Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
lunedì 4 febbraio 2013
Pacioso ma in buona fede: fuochino,fuochino..
Sguardo cattolico 1 Cari amici, questa è il primo di tre piccoli post, dedicati a tre argomenti molto diversi tra di loro, sui quali mi sono parecchio interrogato negli ultimi tempi. Li intitolo “sguardo cattolico” non perché abbia la pretesa di insegnare alcunché (ce n’è già tanti di insegnanti, del resto), ma piuttosto perché queste modeste riflessioni nascono dal tentativo di guardare ai fatti in questione a partire da uno sguardo di fede. Il primo caso riguarda l’ormai annosa questione lefebvriana. Ho appena scritto su Vatican Insider un articolo sull’omelia pronunciata domenica scorsa da mons. Fellay. Non intervengo qui nello specifico delle parole del vescovo, ma volevo riflettere sul gesto compiuto nel 1988 da monsignor Marcel Lefebvre, che, come sapete, nel giugno di quell’anno decise di consacrare senza il mandato del Papa quattro nuovi vescovi, due dei quali erano lo stesso Fellay e Richard Williamson.
Banchieri di D-io(r)?
TRE PICCOLI ORCEL-LINI TRA LO IOR E LO SCANDALO ANTONVENETA/MPS – UN TESTIMONE RACCONTA: “L’OPERAZIONE ANTONVENETA-SANTANDER-MPS FU DECISA IN VATICANO NEL 2007, HO VISTO TUTTO” - QUELLE RIUNIONI ALLO IOR TRA IL DIRETTORE PAOLO CIPRIANI, MONSIGNOR PIERO PIOPPO E IL “BANCHIERE DI DIO” ANDREA ORCEL, DALLE CUI LABBRA PENDEVA MUSSARI - IL TESTIMONE FORNISCE NUMERI DI CONTO E TRACCE DI TRANSAZIONI SOSPETTE…
Paolo Mondani per il "Corriere della Sera"
Il testimone lavora in Vaticano e tutti i giorni, confuso tra migliaia di turisti, percorre le strade che giungono a Porta Sant'Anna. Varcato l'ingresso, il Torrione San Pio V è cinquanta metri sulla sinistra, pochi scalini per imboccare il portoncino, si sale all'ultimo piano, un'immensa sala circolare: ecco lo Ior.
ANDREA ORCEL
Secondo il suo racconto è lì che si sarebbero svolte «importanti e delicate riunioni per la costruzione dell'operazione Antonveneta», tra il direttore Paolo Cipriani, Monsignor Piero Pioppo e Andrea Orcel, il banchiere di area cattolica che nel 2007 seguiva banca Santander nella scalata ad Abn Amro e subito dopo venne nominato advisor di Montepaschi nella conquista di Antonveneta.
Il vangelo alla lettera (Lc.16,1-9)
Formigoni, tre anni di consulenze d’oro per gli amici ciellini e leghisti
Un'inchiesta di Repubblica rivela gli sprechi nella gestione della Regione Lombardia: in tre anni il Celeste ha speso quasi 55 milioni di euro in incarichi di consulenza, affidati per lo più a esponenti di Comunione e Liberazione e a luogotenenti del Carroccio
Quasi 55 milioni di euro in incarichi di consulenza, tra cui misteriosi “studi di prefattibilità” e “mappatura” dall’esito ignoto. E ancora ricerche sugli effetti dei tuberi sulla crusca di frumento e valutazioni del livello di infertilità dei tori. In tre anni, dal 2009 al 2011, Roberto Formigoni ha assegnato 353 incarichi, la maggior parte dei quali a vecchi amici di Comunione e Liberazione o della Lega Nord.
Fra due papi (purchèssemàgna..)
Andrea Riccardi: il ministro di Monti… e di Bersani
E' il persuasore del premier alla salita in politica. E' l'uomo di Scelta Civica più vicino al Pd e al centrosinistra. E si candida a un posto di primo piano nel prossimo governo. Chiunque vinca
L’anello di congiunzione tra il centro guidato da Mario Monti e il centrosinistra di Pier Luigi Bersani esiste davvero ed è ben identificabile.
Di noia s'infiamma?
Lettera aperta
a Mons. Augustine Di Noia
Vice Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei
si veda il testo della lettera inviata da Mons. Di Noia
a tutti i sacerdoti della Fraternità San Pio X
a Mons. Augustine Di Noia
Vice Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei
di Giovanni Servodio
si veda il testo della lettera inviata da Mons. Di Noia
a tutti i sacerdoti della Fraternità San Pio X
Eccellenza Reverendissima,
dopo aver letto la lettera da Lei caritatevolmente inviata ai sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X, mi è sembrato doveroso indirizzarLe queste righe in nome di quell’amore per l’unità della Chiesa da Lei richiamato.
