ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 10 novembre 2016

Farà suonare qualche campanello anche a Roma?


HILLARY, TRUMP. LA RELIGIONE CONTA ANCORA ALLE ELEZIONI? PARE DI SÌ. UN MESSAGGIO PER IL PAPA.


La religione, la libertà religiosa, i principi “non negoziabili” come l’aborto e altre quisquilie del genere contano ancora, negli Stati Uniti. E’ questo uno dei risultati che la vittoria di Donald Trump ha portato alla luce, anche se questo elemento, così scomodo agli occhi del politically correct e dei mass media omologati viene spesso trascurato nelle analisi, che preferiscono arpeggiare su altri temi.

L'Oscura Trama?

                          L'Oscura Trama dell'ONU per eleggere l'ANTI-PAPA


Sebirblu, 9 novembre 2016

Inizio la presentazione di questo mio articolo, scritto da un famoso giornalista del Québec (Canada) di cui avevo già parlato QUI concernente il Progetto Blue Beam, con una brevissima nota sul suo conto tratta da una pubblicazione QUI (che consiglio di leggere) del Prof. Francesco Amendola, ed un'altra QUI, che convalidano brillantemente il lavoro da me svolto.


Premessa su Serge Monast

"Il 5 dicembre 1996, dopo essere stato arrestato dalla polizia canadese 
ed aver trascorso una notte in prigione per ragioni legate alla mancata frequenza scolastica dei suoi figli, Serge Monast morì improvvisamente per un attacco di cuore.

Poiché si disse che non soffriva affatto di malattie cardiache, si diffuse il sospetto, fra i suoi amici e i suoi ammiratori che, durante le ore della carcerazione gli avessero fatto "qualcosa", ad esempio che lo avessero sottoposto ad un particolare trattamento con la tecnica del laser, in modo da provocarne la morte differita, fuori dalla prigione,così che la polizia non apparisse direttamente coinvolta.

Monast non era il primo, ma il secondo giornalista che moriva all'improvviso dopo essersi interessato al fantomatico Blue Bean Project, di cui aveva svelato, forse, troppi segreti che avrebbero dovuto rimanere tali." (Per saperne di più sulla vita di questo coraggioso scrittore, leggere QUI).

«Estote parati»


TERREMOTI CASTIGO DI DIO? IL PENSIERO DI PALMARO


(MB —L’indimenticabile amico, grande scrittore e pensatore Mario Palmaro scrisse queste riflessioni dopo il terremoto dell’Aquila, il 19 agosto  20009. E’ da rileggere nel pieno della polemica intra-cattolica su “i castighi di Dio”). 
Giobbe insegna: ogni sciagura mette alla prova l’essere umano. Lo costringe a una verifica trasparente di sé, lo obbliga a guardarsi allo specchio, senza trucco e senza inganno. Una tragedia collettiva come il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, o la psicosi mondiale per il virus influenzale – non sfugge a questa regola, immutabile nel tempo e nello spazio. Non a caso, la grande letteratura e la grande poesia spesso nascono dentro i drammi degli individui e dei popoli.
Le virtù e i vizi vengono esaltati proprio nell’ora della prova. Di fronte alle case distrutte e alle molte vittime, gli abruzzesi hanno mostrato una compostezza non comune. Una testimonianza simile non si improvvisa, e affonda le sue radici in una millenaria tradizione rurale e in una visione cristiana della vita. Anche l’impegno di molti per assicurare soccorsi e aiuti alle zone colpite è una “buona notizia” che conferma la presenza di virtù sotterranee, che emergono nel momento del bisogno.

Vecchiette furbe, ma che non preghino in latino!

Il Papa: "Ho un debole per le vecchiette"

Il pontefice: ''Certe volte io sento il desiderio di scendere dalla papamobile. Spesso accade davanti alle vecchiette. Io ho una debolezza per le vecchiette, specialmente quelle che sono furbe''
Papa Francesco ha un debole ''per le vecchiette''. Lo ha confidato lo stesso Pontefice nel nuovo volume di padre Antonio Spadaro 'Nei tuoi occhi è la mia parola.


Il profondo disagio spirituale

Cattolici e luterani. Cosa li unisce? 

