ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 18 novembre 2016

Quando l’ideologia si fa teologia

PIANO KALERGI. L’incomprensibile attrazione fatale della Chiesa per il suo assassino.

1° Concetti umani, troppo umani. L’ideologia si fa teologia- 2° Islamizzazione chi resiste e chi tradisce la sua missione- 3° Mondialismo, ancora mondialismo, mentre tutto il mondo lo rigetta- 4° Qualche utile suggerimento in materia di immigrazione da parte di San Tommaso D’Aquino- 5° Sostituiteli e moltiplicateli. Alcuni Monsignori fans del meticciato- 6° Quando la storia non insegna- 7° I nativi d’America sono i veri africani; l’Africa deve andare agli africani. Ma l’Europa è terra di tutti- 8° Società multietniche Volontà di Dio o affronto del maligno? 9° Questa fatale attrazione della Chiesa per il proprio assassino

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

1° CONCETTI UMANI. TROPPO UMANI. L’IDEOLOGIA SI FA TEOLOGIA

FRONT IMAGE VATICANO IMMIGRAZIONE

Siamo “a metà”, ….?


Amoris Laetitia, indiretta risposta di Francesco ai “dubia” dei cardinali?

Le cinquanta sfumature di grigio di papa Francesco: nella Chiesa non dovrebbe esserci il legalismo del bianco e nero.

Come mai non vi preoccupate?...

I CRISTIANI ALLA "CAMOMILLA"

Cattolici del terzo millennio come mai non vi preoccupate? Le 2 cose essenziali della fede Cristiana e i cristiani alla "Camomilla" che a forza d'esser "dialoganti" con il mondo, diventano mondani e smettono d'essere cristiani di Francesco Lamendola  




Molti cristiani - non diciamo tutti: sarebbe ingiusto -, secolarizzandosi e venendo a patti con il mondo moderno, sembrano essersi scordati delle due cose essenziali della loro fede: l'abbandono pieno e incondizionato alla volontà di Dio, e la consapevolezza che chi rende testimonianza al Vangelo, prima o poi, va incontro alla persecuzione.
Su questi due punti, che sono quelli essenziali, essi sovente agiscono come se fossero loro, in quanto uomini, a dover far sì che le cose vadano come devono andare, e non si accorgono che questa è una mancanza di fiducia in Dio, il quale è il solo custode, il solo padrone, il solo giudice di tutto ciò che è, che è stato e che sarà, sia delle cose visibili che di quelle invisibili; e che l'uomo è chiamato a collaborare alla sua opera, non certo a sostituirla. In altre parole, il cristiano deve svuotarsi di ogni egoismo, di ogni amor di sé, per accogliere il cuore nuovo che Dio gli metterà in petto, dopo che avrà crocifisso il suo ego, per rimettersi fiduciosamente e incondizionatamente a Colui che è Via, Verità e Vita.

Morto di sonno, e di freddo?

Papa Francesco: "Non mi toglie il sonno chi dice che sono luterano"

Il Papa spiega: "Lutero voleva fare una riforma che doveva essere come una medicina. Poi le cose si sono cristallizzate, si sono mescolati gli interessi politici del tempo, e si è finiti nel cuius regio eius religio, per cui si doveva seguire la confessione religiosa di chi aveva il potere".
"Io proseguo sulla strada di chi mi ha preceduto, seguo il Concilio.


