ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 22 ottobre 2014

Per Crucem ad Ducem

Francescani dell’Immacolata. Riflessioni su “Per Crucem ad Lucem” o (meglio) ad Ducem  Commento ad un articolo di P. Alfonso Bruno, apparso sul portale istituzionale dei FFI

di Fabio Cancelli
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Un articolo (CLICCA QUI per il testo integrale) di p. Alfonso M. Angelo Bruno è apparso non tanti giorni fa sul sito ufficiale dell’Istituto dei Frati Francescani dell’Immacolata, commissariato da più di un anno. Quale il suo senso? Molti se lo chiedono. Forse la risposta sta nella foto pubblicata in fondo alla pagina. P. Alfonso Bruno, probabilmente in qualche importante sacrestia, ha incontrato Papa Francesco, che lo ascolta sorridente. Da quanto P. Bruno scrive nei suoi ultimi pezzi, si direbbe – ma chi lo può dire con certezza? – che abbia chiesto al Papa di avallare tutto ciò che lui scrive e fa, ai danni, ovviamente, dei suoi confratelli ed ex-confratelli. “Non preoccuparti, Francesco, – sembra dire il Portavoce Ufficiale dei frati commissariati – ci sono io che ti difenderò da questo ammasso di bloggisti e dai miei confratelli malvagi e cripto-lefebvriani!”.

Beato evvài..!

Nota su beatificazioni e canonizzazioni




Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti
(Lc. 6, 26)
Nel contesto relativo agli sproloqui “sinodali” non poteva mancare, per i modernisti/postmodernisti. la ciliegina sulla torta: la beatificazione del Montini.
Papa quanto meno controverso!
Figura emblematica del modernismo cangiante; accusato dei peggiori crimini: dal tradimento di Pio XII alle pratiche omosessuali, dalle nomine di vescovi omosex e pedofili all’alleanza massonico-comunista.
Rinviamo a studi ben documentati in materia.

E cosa dice il Papa di lui? Parafrasiamo: è stato un Papa che seppe scrutare i segni dei tempi, che non tornò indietro! Ebbe il grande merito di essere in linea con “le novità di Dio”!
Cogliamo l’occasione per condividere alcune riflessioni in merito, traendo spunto da un articolo che è stato pubblicato nel luglio scorso su Vatican Insider (Canonizzazioni infallibili?), per cercare di approfondire una tematica di stretta attualità e forse anche di notevole interesse.

Lo spettacolo continua ?

Das Drama geht weiter! Verso il sinodo del 2015



Verso il sinodo del 2015(di Roberto de Mattei) «Das Drama geht weiter!» (Lo spettacolo continua) ha dichiarato in un’intervista il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera (“La Repubblica”, 20 ottobre 2014). Lo spettacolo è quello del Sinodo dei Vescovi, che ha visto un imprevisto colpo di scena svolgersi in aula.
La Relatio post disceptationem presentata il 13 ottobre, malgrado i rimaneggiamenti a cui è stata sottoposta, non ha ottenuto l’attesa maggioranza dei due terzi sui due nodi cruciali: l’accesso alla comunione dei divorziati risposati e l’apertura alle coppie omosessuali, attestandosi a 104 favorevoli e 74 contrari sul primo punto e a 118 placet e 62 non placet sul secondo. Malgrado l’evidente débâcle il cardinale Marx, che è uno dei più accesi esponenti dell’ala progressista, si è detto soddisfatto, perché il processo rivoluzionario è fatto di tappe successive. Su alcuni temi, ha spiegato, «abbiamo fatto due passi avanti e poi uno indietro».

Il fine (lieto?) e il danno (minore?)

Il lieto fine (provvisorio) del Sinodo

I novatori radicali al palo. Il documento finale su matrimonio e antropologia sessuale è una analisi interessante e appassionata sulla famiglia disarticolata. Una polemica del cardinale Schoenborn

Papa Francesco (foto LaPresse)
Che vi devo dire? Ho scritto ieri che il Sinodo si era concluso con un documento che è “un significativo nulla di fatto”. Sbagliavo. Quando scrivevo era sabato sera. Avevo in ora tarda notizie “giornalistiche”, un’infarinata di superficialità, un correre al dunque fuori del contesto (è anche comprensibile). Il nulla di fatto riguardava in effetti i paragrafi del documento finale dedicati alla questione del sacramento negato ai divorziati risposati (è ingiusto? bisogna cambiare? introduciamo l’accettazione del divorzio nella chiesa?) e quelli sugli omosessuali (vanno amati e rispettati com’è ovvio oppure la cultura indifferente al genere, la gay culture, deve insegnare qualcosa anche alla chiesa di Cristo?). E’ così. Nulla di fatto. O meglio. Le pretese novatrici in materia di pastorale e di dottrina avanzate dalla chiesa di Germania (Kasper, Marx) e gli eccessi teologico-filosofici di monsignor Bruno Forte sono rimasti al palo.