Difficile trovare i punti di “unione”, ma di sicuro sappiamo che i protestanti, tra le molte altre cose, negano la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia. E già questo è sufficiente per escludere la possibilità di una “intercomunione”. Cinque secoli di luteranesimo hanno creato secolarizzazione e relativismo.

di Carla D’Agostino Ungaretti
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zfllnncrViviamo in un momento storico che alimenta “la confusione catechistica, liturgica e cultuale, l’incertezza teologica, magisteriale e dottrinale” come ha scritto Leon Bertoletti[1], e molti sinceri cristiani che si sentono figli della Chiesa cattolica senza se e senza ma provano lo stesso profondo disagio spirituale che provo io, perché devono riconoscere, con loro grande dolore, che il Pontefice regnante non fa nulla per allontanare dal loro cielo azzurro certe nuvole cariche di pioggia, ma sembra favorire la secolarizzazione, quel nefasto fenomeno che P. Giovanni Cavalcoli chiama anche che “escatologia realizzata” perché, dimenticando la mèta ultraterrena, concepisce solo un Dio immanente e un Cristianesimo umanistico che assicurerebbe la felicità in questo mondo negandone la dimensione futura[2].

Hanno deciso di dire: Basta!

"Macché uomo d'odio Da presidente difenderà i valori della Chiesa"

Libertà religiosa, sanità e tutela della vita: il cardinale americano "benedice" il tycoon


Il cardinale Raymond Leo Burke, dal 2014 è Patrone del Sovrano Militare Ordine di Malta, statunitense e da tanti anni in Vaticano.
Il 26 settembre 2015 papa Francesco lo ha nominato membro della Congregazione delle cause dei santi.
Cardinale, come legge il risultato delle elezioni americane con la vittoria di Donald Trump?
«Ecco, credo che sia un risultato espressione di una lunga crisi che sta attraversando il Paese ormai da diversi anni, con una campagna elettorale che ha scaldato gli animi e che ha dimostrato la volontà di grande cambiamento cercata dal popolo americano. Certamente la crisi ha influito molto nel risultato, adesso la speranza è che l'America, con questo nuovo presidente possa ritrovare una buona strada da percorrere».

Studia e prega..!

UNO SFORZO EDITORIALE LODEVOLE

UN NUMERO LIMITATO DI COPIE è DISPONIBILE
PRESSO LA NOSTRA SEGRETERIA
unavox@cometacom.it

La casa editrice francese 
Editions Saint-Rémi comunica la pubblicazione in quattro lingue di uno studio su Papa Francesco.

Il volume pubblicato adesso in italiano è il primo di due volumi e porta il titolo:

L’impostura bergogliana: I. Cronache di un empio



Miles Christi - L’impostura bergogliana: I. Cronache di un empio, pp. 205 – formato 14,5x20,5 - 18,00 €
http://saint-remi.fr/fr/anti-liberalisme/1464-limpostura-bergogliana-i-cronache-di-un-empio.html


UN NUMERO LIMITATO DI COPIE è DISPONIBILE
PRESSO LA NOSTRA SEGRETERIA
unavox@cometacom.it



L'Autore, argentino e vecchio seminarista negli anni ’80, è titolare di una licenza in scienze del linguaggio e di un master in filosofia, dedicato all’opera di San Tommaso d’Aquino. Residente in Francia da diversi anni, è professore di latino e di spagnolo nell’insegnamento secondario.
L'opera è un notevole lavoro di ricerca fra le dichiarazioni fatte e gli atti compiuti da papa Bergoglio nel corso di questi suoi tre anni e mezzo di pontificato; messi a confronto con l'insegnamento del Vangelo e del Magistero della Chiesa.

mercoledì 9 novembre 2016

I nostri katekon

Quei monaci “combattenti spirituali” tra le scosse di terremoto
Padre Nivakoff, vice-priore dei benedettini di Norcia, spiega che i monaci sono rimasti in paese malgrado il sisma e indica l’unica via di salvezza: la fede in Gesù Cristo

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Da ieri pomeriggio dei pesanti teli di plastica proteggono dalle intemperie i frantumi della Basilica di San Benedetto, a Norcia, crollata a seguito del terremoto del 30 ottobre. Il rivestimento è stato ultimato dai vigili del fuoco sotto gli sguardi di alcuni monaci benedettini.
La loro presenza in città è silenziosa ma significativa. Radicati sul territorio in conformità con la Regola del loro fondatore, i monaci hanno prestato aiuto materiale e conforto spirituale alla popolazione di Norcia fin dal sisma del 24 agosto e dopo le ultime violente scosse.

