ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 27 luglio 2016

Guarire dall'in­credulità e dal peccato..

La devozione dei 12 gradini dettata dalla Vergine della Rivelazione (Tre Fontane) a Bruno Cornacchiola


Dopo avergli anticipato, nell'apparizione del 18 luglio 1992, di voler essere onorata con il titolo di 'Vergine del Rivelazione, Madre degli incurabili', il 10 settembre 1996 gli appare nuovamente per insegnargli una nuova devo­zione. Bruno ha appena finito di recitare, passeggiando attorno alla cappella della casa estiva della comunità Sacri al Circeo, la coroncina ai Sacri Cuori di Gesù e Maria e in quel momento si trova dinanzi alla scalinata di dodici gra­dini che porta alla piccola grotta dedicata a Maria: 

«Appena metto il piede sul primo gradino sento come un im­pedimento per scendere al secondo gradino, come se fossi pa­ralizzato. Penso subito a un fatto di anzianità ma improvvisa­mente, davanti a me, c'è la Vergine della Rivelazione, ferma sul terzo gradino, alla mia destra. È vestita con gli abiti del 12 aprile 1947. È scalza. Non ha il libretto color cenere, ma ha le mani unite davanti al petto. È lì, ferma davanti a me, sor­ride. Io la fìsso, la guardo e ci incontriamo con gli occhi. In quel momento avevo perso la cognizione di dove mi trovavo». 

Forse meglio farla anche in Europa..





La Processione della Pace in Ucraina continua, benché aggredita dai neonazi.



Il peggio che verrà..


                    Cattolico o evangelico?      
  

Elezioni presidenziali USA 2016, "Religion matters", la religione avrà un forte peso. 
 I due vicepresidenti designati, Mike Pence e Tim Kaine sono  infatti  forti personalità religiose , entrambi dichiaratamente cristiani. il primo un evangelico, anzi un "born again", un riconvertito, dopo essere stato educato cattolico. E il secondo un cattolico praticante, ex allievo dei gesuiti, definito da  Michelle Boorstein  sul Washington Post "A Pope Francis Catholic". 

Tornerà a nevicare d'Agosto?

Santa Maria della Neve, un miracolo durante la crisi ariana

(di Cristina Siccardi) Nel IV secolo, quando la Chiesa era imbevuta di eresia ariana, la Madonna fece sentire la sua presenza a Roma. Il Vicario di Cristo era in quel tempo Liberio, il Papa che cedette agli errori di Ario, come la maggioranza dei vescovi di allora. Non si trattò di semplice debolezza, ma di vero e proprio assenso all’errore. Il beato cardinal John Henry Newman afferma che «la caduta di Liberio è un fatto storico» (Arians of the Fourth Century, Londra 1876, p. 464).

Ciechi alla guida

Il crimine di Rouen e la cecità della neochiesa. Riproponiamo un articolo di Alessandro Gnocchi 

Un articolo di Andrea Riccardi su Avvenire è la dichiarazione di resa incondizionata di una “chiesa” ormai incapace di comprendere ciò che accade. Invece sul laico Corriere, Angelo Panebianco ci riporta alla realtà. Riproponiamo un articolo di Alessandro Gnocchi, pubblicato quasi due anni fa, ma assolutamente attuale.

di Paolo Deotto
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z.prblcchNon perdiamo il tempo a leggere le dichiarazioni di (OMISSIS) sul crimine consumato nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, a Rouen. Lo stracco copione (MAI nominare l’islam, misericordia, riconciliazione, ecc.) si ripete, e chi vuole può goderselo (si fa per dire) sul sito vaticano (http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/07/26/0539/01238.html ).
È assai più interessante ciò che scrive oggi sul quotidiano della Cei, AvvenireAndrea Riccardi, uomo che perfettamente incarna il modello di intellettuale cattolico (?) affermato, di uomo di potere in quota cattolica (?). Riccardi non ha alcun dubbio (i neretti sono nostri): “È un gesto rivelatore della disumanità dei terroristi e della loro assoluta mancanza di senso religioso, che invece abita in molti musulmani con il rispetto degli «uomini di Dio» e della preghiera. Giovani, folli, ingabbiati nella logica totalitaria dell’odio e nella propaganda del Daesh, hanno compiuto questo atto cruento”.
Chiaro, no? Non c’è odio religioso, assolutamente, i musulmani sono bravi e pieni di senso religioso… e poi, la solita tranquillizzante parola, che sistema tutto e tranquillizza tanto: “folli”. Insomma, anzitutto state tranquilli: è stato un atto di follia; invece noi, tanto sani ed equilibrati, siamo in grado di resistere.

