ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 10 marzo 2016

Di Gospa in Gospa ?

Nostra Signora di Anguera e Pedro a Rovereto
Sì! Noi c'eravamo, eravamo fra le oltre trecento persone (avete letto bene, 300 persone ed oltre) che la sera del 7 marzo 2016 hanno atteso di  ascoltare Pedro, il veggente di Nostra Signora di Anguera. Ascoltare non gli estremi di un sensazionalismo ridotto alle apparizioni, ma ascoltare un catechista - come ama definirsi con santa ragione Pedro - istruito dalla più bella e dalla più eccellente delle Catechiste, Maria Santissima.
Perchè di Catechismo si è trattato, alla fine, tutto l'incontro con Pedro. Dopo alcuni accenni preliminari sulla sua vita privata e sul come si sono svolti i fatti dalla prima Apparizione, il suo ottimo rapporto con il Vescovo del luogo e la sua stessa Parrocchia, Pedro ha semplicemente innescato una serie di riflessioni che - per chi ascoltava con serenità - convergevano tutte ad un esame della propria coscienza a riguardo del nostro rapporto con Dio, con i Sacramenti, con la Chiesa, in una parola "come testimonio, io, le promesse battesimali, la fede che dico di professare, i Sacramenti che ricevo, l'amore verso Gesù e Maria, e così via?"

Orémus pro Pontífice nostro: clicca Requiem aeternam dona ei Domine!

L'Osservatore Romano
(Nicola Gori) Un clic per pregare o, ancora meglio, un clic per unirsi a tanti fratelli sparsi in ogni parte del mondo. Per pregare insieme secondo le intenzioni del Papa, ma anche per aiutarsi a vicenda e scambiarsi il sostegno spirituale. Si tratta di una innovativa App dal nome Click to pray. È la nuova piattaforma digitale promossa dalla Rete mondiale di preghiera del Papa. Lo spiega il gesuita Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete mondiale, in questa intervista al nostro giornale.

Come è nata l’iniziativa? 
Per aiutare a pregare secondo le intenzioni del Papa, in modo particolare in quest’anno della misericordia, desideravamo un’App che in maniera semplice e intuitiva sostenesse l’impegno della preghiera per le sfide del mondo e della missione della Chiesa.

Mal consigliato?

Promozione in arrivo per il nunzio "consigliere" del papa: da Città del Messico a Washington

nunzio
Le critiche rivolte a papa Francesco dalla rivista dell'arcidiocesi di Città del Messico – di cui Settimo Cielo ha dato tempestiva notizia nel precedente post – hanno suscitato un pandemonio non solo in Vaticano ma in tutto il mondo.
A mobilitarsi in difesa del papa sono state naturalmente le firme giornalistiche più di casa a Santa Marta, dal direttore del sito paravaticano "Il Sismografo", Luis Badilla, al coordinatore del portale "Vatican Insider", Andrea Tornielli.

Se prostrato mi adorerai...


ESCI DA QUESTO NASO! - PADRE AMORTH ESORCIZZA LA COCAINA: “È IL DIAVOLO BIANCO. SATANA PUÒ SERVIRSI ANCHE DALLA DROGA PER RAGGIUNGERE I SUOI SCOPI. LE SOSTANZE STUPEFACENTI ESERCITANO UN'ATTRATTIVA MALEDETTA...”

Ovetti o mortadelline?

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  Icona rubricaBANDIERA BIANCA

Che cosa ci dice della famiglia Prodi la lite pretesca su benedizioni e ovetti di Pasqua

di Antonio Gurrado | 10 Marzo 2016 ore 17:54
Romano Prodi
Ovetto o scherzetto? Le colpe dei padri ricadono sui figli e quelle degli zii sui nipoti, ragion per cui innanzitutto ricapitoliamo la genealogia: Mario generò Romano e Vittorio, Vittorio generò Giovanni e Matteo, Matteo da sacerdote volenteroso ingenera equivoci sostenendo il vantaggio di non benedire la gente. Poi, l’etimologia: il cognome Prodi è una corruzione del termine “preti”, come conferma questa disputa teologica che da ambo le parti ha poco di valoroso e molto di pretesco, nel senso deteriore.

Dialogo e contabilità^?

