ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 25 aprile 2017

Peccatores, te rogamus, audi nos.


25 Aprile: LITANIE O ROGAZIONI. – Litanie dei Santi     
    


Litania, che vuol dire Preghiera, è parola greca derivata dal verbo lìtanevo, che significa: “prego”. Le Litanie Maggiori cadono nel giorno 25 Aprile, e si dicono maggiori, o perché ebbero origine dalla maggiore delle Chiese, quale si è Roma, o perché comandate in tutta la Cristianità da S. Gregorio, detto “Magno”, il quale, se non ne fu l’istitutore, dacché egli stesso ne parla come di cosa già in uso, fu però quel Papa che le universalizzò dopo di averle celebrate con una solennità tutta particolare, allorquando nel 598, per impetrare la cessazione della peste che desolava tutta Roma, chiamò tutto il Clero e, tutto il Popolo ad una Processione di penitenza che fece capo alla chiesa di Santa Maria Maggiore e durante la quale si serenò il cielo, cessò la mortalità, e si vide sulla mole Adriana un Angelo che rimetteva nel fodero la propria spada, per significare che il flagello era cessato. Fu in quella circostanza che all’antica mole Adriana si mutò il nome in quello di Castel sant’Angelo, e vi fu eretta la grande statua di S. Michele. –

Due dei tre pastorelli stanno per salire alla gloria degli altari.


FATIMA E IL SEGRETO NON SVELATO. A CENTO ANNI DAL FUTURO DELLA CHIESA. UN LIBRO DELLA CHORABOOKS.

Un genitore che parla di una sua creatura è, in genere, ben poco attendibile. L’amore è una lente molto deformante. Così non pretenderò che mi crediate se vi dico che il libro – mio – di cui oggi annuncio l’uscita è meritevole di attenzione.

“In locum suum”

MARTIN LUTERO “OMICIDA” E “SUICIDA”il frate che, come Giuda, finì, anche lui, “in locum suum”… (all’inferno!). SAC.don Luigi Villa

Risultati immagini per martin lutero all'inferno

«Quando la Messa sarà stata rovesciata, io sono convinto che avremo rovesciato con essa il papismo. (...). Io dichiaro che tutti i postriboli, gli omicidi, i furti, gli assassini e gli adultèri sono meno malvagi di quella abominazione che è la Messa dei papi!». (Martin Lutero)

Quindi si potrebbe dire che Lutero è all’inferno! Ed eccone i motivi principali: egli fu “omicida”, ed è per questo che Lutero dovette rifugiarsi in un convento, come vedremo più avanti; e morì “suicida”, dopo una ennesima orgia serale! Ma prima tratteggiamo, in breve, la sua vita. Lutero nacque a Eisleben, in Sassonia, il 10 novembre 1483. Era figlio di un minatore. La famiglia si trasferì a Mansfeld, la città dei minatori, sei mesi dopo la sua nascita. Qui, Martino vi trascorse i suoi primi 14 anni frequentando le scuole private locali. In seguito frequenterà, per un anno, la scuola capitolare dei canonici, in Magdeburgo e, l’anno dopo, la scuola di S. Giorgio, ad Eisenach. All’età di 18 anni entrava all’università di Erfurt per studiarvi filosofia e diritto. Era l’anno 1501. Nel 1505 era già “Magister Artium”, ossia Dottore in Filosofia. Nello stesso anno, a maggio, iniziava lo studio del Diritto, ma vi durò solo per sei settimane, circa! Ora passiamo a quella sua “entrata in religione”, il 2 luglio 1505, che avvenne «non tanto perché attratto, quanto trascinato»! (“non tam tractus quam raptus”); e questo non per un trauma dovuto a un violentissimo uragano, vicino a Stotternheim, in cui sarebbe mancato poco che non vi perisse, ma perché… 

I ministri dell'Ego

IL NUOVO DIO "EGO"

    Da ministri di Dio a ministri dell'Ego. Intellettuali e Neo-Chiesa schiavi del dio "Ego" un mostro insaziabile che dopo il pasto ha più fame di prima. La Chiesa ha smarrito la sua prospettiva ultraterrena che è dire che ha smarrito Dio 
di F.Lamendola  



La malattia dell’uomo è, ed è sempre stata, l’ego. La malattia dell’uomo moderno è diventata una metastasi, perché egli ha deliberatamente distrutto ciò che teneva a freno l’ipertrofia dell’ego: il senso del divino. Finché Dio occupa un posto nella vita degli uomini, l’ego è tenuto a bada e le energie della persona, comprese l’ambizione e il desiderio di gloria, sono incanalate e messe al servizio di un causa più nobile e più alta che non sia la pura e semplice gratificazione narcisista: sono messe al servizio della morale cristiana. Ma quando la società europea ha voltato le spalle a Dio, e ha creato una civiltà nuova, irreligiosa e materialista, basata sul culto della Ragione, della Scienza e del Progresso, l’ego è tornato a crescere tumultuosamente e di nuovo si è imposto come il fine delle azioni umane. I disastri della storia moderna, i massacri e i genocidi, la competizione selvaggia, il cancro di una finanza sempre più potente e sempre più vorace, le due guerre mondiali, la bomba atomica: tutto questo è stato il risultato di una morale scardinata dalla scomparsa di Dio e di una prospettiva ultraterrena.