Siamo in pieno nel Co(m)ma 22..

Uscito da poco di galera e con il braccialetto elettronico, ecco il jihadista. Siamo in Comma 22 

Rouen2
Rouen. Ci morì Giovanna D’Arco, ci nacque Francois Hollande. Se cercavano un simbolismo, lo hanno trovato alla grande. Ma ormai si campa di simbolismi, non ve ne siete accorti: strage a Nizza il 14 luglio, giorno della Repubblica, strage a Monaco nel quinto anniversario della mattanza di Breivik a Oslo e Utoya e ieri, addirittura, un attacco dentro una chiesa, con tanto di sgozzamento rituale del prete sull’altare. E il Papa che dice: . E poi, la laica e massonica Francia, riscopre di colpo le sue radici cattoliche, quelle che ha ripudiato in nome della Republique ma che tornano comode quando c’è da inquietare le anime e seminare terrore al di fuori dei grandi centri urbani cosmopoliti: la Francia profonda, quella del curato di campagna e di poche anime in circolazione. Quella che, al voto, può cambiare le cose, se debitamente plagiata dalla paura.

La sindrome di essere i migliori dei migliori

L'ORDINARIA FOLLIA BUONISTA

    Storie di ordinaria follia buonista. Ai buonisti cattoprogressisti non basta la sindrome di essere i migliori dei migliori, vogliono anche imporla per legge a tutti gli altri. La demagogia buonista imposta sulla nostra pelle 
di Francesco Lamendola  


Ai buonisti cattoprogressisti non basta la sindrome di essere i migliori dei migliori; vogliono anche imporla per legge a tutti gli altri. E a spese di costoro, ben s’intende.
Ci capita per le mani un libriccino, Esisto ma non ci sono. L’altro volto dell’accoglienza, a firma di Annalisa De Faveri. È stato stampato dalla Caritas diocesana di Treviso nel 2015, lo si trova a disposizione nelle chiese. Evidentemente, stampato coi soldi della Caritas: cioè con le contribuzioni volontarie dei cattolici. Dunque: i cattolici fanno delle offerte, pensando di sovvenire ai bisogni dei poveri (non necessariamente degli stranieri: ci sono milioni di poveri italiani, come sanno tutti, che non se la passano tanto meglio degli stranieri, magari hanno solo più dignità e discrezione nel chiedere); ma quei soldi vengono usati anche per stampare opuscoli come questo. E allora vediamo se si tratta di un impiego moralmente legittimo delle offerte destinate a sovvenire i bisognosi.

Sgozzati in casa?

Che fine ha fatto Don Massimiliano Pusceddu?  

Un articolo de Il Riformatore riprende la vicenda del prete cagliaritano, tacitato dal suo vescovo per non turbare la comunità LGBTXYZ. Un canale Youtube sospeso, un numero telefonico inesistente e uno scandalo che non si può cancellare insabbiandolo.

di Michele Majno
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z.donpuscedduI nostri lettori conoscono bene la vicenda di Don Massimiliano Pusceddu, il sacerdote cagliaritano sottoposto a linciaggio mediatico e diocesano per aver citato in un’omelia il passo della lettera ai Romani, 1, 21 – 32, in cui San Paolo parla del gravissimo peccato della sodomia e delle sue inevitabili conseguenze.
Me ne occupai io stesso in un articolo pubblicato su Riscossa Cristiana il 10 giugno (clicca qui) e l’argomento fu ripreso dal Direttore con un articolo del 23 giugno (clicca qui), quando l’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, si piegò al frocio-diktat, imponendo a Don Pusceddu “un congruo periodo di silenzio totale” (per questo ho parlato di linciaggio non solo “mediatico”, ma anche “diocesano”).
Un interessante articolo di Pietro Romano, pubblicato ieri sul sito Il Riformatore (clicca qui), e di cui consiglio a tutti la lettura, ripropone la surreale vicenda di Don Massimiliano Pusceddu, prete punito per cattolicesimo, facendone anche un utile riassunto.