Quanto alle opinioni, bisogna sempre distinguere lo spirito col quale vengono dette. Quando non c'è un cattivo spirito, aiutano anche a camminare. Altre volte si vede subito che le critiche prendono qua e là per giustificare una posizione già assunta, non sono oneste, sono fatte con spirito cattivo per fomentare divisione". Così Papa Francesco, in un’intervista ad Avvenire, respinge l’accusa di voler "protestantizzare" la Chiesa, alla luce del suo recente viaggio in Svezia per i 500 anni della riforma di Martin Lutero. Accusa che, aggiunge Bergoglio, “non mi toglie il sonno”.
Per il Papa, l’incontro con la chiesa luterana a Lund "è stato un passo in più nel cammino ecumenico che è iniziato cinquant'anni fa e in un dialogo teologico luterano-cattolico che ha dato i suoi frutti con la dichiarazione comune, firmata nel 1999, sulla dottrina della giustificazione, cioè su come Cristo ci rende giusti salvandoci con la sua grazia necessaria, il punto da cui erano partite le riflessioni di Lutero"Papa Francesco ricorda che, prima di lui, Benedetto XVI era andato a Erfurt e “aveva ripetuto che la domanda su 'come posso avere un dio misericordioso' era penetrata nel cuore di Lutero, e stava dietro ogni sua ricerca teologica e interiore. C'è stata una purificazione della memoria”. “Lutero – spiega ancora il Pontefice - voleva fare una riforma che doveva essere come una medicina. Poi le cose si sono cristallizzate, si sono mescolati gli interessi politici del tempo, e si è finiti nel cuius regio eius religio, per cui si doveva seguire la confessione religiosa di chi aveva il potere".
Il Papa se la prende poi con chi “sta nella Chiesa, e si muove in essa perché proprio nell'ambito della Chiesa coltiva e alimenta la sua fame di dominio e affermazione di sé, ha una malattia spirituale, crede che la Chiesa sia una realtà umana autosufficiente, dove tutto si muove secondo logiche di ambizione e potere". Ed è proprio questo che Lutero rifiutava, ossia che la Chiesa fosse “un'organizzazione che poteva andare avanti facendo a meno della grazia del Signore, o considerandola come un possesso scontato, garantito a priori. E questa tentazione di costruire una Chiesa autoreferenziale, che porta alla contrapposizione e quindi alla divisione, ritorna sempre".
 - Ven, 18/11/2016 
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-non-mi-toglie-sonno-chi-dice-che-sono-1333496.html

E Gesù Cristo è morto di freddo… - Danilo Quinto - 18 febbraio 2016


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Il papa non risponde ai quattro cardinali che hanno espresso i Dubia su Amoris Laetitia, ma rilascia, per la prima volta in tre anni e mezzo una lunga intervista ad Avvenire, l'organo d'informazione della CEI, che lo scorso fine settimana ha radunato ad Assisi oltre 500 responsabili diocesani di pastorale familiare per riflettere sulla Amoris Laetitia e individuare le linee pastorali in materia. Con questi obiettivi: comunione ai divorziati risposati e promozione dell’omosessualità (come ha riferito, appunto, Avvenire).
Dice il papa: “Il cancro nella Chiesa è il darsi gloria l’un l’altro. Nella reazione di Lutero c’era anche questo: il rifiuto di un’immagine di Chiesa come un’organizzazione che poteva andare avanti facendo a meno della Grazia del Signore”. 

Non c'é limite al peggio..?

IL PAPA, L’ANNO SANTO, IL FUTURO DELLA CHIESA. UNA SENSAZIONE PERSONALE.




Non pigliatemi per matto; ma ho la sensazione che il Pontefice non lascerà passare questo momento così solenne, la chiusura dell’Anno Giubilare della Misericordia, senza annunciare qualche gesto, o iniziativa di notevole impatto. Siamo nel puro campo delle speculazioni, per cui prendetele per quello che sono e valgono. E soprattutto non siate così generosi da pensare che magari godo in questo momento di qualche “inside information”. Ma tant’è, quest’impressione esiste.

"Come per un referendum su papa Francesco"?

Elezioni americane, quelle dei vescovi. I numeri e i retroscena


Il nuovo presidente è uno dei tredici cardinali della famosa lettera che fece infuriare il papa. Il nuovo vicepresidente è un membro dell'Opus Dei. La disfatta dei vescovi prediletti da Bergoglio


ROMA, 18 novembre 2016 – Sette giorni dopo l'elezione di Donald Trump alla presidenza, anche gli oltre duecento vescovi degli Stati Uniti sono andati al voto. Per eleggere chi li presiederà nei prossimi tre anni.

Un voto a cui sono arrivati "come per un referendum su papa Francesco", ha detto chiaro John L. Allen, il numero uno dei vaticanisti degli States.