Lesa maestà?


Bergoglio ha rifiutato di essere Pontefice

Iene, falso scoop sul sacerdote Minutella

Lunedi 23 aprile le Iene hanno mandato in onda un servizio interamente dedicato al rifiuto del sacerdote palermitano don Alessandro Minutella di riconoscere Papa Francesco quale capo della chiesa Cattolica. L'intervista carpita con telecamera nascosta (dettaglio che la dice lunga sul modo di lavorare delle Iene) è stata fatta passare per uno scoop. Peccato che la notizia sensazionale non c'è stata semplicemente perché il primo a rifiutare di indossare i panni di Pontefice, è stato Bergoglio in persona. La serie di gesti che ha ostentato ai fedeli e ai media per ribadire il suo non essere Papa sono impressionanti.

«Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse»

Riflessioni sul presunto ‘ecumenismo tradizionalista’






1. Premessa: la crisi nella Chiesa
Da molti anni la Chiesa risulta investita da una profonda crisi che non semplicemente la cinge dall’esterno ma la penetra fino al suo ordine più alto. Il Trono di Pietro è scosso da decenni e la Sede Apostolica pare quasi svanire in una eclissi tanto duratura quanto avvilente. Seppur in modo non sempre esplicito e non senza esitazioni, questo stato di grave crisi è stato riconosciuto da alcuni degli stessi autori del problema (Montini, Wojtyła, Ratzinger).

«Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse» [1] è, del resto, un’alta espressione biblica tratta dal Libro di Zaccaria e ripresa a viva voce nei Vangeli. Il regime in cui i cattolici paiono vivere è quella dell’anomia: l’assenza di un vero ordine mantenuto attualmente ed efficacemente dall’Autorità romana.


Senza vergogna

Migranti, la Cei difende le Ong: "Accuse ipocrite e vergognose"

Il direttore della Fondazione Migrantes contro chi ha attaccato le organizzazioni impegnate nei salvataggi nel Mar Mediterraneo
"Credo che queste accuse abbiano dietro una visione ipocrita e vergognosa di chi non vuole salvare in mare persone in fuga", così il direttore della Fondazione Migrantes della Cei, monsignor Giancarlo Perego, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando la bufera che si è scagliata negli ultimi giorni sulle Ong impegnate nel salvataggio dei migranti nel Mar Mediterraneo e accusate di essere collise con i trafficanti.




Ma Chi te lo fa fare?


CONVEGNO 'FARE CHIAREZZA' SU 'AMORIS LAETITIA': QUALCHE NOTA

Sabato 22 aprile l’Hotel Columbus in via della Conciliazione ha ospitato il Convegno internazionale tutto laico ‘Fare Chiarezza’ a un anno dalla promulgazione della controversa esortazione post-sinodale ‘Amoris laetitia’. Alcune considerazioni su un evento inedito, di cui protagonista è stata la ‘parresìa’, la franchezza tanto auspicata da papa Francesco in materia ecclesiale.

Quella lanciata pubblicamente sabato 22 aprile a pochi passi da San Pietro (Hotel Columbus, via della Conciliazione) dai media cattolici La Nuova Bussola Quotidiana’ e ‘Il Timone’ – diretti ambedue da Riccardo Cascioli – si poteva ben considerare una sfida difficile.
Sfida a chi, a che cosa? Al conformismo dominante anche in ambito cattolico, per cui… ma chi te lo fa fare? Meglio non andare a cercar rogne… non si sa mai come loro reagiranno. 

lunedì 24 aprile 2017

Semplici, realisti, pragmatici..

Le chiese senza più fedeli. «Le destineremo ad altro»

Nell' isoletta delle Vignole don Mario Sgorlon l' ha addirittura scritto: «La messa è sospesa per mancanza di fedeli». Semplice, realista, pragmatico. Con appena quaranta parrocchiani e non tutti sensibili alle campane di Santa Maria Assunta ha proposto la soluzione più originale: «Celebro solo su prenotazione». Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, l' ha presa bene: «Don Mario è stato immediato, simpatico e fors' anche provocatorio».Ma il caso Vignole è solo la punta di un iceberg e il porporato lagunare lo sa. Al punto che sta studiando un epocale programma di riqualificazione del patrimonio ecclesiastico. Proprio così: nel centro storico di Venezia chiuderanno diverse chiese.

Sintomi di “raffreddamento” per la Gospa?


