazioni del Papa sul nuovo Vicario

Roma È stato un flop. E per molti si è trattato di un boicottaggio nei confronti di Papa Francesco.

In breve: confusione

I dubia su AL: il Papa emerito segue il dibattito

Chi avanza i dubia sull'interpretazione di Amoris Laetitia è stato considerato un reietto. Ma non dal Papa emerito che, stando al suo segretario, «sta prendendo atto della discussione e delle diverse forme in cui è stato recepito». Nessun giudizio di merito, ma neppure una crocefissione preventiva per chi avanza problematiche. Del resto le idee di Benedetto XVI su comunione ai divorziati risposati e indissolubilità del matrimonio è ben nota.
Per diverso tempo coloro che avanzavano dubbi su alcuni passaggi dell’esortazione Amoris laetitia sono stati considerati come degli indiani chiusi in qualche riserva. Quattro gatti che poi osano perfino dichiarare la presenza di una certa confusione nell’orbe cattolico in merito al modo di interpretare l’accesso all’eucaristia per le coppie di divorziati risposati. 

giovedì 13 aprile 2017

Che c'azzecca con quella di Jorge?

LA LAVANDA DEI PIEDI DEL GIOVEDÌ SANTO. IL MISTERIOSO GESTO CON CUI GESÙ CI AMA NEL PROFONDO

La lavanda dei piedi del Giovedì santo. Il misterioso gesto con cui Gesù ci ama nel profondo

Tra gli episodi misteriosi, c’è sicuramente la lavanda dei piedi e il suo significato profondo. Perché Gesù lavò i piedi ai discepoli dopo aver cominciato la cena?

“Per capirlo è necessario tenere presente che era abitudine d’allora lavare i piedi prima dell’inizio dei banchetti. L’anfitrione soleva offrire dell’acqua per i piedi ai suoi ospiti; si trattava di una cortesia di cui abbiamo un esempio in Lc 7,36-50 il compito di offrire l’acqua, di lavare e risciacquare i piedi ai commensali spettava ai servitori. Nel racconto di Giovanni, il collegamento tra la lavanda dei piedi e la cena è ovvio. La cosa sorprendente è che venga realizzata proprio da Gesù, a cena già iniziata. In questo modo risalta ancor di più la trascendenza del gesto, la cui rilevanza non può che derivare dall’associazione con ciò che accadrà “dopo”, cioè l’Eucaristia.

Ora come allora

Il Processo di Cristo e il processo della Chiesa       
    

(di Cristiana de Magistris) Nel Tempo di Passione, che abbraccia le due settimane che precedono la Pasqua, la Chiesa contempla in lutto i dolorosi avvenimenti che segnarono l’ultimo anno della vita del Redentore del mondo (Settimana di Passione) e l’ultima settimana della Sua vita mortale (Settimana Santa).
Con l’avvicinarsi del Venerdì Santo, la voce di dolore della Chiesa diviene più vibrante e commossa, e tra breve essa farà sentire i suoi lamenti inconsolabili per la morte del suo divino Sposo. «Il Cielo della Santa Chiesa si oscura sempre più», scrive dom Guéranger. Il Redentore divino, fattosi uomo per amore dell’uomo, sta per espiare l’umano peccato sostituendosi ai suoi fratelli colpevoli. Egli si riveste dei nostri peccati, dice il Profeta, come di un mantello, e si fa peccatore per noi per poterlo portare nella sua carne sulla croce e distruggerlo con la sua morte (cf 1 Pt 2,24).

Agni non dei?

SULLA PERICOLOSITA’ POLITICA E SOCIALE DELLA TENEREZZA

Ivanka è stata determinante. “E’ stata profondamente colpita dalle immagini” dei bambini siriani gasati: “Ha detto: è terribile. Lei è mamma di tre  bambini, ed ha influenza” sul presidente: “Basta una sua lacrima e papà attacca”.  Così Eric Trump, il fratello  minore.
Lo so, non vorreste crederlo. Ma questo conferma  diverse voci interne alla Casa Bianca:  le lacrime di Ivanka hanno mosso il vecchio a rovesciare la sua politica verso la Russia in pochi minuti, e a ordinare l’attacco all’aereoporto siriano, e a pretendere la morte di Assad,    che ancora il giorno prima accettava rimanesse al suo posto.  Donald non resiste alle  lacrime della figlia.  Sono tutti cuori teneri.  Bisogna arrendersi all’evidenza:  sul  comandante in capo della massima potenza bellica mai apparsa nella storia, sono Ivanka e Jared Kushner  ad avere influenza: due figli di papà nati ricchi,  che del mondo conoscono solo i resort di lusso, i cocktail-parties a Manhattan, le piscine della Florida, le sfilate di moda;  due teste vuote  e arroganti, ma molto, molto sentimentali.