Il vero problema è la nostra "civiltà"

Neanche un prete sgozzato in chiesa dagli islamisti risveglia politici e vescovi dal sonno della ragione
«Se non capite in tempo la minaccia, diventerete vittime del nemico che avete accolto in casa vostra». La barbara uccisione di don Jacques Hamel mentre celebrava la messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nella Normandia, conferma quanto aveva predetto giusto un anno fa l'arcivescovo di Mosul. Il vero problema è la nostra civiltà, ormai agonizzante e incapace di dare ragione della sua identità davanti al nemico che l’assale. E anche nella Chiesa in tanti pensano di affrontare problemi complessi con slogan e frasi fatte.

martedì 26 luglio 2016

E la barca tornò sola..?

La Barca di Pietro nella tempesta

Non si possono servire due padroni dice Gesù nel Vangelo (Mt 6,24); non possiamo seguire Gesù e Satana e non vi è neutralità possibile poiché, come afferma Nostro Signore: “Chi non è con me è contro di me” (Mt 12,30).

Catti-loro, accoglienti e idonei ?

Viaggio nel cattocomunismo toscano / seconda parte 

Il Forteto: la catastrofe del Donmilanismo e del Meuccismo… mentre il cattocomunista Meucci ci viene additato come testimone cristiano che ha seguito l’esempio del Cardinale Dalla Costa

di Vinicio Catturelli
per leggere la prima parte, pubblicata il 23 luglio 2016clicca qui.
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z.vlnzEra la fine degli anni Settanta quando per la prima volta Il Forteto fu oggetto di un’inchiesta penale che vedeva alla sbarra per atti di libidine violenta e maltrattamenti all’interno della cooperativa i suoi capi carismatici  Rodolfo Fiesoli e Luigi Goffredi . Il 29 novembre 1978, su richiesta del Pubblico Ministero Carlo Casini, che aveva aperto un procedimento per abusi sessuali nel Forteto, Fiesoli viene arrestato . Il 24 febbraio 1979 lascia il carcere per tornare alla Comunità. Il 20 novembre dello stesso anno il Tribunale dei Minori di Firenze affida ai coniugi Rodolfo Fiesoli e Lucia Castellucci un bambino di tre anni affetto da sindrome di Down. Da tale atto firmato dall’allora Presidente del Tribunale dei Minori Giampaolo Meucci (di cui abbiamo già parlato ampiamente nella prime puntata di questo servizio  del 23 luglio 2016 ma su cui ritorneremo presto – n.v.c.), si deduce che il Forteto è una comunità accogliente e idonea.

Not a farewell to arms!

Chiamata alle armi   


Questo è un pensiero che ho avuto sin da subito: luglio è il mese dedicato al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore ed è proprio in questo mese che assistiamo all’aumento degli episodi di terrorismo e delle stragi. Sono almeno uno a settimana, se non di più (in Germania sono due episodi simili nell’arco della stessa settimana), senza aggiungere nel calderone anche il Golpe in Turchia e le stragi che tutti i giorni si verificano nelle aree calde di tutto il globo, spesso ignorate dai media mainstream, in Ucraina e nel Donbass, in Medioriente, specialmente in Siria, Terrasanta e Iraq, in Nigeria, in Libia e in tutta l’Africa. Mentre scrivo, leggo che sta succedendo qualcosa di simile anche in Afganistan e chissà quante ne avverranno nei prossimi giorni.

Io, speriamo che non torno incinta..!