E un po' è stato davvero così, anche se il neoeletto alla presidenza, il cardinale Daniel N. DiNardo, ha subito tenuto a dire che "è una pazzia" il solo pensare che egli non stia "con questo papa, che fa cose meravigliose per la Chiesa".


Il cancro nella Chiesa è il darsi gloria l'un l'altro!?:Slap, slap!


Tecnicamente quella di Stefania Falasca (Avvenire) a Papa Francesco è un'intervista, ma in realtà è una "conversazione" tra una persona, la giornalista Stefania Falasca, preparata e desiderosa di colloquiare veramente con il Papa, e un Francesco che accetta con umiltà e disponibilità la sfida giornalistica: spiegare il suo pensiero, il suo "intimo" del ministero e del magistero pontificio. Non solo uno splendido momento del giornalismo italiano ma anche un'istantanea del pontificato del quale si sentiva un enorme bisogno.

Scommettiamo che?

Dubia: non una profezia, ma una scommessa


Scommettere è ancora peccato? Non è una domanda retorica: essendo ormai il mondo cattolico una gigantesca Torre di Babale, non si sa più cosa sia il peccare.
Battute provocatorie a parte — visto che non abbiamo la palla di vetro — vi proponiamo un “che cosa potrebbe accadere” nelle prossime settimane riguardo le prossime mosse del Vescovo di Roma, nonché sovrano assoluto della Città del Vaticano, riguardo i cinque Dubia dei quattro cardinali Brandmuller, Burke, Caffarra e Meisner sulle volute ambiguità dottrinali dell’Amoris Laetitia.

Il disorientamento a livelli preoccupanti.

"Tra noi un tremendo disorientamento pastorale" Anche il teologo Livi ha "dubia" sull'Amoris LaetitiaIl dibattito su AL e i dubia al Papa dei quattro cardinali. Parla il teologo Livi: "L’esortazione di papa Francesco sembra voler contraddire nella prassi quello che nella dottrina viene confermato. L’ambiguità è inaccettabile in un documento che pretende di essere magistero. In realtà è sudditanza psicologica alla falsa teologia del progressismo storicistico, per cui la Chiesa dovrebbe cambiare la verità rivelata da Dio per assecondare le esigenze del mondo moderno".

Sono due anni ormai, con l'apertura del sinodo sulla famiglia, che nella Chiesa emergono le interpretazioni più svariate e diverse circa la dottrina legata al matrimonio e all'Eucarestia. Il tutto è culminato con la pubblicazione dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” che ha portato il disorientamento a livelli preoccupanti. Per questo il nostro giornale ha ospitatol’intervento di quattro cardinali che hanno sollevato dubbi in merito all’esortazione facendo notare che la confusione crescente sta alimentando le divisioni nella Chiesa. Anche il teologo monsignor Antonio Livi parlando di “disorientamento generale”spiega perché è necessario che ciascuno, chierico o laico, si muova sull’esempio dei quattro cardinali. 

giovedì 17 novembre 2016

Serrano i ranghi e fanno quadrato..!?

Uno scisma che sta venendo rapidamente alla luce

Offriamo qui la nostra traduzione di un interessante articolo di Steve Skojec, pubblicato sul blog onepeterfive.com, intitolato A Rapidly Emerging Schism. (un rapido scisma emergente).


Tutti i tentativi che sono stati fatti per affrontare i gravi problemi posti dai sinodi sul matrimonio e la famiglia e l'esortazione apostolica post-sinodale sono stati completamente ignorati da Roma.
Ma dopo la lettera dei quattro cardinali e la successiva - ed estremamente significativa - intervista esplicativa del Cardinale Burke, sembra che i più stretti alleati di Papa Francesco stiano serrando i ranghi e facendo quadrato.

Catechesi dell'un pò: “un party fra amici più che una visita del Papa!”.