Di katechon in katechon*?

Trump Presidente: delusione o ultimo katechon? Intanto grazie agli americani per non aver creduto alla propaganda

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“L’America deve smettere di decidere i governi per gli altri. Abbiamo speso miliardi di dollari per destabilizzare nord Africa e medio oriente, mentre in casa nostra bianchi e neri si sparano addosso. Dal 2008 il mondo occidentale è più povero e insicuro, la nostra patria in preda ad uno scontro sociale, siamo alle porte di una nuova guerra fredda, invece di considerare Putin un alleato nella guerra al terrorismo. Le responsabilità sono più della Clinton, che di Obama, la Libia è farina del suo sacco. Hillary Clinton ci porterà ad uno scontro senza precedenti. Non ne abbiamo bisogno.”
-Donald Trump 4 novembre-

La Chiesa che vuole essere “alla moda” risulta poi sempre fuori moda..


Il CONSUETO RITARDO CULTURALE DELLA CHIESA. ULTIMO ESEMPIO.


Il giorno stesso della vittoria elettorale di Donald Trump, portato da un vento rivoluzionario, è una strana e ridicola conferma: il consueto ritardo culturale con cui le gerarchie adottano le mode del mondo.  Io che sono vecchio, ne ho viste tante di queste adesioni.  Prelati comunisti quando il comunismo stava fallendo sotto gli occhi di tutti.   “Teologi della liberazione” il giorno prima del crollo del marxismo sovietico.  Adoratori di Mao  e di Allende,  sempre  un po’ indietro sui fatti.   Preti sedotti dal freudismo che discettavano di “pulsioni inconsce”, “sessualità repressa”,  interpretazione dei sogni e  si facevano psicanalizzare anni dopo che  il mondo della psichiatria scientifica aveva  buttato Freud nelle discariche ideologiche, constatando che – come terapia – non guariva. C’è stata una stagione in cui i soli a volersi sposare erano i preti (e qualche LGBT). 

I custodi della fede credono al Credo ?

LE NUOVE VOCAZIONI

Segni dei tempi e nuove vocazioni: suore cameriere, monaci gastronomi. In Europa edifici religiosi trasformati per usi profani. L’abito non fa il monaco ma quanto sarebbe bello riconoscere già dall’abito l'uomo o donna di Dio di Roberto Pecchioli  


Le suore di Santa Marta possiedono nella bella città ligure di Chiavari un antico convento con istituti scolastici di ogni ordine e grado. Lì è stata formata l’istruzione e l’educazione morale di generazioni di bambine e ragazze del Tigullio. Adesso è largamente ridimensionata l’offerta scolastica, tra denatalità e calo delle vocazioni religiose.  In compenso, parte del grande edificio vicino al mare è stato trasformato in albergo, ed alcune monache fanno le cameriere e le operatrici turistiche.
La TV dei vescovi, in linea con analoghe trasmissioni di molte altre emittenti, ha un programma quotidiano di cucina affidato ad un frate cappuccino. Molti conventi e monasteri sono trasformati in “bed & breakfast” o agriturismo, con i superstiti religiosi a fungere da albergatori, cuochi, guide turistiche, sguatteri o maggiordomi.

E' la parola di Dio che deve adattarsi a noi?

Incomprensibile?


Ieri, durante la preparazione alla Messa, mi sono caduti gli occhi sul breve commento alle letture del giorno (Tt 2:1-8.11-14; Lc 17:7-10) nel Saint Paul Daily Missal delle Paoline (le “Figlie di San Paolo”) americane:
The Letter to Titus advises living “temperately, justly and devoutly.” In the Gospel, Jesus tells me to consider myself an unprofitable servant. I don’t find either picture particularly exciting—but who said life has to be exciting? Lord, teach me how to be holy in the humdrum [= la lettera a Tito raccomanda di vivere “con sobrietà, con giustizia e con pietà”. Nel vangelo Gesú mi dice di considerarmi un servo inutile. Non trovo le due immagini particolarmente eccitanti. Ma chi ha detto che la vita deve essere eccitante? Signore, insegnami a essere santo nella monotonia].
Non credo di essermi mai imbattuto in un commento più insulso; devo però riconoscere che ha stimolato la mia riflessione. L’annotazione del messalino americano è indice di un atteggiamento assai diffuso nella Chiesa odierna: cerchiamo nella parola di Dio quello che vogliamo trovarci; non siamo noi che ci adattiamo alla parola di Dio, ma è la parola di Dio che deve adattarsi a noi.