GMG col Papa a Cracovia: spunta il sondaggio sulle convivenze dei giovani cattolici

Sta per prendere il via la Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia e tra le migliaia di giovani già arrivati al mega raduno europeo e che mercoledì accoglieranno papa Bergoglio (circa centomila provenienti dall'Italia) non sono pochi quelli che per stili di vita, scelte socio-culturali e orientamenti lavorativi non risultano in perfetta sintonia con le indicazioni delle gerarchie cattoliche. Una Chiesa cattolica che, al di là del consenso che suscita papa Francesco, viene giudicata statica e non al passo con i tempi, poco in sintonia con le giovani generazioni.

Ci provano..?

I vescovi polacchi provano a disinnescare l’effetto Francesco sui migranti

Il Papa a Cracovia per la giornata mondiale della Gioventù. Perché la visita si preannuncia assai delicata sul piano politico

Polonia: festival di cultura cristiana a Cracovia, alla vigilia della Giornata Mondiale della Gioventu' 2016 (foto LaPresse)
Roma. Domani il Papa arriverà a Cracovia, per la trentunesima Giornata mondiale della Gioventù. Metterà piede nella città che ebbe come arcivescovo Karol Wojtyla, pregherà nella cappella della Madonna Nera a Czestochowa, si fermerà in silenzio davanti alle baracche di Auschwitz e Birkenau. E poi presiederà la Via Crucis con i giovani, sulle orme di Giovanni Paolo II. Ma oltre al programma fatto di momenti liturgici e rimembranze storiche, la visita si preannuncia assai delicata sul piano politico, soprattutto se si considera che nel mezzo dell’animato dibattito tra gli opposti schieramenti è finito l’episcopato polacco. E’ il tema dell’accoglienza dei profughi ad allarmare l’establishment che governa il paese, la destra che controlla la presidenza della Repubblica e il governo.

"La città dei cento campanili" : church attack

l cardinale conservatore Burke: "La Chiesa abbia paura dell'islam"

Il cardinal Raymond Burke in un libro-intervista spiega perché l'islam vuole conquistare l'Occidente: "Musulmani e cristiani sono diversi nella relazione con Dio" 




Il cardinale         Raymond Leo Burke lascia il Vaticano dopo un incontro


Raymond Burke è famoso per essere uno dei cardinali di Santa Romana Chiesa più vicini alla linea tradizionalista e conservatrice.

La "terra incognita"

Un "pontificato d’eccezione". Il mistero di papa Benedetto


Contro gli Anticristi che insidiano la Chiesa. Le teorie del filosofo della politica Carl Schmitt applicate al pontificato di Joseph Ratzinger e alla sua rinuncia

di Sandro Magister



ROMA, 26 luglio 2016 – La severa critica della rinuncia di Benedetto XVI formulata pochi giorni fa dal cardinale e storico della Chiesa Walter Brandmüller ha messo allo scoperto i rischi della "terra incognita" nella quale si è avventurato il papato dopo l'11 febbraio 2013, tanto più con l'imporsi della figura inedita ed enigmatica del "papa emerito" accanto a quella del papa regnante:

> Brandmüller: "La rinuncia del papa è possibile, ma è da sperare che non succeda mai più"

A provocare l'uscita allo scoperto del cardinale sono state soprattutto le sbalorditive asserzioni dell'arcivescovo Georg Gänswein pronunciate il 20 maggio nell'aula magna della Pontificia Università Gregoriana, durante la presentazione di un libro dello storico Roberto Regoli sul pontificato di Benedetto XVI:

> Benedetto XVI, la fine del vecchio, l'inizio del nuovo. L'analisi di Georg Gänswein

Gänswein – con il peso di chi è a più intimo contatto col "papa emerito" in quanto suo segretario – aveva detto che Joseph Ratzinger "non ha affatto abbandonato l'ufficio di Pietro", anzi, ne ha fatto "un ministero allargato, con un membro attivo e un membro contemplativo", in "una dimensione collegiale e sinodale, quasi un ministero in comune".