Ballarò Giuliano Ferrara contro Mons.Mogavero


Vorremmo dire a Mons. Mogavero che:

Il Giudizio temerario genera inquietitudine, disprezzo del prossimo, orgoglio,compiacenza di sè e altri perniciosi effetti,vera peste della conversazione Vorremmo ricordargli con le parole del Grande vescovo Santo Francesco di Sales. Il Tuo dire sia dolce, franco schietto,sincero, naturale, verace.Fuggi la doppiezza, i ragiri e le finzioni.le scaltrezze mondane e gli umani artefizi appartengono ai figli del secolo. I figli di Dio non fanno raggiri, e hanno il cuore senza nascondigli. Chi cammina con semplicità dice il Savio procede con sicurezza. Il Parlare di un Vescovo della Chiesa Cattolica deve essere Si Si No No non si può servire due padroni se ne amerà uno e detesterà l'altro non si può servire Dio e LE FOLLIE DEL MONDO.
Alessandra

Ancora Ferrara che ripete la stessa posizione anche di fronte al dato schiacciante proveniente dall'Europa che vede l'Italia arretrata sulla regolamentazione.
Partono poi i sondaggi sul tema delle unioni civili: la percentuale aumenta ogni anno.

23:40 Ferrara polemizza con il Vescovo:" Al di là dell'accoglienza e della misericordia, ma si rende conto quello che ha detto?

Suor Cristina, meglio Madonna che santa

Neppure Madonna, che pure ha chiamato suo figlio Jesus, si sarebbe immaginata che una suora (vera) avrebbe reinciso Like a Virgin. Eppure succede anche questo: suor Cristina, vincitrice di The Voice, in abito monacale, gorgheggia in un kitschissimo video in bianco e nero, girato a Venezia: “Like a virgin/ Touched for the very first time/ Like a virgin/ When your heart beats/ Next to mine”.

Nuova Ruota degli esposti ?



Nel sinodo e dopo, porta girevole per gli omosessuali

Prima ammessi con tutti gli onori, poi ricacciati fuori. Così è parso dall'andamento della discussione. Ma ecco che cosa è accaduto davvero. Martin Rhonheimer fa il punto sulla questione

ROMA, 22 ottobre 2014 – L'omosessualità è stata una delle questioni più controverse, nel recente sinodo straordinario sulla famiglia, come prova la diversità abissale tra il paragrafo ad essa dedicato nella "Relatio" finale e i tre paragrafi della precedente "Relatio" di metà discussione.

"Relatio" finale:

"55. Alcune famiglie vivono l’esperienza di avere al loro interno persone con orientamento omosessuale. Al riguardo ci si è interrogati su quale attenzione pastorale sia opportuna di fronte a questa situazione riferendosi a quanto insegna la Chiesa: 'Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia'. Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza. 'A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione' (Congregazione per la dottrina della fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 4)".

"Relatio post disceptationem":

"50. Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?

A "bocce ferme" ?

[DOSSIER] Sinodo della famiglia: tutto quel che c'è da sapere

A "bocce ferme" proviamo a gettare uno sguardo sul Sinodo straordinario da poco conclusosi. Il polso della situazione sembra essere ancora una volta fornito dai mezzi di comunicazione che più hanno seguito l'assemblea dei Vescovi.
Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, legge in controluce il dibattito che sta scuotendo gli ambienti ecclesiali. [...] In attesa del Sinodo conclusivo che papa Francesco ha già convocato per ottobre 2015, saranno ora commissioni diocesane, facoltà teologiche e fedeli a tirare fuori istanze, problematiche e proposte. Non è stata prospettata la possibilità di sottoporre i punti più spinosi del dibattito sinodale alla valutazione di un nuovo questionario popolare, ma certo c'è quella di continuare il dibattito a livello largo. "L'approfondimento deve continuare - conferma Paglia - e seppure la Chiesa non guarda ai sondaggi è evidente che più si allarga il consenso e meglio è. La relatio finale richiede che si vada oltre la pura situazione attuale e si trovi una soluzione teorica che non sia sganciata dai problemi delle persone. [...] Non parlerei di ammissione di colpe. Direi piuttosto che ci sono aspetti da approfondire ancora. Sia sul versante antropologico, basti pensare all'intera questione femminile". [...] E per le coppie che si separano, il problema che più ha diviso l'assemblea sinodale, come bisogna comportarsi rispetto al sacramento della comunione? "L'apertura totale non sarebbe giusta per nessuno. Però lo stesso Benedetto XVI si poneva il problema.