Il rifiuto della croce

FIN DOVE VOGLIONO ARRIVARE ? 

    Una diabolica contraffazione: in una società sana i sofferenti ricevono assistenza e fin dove possibile consolazione in una malata tutti devono convertirsi alla "Religione del senso di colpa"ed espiare il peccato di essere sani 
di Francesco Lamendola  





In una società sana, i sofferenti ricevono assistenza e, fin dove possibile, consolazione; in una società malata, tutti devono convertirsi alla religione del senso di colpa, ed espiare il peccato di essere sani ed autonomi. Nelle società sane vi è posto per la bontà, in quelle malate domina il buonismo, che ne è la diabolica contraffazione. Nelle società sane vi è uno sforzo per sostenere e innalzare chi non può stare al passo; nelle società malate, si attua una politica sistematica di abbassamento di tutti, per punirli di star bene. La nostra è una società profondamente malata. Lo si capisce dal fatto che, da noi, la sofferenza non viene sublimata in vista di un bene più alto, e questo perché è venuta meno la fede religiosa, che aiuta ed incoraggia il sofferente a sentirsi non un disgraziato, ma un privilegiato, un amato da Dio, che ha scelto lui per effondere più abbondante la Sua grazia, anche a edificazione delle altre anime. Di conseguenza, nella nostra società la sofferenza è diventata una maledizione, e chi ne è colpito, o, più spesso, i suoi parenti, sono animati da un fortissimo spirito di rivalsa, di solito dissimulato da qualcosa di ben più nobile: per esempio, dalla volontà di “sensibilizzare” gli altri alla questione che li tocca da vicino.

Lavanda cerebrōrum


I neo cardinali entusiasti del libro omoeretico
I cardinali Farrel e Tobin appoggiano il libro di un sacerdote statunitense, che si batte per la normalizzazione dell’omosessualità e deplora il Catechismo sul tema. E con loro anche il vescovo di San Diego. E' la solita studiata confusione tra il rispetto per gli omosessuali e l'accettazione della vita gay con tanto di nozze e adozioni.

In nomine Domini?

Prima sedes a nemine judicatur


Se è vero che Prima Sedes a nemine judicatur, ossia che il Romano Pontefice non è soggetto alla giurisdizione di alcuno, è nondimeno altrettanto vero che vi sono dei limiti ontologici a questo principio.

Prima o poi o mai?

Burke a 360°:correzione, dubia e ordine di Malta
Infovaticana intervista il porporato. Dubia e correzione? «Prima i cardinali dovrebbero parlare al Santo Padre per dirgli che il problema è così grave che dobbiamo correggerlo e io ho fiducia che il Papa risponderà»; Malta? «Sono stato estromesso»; «La Cdf dovrebbe intervenire col generale dei Gesuiti».
Il cardinale Raymond Leo Burke, Patrono dell’Ordine di Malta, ex Prefetto della Segnatura Apostolica e uno dei quattro cardinali dei Dubia, ha rilasciato una lunga intervista a Gabriel Ariza, pubblicata da Infovaticana. Moltissimi i temi trattati: dai Dubia alla presenza di esponenti discutibili al convegno organizzato dall’Accademia delle Scienze, alle dichiarazioni sui Vangeli dei Preposito Generale dei gesuiti, dall’Ordine di Malta alle dichiarazioni del card. Ravasi sui massoni. Ne abbiamo tradotto qualche brano.

Jesus autem tacebat..?



Ho letto il commento pubblicato da Riscossa Cristiana alla dichiarazione della Casa Generalizia della Fraternità San Pio X. Un commento che condivido in toto. Mi permetto di aggiungere qualche riflessione. 

Si rimane invero sconcertati dall'atteggiamento - almeno apparentemente - rinunciatario tenuto dai vertici della Fraternità San Pio X. 

Per chi, chierico o laico, ha dovuto subire decenni di persecuzioni, emarginazioni, calunnie ed ostracismi, gli eventi di questi ultimi anni paiono sconfessare le ragioni che hanno motivato in passato scelte tanto dolorose e coraggiose, e danno ragione a quanti sostenevano che la Fraternità si trovasse in una situazione di grave disobbedienza nei confronti della Santa Sede. 