IL RABBINO CAPO DI SEGNI E IL RECENTE DOCUMENTO SUL DIALOGO

Sull’ultimo numero del mensile “Pagine ebraiche” il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni analizza nei dettagli il documento sul dialogo con gli ebrei, presentato il 10 dicembre dalla competente Commissione vaticana - Intanto si avvicina il 29 marzo, cinquecentesimo anniversario dell’istituzione del primo ghetto ebraico nella Penisola, quello di Venezia: mercoledì 9 marzo una conferenza-stampa sull’argomento a Roma, presso la Stampa estera.
 “Dialogo: avanti con prudenza” è il titolo delle pagine 4 e 5 del numero di marzo del mensile “Pagine ebraiche”, che ospita un lungo e dettagliato intervento di Riccardo Di Segni sul documento riguardante i rapporti ebraico-cristiani presentato il 10 dicembre in Sala Stampa vaticana (vedi anche in questo stesso sito, rubrica ‘Vaticano’). Un titolo che lascia già presagire una certa cautela da parte del Rabbino Capo di Roma sul tema, del resto annunciato in prima pagina con l’assai significativo strillo: “Dialogo: le radici comuni, i problemi aperti”. Non solo: anche il corsivo in alto delle stesse pagine 4 e 5 incomincia con la seguente asserzione: “Il Dialogo va avanti, ma non può essere fatto solo di gesti simbolici”.

Forza CEI!

“Weekend”: il film Lgbt non piace ai vescovi ed esce solo in 10 cinema
La Cei boccia la pellicola. Il distributore: “Molte sale d’essai sono cinema parrocchiali, in alcune regioni non troviamo una sala”


Chi sono io per giudicare? Se lo domandava Papa Francesco parlando di omosessualità, facendo discutere e interrogarsi mezzo mondo cattolico. Eppure, chi giudica c’è ancora. Questa volta, però, non si parla di diritti ma di film. Anzi, di un film: Weekend, opera prima a tema LGBT di Andrew Haigh, che venerdì 10 marzo esce solo in 10 sale italiane. 

Di Pell in pell..

Caso Pell, le vittime degli abusi alzano il tiro e attaccano il Papa

Sbarcate all’aeroporto di Melbourne dopo la settimana trascorsa a Roma per seguire le audizioni notturne del cardinale George Pell, interrogato dalla commissione australiana che indaga sugli abusi sessuali commessi da membri del clero tra gli anni Settanta e Ottanta, alcune delle vittime hanno alzato il mirino, indicando nel Papa “il grande sconfitto” della vicenda

Il cardinale George Pell
Roma. Sbarcate all’aeroporto di Melbourne dopo la settimana trascorsa a Roma per seguire le audizioni notturne del cardinale George Pell, interrogato in streaming dalla Royal commission australiana che indaga sugli abusi sessuali commessi da membri del clero tra gli anni Settanta e Ottanta, alcune delle vittime hanno alzato il mirino, indicando nel Papa “il grande sconfitto” della vicenda. 

mercoledì 9 marzo 2016

Hardy&Bergoglio forever!

Caro parroco, perché hai negato alla figlia di Giorgio Ariani di cantare al funerale del padre?

FUNERALI ARIANI






Giorgio Ariani era la voce di Oliver Hardy dopo Alberto Sordi, e di Ten; ha fatto film come "L'esercito più pazzo del mondo" ed è stato un grande del varietà con "L'altra domenica" di Arbore del 1976. È uno di quegli attori che magari il nome non lo sai ma poi vedi il volto e lo riconosci.
Ai suoi funerali la figlia voleva cantare "La prima cosa bella" di Nicola di Bari per dedicarla al papà ma il parroco non ha dato il permesso: quando lei, a fine funzione, non se l'è sentita di tacere il suo dolore e ha cantato, il parroco è sceso dall'altare ed è andato via. Pieraccioni viene intervistato e dice: "Si capisce il motivo dell'allontanamento dei ragazzi dalla chiesa, è il problema del perché i giovani non si riconoscono più in certi sacerdoti anche se non tutti sono così...".

Funere mersit acerbo

9 marzo 2014 – 9 marzo 2016
l’ultima mail di Mario Palmaro
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zrbrpsAlla fine ce l’ho fatta, ma sono stati necessari due anni. Ieri ho avuto il coraggio di riaprire la mail con cui Mario mi mandava la solita metà di articolo che, appiccicata alla mia solita metà, ne faceva un intero da mandare al Foglio. “Sandro ecco il file, taglia e procedi. Mario”. Poi non ha scritto più nulla. Era martedì 4 marzo 2014. Il giorno dopo, Mercoledì delle ceneri, sarebbe uscito il nostro ultimo articolo firmato insieme, titolato “Assedio e bandiera bianca”.