Ma non è tutto. La rinuncia di Benedetto XVI, a giudizio del segretario di sua fiducia, ha segnato una rivoluzione anche per quest'altro motivo:

Missing.. mission

I defunti? Sono soltanto "scomparsi". Se anche la Chiesa sceglie l'eufemismo

Crocefissi nascosti e paramenti inadatti: così le esequie vengono "svuotate"
Capita di sentire omelie in cui il defunto viene definito «scomparso». Ma allora anziché il prete andava chiamata Federica Sciarelli di Chi l'ha visto, il programma dedicato alle ragazze scappate di casa e ai vecchi malati di Alzheimer che si sono dimenticati l'indirizzo.


lunedì 25 luglio 2016

La preghiera è il lavoro del cristiano


                                                           L'OPUS DEI
                          LA LITURGIA DELLE ORE

La Chiesa, nella sua maternità, desidera che tutti i fedeli partecipino sempre più pienamente, coscientemente e attivamente alla vita liturgica, che è anche l’espressione più alta della sua vita.
Tutti i fedeli del resto, com’essa insegna, hanno in virtù del Battesimo un sacro diritto e un sacro dovere di partecipare alla sua liturgia.

Carne al fuoco

GAENSWEIN SU FRANCESCO; GALANTINO SENZA FRENI

 Tanti gli avvenimenti successi negli ultimi giorni. Ne scegliamo un paio: l’intervista rilasciata da mons. Georg Gänswein al quotidiano tedesco “Schwäbische Zeitung”, che in un Vaticano imbarazzato si finge di ignorare; alcune delle affermazioni più recenti di mons. Nunzio Galantino, Segretario generale della Cei, che ha anche incontrato pochi giorni fa a Montecitorio Laura Boldrini. Ambedue sono, con stili differenti, campioni di eloquio, non raramente anche di sproloquio.
 In questi ultimi giorni sono successi, sotto cieli diversi e in ambiti differenti, tanti di quegli avvenimenti (per l’uno o l’altro verso significativi di una determinata realtà) che se ne potrebbe scrivere per un mese intero senza pause.

Jorge & le sorelle

Una volta qui era tutto sorelle

di  | 25 luglio 2016


Papa Francesco incontra le suore e vorrebbe metterle in guardia dai pericoli di Facebook. Ma i problemi sono altri. 

Si piange in compagnia..

La Madonna piange: nuovo prodigio nella terra del Papa          Da 15 giorni a Rio Cuarto la cattedrale è presa d'assalto per la lacrimazione di una statua della Madonna. E tra i testimoni c'è anche il parroco. La diocesi lo chiama già "un evento tenero nel piano di salvezza di Maria". Che negli ultimi anni sembra aver eletto la terra del Papa a sua patria speciale.           
La fila dei fedeli è interminabile e inizia sulla strada, vicino alle auto che sfrecciano su Avenida Consitution. Si mettono in fila alla mattina presto e nell’attesa recitano un rosario. Una volta entrati nella cattedrale vengono accolti da canti religiosi e dopo pochi istanti si trovano di fronte alla statua: giusto il tempo di toccarle le guance umide con un fazzoletto, affidarsi per un voto che è già il momento di lasciare spazio ad altri.

Il rifiuto è più sottile..

EUROPA, O CRISTIANA O IL NULLA

Il destino dell’Europa è il cristianesimo o il nulla. Pur conservando una facciata di cristianesimo, con tanto di chiese, catechismo, sacramenti, la maggioranza degli Europei ha smesso di credere 
di Francesco Lamendola  



Il destino dell’Europa è il cristianesimo, oppure il nulla. Altri popoli e altre civiltà hanno realizzato un certo equilibrio raccogliendosi ciascuna intorno alla propria religione: il giudaismo, l’islam, lo zoroastrismo, il confucianesimo, il taoismo, l’induismo, il buddismo. Per l’Europa, invece, il cristianesimo è il solo equilibrio possibile: dopo averlo conosciuto e abbracciato, dopo essersene ispirata per duemila anni e averlo trasformato nel suo stesso sentire, pensare, agire, l’Europa non potrebbe, neanche volendolo, levarsi di dosso il cristianesimo, come ci si sfila una camicia sporca, e indossare qualcos’altro.