Preciso subito che sono un semplice fedele, che dalla Fraternità ha appreso ad amare e a servire la Chiesa, nel pieno rispetto dei superiori, della Gerarchia e del Santo Padre, in conformità col proprio dovere di stato e nel rigoroso rispetto degli insegnamenti di Nostro Signore fedelmente trasmessi nel corso dei secoli dai successori degli Apostoli.
dopo aver letto la lettera da Lei caritatevolmente inviata ai sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X, mi è sembrato doveroso indirizzarLe queste righe in nome di quell’amore per l’unità della Chiesa da Lei richiamato.
Preciso subito che sono un semplice fedele, che dalla Fraternità ha appreso ad amare e a servire la Chiesa, nel pieno rispetto dei superiori, della Gerarchia e del Santo Padre, in conformità col proprio dovere di stato e nel rigoroso rispetto degli insegnamenti di Nostro Signore fedelmente trasmessi nel corso dei secoli dai successori degli Apostoli.
“Alla sinistra di Dio”
Quei preti che diresti alla sinistra di Dio…
se n’avessero ancora uno di Dio (oltre l’ego)
Gli è rimasta solo la “sinistra”… dal trombone facile
Don Giorgio ha già fatto parlare di sé nel web, lanciando focose invettive contro la politica italiana e contro alcuni vescovi. Contro la Chiesa, della quale paradossalmente continua a far parte, auspica una rivoluzione “copernicana”, orientata alla democrazia e che tolga dal centro il primato del papa in favore della “profezia dei vescovi e del popolo di Dio”. Parole testuali di Don Giorgio De Capitani: «Come si può sopportare una Chiesa che crede ancora nelle indulgenze, nella canonizzazione dei santi, nel dogmatismo fatto di verità incastrate in una rigidità tale da ingessare lo stesso Dio?». Numerose sono le critiche indirizzate dal nostro anche alla società, degradata, distratta, non più in grado di generare fiducia nei giovani. Silvio Berlusconi, per Don Giorgio è il nemico pubblico numero uno. È l’unico responsabile della nostra discesa nel baratro, del trionfo della noia e dell’apatia tra le giovani generazioni. È chiaro che De Capitani non rappresenta la Chiesa.
Alessandro Lastra
L'educazione dei neochierichetti
“Mamma, mamma, che cos’è una lesbica?”. La mamma di Pierino ha un attimo di smarrimento, vacilla, cerca di organizzare la risposta, ma per prima cosa chiede al suo bambino: “Dove hai sentito quella parola? Al telegiornale, a scuola o forse al campo sportivo?”. “No mamma: l’ho letta su Famiglia Cristiana”. Al che la povera genitrice corre in soggiorno a sfogliare la gloriosa rivista cattolica dal nome rassicurante. E qui la povera donna scopre, con sgomento, che Pierino dice la verità. Perché nel numero 2 di Famiglia Cristiana di quest’anno, 13 gennaio, sulla terza di copertina campeggia una pagina di pubblicità ideata dal Dipartimento delle Pari opportunità e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Una pubblicità nella quale si vedono le foto di tre sconosciuti, accompagnate dalla seguente didascalia: “alto”, sotto il primo personaggio; “lesbica” sotto la seconda; “rosso” sotto al terzo, che ha effettivamente i capelli rossi. Segue slogan perentorio: “E non c’è niente da dire”. Segue spiegazione per i più duri di comprendonio: “Sì alle differenze. No all’omofobia”.
A questo punto io capisco benissimo che i lettori si stropicceranno gli occhi, e si metteranno a rileggere questo articolo dall’inizio, pensando di avere avuto un’allucinazione. Ma purtroppo è tutto vero: se portate in casa vostra Famiglia Cristiana, preparatevi a dover spiegare al pupo che cos’è una lesbica o un gay, preparatevi a tenere seminari serali per chiarire il concetto di omofobia, preparatevi a insegnare con pugno di ferro a tutta la prole, e ovviamente anche al genitore numero due (l’uso di parole come moglie o marito potrebbero essere considerate sintomo di omofobia), che intorno a questo tipo di diversità “non c’è niente da dire”.
Beata gioventù in carriera
Il nuovo libro del segretario di Ratzinger
Don Georg ignora l’età del "suo" Papa
Un errore anagrafico nella premessa del volume fa invecchiare Benedetto XVI
Clamoroso. Monsignor Georg Gänswein non conosce l’età del suo Papa.
domenica 3 febbraio 2013
Dal Diario di Don Divo -5
Dai pensieri dal diario di don Divo Barsotti
Concilio - 25 Aprile 1988
Concilio - 25 Aprile 1988
Forse sbaglio? Almeno un vizio è all'origine del Concilio: il rifiuto di definire la verità e di condannare l'errore. Con questo rifiuto non si vuole certamente insegnare il relativismo dogmatico, l'impossibilità di poter nella parola esprimere la Verità. La Verità trascende la
parola che la esprime e tuttavia non si comunica a noi che nella parola e attraverso la parola.