Gianfranco & i suoi fratelli

(di Mauro Faverzani) Certe cose, a volte, si dicono per ignoranza. Ma non è certo questo il caso del card. Gianfranco Ravasi, a capo del Pontificio Consiglio della Cultura.
Nel suo articolo dal titolo Cari fratelli massoni, apparso su Il Sole-24Ore dello scorso 14 febbraio, mostra chiaramente di conoscere la Lettera apostolica In eminenti apostolatus specula, con cui nel 1738 papa Clemente XII scomunicò i “grembiulini”, Lettera poi confermata dall’enciclica Humanum Genus, con cui Leone XIII condannò espressamente il relativismo e la massoneria; ed anche il can. 2335 del Codice di Diritto Canonico del 1917, che ribadiva il provvedimento fatto proprio anche dal can. 1374 del nuovo Codice, quello del 1983; così come la Declaratio de associationibus massonicis, emanata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, per ribadire il divieto di appartenere alle logge; mostra di conoscere persino due documenti – il primo elaborato dalla Conferenza episcopale tedesca nel 1980 e l’altro da quella filippina nel 2003 –, che confermano quanto già altrove normato.
V’è un aspetto, però, che stupisce: la sincronia.

L’esito mortale della Chiesa


Risposta a Dugin: il cattolicesimo rimane vera Chiesa


di Satiricus

La lettura di Dugin circa l’incontro tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill è indubbiamente interessante, anche per il fatto di offrire una prospettiva ex parte scismatica, che effettivamente introduce spunti innovativi rispetto al nostro modo di pensare abituale. Al link riportato troverete i rimandi mediatici e la trascrizione in inglese della riflessione duginiana.

Per padre il diavolo?

COSA DIAVOLO STA DICENDO ?

    Ma padre Ronchi cosa diavolo sta dicendo? E la sua sparata improvvisa sconcertante:"la Chiesa per troppo tempo ha trasmesso una concezione di Dio basata sulla paura; ha fatto come si direbbe oggi del terrorismo psicologico"
di Francesco Lamendola  

Padre Ermes Ronchi, friulano di Racchiuso d’Attimis, classe 1947, è un sacerdote servita che, dal 2009, ha sostituito Raniero Cantalamessa nella conduzione della rubrica televisiva Le ragioni della speranza; inoltre, dal 2016, su incarico di papa Francesco, tiene le meditazioni degli esercizi spirituali presso la Curia romana.
Prima di entrare nel merito del suo stile di predicatore e commentatore del Vangelo, crediamo sia opportuno partire da un preciso dato biografico: a diciotto anni, quando ancora era studente di liceo, ma già sentiva la vocazione alla vita consacrata, Ermes Ronchi fece l’incontro decisivo della sua vita: quello con il teologo servita Giovanni Vannucci (nato a Pistoia nel 1913 ed ivi deceduto nel 1984), amico e collaboratore di padre David Maria Turoldo (1916-1992), altro servita friulano allora molto impegnato, a Firenze, nell’ambito sociale, ad esempio con le cosiddette Messe della carità, oltre che come scrittore, poeta e perfino come regista (di questo aspetto ci siamo già occupati nell’articolo: «Un film al giorno: “Gli ultimi” di Vito Pandolfi e David Maria Turoldo», pubblicato sul sito di Arianna Editrice in data 23/02/2008).
Ora, bisogna sapere che padre Vannuccci, degno erede di Paolo Sarpi, aveva una idea tutta sua della teologia cattolica: al giovane Ermes Ronchi, infatti, trasmise l’idea, da questi accolta come fondamentale, che il mondo sacro e il mondo reale sono la stessa cosa (vedi l’intervista rilasciata da Ronchi sul sito della Fraternità di Romena): il che è una tautologia, se per “reale” si intende “sostanziale”, ma un’autentica eresia se s’intende “quello vero” nel senso di “terreno”. E incliniamo fortemente a pensare che si tratti proprio di questo secondo significato, il che spiegherebbe tutta l’impostazione “immanentistica” della predicazione di padre Ronchi.

Hanno scelto il Male



Hanno scelto il Male. E’ questa la diagnosi censurata.