Divide et impera?


Francescani dell’Immacolata verso una soluzione “cecoslovacca”?

Il caso dei Francescani dell'Immacolata continua a suscitare molto interesse sul web. Ogni tanto ne parlo anche io sul blog. Ho conosciuto personalmente i frati molti anni fa, ma poi non ho più frequentato le loro chiese. L'ultima volta che sono andato a una Messa celebrata da un Francescano dell'Immacolata risale ai tempi di Papa Wojtyla. Non ho mai fatto parte né del loro Terz'Ordine né della Milizia dell'Immacolata Mediatrice. Non sono in contatto con nessuno dei frati. Ho premesso ciò per far comprendere che non ho nessun interesse personale in questa vicenda... 

È evidente che su alcune questioni come la liturgia ci siano opinioni diverse tra i frati. Ma come risolvere questa vicenda? Una delle ipotesi che circolano è una “soluzione alla cecoslovacca”, cioè una separazione consensuale tra i due gruppi di frati con sensibilità diverse.

Non consentiti e riconsentiti..!

Belgio, "dissolta" la Fraternità ricca di vocazioniDecisione canonica drastica per la vicenda della Fraternità dei Santi Apostoli in Belgio. Il vescovo di Bruxelles ha comunicato che il movimento sacerdotale "è dissolto". Un atto grave dal punto di vista pastorale e canonico per una realtà da prendere a modello.

Infine il nuovo primate del Belgio, monsignor De Kesel, ha chiuso la partita della Fraternità dei Santi Apostoli con un Decreto firmato lo scorso 15 luglio e notificato tre giorni dopo. Il decreto porta una novità, diciamo così, “dissolutoria”. Ma andiamo per gradi e proviamo a ricostruire la vicenda.

Mi consenta...


Quando un cattolico
si permette di criticare il Papa 





Fino a qualche tempo fa, se si volevano leggere delle critiche a questo nuovo papa che il Signore ci ha inflitto bisognava andarsele a cercare, da un po’ di tempo a questa parte i siti come il nostro faticano a stare al passo con le critiche che da più parti piovono sul povero Francesco; critiche ben meritate, peraltro, ma che non sembra preoccupino più di tanto Bergoglio, che di esse sembra nutrirsi famelico per attingere nuova linfa e combinarne sempre di nuove.

Ma non è di questo che ci occuperemo oggi, quanto del fatto che a certi cattolici sembra dispiacere che questo papa sia oggetto del fuoco incrociato di zelanti tradizionalisti, di preoccupati conservatori, di perplessi moderati, di stupiti modernisti e perfino di agitati protestanti… insomma di tutti. E forse la preoccupazione di certuni nasce proprio da questa pioggia di richiami critici, piuttosto che dalla preoccupazione di vedersi criticato il Papa.

Il suo canto del cigno?

In prigione il segretario della Prefettura. Ma hanno dimenticato di licenziarlo

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L'articolo di padre Federico Lombardi che apre l'ultimo numero de "La Civiltà Cattolica" è il suo canto del cigno come direttore uscente della sala stampa della Santa Sede, ruolo che ha impersonato per anni con impeccabile professionalità.
Ma è anche forse per lui un nuovo inizio, non più come umile e fedele portavoce delle autorità vaticane, ma come "opinion maker" in prima persona.
L'articolo, infatti, è un perfetto esemplare di entrambi i ruoli. Riguarda la sentenza di primo grado del processo noto come "Vatileaks 2" e da un lato ne fornisce la ricostruzione con la dovuta neutralità e con ricchezza di particolari tecnici, ma dall'altro lato va oltre le considerazioni strettamente giuridiche e fornisce ai lettori riflessioni che sono farina del suo sacco.

domenica 24 luglio 2016

Persa la fede si è perso tutto

E' un'altra religione... è certo!