MADONNA MEDJUGORJE/ Messaggio del 25 aprile 2017:la testimonianza di Claudia Koll


la Misericordia di Dio e la preghiera nell'attesa del nuovo messaggio. La chiesa "raffredda" i toni, parla il Cardinal Muller


MADONNA MEDJUGORJE, MESSAGGIO DEL 25 APRILE 2017: LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA KOLL - Ha parlato ancora in questi giorni, in attesa del nuovo messaggio della Madonna di Medjugorje, l’attrice e produttrice Claudia Koll, una delle testimonianze più intense e interessanti nel mondo dello spettacolo, “redenta” come lo è stato Paolo Brosio dall’incontro e dalla conversione con la madre di Dio.

Noli eos tangere..!?


EBREI USA AL PAPA: MIGRANTI IN CAMPI DI CONCENTRAMENTO? SCELGA MEGLIO LE PAROLE SANTITÀ…


Il Pontefice ha provocato con le sue parole sui migranti una secca reazione da parte DI David Harris, capo dell’American Jewish Committee. Durante la sua visita a San Bartolomeo sull’isola Tiberina, luogo dedicato da Sant’Egidio ai nuovi martiri cristiani del nostro tempo, il Pontefice ha toccato ancora una volta il tema dei migranti, che nella sua pastorale sta ormai assumendo toni ossessivi. L’occasione per la visita era, appunto il ricordo di tutti i cristiani che soffrono, o pagano persino con la vita, la loro fede.
Ci si poteva attendere un ricordo di quella che è l’icona del martirio per fede dei nostri tempi, Asia Bibi, la donna pakistana in carcere da anni con una condanna a morte pendente per un’accusa di blasfemia quasi sicuramente fabbricata ad arte. Ma in questa occasione il Pontefice non ha neanche ripetuto quello che disse nell’aprile del 2015, e cioè il ricordo nella preghiera.

Spirito-so?


Papa Francesco, per favore, lasci perdere i cattivi maestri come Don Milani e i falsi profeti come Lutero

Davvero saremo curiosi di sapere chi è il “suggeritore, ispiratore” di Papa Francesco. Non venite a dirci che è lo Spirito Santo, perché Egli, Terza Persona della Santissima Trinità, non è schizofrenico e non può suggerire contraddizioni dottrinali, né Egli confonde tra Riformatori e rivoluzionari.

Lo Spirito Santo propone, ma l'uomo dispone..

 Ciò che il cardinale Siri non poteva dire...

Un lettore mi ha inviato questo articolo tratto dal blog  Le mie esternazioni. Lo ripropongo perchè assai interessante.
p.Elia

Il cardinale Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, nel conclave del 26 Ottobre 1958 venne eletto papa con il nome di Gregorio XVII ma due giorni dopo, su pressione dei cardinali francesi, fu costretto a dare le dimissioni in quanto, secondo i servizi di sicurezza del Vaticano, la sua elezione avrebbe determinato l’assassinio di diversi vescovi dietro la Cortina di Ferro comunista. La notizia, ampiamente documentata, fa parte del dossier segreto “Cardinal Siri” compilato dal Federal Bureau of Investigation (Fbi) in data 10 aprile 1961 per il Dipartimento di Stato americano.
Il dossier è rimasto secretato fino al 28 Febbraio 1994 quando, scaduti i termini della classificazione grazie alla legge Freedom of Information Act, è stato possibile accedere al documento.

Che ruolo hanno i vescovi nell'attuale crisi della Chiesa?

La crisi attuale della Chiesa cattolica: domande e risposte/3


Che ruolo hanno i vescovi nell'attuale crisi della Chiesa?
La crisi della Chiesa è una crisi dei vescovi” ha detto il cardinale Seper. Su quattromila vescovi della Chiesa cattolica, ce ne sono certamente che intendono essere cattolici e servire la vera fede, ma oggi purtroppo non costituiscono la maggioranza. Attualmente gran parte dei vescovi – la realtà è sotto gli occhi di tutti – non sanzionano sacerdoti e professori di seminario che professano idee apertamente contrarie alla fede cattolica, e in non pochi casi sono i vescovi stessi a sostenere posizioni eterodosse in materia di fede o di morale. 
Almeno il Papa non è estraneo a questa crisi della fede?

Il protagonista occulto

IL SUICIDIO DELLA TEOLOGIA

    La ‘svolta antropologica’ è il suicidio della teologia. Dal gesuita Karl Rahner vero protagonista occulto della svolta a papa Francesco:"Non basta che qualcuno affermi di essere cattolico perché lo sia davvero" 
di Francesco Lamendola  





Chiunque segue la propria coscienza, sia che ritenga di dover essere cristiano oppure non cristiano, sia che ritenga di dover essere ateo oppure credente, un tale individuo è accetto e accettato da Dio e può conseguire quella vita eterna che nella nostra fede cristiana noi confessiamo come il fine di tutti gli uomini. In altre parole, la grazia e la giustificazione, l’unione e la comunione con Dio, la possibilità di raggiungere la vita eterna, tutto ciò incontra un ostacolo solo nella cattiva coscienza di un uomo.