Alcuni lettori insistono perché dica la mia sui due trucidi assassini del loro coetaneo, attratto con la promessa di un rapporto sessuale ben pagato, 100 euro. Scusate, vorrei esimermi; già torme di mosconi e tafani, attratte dallo sterco e dalle carogne, a sciame vi hanno raccontato tutto; son contento di non essere più nel mestiere attivo di questo giornalismo. Del resto, è così chiaro. Ma, fateci caso, la sola cosa chiara da dire, è quella che tacciono tutti: i tafani, le mosche stercorarie, i mosconi attratti dalla putrefazione. Svolazzano a intervistare lo psichiatra famoso, che spieghi lui   come hanno potuto far questo:e lo psichiatra ovviamene annaspa. Sa benissimo che la sua pretesa scienza non ha le categorie per definire questo, non è una patologia che di trova nel Manuale Diagnostico-Statistico.   Si intuisce che lo psichiatra vorrebbe dire la definizione giusta, ma si trattiene: non appartiene alla scienza moderna, né tantomeno è una categoria che si può evocare nella società liberata e postmoderna. La parola sulla punta della lingua è: il Male. Quei due non sono malati, sono giovanotti trucidi e sanissimi. Solo, hanno aderito al Male. Con scelta volontaria, in piena lucidità.

Scombonionati

I comboniani sdoganano il gender in classe
Lezioni di gender theory in classe
Il canovaccio è quello solito: una storia strappalacrime inventata sul cliché del ragazzino sensibile e premuroso a cui piace giocare con le femmine, i compagni che lo prendono in giro, lo “bullizzano” e alla fine lui che si toglie la vita. Segue il pistolotto sulle scuole che per paura delle polemiche sul gender provocate dai “movimenti che dicono di voler sostenere la famiglia”, non organizzano corsi di sessualità finalizzati al rispetto delle persone omosessuali. Infine l’invito a bambini e genitori: “Fate pressione sulle scuole affinché si insegni il rispetto verso gli omosessuali” e “non ascoltate i movimenti anti gender perché con questa scusa gli insegnanti non potranno neanche parlarvi del rischio pedofilia in rete.

il prezzo del Trionfo

Il Caso Francescani dell'Immacolata. Pro nomine Immaculatae contumeliam pati

“Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ”. Ormai non si contano più gli attacchi portati avanti sul web e attraverso i media (stampa e TV) a scapito dei Francescani e delle Francescane dell’Immacolata e in modo particolare del loro fondatore p. Stefano M. Manelli.  Non si può tacere e non tace il Comitato delle Famiglie delle Suore Francescane dell’Immacolata [qui], di cui riprendiamo la sentita reazione di difesa.
Alle nostre care suore Francescane dell’Immacolata, con tutto l’amore dei familiari. Coraggio siate forti nel sostenere il martirio mediatico a cui siete sottoposte, siate eroiche nel perdonare di cuore i vostri malevoli persecutori, siate sante per ricondurre a Cristo i lontani. Non siete sole. Siamo tutti con voi. Le tenebre non possono essere eterne, verrà il trionfo del Cuore Immacolato.
Il vergognoso attacco mediatico a cui sono soggetti in questi ultimi giorni padre Stefano Maria Manelli e le Suore Francescane dell’Immacolata non possono che farci riflettere sulla triste situazione morale ed ecclesiastica dei nostri tempi, tempi d’immoralità e di doppiezza, di disvalori portati in cattedra e di santità messa alla gogna mediatica dalla più ripugnante mentalità benpensante borghese, capace di scandalizzarsi per qualche pratica penitenziale della tradizione ascetica cattolica, per poi consumare i più nefandi delitti nell’intimo delle proprie case, con adulteri facili e aborti commessi ingoiando una semplice pillola.

martedì 8 marzo 2016

Omoeresia

Riprendiamo questo articolo dal numero di marzo di Radici Cristiane. Cliccando qui potete leggere la presentazione dell’intero numero di marzo della Rivista, con articoli, dossier e recensioni di grande interesse. Abbonarsi a Radici Cristiane è facile ed è conveniente: Ci sono diverse offerte di abbonamento, valide per l’Italia e per l’estero: per conoscerle, e per abbonarti on line, clicca qui

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«Omoeresia» è uno dei due neologismi circolanti. L’altro è «omoideologia». Il primo indica il rifiuto, totale o parziale, del Magistero della Chiesa sull’omosessualità. Il secondo indica la promozione del gay fashion nel mondo. Questioni, su cui si sono spaccati già gli episcopaliani, mentre gli ortodossi russi han tagliato i ponti con i presbiteriani scozzesi ed i protestanti francesi. Ed anche i Cattolici rischiano, nel caso prevalesse l’idea di una «Chiesa decentralizzata», come emerge da quest’intervista a don Andrzej Kobyliński, docente presso l’Università «Card. Stefan Wyszyński» di Varsavia.
 di Mauro Faverzani