Verità piuttosto traballante

La scandalosa mezza messa all’Indice del libro di Socci sul Papa


Antonio Socci (foto LaPresse)
Roma. Ci si chiede, sinceramente, che libro abbiano letto i detrattori più implacabili di “Non è Francesco. La Chiesa nella grande tempesta” di Antonio Socci (Mondadori, 282 pagine, 18 euro). Ci si chiede, soprattutto, se lo abbiano letto i responsabili delle Librerie Paoline. Le stesse che, tramite la portavoce suor Beatrice Salvioni, hanno annunciato di non voler “promuovere un libro la cui tesi non è stata approvata e con accuse infondate”. L’improvvisata messa all’indice si sta rivelando in verità piuttosto traballante, come abbiamo potuto verificare personalmente. 

martedì 21 ottobre 2014

Da vescovo di Roma a Papa 2 a..?

Esclusiva, parla Socci: “Io cattolico apostolico romano. Francesco non è super partes. Dopo il Sinodo il rischio delle purghe”

socci_2L’intervista-conversazione con Antonio Socci, dopo l’uscita del suo libro ‘Non è Francesco’, è un atto dovuto. Atto dovuto per la mission identitaria del nostro quotidiano online, che fin da quando ha fatto la sua apparizione in rete, non ha mai accettato diktat ideologici da nessuno; consapevoli come siamo, che “la verità rende liberi”, contrari come siamo, a qualsiasi “rogo” dei libri, dai roghi nazisti ai falò comunisti, fino ai roghi del pensiero unico “nazi-buonista” di oggi (l’ideologia gender), camuffato da nuova democrazia della libertà (si legga cultura prefabbricata della vita, società Frankenstein)… e fino pure ai roghi cattolici (pardon, clericali: si pensi alle librerie Paoline che hanno rifiutato “Non è Francesco”, il libro di Socci, continuando ad accogliere invece, con ecumenica “nonchalance” testi esoterici e New Age). E’ un atto dovuto nei confronti del coraggio di un uomo, Socci, di uno scrittore, di un intellettuale, testimone sulla sua pelle del Vangelo. 

Scandali e casi disumani

Sono scandalizzato e credo di averne il diritto 

A conclusione dello sconclusionato spettacolo del Sinodo, ci viene spiegato che, finalmente, abbiamo la Chiesa della misericordia, che apre le braccia al mondo, alle domande degli uomini. Che bello. Ma una Chiesa che non parla più di peccato, altro non fa che ingannare il peccatore, al quale offre tanta accoglienza, ma al quale si scorda di indicare, senza paura, la strada per la salvezza.

di Paolo Deotto

zzzzzsndL’ho scritto più volte e qui lo ripeto: non voglio, Dio me ne scampi, fare il teologo. Sono un cattolico qualunque che ha fatto in tempo, per ragioni anagrafiche, a ricevere le nozioni fondamentali del Catechismo, di quella che una volta si usava chiamare la “Dottrina”. Le verità di Fede, senza le quali non c’è salvezza. E ora, dopo questo increscioso spettacolo del Sinodo, mi sento di affermare, ad alta voce, che sono scandalizzato.
Sono scandalizzato perché considero offensivo per tutta la Storia della Chiesa, che non è nata oggi, né è nata dal Concilio Vaticano II, né è nata il 13 marzo del 2013, questa ossessiva ripetitività sull’accoglienza, sull’apertura al mondo, sulla misericordia.

“poteva andare peggio” ?



Fermata (per ora) l’onda novatrice, per il card. Burke “poteva andare peggio”   
 Abbiamo limitato i danni”. Il fronte conservatore tira un sospiro di sollievo il giorno dopo la conclusione del Sinodo. Anche l’ala più dura, quella che aveva chiesto che i temi più controversi – ostia ai divorziati risposati e questione omosessuale – non fossero neppure messi nell’agenda del confronto assembleare, si dice moderatamente soddisfatta per l’esito della prima tappa del dibattito sulla famiglia che Francesco ha voluto biennale. 
Le tesi perorate da Walter Kasper nel concistoro dello scorso febbraio che fece da ouverture al dibattito, dopotutto, entrano nel documento finale in maniera debole, senza aver ottenuto la maggioranza richiesta dei due terzi. E questo nonostante contenessero richiami al catechismo della chiesa cattolica e ai pronunciamenti della congregazione per la Dottrina della fede a guida ratzingeriana.