Queste parole eloquenti, e assolutamente errate da un punto di vista teologico, sono state messe nero su bianco da Karl Rahner (1904-1984) nel suo libro La fatica di credere, il cui titolo è tutto un programma, pubblicato disinvoltamente dalle già gloriose Edizioni Paoline nel 1986 (p. 86), e formano la base teorica della “svolta antropologica” che sta alla base dei recenti sviluppi del pensiero teologico “cattolico” (lo mettiamo fra virgolette perché, evidentemente, non basta che qualcuno affermi di essere cattolico, perché lo sia davvero, così come non basta che un triangolo si autonomini una circonferenza per essere diventato realmente una circonferenza).

Il teologo va in tilt?


"Scusi, ma il Vangelo?" e il teologo va in tilt


Tra tante osservazioni che si possono muovere a papa Francesco, devo ammettere che almeno in un caso non posso dargli tutti i torti. Nella sua affermazione per cui i teologi andrebbero tutti mandati su di un’isola deserta, trovo notevoli elementi di verità.
Ne ho avuto conferma qualche giorno fa, partecipando ad un convegno su Amoris Laetitia, organizzato da un’associazione “cattolica”, avente come grande ospite un noto “teologo cattolico”. Quella che segue è una breve cronaca della serata, seguita da alcuni, personalissimi dubia.

E' chiaro che c’è bisogno anche di altro?

Amoris Laetitia, la situazione richiede un passo ulteriore
Il convegno del 22 aprile ha contribuito a spiegare la gravità della situazione e la profondità della crisi che si è ormai creata nella Chiesa cattolica a proposito di accesso ai sacramenti. Questo indica che anche il tempo della battaglia sulle interpretazioni  è ormai passato...
Non c’è dubbio che il convegno internazionale “Fare chiarezza – A un anno dalla Amoris Laetitia”, svoltosi a Roma il 22 aprile e organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana e Il Timone, sia stato un evento eccezionale. Non solo è il primo appuntamento che affronta in modo sistematico le parti controverse della esortazione apostolica Amoris Laetitia, ma - come ho avuto modo di rilevare già in apertura del convegno - esso è stato pensato, voluto e realizzato esclusivamente da laici. E laici sono stati anche i relatori, di grande livello e preparazione, provenienti da ogni parte del mondo. 

domenica 23 aprile 2017

Miles Christi



San Giorgio e la militanza in Cristo


Il 23 aprile, da antichissima tradizione, è dedicato a San Giorgio, prototipo del soldato cristiano e uno dei santi più venerati fin dalla prima antichità; le solite gerarchie moderne, prive di fede, hanno voluto declassare la sua festa e decanonizzarlo, con peraltro giusto sdegno degli ortodossi, alla faccia poi tanto dell’archeologismo liturgico quanto dell’ecumenismo! Ma innumerevoli paesi, città, chiese, santuari e feste patronali sono a lui dedicati, nella sola Italia, e figuriamoci nel mondo intero; non si può quindi schivare o ignorare questo santo.


Corrente alternata




http://www.ilcorrieredelleregioni.it/images/stories/com_form2content/p10/f11740/110.jpg

Immigrazionismo e misericordia a corrente alternata: ecco la Chiesa di Francesco e Galantino


Dopo la sparata del direttore di Avvenire sui «tre quarti dei casi» nei quali cattolici e grillini avrebbero «la stessa sensibilità», non poteva non arrivare monsignor Galantino, segretario generale della Cei, a correggere il tiro. È questo uno dei tratti distintivi del pontificato di Francesco: fare e disfare, dire e disdire, dichiarare e smentire.
Si sarebbe potuta persino accogliere con giubilo l’inversione di rotta di Galantino, affidata a una breve intervista al Corriere della Sera.

Però l’importante è dialogare …?


L’antica menzogna dei Giudei sulla risurrezione di Cristo. Una riflessione contro il falso dialogo …

Chi non crede alla risurrezione di Cristo, in modo coerente considera noi cristiani figli di una menzogna. Però l’importante è dialogare … dialogare … Sì, va bene: ma dialogare su che cosa? Perché se queste sono le premesse, sarebbe più coerente che certi dialoghi, anziché essere chiamati dialoghi interreligiosi, fossero chiamati dialoghi interpolitici, destinati solo a fare la gioia dei capocomici del sincretismo e del relativismo religioso.

Narrato che i capi dei Sacerdoti hanno corrotto le guardie poste a custodia del sepolcro con «una buona somma di danaro» affinché riferissero il falso [cf. Mt 28, 12-14], l’Evangelista Matteo conclude il racconto con una frase su cui non si può sorvolare: «Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi» [Mt 28, 15].


"Impero della menzogna e menzogne dell’impero "

Testo della preghiera blasfema di Lund - prof. M. d'Amico †



04:19



Per caso?