Per forza!, vedi i suoi padri..!


madeleine fredell 

«Sono una teologa femminista svedese e mi sento realizzata nella Chiesa cattolica»
Come si può essere cattolica, femminista, svedese, e per giunta religiosa domenicana? A questa domanda ha cercato di rispondere Madeleine Fredell, domenicana e femminista svedese.
Non è la solita propaganda tardo-femminista diffusa dai media l’8 marzo, festa delle donne, sull’emancipazione da tutto e da tutti, religione compresa, invito alla ribellione, all’indipendenza delle donne cattoliche verso il Magistero della Chiesa, inno all’aborto libero, al contraccettivo selvaggio e al diritto del sacerdozio femminile

Ciao ciao con la manina

Meglio un clero incomprensibile che uno apostata

Sant’Ambrogio che approvasti il rogo di una sinagoga, questo nuovo arcivescovo di Bologna che vuole erigere moschee sarà cattolico? Di sicuro non è bolognese, molti amici della città dei portici evitano le sue messe siccome celebrate in romanesco insopportabile.

N'antro pupone de Roma



Messico 3 Argentina 0, con Bergoglio capitano

argentina

Che il discorso di papa Francesco dello scorso 13 febbraio ai vescovi messicani non fosse piaciuto ai suoi ascoltatori lo si era capito subito.
Ma a distanza di tre settimane lo scontento è esploso su "Desde la Fe", la rivista dell'arcidiocesi di Città del Messico, e contemporaneamente sul sito ufficiale dell'arcidiocesi, in un editoriale non firmato e quindi riconducibile al suo arcivescovo, il cardinale Norberto Rivera Carrera:

Ottuso chi?

SILLABO DI PIO IX

Ma l’idea di fondo del Sillabo è proprio così errata come da sempre si ripete? Affinché il lettore possa farsi un’idea elenchiamo le 80 proposizioni elencate e condannate nel Sillabo che qui riportiamo dalla prima all’ultima 
di Francesco Lamendola  





L’8 dicembre del 1864 ricorreva il decennale della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione (confermato dalla Nostra Signora di Lourdes nel 1858 a Bernadette Soubirous) e il papa, Pio IX, volle solennizzare l’evento con la pubblicazione dei una enciclica,Quanta cura, dedicata agli errori della civiltà moderna, e specialmente alla libertà illuminista, definita come “la libertà di perdere se stessi”. All’enciclica egli allegò un Elenco degli errori moderni, che colpiva le ideologie e i modi di vita scaturiti dalla Rivoluzione francese (ma anche da quelle inglese e americana), specialmente il liberalismo e il socialismo; e criticava aspramente il laicismo, ovvero la separazione fra Chiesa e Stato, nonché la libertà di pensiero, di stampa e di esercizio, nei Paesi cattolici, del culto di religioni diverse da quella cattolica.
Più ancora dell’enciclica, fu proprio questo Elenco (il titolo, in latino, è: Syllabus complectens praecipuos nostrae aetatis errores: Elenco contenente i principali errori del nostro tempo) a suscitare, anzi, a scatenare le più vivaci reazioni, non solo fra i non cattolici, ma anche all’interno dello stesso mondo cattolico, aggiungendo benzina sul fuoco di una fase storica già difficilissima nelle relazioni fra la Chiesa e i fedeli da una parte, e il mondo laico dall’altra.

Lottare per Cristo e per la sua Chiesa

Il vescovo Athanasius Schneider su Evangelizzazione, Zika, Massoneria, Ortodossi, altro….

Il testo integrale dell’intervista rilasciata da Mons. Athanasius Schneider nel corso del suo recente viaggio in Inghilterra. Traduzione di Chiesa e post-concilio.di Daniel Blackman (03-03-2016)
Nel corso della sua visita di una settimana in Inghilterra la scorsa settimana, Athanasius Schneider, il ben noto e molto rispettato vescovo ausiliare di Astana, Kazakhstan, ha rilasciato un’interessante intervista, nella quale ha affrontato molti argomenti. Il Vescovo Schneider ha affrontato con me, in esclusiva, questioni controverse, tra cui l’evangelizzazione degli ebrei e dei musulmani, il recente commento del Papa su virus Zika e contraccezione, la Massoneria all’interno della gerarchia, suggerendo anche il motivo per cui si rifiuta di lasciare che la paura gli impedisca di insegnare le verità della fede cattolica.