Contro i sinodali




Sarà pure il sinodo a essere “mala bestia” pari al senato della Roma d’un tempo. In ogni caso, quanto a dottrina cattolica, riesce difficile dare etichetta di “boni viri” a un buon numero di padri sinodali, come Cicerone poteva fare invece con i suoi senatori. Non sono “boni” quei “viri” sinodali che, riuniti per parlare della famiglia, hanno pensato, scritto e proclamato al mondo, gaudium magnum, tutta la virulenza rivoluzionaria dell’ormai celebre “Relatio post disceptationem”.
Comunque ora la “Relatio” venga emendata, attenuata, purificata, rimane il fatto che vescovi e cardinali di Santa Romana Chiesa abbiano potuto mettere nero su bianco un programma di desistenza alle voglie del mondo capace di sorprendere persino la stampa volterriana e quella cattolaicista.

Prima o poi, doveva venire in superficie quello scisma sommerso di cui tanti bravi cattolici, per amore della Chiesa, stentavano ancora a parlare. La spericolata operazione dei presunti “boni viri” sinodali ha quanto meno il pregio involontario di fare chiarezza. 

Sinodo e dintorni




Partecipanti al Sinodo straordinario 2014
Il risultato finale della discussione sinodale ha portato ad un nulla di fatto. Dal punto di vista di chi scrive, pur avendo apprezzato la resistenza e la “levata di scudi” di alcuni vescovi e cardinali, che finalmente si sono resi conto che la Chiesa è di Cristo e che non passa, e non è dei pontefici che si accavallano rapidi verso il destino eterno che si sono scelti, scempiando a volte e profanando la bellezza della Sposa del Salvatore, attraverso vedute e pensieri di uomini, fugaci ombre del non essere, protervia evanescente di polvere presuntuosa.

Ebbene, ci si è opposti al Vicario, che cessa di essere degno di ascolto, nel momento in cui crede di saperne più del Maestro, contestando la Sua stessa parola.

Anno drammatico?

Inizia un anno drammatico per la Chiesa cattolica. E per papa Francesco.                                                         Che cosa succederà al prossimo sinodo dei vescovi dedicato alla famiglia? Che cosa farà papa Francesco?

La “rivoluzione d’ottobre” del Sinodo è fallita e con esso è finita la prima parte del pontificato bergogliano. Quale sarà la seconda? Il discorso conclusivo fatto sabato da Francesco lo fa intuire. Forse quello che inizia sarà uno degli anni più drammatici e confusi della storia della Chiesa.
8d49c482-09e6-3963-bb92-6b0b683d8d1aMACHIAVELLISMO
Anzitutto papa Bergoglio ha scaricato sul cardinale Kasper (e compagnia) la sconfitta, dopo averlo usato come testa d’ariete per sfondare la resistenza dei cardinali ortodossi, sia al Concistoro di febbraio che al Sinodo. La maggioranza ha bocciato la “rivoluzione” che Kasper, per volere di Bergoglio, ha prospettato, quindi il papa ha preso le distanze dalle sue tesi squalificandole come “buonismo distruttivo, che a nome di una misericordia ingannatrice fascia le ferite senza prima curarle e medicarle; che tratta i sintomi e non le cause e le radici”.

Il Sinodo non è morto finché noi viviamo!



Ho oramai una certa età e ricordo alcuni avvenimenti del passato che aiutano a leggere la situazione presente. Due episodi in particolare: nel lontano 1976 sembrava che ci sarebbe stato il «sorpasso», cioè che il Partito Comunista sarebbe diventato la maggiore forza politica italiana, superando la Balena Bianca, la vituperata Democrazia Cristiana. Leggere i giornali, in particolare il Corriere della Sera, sembrava leggere la cronaca di una vittoria scontata. Il clima euforico per la certezza della sconfitta della DC, e con questo della scomparsa della influenza politica della Chiesa sulla società italiana, sembrava l’orizzonte mentale e culturale dominante. Poi, il giorno dopo la storica votazione, la constatazione della fine di quella previsione, è stato come la fine di un incubo, la percezione del termine di un assedio che avrebbe cambiato radicalmente la storia.

Si spiegherebbero tante cose...

Eleison Comments CCCLXXIX 
Inside Story – ICommenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X

Se Maria ci dice come salvare la Chiesa,
Tutti gli altri mezzi ci lasceranno in asso.
.