Il “caso gesuiti”. Giovanni Paolo II convoca una riunione segreta in Vaticano



Giovanni Paolo II si rese conto fin dai primi anni del suo pontificato della deriva catto-comunista della Compagna di Gesù guidata dal basco Pedro Arrupe. Nel 1981 convocò una riunione segreta in Vaticano con i cardinali più importanti della Curia. All’ordine del giorno vi era una non remota ipotesi: sopprimere ancora una volta la Compagnia come fece Clemente XIV. Perché ciò non avvenne? Leggete queste pagine e lo scoprirete.
Estratto del libro “I gesuiti e il tradimento della Chiesa di Roma” di padre Malachi Martin (Sugardo Edizioni, 1988)

Gli orchi di Saruman

Il piano del cardinale per far dirigere le parrocchie ai laici

L’accorpamento delle parrocchie non è una risposta alla carenza di preti, dice il Cardinale tedesco Reinard Marx, braccio destro e consigliere di Papa Francesco.



Il cardinale Reinhard Marx ha annunciato un piano per permettere ai laici della sua Arcidiocesi di Monaco di condurre le parrocchie dove non ci sono preti.

Egli ha respinto con forza l’opzione sempre più diffusa di far fronte alla diminuzione del numero dei ministri ordinati accorpando le parrocchie.

Il 63enne cardinale è il braccio destro e consigliere di Papa Francesco.

Recentemente ha detto ai 180 membri del Consiglio diocesano di Monaco - il più importante corpo laico - che era importante preservare le singole parrocchie come un modo per garantire la presenza della Chiesa a livello locale.


Da "hobbit"

Laici, liberi e innamorati della Chiesa: da "hobbit" chiediamo verità sui Sacramenti, non rivolte
Il successo del convegno internazionale al Columbus promosso in Vaticano da Bussola e Timone "A un anno da Amoris Laetitia, fare chiarezza". Giornalisti, esperti, curiosi, semplici fedeli. Laici da tutto il mondo per la prima volta escono allo scoperto nel dibattito post sinodale con franchezza e amore per la Chiesa.

«Non siamo qui per una battaglia ideologica», ha detto il direttore Riccardo Cascioli, «ma perchè ci sentiamo chiamati a una responsabilità». Con questa affermazione si è chiuso ieri il convegno “A un anno da Amoris laetitia. Fare chiarezza”, tenutosi in una sala dell'Hotel Columbus a due passi da piazza S. Pietro organizzato e promosso da La Nuova BQ e il Timone.

I profeti di sventura avevano ragione

La lettura ameriana del Concilio Vaticano II (I parte) 


Nato da padre piemontese e madre elvetica, laureato in filosofia e in filologia classica e docente presso il liceo cantonale di Lugano e presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Romano Amerio contribuì anche alla fondazione dell’Istituto Ticinese Alti Studi e della federazione di fedeli legati al rito tridentino Una Voce; egli costituisce un gigante del cattolicesimo novecentesco e riveste un ruolo ancor più rilevante nel novero delle personalità legate ad un’impostazione conservatrice nella Chiesa del XX secolo.

La sua opera più celebre, Iota Unum, è stata tradotta in molteplici lingue, ma rimane poco conosciuta ai più, verosimilmente per una sorta di ottenebrazione posta in essere a cagione della consapevolezza della straordinaria potenza delle argomentazioni che vengono scagliate contro i traviamenti che ampie fasce della Chiesa hanno cavalcato nella fase post-conciliare; particolarmente significativa è la scelta del nome, tratto dal noto passo evangelico in cui Cristo sottolinea come la sua Incarnazione non comporti alcun annullamento della Legge, bensì il compimento della stessa.

sabato 22 aprile 2017

Teologia fuori controllo

VeritàSenza Cristo, è inevitabile lo scontro fra libertà e verità
Dal nord della Svezia al sud dell’Egitto, dall’ovest degli USA all’est della Siria, l’intero globo è ormai dilacerato da un unico grande conflitto che anima sia il terrorismo che la guerra vera e propria. Fuor da ogni semplificazione, la guerra è fra una Libertà assoluta occidentale e una Verità assoluta orientale, entrambe separate dal fatto di Cristo.

Filantropi..call me Jorge!

Ong, la milionaria finanziata da Soros che porta 33mila migranti in Italia

Regina Catrambone, moglie del milionario Christopher, è la direttrice di Moas, l'Ong più attiva nel recupero migranti nel mediterraneo

"Siamo un’organizzazione umanitaria. Questa campagna di discredito non ci aiuta". A parlare è Regina Catrambone, direttrice della Ong tra le più attive nel recuperi di migranti nel Mediterraneo e finita nell'occhio del ciclone per le "ombre" nella gestione dei salvataggi.



Il "gioiello" di beneficienza di cui è direttrice si chiama Migrant Offshore Aid Station (Moas), ed è una associazione con sede a Malta che vanta nel suo arsenale due imbarcazioni (Phoenix e Topaz responder), diversi gommoni Rhib e alcuni droni. Una vera e propria flotta per recupero clandestini. A fondare l'associazione sono stati lei e suo marito Christopher, abbracciati nella foto qui sopra. Lui non è un uomo qualunque, ma è il milionario americano arricchitosi grazie ad una agenzia di assicurazioni specializzata nelle zone ad alto rischio.