Il Cristianesimo nel corso di duemila anni ha portato l'umanità a guardare costantemente al cielo come centro, come senso, come obiettivo. Ha insegnato agli uomini di ogni tempo, condizione e pensiero a guardare la realtà con occhi diversi, con gli occhi del cielo. Esso si è sviluppato, propagato e ha messo radici nelle diverse culture attraverso la predicazione degli apostoli, dei padri della Chiesa, dei sacerdoti, dei missionari e così via. Questo fu il mandato di Cristo: "Andate in tutto il mondo predicando il vangelo a ogni creatura" (Mt 28, 15) In cosa consiste il vangelo secondo le parole di Gesù? "Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati" (Lc 24, 46).

Il sogno delle èlites:‘états d’esprit‘

Programmazione DELTA- Il segreto dei “terroristi” di qualsiasi fede o etnia

GIULIETTO CHIESACHE COSA CI NASCONDONO? 

Il potere di controllare la mente del popolo per governare indisturbatamente e malvagiamente senza dover incorrere a dissensi o rivolte popolari è sempre stato il sogno delle èlite di qualsiasi epoca. Durante il corso della storia, sono stati registrati molteplici resoconti che descrivevano rituali e pratiche simili al controllo mentale. Uno dei primi scritti che si riferisce all’uso dell’occultismo per manipolare la mente, può essere trovato nel Libro dei Morti egiziano. Si tratta di una raccolta di rituali, molto studiata dalle società segrete di oggi, che descrive i metodi di tortura e di intimidazione (per creare un trauma), l’uso di pozioni (farmaci) e il “lancio” di incantesimi (ipnotismo), che si traduce nel totale asservimento dell’iniziato al programma Monarch: una tecnica di controllo mentale che comprende elementi del Satanic Ritual Abuse (SRA) e del disturbo di personalità multipla (MPD). Si utilizzano una combinazione di psicologia, neuroscienze e rituali occulti per creare all’interno degli schiavi un alter ego che può essere attivato e programmato dai gestori.

Vedi le facce e scappa..!


La ricerca del Volto di Dio o la “gesuitizzazione bosiana” della Chiesa?

Predica al Papa?


PADRE GEORG FA LA PREDICA AL PAPA - SEMPRE MENO PRESENZE A MESSA, VOCAZIONI SCARSE, INDICAZIONI DOTTRINALI POCO CHIARE, I DUBBI DEL FEDELISSIMO SEGRETARIO DI RATZINGER SULL’OPERATO DI BERGOGLIO: “PAPA FRANCESCO GODE DI GRANDE SIMPATIA COME UOMO PIÙ DI TUTTI GLI ALTRI LEADER DEL MONDO. MA RIGUARDO ALL' IDENTITÀ DELLA FEDE QUESTA SUA SIMPATIA NON SEMBRA AVERE GRANDE INFLUENZA” 

Subliminal gospa (Evvài...) e vera Maria*

Medjugorje, da una foto spunta “apparizione” sulla collina
immagine da Mediugorie
Quella che vi proponiamo è una foto scattata da una persona di cui conosciamo bene la serietà mentre affrontava la salita del Podbrdo, la collina di Medjugorje sulla quale il 24 giugno 1981 è apparsa la Madonna a sei bambini, diventati i sei veggenti conosciuti in gran parte del mondo che ricevono apparizione, alcuni quotidiane, della madre di Gesù.
Su quella montagna sono tante le cose apparentemente inspiegabili segnalate da chi si reca in quella cittadina, sono tanti quelli che hanno scattate foto al paesaggio trovando impressionata sulla pellicola qualcosa che non avevano visto.
E’ questo il caso della foto che vi mostriamo. Non intendiamo suggerire quello che vediamo, lasciamo a voi l’interpretazione della foto chiedendovi soltanto di guardare senza preconcetti.
http://www.pupia.tv/2016/07/home/medjugorje-da-una-foto-spunta-apparizione-sulla-collina/360169