Una storia interna - I

Nel 1917, la Madonna di Fatima disse chiaramente al mondo che la salvezza della Chiesa e del mondo (“un periodo di pace”) dipendeva da due cose: non solo dalla Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato, da parte del Papa con tutti i vescovi del mondo, ma anche dal fatto che i cattolici facessero atto di riparazione al suo Cuore, facendo la Confessione e ricevendo la Comunione, meditando per 15 minuti e recitando un rosario ogni primo Sabato del mese. Quindi nessun cattolico pensi che non ci sia nulla che possa fare per aiutare la Chiesa e il mondo a venir fuori dall’attuale crisi spaventosa in cui entrambi si trovano. Ogni singolo cattolico, corrispondendo alla seconda richiesta della Madonna, aiuterà il Papa a corrispondere alla prima.

lunedì 20 ottobre 2014

La Relatio Synodi, ovvero il Manifesto della Nuova Chiesa

La nuova Chiesa ha confezionato un Manifesto che riassume in modo mirabile la “filosofia”, la morale, le idee, l’orizzonte culturale e speculativo mediaticamente diffusi e già fatti propri dalla società del terzo millennio, con la quale viene a sottoscrivere così anche ufficialmente l’atteso Concordato. Con sagace pragmatismo utilizza e ratifica, per il manufatto, anche un lessico adeguato all’operazione: quel nuovo esperanto psico-sociologese già da tempo adottato in parrocchia e in vescovado, funzionale alla omologazione al nuovo mondo globale e alla sua rassicurante indigenza culturale.

di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani
.
zzcchbrglOvviamente il linguaggio è il carro su cui si trasportano le idee. E queste, che sono poche, senza luce di pensiero e quindi senza speranza di produrre alcunché di buono, segnano perfettamente il cammino suicidario della società e di questa Chiesa mimetica.
Il repertorio lessicale è quello ormai famigliare in ogni ambiente sacro e profano, ispirato alle rubriche dei rotocalchi di costume: una gamma di parole e di proposizioni limitatissima, che tradisce pateticamente la sottostante vacuità di concetti.
In pole position c’è l’amore, evocato ovunque compulsivamente per ogni uso di cucina e diventato come l’araba fenice che “dove sia ciascun lo dice cosa sia nessun lo sa”. Anche se, a ben pensare, si sa benissimo che vuole essere soltanto la grande panacea da offrire come alibi sicuro per legittimare ogni azione e ogni scelta, e come criterio utile ad assicurare a tutti l’impunità.

omoeresia e mese orribile

L’omosessualità ha incendiato il Sinodo dei vescovi, ecco perché


Si può chiamarla lobby gay o “omoeresia”, ma il problema è lo stesso.
di Giuliano Ferrara
La miccia dell’omosessualità ha acceso il Sinodo dei vescovi, poi concluso da un documento che è un significativo nulla di fatto. Cumulata con il progetto di legittimare il divorzio nella chiesa, è risultata indigeribile a molti, troppi per non tenerne conto. Avevano affidato a un intelligente Gianni Vattimo della chiesa, il segretario speciale dell’assemblea monsignor Bruno Forte, teologia debole e filosofia debole, nel senso del pensiero debole, l’incarico di stendere un documento di media via, e lui ci ha messo del suo, com’è anche naturale, almeno in parte: la chiesa sarà anche maestra di umanità, oltre che madre, ma deve imparare da tutti, anche dai gay, perbacco.

Epurator alla riscossa misericordina?

VAFFANCURIA! I CONSERVATORI HANNO SEGNATO I LORO PUNTI AL SINODO MA BERGOGLIO PUÒ RIBALTARE GLI EQUILIBRI “LIBERANDO” LA CURIA DALLE PORPORE REAZIONARIE - MULLER, NEMICO NUMERO UNO, PUÒ ESSERE SPEDITO IN GERMANIA COME ARCIVESCOVO

Anche il più combattivo dei conservatori attuali, Raymond Leo Burke, sta per lasciare l’incarico di prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica - Al termine della concelebrazione per Paolo VI, il Pontefice ha ricevuto l’abbraccio da tutti i cardinali, ma non sono andati a salutarlo né Gerhard Ludwig Müller né Burke…

Rivoluzione e pizzini (Hasta la revolucion siempre)!