Moas e le accuse di illegalità

Dalle assicurazioni alla filantropia, il passo è stato breve. In fondo aiutare gli stranieri è molto chic. Dopo aver fatto un viaggio a Lampedusa, nel 2013 la coppia d'oro ha deciso di creare Moas e stabilirne la base operativa a Malta (La Valletta), dove i due milionari vivono e fanno affari.
Fino ad oggi, si legge nel sito, Moas ha salvato 33.455 stranieri dalle onde del mare lasciandoli in carico all'Italia. Che ora li ospita, accoglie e paga. Il fatto è che sue attività di salvataggio delle Ong ci sono più ombre che luci. Per dirne una, Frontex le ha accusate di essere "colluse con gli scafisti", di caricare i migranti non in acque internazionali ma in mare libico e di accendere grossi fari per attirare i barconi. Accuse che oggi Regina Catrambone ha provato a respingere con una breve intervista al Corriere. "Tutte le nostre operazioni - dice - si sono sempre svolte sotto il coordinamento della Guardia costiera italiana e nel rispetto delle convenzioni e del diritto internazionale del mare, pertanto nel pieno della legalità". Peccato però, che la Guardia Costera neghi di aver mai autorizzato le navi umanitarie a sconfinare in acque libiche. Non solo. Sulle attività di Moas ha messo gli occhi anche la procura di Catania, che sta cercando di capire perché e in che modo queste organizzazioni riescano ad ottenere così tanti soldi da permettersi droni, navi e attrezzature per il salvataggio. "Ben vengano le indagini della magistratura", afferma la Catrambrone, dicendosi pronta a "collaborare".

Finanziamenti "opachi"

Alle domande sui finanziamenti, però, la milionaria non risponde, invitando tutti a guardare il internet. "Ci sono tutti i conti pubblicati - dice - Moas è finanziata privatamente. In primo luogo da mio marito e da me. Ma anche e soprattutto da moltissimi donatori che credono in quello che facciamo, nella nostra professionalità e correttezza, e che per questo decidono di contribuire alla nostra missione". I conti ci sono, ma non nello specifico i donatori. Perché è proprio qui che casca l'asino. Moas infatti ha ricevuto 500mila euro da Avaaz.org, cioè la comunità riconducibile a Moveon.org, che a sua volta fa capo al "filantropo" milionario George Soros. Come se non bastasse, Christopher appare anche tra i finanziatori della campagna elettorale di Hillary Clinton con la generosa cifra di 416mila euro. Infine, tra i suoi più stretti collaboratori ci sono personaggi del calibro di Ian Ruggier, ex ufficiale maltese famoso per aver represso con la violenza le proteste dei migranti ospitati sull’isola. Prima soffoca le rivolte dei migranti a Malta, poi si pente e li aiuta trasportandoli - guarda caso - in Italia. Come mai Ruggier e la coppia Catrambone non li fa sbarcare a Malta? Forse perché loro non sono disposti ad accettare traghettatori, mentre l'Italia sì.

"Ong colluse con gli scafisti"

Di certo c'è che da quando le navi umanitarie si sono moltiplicate nel Mediterraneo e si sono spinte sempre più vicine alla costa libica, hanno sì aumentato il numero degli interventi (passati da 5% al 50% dei salvataggi totali), ma hanno anche incrementato i numeri dei morti. Perché? Semplice: gli scafisti mettono i disperati su navi sempre più vecchie con sempre meno carburante, "tanto ci sono le Ong che le recuperano".

Filantropi per Papa Francesco

"Questa campagna di discredito certo non ci aiuta - replica la Catambrone - l’ha detto anche il premier Gentiloni. Siamo un’organizzazione umanitaria". Perché lo fanno? Semplice: "Per rispondere alla chiamata di Papa Francesco da Lampedusa contro la 'globalizzazione dell’indifferenza'". "La mia famiglia e io - conclude la milionaria - ci siamo sentiti costretti ad agire. Non potevo sopportare che così tante persone morissero nello stesso posto dove sono cresciuta e dove in tantissimi vanno per le vacanze".

"Ricatti e costi gonfiati: vi racconto la verità sulla flotta buonista"

Un ex ammiraglio: «Una ong dichiara spese anormali per i droni. C'è odore di business»