Ex-sacerdote: visita del Papa segno per tutta la Chiesa

Papa Francesco, in visita a un gruppo di famiglie di sette ex-sacerdoti, che hanno lasciato l'abito per sposarsi, nel quartiere romano di Ponte di Nona  - ANSA
Papa Francesco, in visita a un gruppo di famiglie di sette ex-sacerdoti, che hanno lasciato l'abito per sposarsi, nel quartiere romano di Ponte di Nona - ANSA


Un vescovo che mi cerca
“La prima reazione è stata di meravigliata e piacevole sorpresa perché, per la prima volta, un vescovo mi cercava. E poi il vescovo di Roma, non uno qualsiasi! Perché, in tredici anni, non ero mai stato cercato in questo modo. Perciò, indipendentemente dal fatto che avrei incontrato il Papa, mi ha colpito il fatto che Francesco cercasse di incontrare persone come me, che vivono in una situazione un po’ particolare. Mi sono sentito in passato un po’ escluso e quindi questo interessamento mi ha colto un po’ di sorpresa”.

Tradizione giudaica..

Da Babilonia a Gerusalemme – Qual è la divinità

dell'ebraismo e della Cabala? / 1 
Panteismo, magia, paganesimo: la rottamazione del Vecchio Testamento
di Elizabeth Dilling  (1) 
(1) Scrittrice americana (1894-1966): tra i maggiori critici del New Deal. Trad. dall'originale The Jewish Religion: Its Influence Today  / Centro Culturale San Giorgio / traduzione a cura di Piero Pisani
Qual è la divinità dell'ebraismo e della Cabala












Tradizione giudaico-cristiana?

“L’Europa si salverà solo riaffermando la sua morale cristiana”


Michel Nazir-Ali (foto di Youtube)

Parla al Foglio il vescovo anglicano Michel Nazir-Ali. “La laicità non può dare alcun significato alla vita umana”
Roma. “Uno dei grandi inganni di oggi è che la laicità è neutrale. Ciò è falso. La presunta laicità altro non è che una visione del mondo e un’antropologia in contrasto con la tradizione giudaico-cristiana”. Il professor Michel Nazir-Ali è un vescovo anglicano nato in Pakistan e dal 1994 al 2009 è stato vescovo di Rochester, il più giovane mai designato, all’epoca. Nel 2002 fu a un passo dall’essere nominato arcivescovo primate di Canterbury, prima che l’allora premier Tony Blair scegliesse Rowan Williams, anche per evitare lacerazioni interne alla chiesa anglicana, già spaccata tra i fautori di un approccio duro riguardo la secolarizzazione e i sostenitori di toni più morbidi e diplomatici.  

Lavorano molto, pregano moltissimo

GRAZIE, SORELLE

Suora: sorella. In questo dolce nome vi è il profumo dell’infinito e tutto il coraggio e l’ardore di una scelta generosa controcorrente oggi più incompresa che mai. Tutto per loro è preghiera ed è una lode a Dio 
di Francesco Lamendola  




Suora: sorella. In questo dolce nome vi è il profumo dell’infinito, e tutto il coraggio e l’ardore di una scelta generosa, controcorrente, oggi più incompresa che mai.
Sorella: colei che ha scelto di stare accanto a ciascuno, di farsi tutto a tutti, talvolta fisicamente, più spesso con la preghiera, la meditazione, il pensiero: solo per dare, senza chiedere nulla, anzi, cercando il più possibile di passare inosservata, perfino di nascondersi: in una società dove nessuno fa niente per niente e dove tutti, anche per il più piccolo servizio, sono pronti a domandare la ricompensa.

Fàmolo strano..


UNO STRANO CONCISTORO. SENZA INCONTRO CON I CARDINALI DI TUTTO IL MONDO. PER NON RISPONDERE AI “DUBIA”?

Sabato si svolgerà uno strano Concistoro. Strano perché, a differenza delle altre due occasioni precedenti, il Pontefice non vedrà i cardinali convenuti a Roma nei giorni precedenti.
Un Concistoro per la creazione di nuovi porporati è un avvenimento molto speciale, nella vita della Chiesa; anche perché tutti i cardinali che possono farlo vengono a Roma in quell’occasione, per dare solennità all’evento in cui si creano i nuovi principi della Chiesa, gli speciali collaboratori e consiglieri del Papa.