Miserendo miserabiles


Miserabili. Non ho altre parole per definire l'infame oltraggio con cui è stata volta in blasfema parodia l'Ultima Cena, uno dei momenti più sacri della Settimana Santa, proprio mentre la Chiesa celebra la Passione del Signore. 

Miserabili. E' facile, troppo facile offendere Gesù Cristo, in questa società scristianizzata che si mostra sollecita ed accogliente verso i vizi più turpi, e che rimane sorda davanti all'amore redentore di Dio, al Suo sacrificio, alla Sua Croce.

Ma gli oltraggi, gli schiaffi, gli sputi, i colpi di bastone, le frustate vengono dai nemici di Cristo: da costoro non possiamo aspettarci altro, perché sono accecati dall'odio ed hanno per padre Satana. Ciò che addolora maggiormente il Cuore divino del Signore è il silenzio imbarazzato, il tradimento complice, il rinnegamento dei Suoi apostoli. Et, relicto eo, fugerunt


lunedì 10 aprile 2017

La reliquia più preziosa della Cristianità

Un documentario sulla sacra Sindone

Una dura, difficile, ma anche gioiosa Quaresima


  EFFICACIA DELLA QUARESIMA 

      La Santa Quaresima, come tutti ben sappiamo, è un periodo penitenziale di purificazione in preparazione alla solennità della Santa Pasqua, la solennità della nostra redenzione e della vita eterna che in Cristo ci è stata donata. La Quaresima ha un grande significato in quanto diventa anche figura di tutta la vita umana. La liturgia, infatti, ricorda una prima Pasqua prefigurata nella liberazione dalla schiavitù d’Egitto del popolo ebreo, condotto da Dio al possesso della terra promessa. In questa Pasqua la dura schiavitù che gli Israeliti avevano vissuto in Egitto aveva costituito una Quaresima, in quanto purificazione e preparazione al passaggio del Mar Rosso e alla liberazione dal faraone e dal suo esercito. Quindi c’è una seconda Pasqua, per così dire, realizzata, la Pasqua di Cristo, la Pasqua della salvezza, che realizza le antiche promesse, conducendo ad una terra non più materiale e geograficamente identificabile, ma spirituale, perché conduce alla vita eterna e alla beatitudine divina. Anche questa Pasqua ha avuto il suo preliminare nella passione, nella croce e nella morte del Salvatore per condurre alla gloria della resurrezione. Infine c’è una terza Pasqua che potremmo chiamare “compiuta”, ed è la nostra Pasqua, la Pasqua del banchetto eterno nel cielo.

L'eutanasia cattolica

Da Lovanio a Roma, l'eutanasia dei "principi non negoziabili"

Lovanio
Ha fatto rumore la vicenda dell'Università Cattolica di Lovanio, che ha sospeso e infine licenziato un proprio professore di filosofia, Stéphane Mercier, per aver scritto in una nota per i suoi studenti che "l’aborto è l’omicidio di una persona innocente".
La cosa non ha sorpreso, visti i precedenti di questa università pur insignita della qualifica di "cattolica", nella cui clinica si praticano da tempo alla luce del sole anche interventi di eutanasia, "dai 12 ai 15 all'anno" a detta del rettore della gemella università fiamminga di Lovanio, il canonista Rik Torfs.
Ma ciò che più colpisce è la sostanziale approvazione che i vescovi del Belgio hanno dato alla cacciata del professor Mercier.
Così come impressiona la reticenza del giornale della conferenza episcopale italiana "Avvenire", che nel dare uno stringato resoconto della vicenda – la cui documentazione più completa è apparsa finora nel blog Rossoporpora – ha evitato di prendere posizione, limitandosi a un: "Rimane da comprendere il significato di ciò che è stato dichiarato dal portavoce della conferenza episcopale belga".
Per non dire del silenzio di papa Francesco, che pure non ha mancato in altre occasioni di definire l'aborto "crimine orrendo".

Jorge's Pope


Peter Sutherland, “pontefice” del Nuovo Ordine Mondiale

L’agognato governo planetario, nonostante alcune resistenze, come quella di Viktor Orban, continua la sua costruzione. Peter Sutherland, rappresentante delle Nazioni Unite per immigrazione, è uno dei suoi principali architetti. Lui stesso ha lanciato un significativo avviso: “bisogna affossare l’omogeneità nazionale degli Stati”.
Peter Sutherland è un multimilionario irlandese considerato uno dei grandi pontefici del mondialismo allo stesso livelli di George Soros, dei Rockefeller o di Kissinger.