Ong che «salvano» i migranti in mare gonfiando i costi delle operazioni, preti che ricattano la Marina militare per far recuperare i passeggeri dei barconi, per non parlare di profughi e clandestini portati a forza dai trafficanti sulle navi delle organizzazioni umanitarie vicine alle coste libiche.
«Su alcune Ong ho forti dubbi», spiega al Giornale un ammiraglio, che fino allo scorso anno era in prima linea sul fronte dell'immigrazione via barconi nel Mediterraneo centrale. Un atto di accusa in cambio dell'anonimato, che riguarda le organizzazioni umanitarie più ambigue come la Moas (Migrant offshore aid station) con base a Malta e fondata da una coppia di miliardari italo americana Chris Catrambone e sua moglie Regina. «Il bilancio della Moas è gonfiato. Avevano riportato il costo di un milione di euro al mese per un drone ad ala rotante quando a noi della Marina militare un elicottero costava la metà - spiega l'alto ufficiale che ha concluso il servizio da poco - I loro migliaia di sostenitori saranno pure in buona fede, ma secondo me l'operazione è diventata un business. E c'è chi spera che il flusso dei migranti non si fermi».
All'inizio dell'ondata dei barconi verso l'Italia la Moas aveva assoldato Martin Xuereb, ex capo di stato maggiore maltese, che presentò l'Ong anche alla Difesa a Roma. «E sono stati contattati pure alti ufficiali di Marina italiani in pensione per collaborare» rivela l'ammiraglio.
L'agenzia europea Frontex ha rivelato che nei primi mesi di quest'anno le Ong con la loro flotta di una quindicina di navi starebbero superando il 50% dei recuperi in mare dei migranti. «Gli scafisti chiamano con il satellitare Thuraya il centro di Roma della Capitaneria di porto, che poi controlla quali sono le navi nell'area - spiega l'ex alto ufficiale - Se la più vicina è delle Ong la allertano per il soccorso».
I trafficanti di uomini non solo mandano i barconi verso la flottiglia buonista, ma talvolta li fanno salire a bordo a forza. «Con la Marina non osano perché siamo armati. Le navi delle Ong no - spiega la fonte del Giornale - I trafficanti arrivano sotto bordo e fanno salire i migranti. E poi si portano via i barconi vuoti per riutilizzarli».
Un altro aspetto, che nessuno osa scandagliare, è se la spinta solidale di determinati personaggi eletti a simbolo buonista dell'immigrazione nasconda interessi politici o altro. «Abbiamo sempre avuto sospetti che pure gente con l'abito talare non si prodigasse così tanto solo per missione caritatevole - racconta l'ammiraglio non più in servizio attivo - Ci chiamavano segnalando l'arrivo dei barconi sottolineando che stavano registrando la telefonata. Una specie di ricatto. Penso che per certi personaggi salvare i migranti sia diventata una professione».
Il riferimento riguarda casi emblematici come quello di padre Mussie Zerai, che si crede Mosè. A tal punto che ha intitolato il suo libro uscito in gennaio Padre Mosè - Nel viaggio della disperazione il suo numero di telefono è l'ultima speranza. Don Zerai si vanta di aiutare i migranti ad arrivare in Italia da 15 anni. Però, recentemente, è stato trasferito da Roma nella parrocchia svizzera di Friburgo. Eritreo, di origine, è diventato sacerdote nel 2010. Grazie alla sua onlus Habeshia ha fondato Watch the Med, portale telefonico europeo attivo via web per aiutare chi vuole arrivare da noi sui barconi. Guarda caso il portale è nato grazie alla campagna internazionale Boat4people, che ha come aderenti l'Arci, l'associazione della sinistra italiana.

Massimo M.I.

Rifugiati, clandestini,


06:45

Denuncia documentata della realtà dell'immigrazione

Di migranti e ong

«L’impennata di sbarchi nei giorni di Pasqua ha avuto l’effetto di un’onda tellurica nelle stanze del governo. Non è normale che dai porticcioli libici partano 8500 migranti in poche ore. Un pullulare di barconi tutt’insieme ha preso il mare ed è andato incontro alle navi umanitarie». Così Francesco Grignetti per la Stampa del 20 aprile, che accenna al sospetto che questa escalation «non sia stata casuale».

«Un’azione logistica fuori dal comune, quasi di stampo militare», spiega una fonte che ha interpellato. Dietro questa escalation potrebbe esserci la «criminalità organizzata della Libia».

Ma il problema vero riguarda le attività delle ong che con navi, droni e aerei si piazzano «al limite delle acque territoriali libiche ed esercitando una “ricerca attiva”» recuperano i disperati del mare per poi consegnarli «nei porti italiani».

Un’attività, quella delle ong, che costa. E tanto: «Chi sono i veri finanziatori, da dove giungono le loro navi, quali inconfessabili accordi potrebbero avere alcune organizzazioni», sono le domande che interpellano le autorità e gli inquirenti italiani, accenna infine Grignetti.

In realtà l’ipotesi che esista una concertazione tra scafisti e alcune ong non è nuova, né lo sono le domande relative a tale connection, che non può ovviamente essersi generata solo in occasione delle feste pasquali.

La tratta dei disperati è un business di rilevanza primaria, dal momento che rende più o meno quanto il commercio della droga.

Val la pena accennare che è più che probabile un’ulteriore connection tra scafisti e bande armane consegnate allo jihadismo radicale, per le quali tale traffico è fonte non trascurabile di finanziamento.

Peraltro proprio l’attivismo incontrollato dello jihadismo alimenta la destabilizzazione nel mondo arabo e in Africa, incrementando a sua volta il flusso migratorio.