Come non si può trascendere il Cristo, ma è nel Cristo che Dio si dona a noi, così è nella parola della Scrittura che Dio stesso ci parla, e non si può pretendere il trascendere la Scrittura.
La fede cristiana è paradosso supremo, martirio della ragione. L'Assoluto non è al di là del relativo, anzi solo nel relativo si fa veramente presente: nell'uomo Gesù, nella parola della Scrittura.
Lo yeti cattolico
di Francesco Colafemmina
"Questa settimana Monsignor Moredod segnerà un'alleanza fra sport e spiritualità."
Accadeva solo qualche giorno fa. Il Monsignore in questione, Vescovo
della Diocesi di Losanna, Friburgo e Ginevra, dopo aver emanato un
decreto nel quale si concede l'uso delle chiese cattoliche ad
evangelici, luterani, anglicani e ortodossi, ma non - si badi! - ai monatti della Fraternità San Pio X. Sono sospesi a divinis: vade retro!
Intanto
il Monsignore si fa una bella gita in montagna, prepara una succulenta
fonduta, dice qualche bagattella un po' figa ai suoi ggiovani, segue uno
spettacolo al buio con tante candeline e tutti seduti per terra come
dei deficienti, modello seduta spiritica de' noantri. Per finire
concertino con tanto di piffero dal quale esala una nenia anestetizzante
per adolescenti in tempesta ormonale. Il giorno dopo sciata collettiva
sulle nevi alpine. Il video dell'esperienza pastorale di Sua Eccellenza
si conclude con un abbraccio fra due ragazzi.
Oggi molti matrimoni celebrati in chiesa sono di fatto nulli
E sulle spose stendiamo un velo… pietoso!
E a proposito: non esiste l’annullamento, esiste la nullità. Così come per il cattolico non esiste il divorzio, ma in cambio esiste la separazione, che persino un prete può consigliare a un coniuge restio. E come non bastasse la domanda apparentemente di lana caprina ma in realtà fondamentale: “Ma un divorziato che vive castamente può comunicarsi?”. C’è divorziato e divorziato. Seguiteci e saprete…
Antonio Margheriti Mastino In compagnia diUna volta fui pregato da un confratello di celebrare un matrimonio in sua vece accogliendo il consenso di questi sposi – che io non conoscevo – perché lui aveva avuto un improvviso e inderogabile impegno. Per farsi breve: l’assemblea, inclusi gli sposi, non sapevano quando sedersi e quando alzarsi e cosa rispondere durante la celebrazione della Santa Messa. Io celebravo e l’accolito e il sacrestano mi rispondevano. Gli sposi non conoscevano neppure la preghiera del Padre Nostro, ecc … insomma: non avevano la più pallida idea che stavano celebrando e amministrandosi un sacramento. La sera stessa preparai una relazione e la inviai all’arcivescovo metropolita di quella diocesi, facendo presente che, mio malgrado, mi ero trovato costretto a presiedere la celebrazione di un sacramento per il quale mancavano tutti i più basilari requisiti di validità. L’arcivescovo – peraltro un canonista – mi fece rispondere dal suo cancelliere che dovevo imparare a essere più flessibile e a capire certe situazioni, per così dire… popolari.
don Ariel S. Levi di Gualdo
LEGGERE ENZO BIANCHI EQUIVALE ALL’ASSOLUZIONE PLENARIA. E ANCHE DIVORZIATI (DOPO LA LETTURA) POSSONO COMUNICARSI
Vatican-Gate
1. DUE CONTI CORRENTI, INTESTATI A MANAGER DEL MONTE DEI PACCHI, APERTI ALLO IOR - 2. E LA PROCURA SENESE NON ESCLUDE CHE LA MISTERIOSA E PRESUNTA TANGENTE DI OLTRE UN MILIARDO DI EURO CHE SI CELEREBBE NELL'ENORME “PUS-VALORE” RICONOSCIUTO DA MUSSARI AL BANCO SANTANDER DI EMILIO BOTIN, UOMO FORTE DELL'OPUS DEI, AL MOMENTO DELL'ACQUISTO DI ANTONVENETA, POSSA TROVARSI IN VATICANO - 2. I FORTI LEGAMI TRA L'EX PRESIDENTE IOR GOTTI TEDESCHI, RESPONSABILE PER L'ITALIA DEL SANTANDER, E MUSSARI, SEMPRE IN PRIMA FILA A ESPRIMERE “SOLIDARIETÀ” AL BANCHIERE DEL PAPA, QUANDO FINISCE NEI GUAI SULLA NORMATIVA ANTI-RICICLAGGIO - 3. LE BACCHETTATE DI BRUTI LIBERATI, PROCURA DI MILANO, ALLA PROCURA DI TRANI, REA DI AVER TRASGREDITO IL DIKTAT DEL QUIRINALE, INDAGANDO LA SACRALITA’ DI BANKITALIA NELLA PERSONA DI ANNA MARIA TARANTOLA, INDAGATA PER”CULPA IN VIGILANDO” (NOTIZIA CHE TUTTI I NOSTRI GIORNALONI SI SONO BEN GUARDATI DAL RILANCIARE) -
Chiocci e Malpica per Il Giornale
Da giorni, prima e dopo l'arrivo in procura di Ettore Gotti Tedeschi, mercoledì scorso, a Siena si rincorrono voci e indiscrezioni su un dettaglio che sarebbe finito sotto l'occhio degli inquirenti.