E Ratzinger respinse la fronda dei conservatori: "Il pontefice non sono io, decide Francesco"

La missione fallita di un gruppo di cardinali nella residenza di Benedetto. Che informa il suo successore con un biglietto
di CLAUDIO TITO. 
Nei giorni più caldi di questo Sinodo, c'è stato un biglietto che ha cambiato decisamente il senso e probabilmente il risultato della discussione. Un biglietto rimasto riservato ai più. Un messaggio breve, ma fondamentale. Spedito dal monastero Mater Ecclesiae e recapitato a Santa Marta. Due luoghi che nella Santa Sede degli ultimi due anni hanno assunto un valore particolare: sono rispettivamente le residenze del Papa emerito Joseph Ratzinger e quella del Pontefice in carica, Jorge Mario Bergoglio.

Sister & father Cicconi



1. PREPARATEVI. ACCENDENDO LA RADIO, POTRESTE FARE UN SALTO SCOPRENDO CHE SUOR CRISTINA, LA VINCITRICE DEL TALENT ‘’THE VOICE’’, CANTA ‘’LIKE A VIRGIN’’ DI MADONNA - 2. COME SE NON BASTASSE, L’HA SCELTA COME SINGOLO CON VIDEO DEL SUO ALBUM DI DEBUTTO - 3. L’ORSOLINA: “TRANQUILLI. L’HO SCELTA IO. SENZA NESSUNA VOLONTÀ DI PROVOCARE O DI SCANDALIZZARE. LEGGENDO IL TESTO SI SCOPRE CHE È UNA CANZONE SULLA CAPACITÀ DELL’AMORE DI FARE NUOVE LE PERSONE. DI RISCATTARLE DAL LORO PASSATO. ED È COSÌ CHE IO HO VOLUTO INTERPRETARLA. PER QUESTO L’HO TRASFORMATA DAL BRANO POP-DANCE CHE ERA, IN UNA BALLATA ROMANTICA. PIÙ SIMILE A UNA PREGHIERA LAICA CHE A UN BRANO POP” (VIDEO) - 4. “LA CHIESA, COME CI DIMOSTRA IL PAPA, DEVE USCIRE, INCONTRARE LE PERSONE. E OGNUNO DEVE METTERE AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ I PROPRI TALENTI. ANCHE CONTROCORRENTE” -

Enorme sollievo?

Reazioni contro il Sinodo manipolato di Francesco. Una pentola a pressione esplosa dopo 18 mesi

Riprendiamo, tradotto da Traditio liturgica, l’interessante articolo di Rorate Caeli.


Papa Francesco e il card. Baldisseri
Papa Francesco e il card. Baldisseri
“La sensazione generale è quella di un enorme sollievo”, dice un professore influente presso un’Università Pontificia. “Giovedì, verso mezzogiorno, Giovanni Paolo II ha operato un miracolo al Sinodo”.
A quell’ora iniziò la rivolta contro l’uomo accuratamente scelto da Francesco, il suo primo cardinale, Lorenzo Baldisseri – apprezzatissimo da Bergoglio per gli inestimabili servizi resi prima e durante il Conclave del 2013 – scelto più di un anno prima del Sinodo per orchestrare entrambe le assemblee, del 2014 e del 2015, in modo da poter raggiungere i risultati voluti dal Papa, senza alcun dissenso. Era un compito difficile, ma Baldisseri vi si dedicò strenuamente e il dato essenziale fu l’operazione dei media.

“Il Vangelo non può cambiare a nostro piacimento"

Sinodo, cardinali non salutano il Papa a causa della comunione ai divorziati


CITTÀ DEL VATICANO I malumori restano. Sotto traccia si agitano. Impercettibili come i movimenti tellurici registrabili con il sismografo.
Sfumature. Come il fatto che ieri, al termine della messa di beatificazione, sul sagrato di San Pietro non tutti i cardinali presenti hanno aspettato per salutare Francesco. Solitamente viene fatto. I porporati si mettono in fila, attendendo pazienti il proprio turno per dare una parola di sostegno al pontefice, una stretta di mano, una frase di circostanza, una frase bisbigliata per una richiesta. Ieri questo non è avvenuto, alcuni cardinali sono scivolati via prima, eppure si celebrava un momento importante, la fine del sinodo sulla famiglia, un cammino in itinere al quale è richiesto l'apporto di tutti.

Errori e segni dei tempi

La Stampa
(Giacomo Galeazzi) «Ho partecipato a vari Sinodi e il meccanismo non funziona bene. Stavolta poi c’era troppa carne al fuoco, si è partiti senza certezze, ma non si può mettere in discussione tutto, la Chiesa è custode di una verità di cui non può disporre». È critico verso l’utilità della «istituzione sinodale» il cardinale Velasio De Paolis, presidente emerito della Prefettura per gli Affari economici della Santa Sede e tra i firmatari del testo
«Permanere nella verità di Cristo» contrario alle aperture della Chiesa sulla comunione ai divorziati risposati. «C’è stato un errore originario di impostazione».

domenica 19 ottobre 2014

Date, date, date!