Balene bianche ritornano?

Sorpresa: il Partito della Famiglia era già pronto ben prima del voto in Senato sulle unioni civili
Mario Adinolfi
La data non mente: è il 16 febbraio 2016 e il cittadino Mario Adinolfi registra il dominio www.popolodellafamiglia.it sul portale dei siti italiani che è di fatto l’authority che regolamenta i siti internet. Siamo dopo il successo del Family day del 30 gennaio, ma siamo prima dell’effettiva approvazione della legge Cirinnà (ma sarebbe neglio dire Renzi-Boschi) in Senato avvenuta il 25 febbraio scorso. Dunque l’idea di fare un partito a Mario Adinolfi è nata ben prima dell’ok del Senato che di fatto ha scatenato la reazione delusa del comitato Difendiamo i nostri figli. E non quando, sconfitti non nella piazza, ma in Parlamento, i leader del movimento hanno preso atto dell’impossibilità di andare avanti con questa classe politica.

Carriera assicurata!

Spotlight e God’s not dead (Dio non è morto)

Spotlight -  Carriera assicurata! Basta sparare a zero sulla
Chiesa Cattolica e Gesù 
God's not dead - Una boccata d'ossigeno puro, in mezzo a
tanto fetore                  
di Patrizia Stella
God's not dead - Spotlight
 Carriera assicurata! Basta sparare a zero sulla Chiesa Cattolica e Gesù 
Hollywood, Los Angeles, USA  – di Patrizia Stella  – A chi mai poteva essere assegnato l’Oscar se non al film “Spotlight” che tratta il solito argomento trito e ritrito della pedofilia nel Clero cattolico? E quale scrittore è stato osannato da vivo e ancor di più da morto come Umberto Eco, talento mediocre a detta di qualche esperto, se non perché ha saputo abilmente rinnegare con i suoi scritti il Cristianesimo presentandolo come brutalità, violenza, superstizione, sullo stile dell’altrettanto acclamato Dan Brown?  (vedi qui L’allegro nominalismo nichilistico di Umberto Eco, secondo Padre Sommavilla, qui Il Dragone, la Massoneria e il mistero dei vangeli apocrifi – Prima Parte  e qui Il Dragone, la Massoneria e il mistero dei vangeli apocrifi – Seconda Parte). E’ risaputo che, se si vuole fare carriera di qualunque tipo e qualità, compresa – a volte, paradossalmente, Ndr - quella ecclesiastica, non occorrono talenti speciali, mabasta presentare qualche scritto, progetto o altro contro la Chiesa CattolicaGesù Cristo e la cultura cristiana in genere. Carriera assicurata!

lunedì 7 marzo 2016

Segreta spinta?

Le pie gobbe degli ecumenici cammelli  

L’etica del Cristianesimo è spinta (dai poteri forti) al soffocante e feroce abbraccio di una religione cervellotica, il cui libro fu scritto da un imbroglione, che arruolava eretici marginali, caprai ignoranti e lestofanti, spacciando le sue crisi epilettiche per estasi mistiche. Quale meccanismo esercita un potere capace di capovolgere la testa e rovesciare il giudizio insofferente dell’uomo occidentale? Per effetto di quale segreta spinta l’uomo che rifiuta la mitezza cattolica si abbandona ad una religione dell’assurdo e della devastante ferocia?

di Piero Vassallo
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zzzzprcdmmlnCammelli maestosi e gongolanti cammellieri sono accolti, applauditi e incensati da senatori meningitici, da vescovi frastornati dal tam tamvaticano intorno alla identità mutabile (ossia asserviti all’imperialismo del pensiero nomade), da giornalisti intossicati dalle veline governative e fulminati dai supremi editti onusiani.
In un sontuoso sito cattolico si legge, pertanto, una tortuosa sentenza (di stampo cosmopolita) che altera e capovolge la nozione di provvidenza storica, creatrice delle nazioni: “economia, libertà personale, flussi migratori, fanno parte di un unico sistema, che è il Creato”.
Il monocolo buonista contempla un universo alterato da illuministi di sacrestia e felicemente aperto ai migranti maomettani. Lo sguardo islamico vede intanto un mondo assoggettato alla dura legge dei credenti.