Né si possono ignorare i legami, più o meno diversificati, tra jihadismo e Agenzie del Terrore, quelle per intenderci che flagellano le terre d’arabia e a volte fanno strame in Occidente.


Imprescindibili ragioni umanitarie sottendono l’accoglienza dei disperati. Ma senza il necessario discernimento e un’altrettanto necessario contrasto del meccanismo perverso che alimenta i flussi migratori si rischia solo di far dilagare ancor più il caos.
LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI
(Gv. 8, 32)
Necessaria la citazione giovannea messa a titolo del presente mio intervento, necessaria perché tacerla rende asserviti all’ignavia e impediti nella missione di predicarla. E ciò non vale soltanto per le grandi verità ma anche per quelle che si pongono come minuscole.

Di verità voglio allora parlare e, nello specifico di verità biblica, una delle tante su cui anche i più agguerriti apologeti scivolano via con sorprendente disinvoltura. Ma per fare debita ricognizione è necessario che esponga l’argomento dal quale si dirama la mia osservazione.




Recentemente, Silvio Berlusconi e la presidente della Camera dei Deputati sono apparsi sui massmedia nella posa di abbracciare un agnello. Correndo prossima la Pasqua, siffatta iconografia è parsa, oggettivamente, come un invito a dismettere la tradizione del pranzo pasquale a base di agnello. Un messaggio di innegabile filosofìa animalista e vegetariana che ha suscitato consensi da una parte, indifferenza al centro, polemiche dall’altra. E su alcuni siti sono apparsi interventi di netta posizione a favore della tradizione ‘cattolica’ con inevitabili commenti sui citati personaggi sviluppandosi, la discussione, nel versante antropologico a sostegno della tèsi che predica l’uomo, come qualche autore ha affermato, di natura ‘onnivora’, creato tale da Dio stesso.

Nei commenti e nelle riflessioni che mi premurai di postare, dichiarando in premessa la mia omnivoracità - escluso l’agnello – condividevo, e condivido, l’opinione dei molti che ritenevano, e ritengono, lecito mangiar carne così come confutavo, e confuto, opposte opinioni dichiarando tuttavìa di amare gli animali, di rispettarli riconoscendo nella loro presenza e nella molteplice varietà l’impronta di Dio. Ma non accettavo, come non accetto, che si definisse l’uomo “essere omnivoro per natura”, non tanto per mia intima convinzione criptoanimalista, quanto per ben altra  e più forte testimonianza.

Asserire essere, l’uomo omnivoro per natura significa dimenticare le conseguenze del peccato originale che, per come è noto, ha ribaltato in senso opposto l’ordine e l’armonìa che governavano il creato uscito puro e perfetto dalla volontà divina. Sicché l’uomo s’è trovata nemica una natura in che, prima, si muoveva senza timore, ha contratto la morte e la terra gli è diventata avara di frutti e le stesse creature viventi hanno mutato istinto conoscendo e portando ferocia e timore reciproci col divorarsi a vicenda.




Lucas Cranach il Vecchio, Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, 1530,
Kunsthistorisches Museum, Vienna.



Che tutto ciò non fosse nello stato primario è reso certo dalle stesse parole di Dio che, al termine del sesto giorno, creati animali, piante e uomo così dice:
Ecco, io vi do ogni pianta che fa seme su tutta la superficie della terra, e ogni albero fruttifero che fa seme: questi vi serviranno per cibo. E a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo e a tutto ciò che sulla terra si muove e che ha in sé anima vivente, io do l’erba verde per cibo. . . E Iddio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono” (Gen. 1, 29/30 -31).

Dal che appare una verità inoppugnabile: l’uomo edenico, Adamo, è creato quale essere vivente, inserito nella conciliazione degli elementi, nell’amicizia e vegetariano.
Contra verbum Dei non valet argumentum.



Si può allora e senza ombra di dubbio, indicare l’omnivoracità degli animali e dell’uomo quale diretta conseguenza del peccato originale, così come si può, legittimamente, opinare che la dieta vegetariana sia stata regola per l’uomo sino al diluvio universale al termine del quale il Signore dice a Noè e ai suoi figli:
“ Siate fecondi, moltiplicatevi e riempite la terra, e incutete paura e terrore a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove e che ha vita vi sarà di cibo. Io vi do tutto questo come vi detti l’erba verde; solo, non mangiate carne che abbia ancora la vita sua, cioè il sangue” (Gen. 9, 1/4).

È questo il passo in cui esplicitamente Dio rende l’uomo carnivoro.

Come si faccia a sostenere l’omnivoracità dell’uomo, o degli animali, essere un dato sostanziale, innato alla natura, è cosa che resta incomprensibile a meno che, chi lo sostiene, non ritenga la Sacra Scrittura un apologo scritto per persone stupide o in malafede.


di Luciano Pranzetti

21 aprile 2017


http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1959_Pranzetti_Verita_vi_fara_liberi.html