Un lettore scrive a Radio Maria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera al Direttore di Radio Maria, perché ci sembra che fotografi la drammaticità della situazione che la Chiesa – e quindi la Società – sta vivendo ed esprima con efficacia il profondo disagio che tanti fedeli stanno patendo. Ringraziamo il lettore che ce l’ha inviata.
PD

zztempestaCaro Padre Livio,
Le scrivo queste poche righe che mai avrei pensato di scrivere.
La puzza di marcio si sente ovunque e sembra sovrastare anche su quanto (e non poco) c’è ancora di buono.
E’ l’ora della chiarezza, della limpidezza della Verità, ma sembra che a qualche (altolocata o altolocatissima, ma pure a livelli più “popolari”…) parte della Chiesa ciò non importi, anzi…
E non è certo un parere personale, visto le recenti conferme (ed anche i termini utilizzati, non certo politicamente corretti) da parte di Cardinali di sicura dottrina (e ci metto Mueller, giusto per fare un nome).
Penso che sia ormai giunto il tempo dell’evangelico “sì, sì, .. no,no”, altrimenti il famoso “sale” si sa cosa diventa…

Meglio minoranza che minorati!

INTERVISTA

Sinodo sulla famiglia, Mancuso sulla svolta di Francesco

Bergoglio mostra rispetto. E capisce che la Chiesa deve essere inclusiva. Ma per il teologo Mancuso su omosessuali e divorziati la rivoluzione è ancora lontana.

Mai la parola «peccato», né «malattia». Nella Relatio post disceptationem di metà sinodo pronunciata dal cardinale relatore Peter Erdo, sugli omosessuali e sui risposati lo sguardo della Chiesa è passato dal giudizio alla misericordia, dall'esclusione all'inclusione.
Le aperture, definite con ottimismo «rivoluzionarie», sono state poi molto smussate nella Relatio Synodi finale del 18 ottobre: nei circoli minori nei quali si è discusso il documento provvisorio, i vescovi hanno a dir poco frenato (con un'alzata di scudi di 470 emendamenti) la linea imposta dai progressisti e da alcuni fedelissimi, che papa Francesco aveva voluto come guide ed estensori del concilio sulla famiglia

Fra mercanti ci s'intende..!


MERCANTI NEL TEMPIO

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“Γέγραπται, ὁ οἶκός μου οἶκος προσευχῆς κληθήσεται· ὑμεῖς δὲ αὐτὸν ἐποιήσατε σπήλαιον λῃστῶν.”

la vomitevole deriva della Chiesa Cattolica è sotto gli occhi di tutti. Alle deliranti dichiarazioni omofile di cardinali e vescovi che si affollano in questi giorni dinanzi ai microfoni e ai registratori dei zelanti giornalisti di Vatican Insider, si aggiunge oggi un ulteriore tassello: l’affitto della Cappella Sistina alla casa automobilistica Porsche per un concerto con cena di gala.
Il sito della Porsche è molto chiaro in merito:
In the evening, another cultural highlight awaits: a private visit to the Vatican Museums – outside official opening hours. In a small group limited to just 40 people, you can admire the art treasures of one of the most extensive and important collections in the world. This exclusive guided tour is followed by yet another highlight: a magnificent concert in the Sistine Chapel with its ceiling frescoes painted by Michelangelo. A gala dinner is then served in the midst of the exhibition – surrounded by masterpieces by world-famous artists such as Michelangelo and Raphael.

Il vangelo al contrario

Bergoglio: i tradizionalisti trasformano il pane in pietra e la scagliano contro i peccatori, i deboli e i malati

Papa Francesco a Copacabana
Discorso di Bergoglio a chiusura di questa prima fase del “sinodo”: «[…] ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare, a dare risposte ai tanti scoraggiamenti che circondano e soffocano le famiglie».
Francamente non si capisce a cosa dovrebbe servire questo anno a disposizione per maturare e fare discernimento. Per cosa? Discernimento per pensare a documenti che approvino il peccato mortale con pertinacia e scandalo? Probabilmente a come aggirare l'ostacolo con sofismi e pastorali varie? O forse Bergoglio intendeva dire che lui farà discernimento per mandare in pensione un congruo numero di presunti conservatori presenti al “sinodo”, così da avere la strada spianata? Chi lo sa ...