Stracotto di debunker
Vittorio Messori: “L’Iran volle colpire il Papa? Stavolta Ali Agca è credibile”
È da due giorni nelle librerie la biografia di Ali Agca – Mi avevano promesso il paradiso. La mia vita e la verità sull’attentato al Papa, Chiarelettere – nel quale l’ex Lupo Grigio dice che il mandante del tentato omicidio del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro fu l’Ayatollah Khomeini.
Una versione seccamente smentita ieri dal Vaticano che per voce di padre Federico Lombardi spiega citando «testimonianze attendibilissime» che si tratta di «falsità».
Vittorio Messori – il più autorevole scrittore cattolico, autore di bestseller e intervistatore di Papi – di cosa si tratta? Dell’ultima bugia dopo anni di depistaggi?
«Non credo si possa dire così».
«Non credo si possa dire così».
Non Angeles
Los Angeles, quel (triste) duello fra il cardinale e l’arcivescovo
LOS ANGELES |
Dopo la clamorosa sospensione il cardinale Mahony accusa il suo successore Gomez: “Perché solo ora questa mossa?”
Un giorno dopo la sua clamorosa sospensione “da ogni incarico amministrativo e pubblico”, il cardinale Roger Mahony, ex-arcivescovo di Los Angeles, ha risposto al suo successore, monsignor José H. Gomez, che giovedì scorso aveva emesso il provvedimento in risposta all'ennesimo scandalo pedofilia nella Chiesa cattolica statunitense.
Per chi nega satana
Pensieri sul diavolo della beata Caterina Emmerick
Ho
letto tutti gli scritti di Brentano sulla mistica tedesca, la monaca
agostiniana Anna Caterina Emmerick, beatificata da Giovanni Paolo II e
ho raccolto alcuni suoi pensieri su una realtà di cui si parla poco
nella Chiesa Cattolica odierna: il demonio e la sua nefasta azione: “Il
diavolo si rivolge alla nostra mente con una tale familiarità che è
capace di ispirarci immediatamente certi pensieri che, a volte, la
stessa ragione ritiene grotteschi e abominevoli “.
sabato 2 febbraio 2013
LETTERA APERTA ALL’ECC.MO MONS. DI NOIA.
Notando, di sfuggita, che non risulta
essere stata colta l'occasione degli sbandierati colloqui per chiedere
di conoscere le eventuali obiezioni non di inferiori ma del Superiore:
il testo mancante del Segreto di Fatima
siamo
un gruppo di fedeli cattolici di linea tradizionale, da tempo aderente
all’antica liturgia gregoriana e ufficialmente riconosciuto dalla nostra
Diocesi come aggregazione ecclesiale. Abbiamo letto con interesse la
lettera che Vostra Eccellenza il mese scorso ha indirizzato al Superiore
e ai membri della Fraternità Sacerdotale San Pio X; lettera ormai di
dominio pubblico, che tocca anche questioni più ampie rispetto a quella
Società sacerdotale e ai fedeli che ad essa fanno riferimento.
Nell’amore alla Chiesa e in spirito di servizio, desiderosi di cooperare
al bene comune, ci permettiamo di sottoporLe cinque punti che – certo
apprezzando il cuore pastorale di V.E. e vari elementi del testo, nonché
articolatamente consapevoli che sono questioni complesse – ci lasciano
delle perplessità.
Ridere e piangere!
Su Cogito et Volo si sono pure posti la domanda: perché non ne parla nessuno? Ma di che? Dei 40 anni di aborti che hanno toccato quota 55 milioni di morti?
No, della manifestazione di protesta che ha risposto a questa opaca
Giornata della Memoria made in USA con una manifestazione di mezzo
milione di persone.
Gli slam della Gospa..