Regina Pacis ora pro nobis


LA VITTORIA DI TRUMP È LA SCONFITTA DELLA MASSONERIA             
          
                                Regina Pacis ora pro nobis   

Stanno per arrivare tempi molti bui, o sono già arrivati!?

Quando il rispetto per l’altro porta un cardinale a nascondere la croce

Il cardinale Marx e il capo della chiesa evangelica di Germania, Heinrich Bedord-Strohma, a Gerusalemme si sono tolti il simbolo religioso mentre salivano il Monte del Tempio. Un gesto che alcuni hanno letto come di accondiscendenza e sottomissione, non di tolleranza

Gerusalemme in una foto di Leon Yaakov (via Flickr)

Roma. E’ dovuto intervenire il portavoce della Conferenza episcopale tedesca, Matthias Kopp, per cercare di porre un argine alle polemiche montate in Germania dopo la visita dei giorni scorsi a Gerusalemme del cardinale Reinhard Marx (numero uno dell’episcopato locale e arcivescovo di Monaco e Frisinga) in compagnia del capo della chiesa evangelica di Germania, Heinrich Bedord-Strohm. Recandosi in visita alla Cupola della roccia e alla moschea di al Aqsa, infatti, Marx e Bedord-Strohm si sono levati la croce pettorale, evitando di esibire il simbolo della propria confessione religiosa mentre salivano il Monte del Tempio, uno dei due siti della capitale israeliana rispetto ai quali l’Unesco, con una doppia risoluzione di qualche settimana fa, ha negato il legame con la millenaria tradizione ebraica (con voto contrario della Germania, tra i pochi paesi occidentali a essersi opposto al documento).

La “Chiesa del futuro” non tollera la Madonna

È la Madonna che vogliono far tacere
Abbiamo scritto fin dal primo giorno che la polemica creata attorno alle affermazioni di padre Giovanni Cavalcoli dai microfoni di Radio Maria, aveva in realtà come principale obiettivo proprio l’emittente mariana. Ma più si va avanti e più si comprende che l’obiettivo ultimo non è neanche la radio, ma è proprio la Madonna. Indirettamente lo conferma l’articolo pubblicato ieri da Repubblica a firma di Alberto Melloni, un articolo che sprizza odio da tutti i pori. 

“Bergoglio è furbo”?

Dopo Lund. Le inutili capriole per “giustificare”

Anche in alcuni ambienti cattolici che si definiscono “conservatori” si è cercato, arrampicandosi sui vetri, di nascondere l’enorme gravità di ciò che è avvenuto con l’abbraccio tra Bergoglio e i luterani. Rileggiamo le chiare parole di Pio XI sull’unità dei cristiani.

di Cristiano Lugli
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zlundLo scandaloso viaggio a Lund ha suscitato le più diverse reazioni nel mondo cattolico e alcune di esse sono ancora, e per l’ennesima volta, all’insegna del “salviamo il salvabile”.
Questo accade anche in sedicenti ambienti tradizionalisti, in cui certuni – e quanti fra i preti – provano come sempre a salvare capra e cavoli, attaccandosi alla forma, al cavillo teologico, piuttosto che ad una realtà dei fatti quanto mai evidente.
Di recente ho potuto leggere il commento a caldo di un sacerdote, conosciuto come “conservatore”, a proposito della dichiarazione congiunta fatta tra Bergoglio e i luterani. Le sue dichiarazioni hanno quell’ambiguità e confusione ormai diffusissime. Questo sacerdote si chiede se Bergoglio sia caduto o meno nell’eresia, e dice:
“La dichiarazione congiunta non è eretica perché non dichiara nulla. Bergoglio è furbo. L’unico errore sta nel fatto che il Papa, firmando, ha accettato quello che affermano i luterani e cioè che ‘la riforma ha portato doni’. Ma questo errore grave –prosegue il nostro – non è ancora eresia in quanto non nega nessuna verità di Fede.”
Soffermiamoci un attimo sull’affermazione che “Bergoglio è furbo”: nessuno vuole negare una certa astuzia da parte del Papa argentino; ma non è questo il problema.