Osteria vaticana




Tu che dalla Sistina
uscisti eletto al Soglio,
tu che con qualche broglio
eletto fosti un dì:

ora in quella Cappella
a suon di milionate
il ricco ed il magnate
inviti a banchettar.

Oggi tu metti all'asta 
San Pietro e il Vaticano:
tutto quel ch'è cristiano
saputo hai demolir;

è ver: tu sembri un oste
nel verbo e nel sembiante,
e muti in ristorante
la casa del Signor.

Premessa. La mia natura, fin troppo ottimistica, mi spinge inguaribilmente a confidare, a mo' di un fanciullo, nelle strutture di Santa Madre Chiesa .  
Per questo non credo che la "cena" di cui gli organi di stampa scrivono in questi giorni si svolgerà proprio all'interno della veneranda Cappella Sistina.
Il post, in  cui cito alcuni articoli che parlano di questa specifica iniziativa,   mi dà ancora una volta occasione di mettere l'accento sulla mancanza, in casa nostra, del senso del "sacro" tante volte invocato da San Giovanni Paolo II e dal Suo predecessore Paolo VI, che domani sarà beatificato, che in una  celebre Omelia parlò chiaramente :  " del fumo di Satana entrato per una fessura nel Tempio di Dio ".

Nei salotti radical – chic c'è un nuovo look democraticamente obbligatorio  : sostenere le “ aperture ” ( vere o presunte) di Papa Francesco ; la “ carità del papa ”ed infine il rallegrarsi ( pubblicamente) per gli sbarchi a Lampedusa … ( l’essenziale è mantenere le debite distanzeda quei nostri fratelli ...  non si sa mai ... con l’ebola in arrivo …). 

Coi fumi e le ombre si diventa beati..!


 Ombre sul (quasi) beato Papa Paolo VI. "Legato a massoneria e servizi"

Oggi 19 Ottobre Papa Francesco proclamerà Beato Papa Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini. Ma su di lui ci sono anche ombre, non solo luci. Il pentito di mafia Calcara: "Era un massone, lui e il cardinale Macchi erano vicini a pezzi deviati dei servizi segreti e di Cosa Nostra. E sull'omicidio Calvi...

Beatus?

Paolo mesto?

http://www.chiesaviva.com/lettera%20ai%20cardinali.pdf

Paolo VI, il Papa che cambio' la Chiesa...In peggio...

Dies irae


Paolo VI, beato !? 



E siamo a 3.
Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono stati canonizzati; sono annoverati tra i Santi, adesso si beatifica Paolo VI.
Quanto si aspetterà per beatificare a suo tempo Benedetto XVI, sempre che non lo si farà mentre è ancora in vita… visto il continuo “aggiornamento” delle norme…?
Mentre per Francesco I la beatificazione è già stata sancita dal mondo.
Siamo al completo. Tutto il Vaticano II è posto sugli altari.

sabato 18 ottobre 2014

Simme e’ Napule paisà” (o in switzerlànd?)

“Go home sporco negro!…” 

Intervista di Walter Kasper a ZENIT: “L’Africa è totalmente differente dall’Occidente. Anche i paesi asiatici e musulmani sono molto diversi , soprattutto sui gay. Non si può parlare di questo (il matrimonio gay n.p.c.)… con gli africani… Non è possibile… con l’Africa è impossibile. E loro non ci dovrebbero dire quello che dobbiamo fare”

di Pucci Cipriani

zzkkkPensavo stamane all’apostasia di tanti vescovi, dopo aver letto le cronache del Sinodo (molti ormai lo chiamano “Sinedrio”) che vedono scontrarsi quei porporati neomodernisti (tutti messi a capo di “Circoli minori”, quali portavoce, relatori, segretari, coordinatori da Jorge Mario Bergoglio) che, praticamente, hanno monopolizzato l’informazione, il quale Sinodo è iniziato, in sordina, in nome del dialogo e della “trasparenza”, una trasparenza che però non si è notata nei giorni della discussione: contro ogni consuetudine gl’interventi dei relatori – per non allarmare il pubblico –  non sono stati resi noti: a sera la sintesi delle relazioni dei cardinali “progressisti” venivano sciorinate dal portavoce della Sala Stampa, Padre Lombardi, mentre quelle della maggioranza dei prelati fedeli all’indissolubilità del matrimonio, alla Tradizione e alla continuità della Chiesa venivano appena accennati, cercando di smorzare i toni … insomma “tutto va ben Madama la Marchesa”.