Sfida all'Italia da Medjugorje
Marin Cilic e Ivan Dodig, impegnati con la Croazia contro gli azzurri in coppa Davis, sono nati nella località dove la Madonna è apparsa ("anche se ce lo chiedete soprattutto in Italia"). La maggioranza preferisce non mischiare politica e religione con lo sport, ma altri atleti non fanno mistero della loro fede: dalle sorelle Williams (Testimoni di Geova) a Djokovic, che sostiene il recupero dei siti sacri
TORINO - Due croati di Medjugorje contro l'Italia. Nessuna blasfemia, per carità. Parliamo semplicemente di tennis. Coppa Davis, da oggi pomeriggio a Torino. Marin Cilic e Ivan Dodig sono entrambi nati a Medjugorje, e portano nel mondo tennistico la lieta novella del paesino dove la Madonna è apparsa. "Anche se siete soprattutto voi in Italia a chiedermelo, nel mondo c'è più disinteresse" precisa Cilic. Bisogna capirlo. Il tennis non è proprio uno sport di credenti.
La fede tra set e servizi
Marin Cilic e Ivan Dodig, impegnati con la Croazia contro gli azzurri in coppa Davis, sono nati nella località dove la Madonna è apparsa ("anche se ce lo chiedete soprattutto in Italia"). La maggioranza preferisce non mischiare politica e religione con lo sport, ma altri atleti non fanno mistero della loro fede: dalle sorelle Williams (Testimoni di Geova) a Djokovic, che sostiene il recupero dei siti sacri
di PAOLO ROSSI
Marin Cilic e Ivan Dodig (primo e terzo da sinistra) con i compagni della Croazia (ansa)
DON CAMILLO AI GIARDINETTI
- RUINI PASSA LA MANO A BAGNASCO AL TIMONE DEL COMITATO PER IL PROGETTO CULTURALE - SARA’ LUI A PIANIFICARE I PROGRAMMI FORMATIVI DELLA CHIESA – “EMINENCE” LASCIA LA SUA “CREATURA” PER LIMITI DI ETA’ - E’ L’ESPONENTE DEL CLERO CHE HA AVUTO IL RUOLO POLITICO PIU’ RILEVANTE IN ITALIA NEGLI ULTIMI 20 ANNI - HA TRAGHETTATO I CATTOLICI DALLA FINE DELLA DC ALLA REPUBBLICA DEL BANANA…
Giacomo Galeazzi per La Stampa
GIUSEPPE DE RITA CAMILLO RUINI
"Le pallottole di carta non fanno male", rispose una volta a chi gli chiedeva una risposta agli attacchi dei giornali. E' una data a suo modo storica per la Chiesa italiana: dopo tre decenni in prima fila esce ufficialmente di scena il "cardinal sottile". Il presidente della Cei Angelo Bagnasco sostituisce Camillo Ruini, 81 anni, suo predecessore, anche nella guida del Comitato per il Progetto Culturale, l'organismo della Chiesa italiana che pianifica programmi formativi ed iniziative di ampio respiro. Il politologo don Gianni Baget Bozzo definì Camillo Ruini «il più grande stratega della politica italiana degli ultimi decenni». Di sè il plenipotenziario di Wojtyla in Italia ha detto «Lo riconosco: sono stato e sono un animale politico».
Pejora manent et promoventur..
Breve commento sul
decreto di Mons. Morerod
che vieta l'uso delle chiese svizzere alla Fraternità San Pio X e lo concede agli eretici
È ovvio che questo documento si commenta da sé, ma riteniamo utile fare alcune messe a punto.
Innanzi tutto il documento, ancorché sia realmente emanazione, anche solo ufficiosa, di tutti i vescovi e gli abati della Svizzera, porta la firma di Mons. Charles Morerod, dall’11 dicembre 2011 vescovo appena ordinato della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo.
Il domenicano Padre Charles Morerod è stato uno dei teologi dell’Ecclesia Dei che hanno tenuto i colloqui con i teologi della Fraternità San Pio X dal 2009 al 2011.
La lettura di questo decreto, col quale si interdice l’uso delle chiese e delle cappelle svizzere ai non cristiani e ai sacerdoti della Fraternità, mentre lo si concede a tutti i cristiani eretici e scismatici, lascia inevitabilmente pensare che nel corso di questi famosi colloqui, i teologi dell’Ecclesia Dei e del Vaticano tutto, siano giunti alla determinazione che i sacerdoti e i fedeli della Fraternità sono da equiparare agli animisti e a tutti i pagani di ogni sorta di pseudo religione esistente al mondo.
decreto di Mons. Morerod
che vieta l'uso delle chiese svizzere alla Fraternità San Pio X e lo concede agli eretici
di Belvecchio
È ovvio che questo documento si commenta da sé, ma riteniamo utile fare alcune messe a punto.
Innanzi tutto il documento, ancorché sia realmente emanazione, anche solo ufficiosa, di tutti i vescovi e gli abati della Svizzera, porta la firma di Mons. Charles Morerod, dall’11 dicembre 2011 vescovo appena ordinato della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo.
Il domenicano Padre Charles Morerod è stato uno dei teologi dell’Ecclesia Dei che hanno tenuto i colloqui con i teologi della Fraternità San Pio X dal 2009 al 2011.