Papa Bergoglio dunque tace..


STORICO APPELLO DI 4 CARDINALI

Ripercussioni dell’appello dei 4 cardinali. I grandi giornali lo ignorano ma l’avvenimento è storico. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco è stata pubblicamente messa in questione da 4 autorevoli cardinali 
di Emmanuele Barbieri



I grandi giornali lo ignorano, ma l’avvenimento è storico. L’esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco è stata pubblicamente messa in questione da quattro autorevoli cardinali: Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche; Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta; Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna, e Joachim Meisner, arcivescovo emerito di Colonia.
Lo scorso 19 settembre i quattro cardinali hanno presentato alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Müller, un ricorso formulato secondo la modalità classica dei dubia, in modo tale da esigere una risposta positiva o negativa, conformemente al linguaggio evangelico: « Sia il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno » (Mt 5, 37).

Dubia non habent..

In una tre giorni svolta ad Assisi sulla Amoris Laetitia con tutti i responsabili diocesani della famiglia, la Conferenza episcopale italiana promuove la comunione ai divorziati risposati e legittima i gruppi Lgbt cristiani, confondendo l'accoglienza della persona con la promozione del suo stile di vita.I vescovi italiani non hanno dubbi: gli attivisti gay entrano nei piani pastorali

mercoledì 16 novembre 2016

Dopo sarà troppo tardi. Ma nessuno potrà dire di non essere stato avvertito.

«...Se non smetteranno di offendere Dio...»: gli avvertimenti della Madonna 


«...Se non smetteranno di offendere Dio...»: gli avvertimenti della Madonna


Un modo per leggere secondo criteri cristiani l’epoca ancora in corso, è quello di analizzare le apparizioni mariane succedutesi nel XX Secolo, scartando quei fenomeni che non solo sono dissimili dagli altri ma sono addirittura confutabili. In tal modo possiamo individuare una classe omogenea di eventi che sono rispondenti sia ai principi del Magistero che alla tradizione. Dalla congruità e coerenza poi dei “messaggi” dati dalla Madre di Dio e dalla loro conseguenzialità si può cercare di determinare quale ne fosse il fine.

Per la nostra salvezza

L’iniziativa a favore dei sacerdoti perseguitati. Qui non si tratta semplicemente di aiutare delle persone in difficoltà, opera in sé già meritoria. Qui si sta cercando di fornire a dei bravi sacerdoti cattolici la possibilità di continuare a essere bravi sacerdoti cattolici per la loro salvezza e anche per la nostra.

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Mercoledì 16 novembre 2016
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È pervenuta in Redazione:

Gentile dottor Gnocchi,
ho visto su Riscossa Cristiana l’appello della Società San Martino di Tours e San Pio da Pietrelcina a favore dei sacerdoti emarginati o persino respinti dai loro vescovi. Le faccio due domande. Ma è conciata così male la nostra Chiesa? Cosa possiamo fare in concreto per questi sacerdoti?
Un cordiale saluto e grazie per il vostro lavoro
Mariella Fossati

La grande tristezza che incombe sull’uomo è di non poter essere santo.

BLOY ULTIME NOTIZIE L'APOCALISSE

 Se vuoi sapere le ultime notizie leggi san Paolo e l'Apocalisse. Già Søren Kierkegaard aveva messo in guardia contro lo strapotere della stampa tendenziosa tipica della società moderna. Léon Bloy la nostra coscienza critica 
di Francesco Lamendola  



Quando apparve nelle librerie, nel 1887, il romanzo Le Désespéré (Il disperato), il nome di Léon Bloy venne catapultato nel mondo letterario francese con la forza d’un proiettile: lo scrittore, ancora sconosciuto al grande pubblico, che era venuto, povero diciottenne, nella capitale francese in cerca di fortuna, dalla natia Aquitania, dov’era nato nel 1846, si scagliava con ira furibonda contro i miti della cultura dominante: il progresso, il razionalismo, il positivismo, le macchine. Non era più un ragazzo; aveva già passato i quarant’anni: e per più di venti aveva vagato per le strade del mondo, cercando affannosamente una verità in cui credere, e per la quale vivere e morire. 