martedì 8 novembre 2016

Spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede

                             

L'altro giorno, ho visitato la grotta delle Tre Fontane, luogo dove la Madre di Dio apparve il 12 aprile 1947 a Bruno Cornacchiola. Mi permetto di consigliare coloro che ancora non l'avessero fatto, di visitare quel luogo e di leggere il libro di Saverio Gaeta, intitolato "Il Veggente".

In tempi di apostasia e di negazione della Verità, la "Vergine della Rivelazione" - così volle essere chiamata Maria nella prima apparizione - consegna a coloro che credono, la certezza della salvezza eterna, che passa attraverso il pentimento e l’amore verso di Lei, che è Mediatrice e Corredentrice dell’umanità.

Maria invita ad “aprire i cuori”.

Tutto frutto del caso quindi?

L’URLO DELLA SIBILLA


Tante sono le leggende che si raccontano da tempo immemorabile nelle contrade e nei minuscoli paesi alle pendici dei Sibillini: “i monti velati d’azzurro”[1].
Tutte parlano della Sibilla e delle sue Fate donne bellissime che vivevano incistate dentro la Grotta della Sibilla in un mondo sotterraneo pieno di meraviglie e di ricchezze. L’origine di queste favole leggendarie si perdono nella notte dei tempi.
Parlano di questa figura bellissima e misteriosa, la Sibilla appunto, che compare quasi dal niente alle pendici tra il Vettore ed il monte che ora prende il suo nome.
Da dove veniva questa misteriosa ed affascinante signora?

Verbum Domini

Parola di Dio



Dal Secondo libro dei Maccabei, c. 6, vv. 12-17 (prima lettura dell’odierno Officium lectionis, ciclo biennale, anno II):
Io prego coloro che avranno in mano questo libro di non turbarsi per queste disgrazie e di pensare che i castighi non vengono per la distruzione, ma per la correzione del nostro popolo. Quindi è veramente segno di grande benevolenza il fatto che agli empi non è data libertà per molto tempo, ma subito incappano nei castighi.

Premiato per la sua apostasia

IL CARD. KARL LEHMANN
PREMIATO CON LA MEDAGLIA DI LUTERO

Il 31 ottobre 2016, la Chiesa Evangelica di Germania (EKD) ha conferito al card. Karl Lehmann, vescovo di Mainz (Magonza) la medaglia Martin Lutero. La cerimonia si è svolta nella Marienkirche (chiesa di Santa Maria) di Berlino, la più importante chiesa evangelica della città.



Dal 2008 al 2016, anno in cui ha inizio la commemorazione del 500° anniversario della rivolta di Lutero, il Consiglio della EKD ha assegnato ogni anno una medaglia con una sfarzosa cerimonia pubblica. Lo scopo è quello di ringraziare coloro che hanno reso dei servizi eccezionali per la causa protestante, sia a titolo professionale sia titolo onorifico.

Giacchetta rossa e vescovo bianco

Francesco riceve Bonino: al centro il tema dei migranti
Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata questa mattina Emma Bonino. Il colloquio - informa la Sala Stampa vaticana - si è focalizzato soprattutto sui temi dei flussi migratori, dell’accoglienza ai migranti e della loro integrazione.
08/11/2016 http://it.radiovaticana.va/news/2016/11/08/francesco_riceve_bonino_al_centro_il_tema_dei_migranti/1270808

SPECIALE PIANO KALERGI- Invasione programmata per la sostituzione dei popoli europei con la partecipazione straordinaria di Cosa Nostra


1) Scene di sbarchi quotidiani- 2) La Masso-Mafia scopertasi “umanitarista”- 3) 200 mila italiani fuggono all’estero; 200 mila africani ne prendono il posto- 4) Che razza di Europa vogliono creare?- 5) Il successo del virile migrante tra le italiane- 6) Il piano dell’ONU per la sostituzione dei popoli europei sarà così indolore? 7) Quando l’invito a generare forza lavoro (nostrana) suona come “fascista”

-A cura della Redazione di Antimassoneria-

platone immigrazione

Egli non indosserà calze rosse..