La lettura di questo decreto, col quale si interdice l’uso delle chiese e delle cappelle svizzere ai non cristiani e ai sacerdoti della Fraternità, mentre lo si concede a tutti i cristiani eretici e scismatici, lascia inevitabilmente pensare che nel corso di questi famosi colloqui, i teologi dell’Ecclesia Dei e del Vaticano tutto, siano giunti alla determinazione che i sacerdoti e i fedeli della Fraternità sono da equiparare agli animisti e a tutti i pagani di ogni sorta di pseudo religione esistente al mondo.
Tampora bona veniant!
MARIOLOGIA: la Madonna del Buon Successo e le sue profezie
All’una di notte del 2 febbraio 1594, la giovane badessa del convento dell’Immacolata Concezione della città di Quito (Equador), madre Mariana Torres Berriochoa, scese a pregare nel coro della cappella, come soleva fare da tempo con grande fervore, raccomandando a Dio le sorti della sua piccola comunità monastica. Ad un certo momento ebbe la netta impressione che qualcuno fosse presente, ed infatti si sentì chiamare per nome. Improvvisamente vide una bellissima Signora circondata di gloria e di splendore, vestita da monaca, che con la mano sinistra sosteneva un Bambino di celestiale bellezza, mentre con la mano destra stringeva un pastorale abbaziale di oro brunito e costellato di pietre preziose. Nel contemplarla attonita, la badessa fu inondata di una gioia inesprimibile e provò per Dio un amore così intenso che, se non avesse avuto una speciale protezione, ne sarebbe morta all’istante. Non appena riuscì a parlare, madre Mariana chiese alla Signora chi fosse, ed ella rispose: “Sono Maria del Buon Successo, regina dei Cieli e della terra”.La Liturgia ferita.
Articolo di Mons. Marc Aillet Vescovo di Bayonne |
"La
liturgia è stata sempre più pervasa dalla cultura secolarizzata del
mondo circostante, perdendo così la sua propria natura e identità".
All'origine del Movimento Liturgico ci fu la volontà del Papa San Pio X,
soprattutto con il motu proprio "Tra le sollecitudini" (1903), che
aveva lo scopo di restaurare la liturgia rendendo più accessibili le sue
ricchezze, tornando ad essere la fonte di una vita autenticamente
cristiana, mettendo in guardia dal pericolo di una crescente
secolarizzazione ed esortando i fedeli a consacrare il mondo a Dio.
|
La meraviglia di chi ancora(?) si meraviglia
Come accogliere calvinisti, luterani, ortodossi, anglicani - e la FSSPX
Riprendo da Rorate Caeli. Ne hanno già parlato diffusamente in Francia (TradiNews, ad esempio)...
Non
riesco a trovar parole per esprimere la frustrazione di un cattolico di
fronte all'applicazione della rigorosa gelida burocrazia nei confronti
di una realtà cattolica - sia pur nelle more della regolarizzazione
canonica - e la calorosa accoglienza senza condizioni a quelle che Mons.
Gherardini chiama con adamantina definitoria chiarezza "comunità
cristiane acattoliche". Ciò che assolutamente non si riesce a capire è
come mai le "questioni dottrinali" vengano fatte valere per la FSSPX,
mentre non entrano in campo per gli eretici che hanno sfigurato il volto
di Cristo - combattendo i dogmi che la FSSPX invece difende - e
rigettato la Sua Chiesa. Temo molto che con questi segnali poco
rassicuranti, ma anche poco caritatevoli (alla faccia della Lettera di
Mons. Di Noia!) alla fine ottengano quello che di fatto hanno provocato
con Mons. Lefebvre: la spinta -ché tale è, nonostante i proclami in
contrario- ad allontanarsi definitivamente. Spero ardentemente che chi
ha responsabilità, Deo adiuvante, non cada in questa, di trappola...
Il
Domenicano svizzero Charles Morerod ha partecipato come rappresentante
del Vaticano nei colloqui dottrinali con la Fraternità San Pio X, nel
periodo 2009-2011, ed è stato nominato poi vescovo di Losanna, Ginevra e
Friburgo. Mons. Morerod ha recentemente firmato un documento circa
l'uso di chiese e cappelle della diocesi da parte « di altre religioni,
confessioni, o gruppi religiosi, così come da parte della Fraternità San
Pio X » ( 20 gennaio 2013 - disponibile qui, in francese ).
Il ruggito dei conigli
«I lefebvriani sono sospesi a divinis, non possono celebrare nelle chiese cattoliche»
Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo firma un decreto che vieta ai preti della Fraternità l'uso delle cappelle nella sua diocesi. Uso concesso alle altre confessioni cristiane
La sua è una presa di posizione significativa e indicativa: il vescovo di Losanna-Ginevra-Friburgo Charles Morerod - teologo domenicano, già rettore dell'Angelicum e segretario della Commissione teologica internazionale nonché membro della delegazione della Congregazione per la dottrina della fede nei dialoghi con la Fraternità San Pio X - ha pubblicato un decreto vietando ai preti lefebvriani di celebrare la messa nelle chiese e nelle cappelle della sua diocesi. E ha ribadito che i preti della Fraternità sono sospesi «a divinis».
venerdì 1 febbraio 2013
Cinquant'anni di culto dell'uomo, e li porta male!