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L’Assunta di Montallegro che appare e scompare
di Rino Cammilleri 22-07-2016
Di certo Guareschi l’avrebbe inserita nel suo Mondo Piccolo, questa storia che sembra una novella e che è accaduta al santuario della Madonna di Montallegro, in quel di Rapallo. Il Mistero dell’Icona Rubata comincia (e finisce) il 14 luglio, quando il sacrestano scopre il furto con scasso. Cassette per le offerte sventrate, arredi sottratti, la miracolosa immagine dell’Assunta sparita. 
Il santuario di Montallegro a RapalloSconcerto nella cittadinanza, nel clero, nelle autorità civili. I carabinieri indagano, i fedeli pensano di tassarsi per pagare il riscatto. Dopo qualche ora i militi trovano nei paraggi un grimaldello e due pissidi abbandonate dai ladri. Balordi? Furto su commissione? Boh. Comunicati stampa, interviste, dichiarazioni, sindaco, vescovo, comandante dei Carabinieri. Poi, il colpo di scena. Il giorno stesso qualcuno alza gli occhi e l’icona è di nuovo al suo posto. Ma come, anche quelli che hanno effettuato i rilievi sulla cornice forzata giurano che prima non c’era! Ad aggravare la circostanza, il fatto che quell’icona è venerata proprio perché specializzata in sparizioni-riapparizioni. 
Il giornalista genovese Diego Pistacchi ricorda che tutto cominciò il 2 luglio 1557, quando il popolano Giovanni Chichizola, di ritorno dal mercato di Genova, stanco e accaldato si appisolò all’ombra di una roccia sul monte Leto. Fu svegliato dalla Madre di Dio, che gli apparve e gli disse di voler essere onorata in quel luogo. Come prova, fece sgorgare una polla da cui il veggente poté dissetarsi e lasciò impressa sulla roccia la scritta «Nessuno osi trasferirmi da qui». Quando sparì, l’uomo vide una cosa che prima non c’era: un’icona bizantina raffigurante la Dormizione della Vergine tra Angeli e Apostoli. 
Il popolo di Rapallo, arciprete in testa, portò devotamente l’icona in chiesa, in attesa di metterla nella cappella che la Madonna aveva chiesto e che sarebbe sorta con calma. L’indomani, quando il prevosto aprì l’armadio in cui l’aveva riposta, sorpresa. Non c’era più. Chi era stato? Tutti però avevano un alibi. Fu ritrovata sotto la famosa roccia sul Leto e di nuovo ricondotta in processione a Rapallo, dove questa volta fu custodita meglio (con certi fedeli, zelanti a modo loro circa la volontà della Vergine, non si sapeva mai). Ma sparì di nuovo. Non si perse tempo in ricerche e si andò a colpo sicuro: era tornata nella cavità sul monte. 
Capìta l’antifona mariana, i lavori per la cappella in loco partirono subito e in breve tempo la Madonna ebbe ciò che aveva chiesto. E, siccome Ella non è usa domandar qualcosa senza elargire nulla in cambio, ecco che i miracoli cominciarono a fioccare, tanto che la fama si sparse e la cappella divenne chiesa e poi santuario. Nel 1572 a lei si rivolsero i marinai di una nave dalmata proveniente da Ragusa (oggi Dubrovnik) e a rischio naufragio nel golfo. Scampati, salirono al monte per ringraziare. Altra sorpresa: quella era l’icona scomparsa da Ragusa nel 1557. 
La cosa finì davanti alla magistratura genovese, che, dopo accurate indagini, dovette arrendersi: i ragusei avevano ragione. Così, si dovette restituirla. Quelli la portarono sulla loro nave e salparono verso casa. Ma, una volta in mare, a bordo non la si trovò più. Indovinate dov’era andata. Esatto. Da allora, per cinque secoli, è rimasta lì; nemmeno Napoleone, roi des voleurs, osò toccarla. Fino al 14 luglio 2016. Anche qui, scomparsa e ricomparsa. Miracolo pure questa volta? No. Un semplice (ma complesso) antifurto: al primo tentativo di effrazione, un sensibile meccanismo “ingoia” l’icona e la fa risalire dopo qualche ora. Il mistero, semmai, è dato dal fatto che nessuno ne era a conoscenza, né parroco, né vescovo, né sindaco, né carabinieri. Eh, siamo in Italia…