Chi parla più dei Novissimi?…”

I NOVISSIMI con Padre Stefano M. Manelli FI (1)


AVVISO: il presente scritto ha lo scopo di far conoscere ai nostri Lettori, e alle persone di buona volontà, l’ultimo grandioso libretto tascabile di Padre Stefano M. Manelli dedicato ai Novissimi, una meditazione al giorno per il mese di novembre, ma naturalmente valido in ogni mese dell’anno, anche in Quaresima…. A parte la Presentazione che pubblichiamo qui integralmente, il resto non verrà postato integralmente e questo perché possiate essere spinti a due atti di carità: il primo è verso la Casa Editrice Mariana (*) che vive di queste offerte, quindi entrate nel sito – vedi qui – e fate richiesta di questo tascabile; il secondo atto di carità, che si integra al primo, è un atto d’amore e di verità verso la vostra anima da salvare e santificare, insomma, sarebbe un vero regalo che fareste a voi stessi e al prossimo. Infatti è anche una idea per fare omaggio ai nostri Sacerdoti, parenti ed amici, questo donare la buona stampa, notizie e consigli utili per l’ingresso nell’eternità beata.

Una fede solo di "facciata"

VATICANO E MASSONERIE

Padre Cavalcoli: "Ripassino il catechismo!". La polemica scatenata su Radio Maria e l'aria di regime che tira nella Chiesa. La frase contro le "unioni civili" e la denuncia contro lo strapotere massonico all'ombra del cupolone 
di Cinzia Palmacci  



La polemica scatenata in questi giorni dalle affermazioni di un padre domenicano durante la sua trasmissione radiofonica mensile su Radio Maria, oltre ai malumori in Vaticano, ha suscitato anche alcune perplessità sulla "piega" eccessivamente mondana che sta prendendo certa parte delle gerarchia ecclesiastica. Monsignor Becciu, dalla Segreteria di Stato vaticana, si scaglia contro Radio Maria per un intervento di padre Cavalcoli, accusato di aver affermato che il recente terremoto è il castigo divino per la legge sulle unioni civili. Cambi linguaggio e si conformi al messaggio della misericordia, è il monito che arriva dal Vaticano. È un intervento grave, senza precedenti, che dice molto dell'aria di regime che tira nella Chiesa. Parole che sono pietre per un'emittente che, pur di dimostrare fedeltà agli indirizzi pastorali di papa Francesco, ha eliminato dalla conduzione diversi collaboratori di peso.

lunedì 7 novembre 2016

Tu mi perseguiti; ora basta!

Bruno Cornacchiola intervista inedita



Intervista a Bruno Cornacchiola , il protestante avventista che si convertì immediatamente al Cattolicesimo dopo l'Apparizione della Madonna che al bosco delle "Tre Fontane" in Roma gli disse:
« Sono Colei che sono nella Trinità Divina ». Sono la « Vergine della Rivelazione ». Tu mi perseguiti; ora basta! Entra nell'Ovile Santo, Corte Celeste in terra. Il giuramento di un Dio è e rimane immutabile: i Nove Venerdi del Sacro Cuore, che la tua fedele sposa ti fece fare prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato". 

Nebbia spirituale

I falsi profeti che sfruttano la paura e la disperazione




Perché questo titolo? Perché mai frase fu più appropriata: come accade tante volte, è lo stesso ladro che rivela la sua identità con un gesto, una parola, un indizio. E’ questo il caso di questa frase, pronunciata da papa Bergoglio il 5 novembre scorso, nell’aula Paolo VI,  nel contesto di quella specie di comizio che si è compiaciuto di declamare ai partecipanti al III Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari, da lui caldamente voluto.

“Ehi, hai letto che ha scritto Tizio sul suo blog?”

Una importante (e gradita) precisazione


Non so se, con la riorganizzazione dei suoi servizi d’informazione, la Santa Sede si sia dotata di un ufficio incaricato di scandagliare la blogosfera e di compilare una specie di “rassegna stampa” destinata ai collaboratori (o semplicemente di segnalare agli interessati i post che li riguardano), o se tutto avvenga piú banalmente, attraverso il tradizionale passa-parola: “Ehi, hai letto che ha scritto Tizio sul suo blog?”.