QUALE ANTROPOCENTRISMO NEL VATICANO II?
RECENSIONE DI “IL VATICANO II. ALLE RADICI D’UN EQUIVOCO”, DI
MONS. BRUNERO GHERARDINI -
L’ultimo saggio di Mons. Gherardini “Vaticano II. Alle radici di un equivoco”, secondo la definizione che egli stesso ne dà, “non è come gli altri. Come nessuno degli altri. È, a suo modo, polemico, mentre in ognuno degli altri la polemica – intendo quella personale – fu quasi sempre assente. [..] E sulla base della verità e della decenza, mai allontanando lo sguardo dalle questioni di metodo e di contenuto, è nata la presente pubblicazione”.
L’ultimo saggio di Mons. Gherardini “Vaticano II. Alle radici di un equivoco”, secondo la definizione che egli stesso ne dà, “non è come gli altri. Come nessuno degli altri. È, a suo modo, polemico, mentre in ognuno degli altri la polemica – intendo quella personale – fu quasi sempre assente. [..] E sulla base della verità e della decenza, mai allontanando lo sguardo dalle questioni di metodo e di contenuto, è nata la presente pubblicazione”.
soluzione..e rimedio...?
ED ECCO I PUERILI AFFRESCHI PER SAN PIO!
Un guazzabuglio artistico, liturgico, spirituale. Ecco cos'è diventato il Santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo. Dispiace davvero che i Frati per poter rimediare alla bruttezza indiscutibile di quel luogo che allontana i fedeli, si vedano costretti a ricorrere ad orrende "pezze a colori". E' il caso del "Grande affresco della cappella dell'adorazione". Ve la ricordate la cappella? Quella con il nero totem in pietra spacciato per tabernacolo? Il totem di Floriano Bodini voluto da Mons. Crispino Valenziano?
Le bugie hanno le gambe zoppe
Mirjana riscrive la storia
L'8 agosto 2001, Mirjana, intervistata dal direttore di Radio Maria, padre Livio Fanzaga, conferma. Ecco l'audio originale (cliccare per ascoltare):Evidenziamo alcuni passaggi:
MIRJANA: Ho chiesto alla Madonna se è possibile che inferno non vedo e lei ha accettato quel mio desidero, che non vedo l'inferno.Passano otto anni e il 1 ottobre 2009 Mirjana, dal balcone della sua casa a Bijakovići, parla con il microfono a dei pellegrini italiani.
PADRE LIVIO: Non hai voluto vedere l'inferno?
MIRJANA: Sì, e io ho visto paradiso e purgatorio. E' durato due-tre secondi [...].
PADRE LIVIO: Perché non volevi vedere l'inferno, Mirjana? [...]
MIRJANA: Quando ho visto quanto si soffre in purgatorio, ho pensato: Mamma mia, chissà com'è l'inferno. Se è possibile, Madonna, che io non lo veda...
Ad un certo punto, una ragazza le chiede se i veggenti hanno visto paradiso, purgatorio e inferno. Ascoltiamo:
Come si è potuto sentire, Mirjana non fa il minimo accenno alla sua presunta e straordinaria visione e dice:
Io non ho visto paradiso, purgatorio e inferno, ma secondo me stare con la Madonna è stare in paradiso.Marco Corvaglia
Aggiornato il 31 gennaio 2013
http://www.marcocorvaglia.com/medjugorje/mirjana-e-il-paradiso-dimenticato.html
Preti pedofili Usa, il cardinale Roger Mahony sollevato da tutti gli incarichi. E si dimette il vescovo di Santa Barbara
Con una decisione senza precedenti nella Chiesa Cattolica americana, l'arcivescovo di Los Angeles, Jose Gomez, ha annunciato di aver sollevato il suo predecessore, cardinale Roger Mahony, da tutti i suoi impegni pubblici nella Chiesa per la cattiva gestione dei presunti abusi sessuali su bambini negli anni '80 (Mahony guido' l'arcidiocesi dal 1985 al 2011).