Ovra/Čeka PF?



Strage dottrinale, le epurazioni continuano


Come Laici con un briciolo di onesta infarinatura di storia ecclesiale, non è difficile appurare come da sempre nella Chiesa abbiamo assistito a periodi, più o meno alternati, di lotte intestine, epurazioni, persino omicidi, ma a memoria d’uomo non era mai accaduto che certe lotte avvenissero per modificare la Dottrina della Chiesa, e non era mai accaduto che un Pontefice si prestasse – con il suo silenzio o con le sue nomine  mirate – a dividere la Chiesa non per difenderne la Dottrina, ma per cambiarla.

Alle soglie di uno scisma?

Pericolosa polarizzazione


Lunedí scorso, 14 novembre, è stata resa nota la lettera con cui quattro Cardinali (Walter Brandmüller, Raymond L. Burke, Carlo Caffarra e Joachim Meisner) chiedono a Papa Francesco di dirimere le incertezze sorte dopo la pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris laetitia, dando risposta a cinque dubia allegati. In un paio di giorni sono stati versati fiumi di inchiostro sull’iniziativa dei quattro Porporati; inutile, quindi, ripetere cose che sono state già dette. Volevo solo evidenziare un aspetto che mi sembra sfuggito ai piú.

Ho avuto l’impressione che, in genere, i commentatori abbiano presentato gli estensori della lettera come ancora in attesa di una risposta del Papa (e quindi, si potrebbe supporre, abbiano pubblicato la lettera, in qualche modo, per “costringere” il Papa a dare una risposta). Lo stesso Magister, nell’inquietante postdi ieri sul suo blog, si esprime nei seguenti termini:
I quattro cardinali … hanno aspettato invano per quasi due mesi che il papa rispondesse all’appello. E c’è chi prevede che nemmeno da qui in avanti Francesco romperà il suo silenzio.
Anch’io, in un primo momento, avevo interpretato l’iniziativa in questo senso; ma poi, rileggendo il testo della lettera, ho capito che forse le cose sono andate diversamente. I Cardinali non stanno ancora aspettando una risposta del Papa alla loro lettera (se cosí fosse, molto probabilmente non l’avrebbero pubblicata); una risposta — non saprei dire in quale forma — devono averla già ricevuta; ed essa consiste nel fatto che il Papa non risponderà ai loro quesiti.

Premio Lazzaro


Papa Francesco, Sarah e la discussione sulla messa ad orientem                    

In parole e opere Francesco mostra di che pasta liturgica è fatto. Con l’intervista pubblicata in apertura del volume curato dal confratello Antonio Spadaro, “Nei tuoi occhi è la mia parola” (ed. Rizzoli), Bergoglio chiude la porta alla messa ad orientem e alla riforma liturgica.

I vescovi non votano l’agenda di Francesco?

The right Church

Eletti i nuovi vertici della chiesa cattolica americana. I vescovi non votano l’agenda di Francesco
foto LaPresse

Roma. Gli esperti di chiesa americana suggerivano di tenere gli occhi aperti sul nome del vicepresidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti che sarebbe uscito premiato dall’urna, nel corso dell’Assemblea generale in corso a Baltimora. Da lì, dicevano, si sarebbe capito l’orientamento delle centinaia di vescovi d’oltreoceano, investiti dalla profonda rivoluzione che il Papa ha avviato sul loro terreno: nomine che rappresentano una cesura netta rispetto al passato, nuove priorità (più attenzione al sociale e meno battaglie in strada rivendicando i cosiddetti princìpi non negoziabili) e auspicio d’un generale ravvedimento rispetto alle linee di quel conservatorismo muscolare che per lustri ha dominato la scena. Il vicepresidente eletto – e in teoria, almeno secondo la prassi, destinato a divenire presidente fra tre anni – è mons. José Horacio Gómez, arcivescovo di Los Angeles, la più grande diocesi statunitense. Nato a Monterrey, in Messico, è sacerdote dell’Opus Dei.