La “teologia della beccaccia”

A caccia di Dio

L’uomo contemporaneo può riconoscere il Mistero dai segni visibili. Il bisogno di nuovi profeti

Richard Ansdell (1815-1885), Guardacaccia con cani
La beccaccia non si vede, ma il setter, nei boschi al confine tra le terre senesi e la Maremma grossetana, ne percepisce la presenza. La sente, la riconosce dai segni, dalle tracce che lasciano presumere con certezza che era lì fino a poco prima e che da qualche parte c’è ancora, magari intenta a scrutare dall’alto coloro che la cercano, più in basso, immersi nella bellezza del creato. Tanto bastò al cardinale Giacomo Biffi per imbastire su tale esperienza – serio e tutt’altro che provocatorio o ironico –  una sorta di “teologia della beccaccia”, dove il simbolismo era ricco e profondo. La caccia come esperienza di fede, il cane che scruta l’orizzonte, ferma la beccaccia, la guida e la punta. Pare un racconto di Ivan Turgenev – un grande della letteratura russa chissà perché sempre messo in ombra rispetto ai suoi più prolifici contemporanei – ma in realtà è l’esperienza di David Cantagalli, numero uno dell’omonima casa editrice toscana che ha appena lanciato in libreria la collana “A caccia di Dio”, una serie di volumi centellinati cum grano salis che si ripromettono di intercettare il bisogno di Dio dell’uomo contemporaneo, “facendo risuonare in lui la corda troppo spesso tacitata della sua ragione insoddisfatta”.

Non ci sono grandi differenze.


Benedetto e Francesco, entrambi al servizio della Chiesa. Intervista al cardinale Müller

«Benedetto XVI e Francesco, successori di Pietro, al servizio della Chiesa». Si intitola così l’ultimo libro del cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Edito dall’Ares, il libro (112 pagine, 12 euro) raccoglie alcuni interventi che il cardinale ha dedicato ad argomenti diversi, tutti comunque collegati al ministero di Pietro e al modo in cui tale servizio è stato svolto da Joseph Ratzinger ed è attualmente interpretato da Jorge Mario Bergoglio.
I capitoli più corposi si occupano di due temi: «Il primato di Pietro nel pontificato di Benedetto XVI» e «La povertà: via dell’evangelizzazione nello spirito di Papa Francesco», ma l’autore propone anche un testo su «Verità e libertà. Che cosa è la laicità per il cristiano» e «Criteri teologici per una riforma della Chiesa e della Curia romana». Come si vede, tutte questioni di grande attualità e di animati dibattiti, perché riguardano anche l’inedita situazione che si è venuta a creare con la presenza di un Papa regnante e di uno emerito.

Ma può, il papa, parlare così?

SE LA CHIESA SI AUTOMORTIFICA

Vuol dire che ha smesso di credere in se stessa. Ciò a cui stiamo assistendo è un suo continuo inchinarsi e strisciare in maniera talvolta servile davanti ai suoi interlocutori: questa non è mitezza bensì auto-disprezzo 
di Francesco Lamendola  


Esiste una differenza sostanziale fra il ripensare serenamente e onestamente il proprio passato, fare ammenda dei propri errori e domandare scusa a chi abbia subito dei torti, e il seguitare ad auto-mortificarsi ed auto-flagellarsi incessantemente, chiedendo scusa a tutti e assumendo il ruolo di chi si ritiene colpevole di ogni nefandezza, mentre tutti gli altri sono stati vittime innocenti, e hanno solo dei grossi crediti da riscuotere.
Il primo è l’atteggiamento che scaturisce dall’equilibrio, dalla conoscenza di sé, dall’assunzione delle proprie responsabilità, allo scopo di procedere senza scheletri nell’armadio, senza ipocrisie, senza falsi pudori, ma con lo sguardo rivolto in avanti e con la voglia di rendere il proprio passo sempre più sicuro, sempre più convinto e sempre più leggero; il secondo è quello di chi ha smesso di credere in se stesso, si disprezza, si sente il più indegno di tutti, il meno meritevole di perdono, e, magari inconsciamente, attende e spera di trovare qualcuno che, assestandogli il colpo di grazia,  ponga pietosamente fine alla sua lenta e insopportabile agonia.