Amici cari
IL PIRELLONE DALLE CONSULENZE D’ORO – MENTRE LA PROCURA DI MILANO INDAGA SUI RIMBORSI INGIUSTIFICATI DEI CONSIGLIERI REGIONALI, UN’INCHIESTA INTERNA SU 353 INCARICHI CONFERITI DALLA REGIONE LOMBARDIA RIVELA ALTRE SPESE PAZZE DELLA GIUNTA FORMIGONI: “CINQUANTA MILIONI SPESI IN TRE ANNI PER RICERCHE GENERICHE O INUTILI” (GESTITI DA SOCIETÀ COME EUPOLIS LOMBARDIA, FEUDO DI COMUNIONE E FATTURAZIONE…)
Davide Carlucci per "la Repubblica"
Il Pirellone fa le pulci al Pirellone. E scopre una montagna di consulenze, volute dalla giunta Formigoni, dai risultati oscuri. In tre anni, dal 2009 al 2011, sono stati conferiti 353 incarichi per studi e ricerche per un totale di 54,9 milioni di euro.
ROBERTO FORMIGONI
Ma, scrive il presidente del comitato dei controlli Ettore Paganelli, nonostante l'importo sia pari «al 51,2 per cento della spesa per la Protezione civile ed è più che doppio rispetto alla spesa per la sicurezza urbana e la polizia locale», in molti casi, «le ricadute delle ricerche sono limitate, rispetto a quanto sarebbe corretto prevedere» oppure «sono state definite in termini generici di stimolo alla riflessione, arricchimento metodologico, oppure ancora sono in attesa di realizzazione pur relativamente ad attività iniziate nel 2009».
La fede nel pallone
Quel "gobbo" del cardinale Martini
Il biografo del porporato ad Orticalab: mi confidò di essere juventino
La Parola di Dio e la Juventus: le due fedi del cardinale Carlo Maria Martini. A rivelarlo in esclusiva a Orticalab è il vaticanista del Tg1 Aldo Maria Valli, biografo del porporato biblista, Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. «Nel libro "Storia di un uomo" - confida Valli a Orticalab - quando racconto di uno dei nostri ultimi incontri a Gallarate, descrivo la scena di Martini che tiene accanto a sé un pallone. Glielo ha regalato un altro religioso, padre Francesco Radaelli, che in gioventù è stato un buon calciatore, per consentirgli di fare un po’ di esercizio: tirare calci alla palla fa bene agli arti inferiori bloccati dal Parkinson.
ALI AGCA E LE QUARANTA VERSIONI
– ORA SCRIVE: “FU KHOMEINI IL MANDANTE DELL’ATTENTATO AL PAPA” - L’AUTOBIOGRAFIA DEL TERRORISTA DESCRIVE L’INCONTRO A TEHERAN E LE PAROLE CHE GLI AVREBBE RIVOLTO L’AYATOLLAH: “UCCIDI L’ANTICRISTO, UCCIDI SENZA PIETÀ GIOVANNI PAOLO II E POI TU STESSO TOGLITI LA VITA AFFINCHÉ LA TENTAZIONE DEL TRADIMENTO NON OFFUSCHI IL TUO GESTO” - IL CONTENUTO DELL’INCONTRO COL PAPA E IL TERZO SEGRETO…
Giacomo Galeazzi per La Stampa
ATTENTATO AL PAPA GIOVANNI PAOLO II - ALI AGCA
«L'Iran voleva Wojtyla morto. Fu Khomeini il mandante dell'attentato al Papa», afferma Ali Agca. Un incarico ricevuto direttamente dall'ayatollah Khomeini che lo accolse nel Palazzo verde di Teheran. A rivelarlo è Agca stesso nell'autobiografia «Mi avevano promesso il paradiso» (Chiarelettere), oggi in libreria. Una «verità» che arriva dopo trent'anni di bugie, false piste e processi da quel fatidico 13 maggio 1981 quando in piazza San Pietro, tra un mare di folla, papa Wojtyla fu gravemente ferito.
giovedì 31 gennaio 2013
Dal Diario di Don Divo -4
Dai pensieri dal diario di don Divo Barsotti
Solo con la preghiera l'uomo si realizza nella sua libertà e si salva. Rinnegando la preghiera, da se stesso l'uomo rinunzia a una sua salvezza e diviene un momento nel processo del tempo.
La preghiera dà all'uomo, alla persona umana un valore assoluto: né il tempo, né il mondo lo assorbono più. E' forse un vano sforzo di emergere dai condizionamenti del tempo?
O non piuttosto un prender coscienza della vera Realtà, una realizzazione della propria vocazione?
Senza la preghiera l'uomo non esiste più, non può esistere la persona: tutto diviene impersonale, opaco, senza anima; lo spirito viene riassorbito dalla materia, muore il pensiero,
muore la volontà, ogni responsabilità morale vien meno, ogni valore è distrutto; regna solo la
morte.
Nega l'inferno chi vi è già precipitato ed è affondato nel baratro.
Miserere per la prossima Quaresima
Tre offerte, tre rifiuti
La prima offerta del Cielo a questo Novecento perduto fu mostrare il fallimento della pastorale con la visione dell’Inferno: e il rifiuto fu dimostrato dalla continua attenuazione a trattare i Novissimi.
Non orate fratres!
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